Cap 1: Sognando…
Un
raggio di sole interrompe nuovamente un sogno poco casto su di lui. Ma porca
puzzola, non so se essere più arrabbiata con il sole che mi disturba o con me
che faccio questi sogni.
Per
fortuna non è più qui, se no non riuscirei a guardarlo senza morire di
vergogna.
Mi
alzo e mi dirigo in bagno, cercando di non fare rumore, faccio una doccia flash
e scendo in Sala Grande, bellissima vestita per le feste di Natale.
Ancora
poche ore e, dopo ben 3 mesi e 22 giorni, lo rivedrò. Chissà se il corso da
Auror l’ha cambiato fisicamente…Sarà diventato più muscoloso, cioè ancora più
bello, e avrà sicuramente conosciuto decine di donne stupende…vuoi che almeno
una non gli sia piaciuta?
Speriamo
non la porti alla Tana…se no sarò costretta ad ucciderla! Mhhhh, potrei
seppellirla in giardino, no?
Mi
verso una buona dose di caffè nero per cercare di scacciare i pensieri del
tutto dementi che ho quando penso a lui (cioè 24 h su 24).
Mi
piace la Sala Grande così presto. È tutta per me o al massimo per me e Dobby,
che però questa mattina avrà già finito di sbrigare le faccende, perché in giro
non si vede.
Non
che sia pazza…in genere non scendo così presto. Quando il sole mi sveglia mi
giro dall’altra parte e mi riaddormento fino al suono della sveglia, ma ogni
tanto sento il bisogno di pace e silenzio, allora vengo qui e mi riempio di
tranquillità, prima che il refettorio prenda vita.
Cavolo,
non sto diventando come Hermione vero? Nooo, lei andrebbe in biblioteca.
Passo
una buona mezz’ora abbandonata sulla sedia e sono ancora sola, fino a quando
scorgo Luna far capolino e guardare verso di me. Mi sorride e mi raggiunge. Mi
siede accanto e si serve del latte e del pane tostato.
“Di
nuovo sogni osceni?” dice senza guardarmi.
“Già.”
Rispondo sconsolata.
“Dove
lo facevate questa volta?” si informa mentre imburra il pane.
“Non
te lo dirò mai!” decreto imburrando del pane anch’io, mentre ripenso a tutti
quei cuscini nell’aula della Cooman.
“Dai,
domani lo rivedi.”
“Già,
e lui rivedrà la sua piccola sorellina acquisita, pensa che gioia!”
“Non
dire così, ti ha scritto un sacco di lettere da quando frequenta il corso di
Auror, dovresti essere più contenta.”
“Sarei
più contenta se potessi violentarlo.”
“Arriverà
anche quel momento, non preoccuparti.”
La
guardo incredula, come se mi avesse detto che Draco Malfoy si è innamorato di
me, ma lascio cadere il discorso…so che Luna mi vede già con l’abito bianco,
peccato che sbagli completamente l’identità dello sposo.
La
sala Grande comincia ad animarsi e l’ultimo giorno prima delle vacanze di
Natale inizia e va come sempre…la McGrannit mi fa qualche domanda, e va tutto
bene, dormo alla lezione di Rüf e perdo 10 punti con Piton, che ci riempie di
compiti per il rientro. Deve trovarsi una donna questo qui…fa troppo poco sesso.
Comunque
la giornata passa in un lampo e, come ogni giorno alla fine delle lezioni, mi
ritrovo con Luna di fronte alla biblioteca.
“Hai
già fatto il baule?” mi chiede.
“Sì,
tu hai recuperato tutte le tue cose?”
Annuisce
ed andiamo a cena per poi ciondolare per il castello fino al coprifuoco.
In
Sala Comune c’è un sacco di gente e mi unisco ai miei compagni per una partita
a scacchi magici, ma mi stufo subito. Inizio a fare il tema di Piton, non ho
voglia di sprecare il tempo a casa e, quando vado a letto, la sala si è
parecchio svuotata. Dev’essere tardi.
Ma
riuscirò a dormire o conterò i minuti che mi separano dai suoi occhi?
La
seconda credo.
Invece
Morfeo mi coglie appena poggio la testa sul cuscino e sprofondo un sonno
profondo, con l’ultimo pensiero sulle sue labbra che mi sorridono alla stazione
di King’s Cross.