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Autore: NonSense    14/07/2010    3 recensioni
Cinque persone; quattro vittime ed un assassino.
Essere costretti a passare due giorni e due notti della propria vita rinchiusi in ospedale con altre quattro persone, soprattutto se queste sono tue amiche, è facile.
Sapere che una di queste è un assassino, e che prima della fine di questi giorni molto probabilmente ucciderà tutti, è difficile.
Accettare la sua identità, è addirittura impossibile.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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E' tutta colpa tua quello che è successo.

Neji era ritornato nella stessa stanza di prima, mentre Sasuke se n'era andato.
Aveva definitivamente cambiato camera.
Il genio degli Hyuuga si era accorto che l'Uchiha non si sentiva a proprio agio in quel luogo e quindi molto probabilmente aveva colto al volo l'occasione di potersene andare da lì, senza dover nemmeno dare alcuna spiegazione.
Tanto non l'avrebbe mai ammesso che quel posto lo impauriva.
L'ex Mukenin guardava sempre la stanza, infatti, con un certo senso di inquietudine, forse per via della leggenda che si raccontava a proposito della camera.
A lui, invece, quel luogo non faceva alcun effetto; era un posto come gli altri.
E la probabilità che un gesto simile potesse ripetersi, o potesse in qualche modo essere compiuto da qualcun altro, era altamente improbabile.
Egli si era nuovamente sdraiato supino sul suo letto con le gambe accavallate e le braccia dietro la testa, immerso nella contemplazione del soffitto.
Ma il dolore della ferita al petto cominciava a ripresentarsi e per cercare di alleviare la sofferenza si concentrò su qualcos'altro.
Kiba... quel ragazzo parlava davvero troppo.
Lo ammetteva, era tutta colpa sua se Naruto, Sakura, Sasuke, Kiba e lui stesso si erano feriti.
Ma lui aveva pensato soprattutto alla buona riuscita della missione, che doveva avere sempre la priorità su tutto, persino sulla vita degli amici.
Quando avevano trovato Hidan nei pressi del villaggio degli Alberi, quest'ultimo sembrava gravemente ferito.
Appunto, sembrava.
Solo quando avevano cominciato a combattere si erano accorti che il membro dell'Akatsuki, al contrario di quanto si pensava, era in perfetta forma.
Non solo era riuscito a respingere tutti i loro attacchi, bensì era stato anche sul punto di ucciderli tutti.
E un buon ninja sa quando è il momento migliore per darsi alla ritirata. Lui però non l'aveva fatto.
Nonostante le insistenze degli altri membri del gruppo, decisi a non continuare un combattimento in cui avrebbero trovato morte certa, lui aveva ordinato loro di continuare a lottare.
Perché l'aveva fatto? Semplicemente perché non voleva ritornarsene a Konoha come un fallito, non riuscendo a portare a termine la missione.
In più Hidan aveva fatto intendere che Itachi Uchiha si trovava nei dintorni così Sasuke, senza pensarci due volte, li aveva abbandonati lì, per inseguire il fratello.
E da lì in poi le cose erano peggiorate ulteriormente.
Al solo pensiero di ciò che era successo ad ognuno dei membri del gruppo, lo Hyuuga scosse la testa.
Ma almeno erano riusciti a portare a termine la missione.
Era questo l'importante.
- Posso entrare? - domandò qualcuno fuori dalla sua camera, bussando delicatamente.
Era Sakura.
- Sì, entra pure. - le disse lui alzandosi dl letto per mettersi in piedi.
Quando si alzò la ragazza si trovava già all'interno della sua stanza e lo guardava curiosa.
- Qualcosa non va? - domandò lo Shinobi.
- No, - affermò lei con un sorriso - è tutto a posto. Sono venuta a chiamarti per chiederti cosa volevi per pranzo. E' già l'una e alcuni, vedi Sasuke e Naruto, cominciano già a sentire un certo appetito. -
- Per me va bene tutto. - disse lui sbrigativo.
Non gli sembrava il momento adatto per parlare del pranzo.
Soprattutto dopo quello che era successo.
- Naruto e Sasuke sono già in cucina, ma quando siamo venuti a chiamarti prima, tu non c'eri. -
- Ero andato a fare un passeggiata. - si giustificò il ragazzo, anche se riteneva che non ce ne fosse bisogno.
Lui non doveva dare spiegazioni a nessuno per quello che faceva.
- Spero che la passeggiata ti abbia rilassato, da quando siamo chiusi qui dentro nessuno si sente tranquillo. Comunque ora andiamo. - affermò girandosi - Dobbiamo andare anche da Kiba per chiedergli che cosa vuole. - finì mettendosi una mano nella tasca del camice.
Infatti, mentre tutti avevano ripreso ad indossare il proprio abbigliamento, lei continuava a tenersi addosso il suo camice da medico.
- Kiba non vuole niente da mangiare. - affermò lui serio, facendola girare e guardarlo negli occhi.
Gli occhi smeraldi della Kunoichi speravano di leggere qualcosa, una giustificazione per una simile affermazione, in quelli bianchi e freddi del ragazzo, ma non ci riuscirono.
Per lui il detto gli occhi sono lo specchio dell'anima non valeva.
Riusciva sempre a nascondere tutto.
- Come non vuole da mangiare? - domandò lei sorpresa, mettendosi una ciocca ribelle dietro l'orecchio.
Nonostante i suoi capelli fossero stati raccolti dietro la nuca con una pinzetta, ce n'era sempre qualcuno che sfuggiva al suo controllo.
- Certo che vuole da mangiare, ne ha bisogno per riprendersi. -
Lo Hyuuga non discusse ulteriormente e la seguì.
Non sarebbe comunque riuscito a farla desistere dal suo intento.
La stanza di Kiba si trovava a due camere di distanza da quella di Neji, quindi il percorso non durò che pochi secondi.
Quando i due ninja fecero il loro ingresso nella stanza del ragazzo, quest'ultimo era sdraiato e aveva gli occhi chiusi.
Era un po' più pallido di prima e i capelli gli ricadevano nuovamente appiccicosi sulla fronte, anche se non faceva per niente caldo lì dentro.
- Kiba? - lo chiamò l'allieva dell'Hokage.
Si trovava a qualche passo dal letto del ragazzo, aspettando una qualche risposta.
Lui però non rispose.
- Lui è morto, Sakura. - disse serio e freddo lo Shinobi dietro di lei.
- Non dire sciocchezze! - esclamò la Kunoichi con un sorriso.
- Senti Kiba, lo so che sei ancora arrabbiato, - cominciò a dire nuovamente la ragazza, rivolgendosi al ninja sdraiato e avvicinandosi a lui di più - ma non mi sembra il caso di tenere il muso e farci preoccupare in questo modo. Soprattutto in momenti come questi. -
- Perché non risponde? - domandò poi allarmata a Neji.
Il ragazzo era sempre rimasto vicino alla porta, immobile.
Riusciva ad essere un campione di serietà anche nei momenti più difficili.
- Perché è morto, Sakura. - ripeté nuovamente e con il medesimo tono di voce.
La Kunoichi in un primo momento rimase sul posto, stupita, ma successivamente, quando realizzò ciò che Neji le aveva detto, si preoccupò di verificare se fosse effettivamente morto.
Quindi cominciò con il controllare se respirava, ma poiché l'esito fu negativo, provvide a verificare il suo battito cardiaco.
Niente da fare. Era morto.
- Kiba! - gridò Sakura, cominciando a tremare.
Sebbene sembrasse non essersi ancora ripresa dallo shock e continuasse a piangere, cominciò a cercare ciò che gli aveva causato la morte.
- Gli hanno staccato la flebo dal braccio. E senza quella lui non sarebbe riuscito a sopravvivere. E l'hanno pure soffocato. Probabilmente con un cuscino. - dichiarò, continuando a trattenere a stento le lacrime.
E quando si voltò verso il letto che si trovava parallelo a quello di Kiba, constatò che il cuscino effettivamente non si trovava nella medesima posizione in cui l'avevano lasciato uscendo dalla camera.
- Già, lo so. -
Neji continuava a rimanere in silenzio sullo stipite della porta, mentre la ragazza si era posizionata al centro della stanza; in ginocchio e con le lacrime che scorrevano come fiumi in piena.
- Non è guardandolo che lo resusciterai. - le disse lo Hyuuga.
Allora lei si alzò da lì e gli alzò il lenzuolo fino a scoprirlo del tutto, non lasciando intravedere niente.
- Ma tu come facevi a sapere tutte quelle cose? Sei stato tu, vero? - gli domandò lei, sospettosa.
Lo stava guardando fisso negli occhi, cercando di capire qualcosa.
Ma non ci riuscì. Non ci riusciva mai.
- No, non sono stato io. - affermò il genio degli Hyuuga, scuotendo la testa.
- E come faccio a sapere che mi stai dicendo la verità? Che questo non è solo un trucco per uccidere anche me? - gli chiese Sakura seria, con un'aria di sfida.
- Non lo puoi sapere. Devi solo fidarti. -
- Io non mi fido di te. Non mi fido di nessuno. - asserì la ragazza qualche secondo dopo.
- Fa un po' come vuoi. A me non interessa quello che pensi. Io voglio solo uscire da questo maledetto posto. Niente di più. - affermò con la sua solita freddezza.
La Kunoichi non seppe come rispondere perché quello era ciò che volevano tutti.
Tutti meno uno.
- E' meglio se torniamo da Sasuke e Naruto. - disse il ragazzo, cominciando ad incamminarsi.
Per raggiungere quella che doveva essere una mensa, i due ninja dovettero scendere al piano di sotto.
Questa volta però fu lei a seguire lui. E a qualche metro di distanza.
Il tempo impiegato per percorrere il tragitto sembrava scorrere a rallentatore.
La rampa di scale, ad esempio, pareva interminabile.
- Ma a te non dispiace nemmeno un po' che Kiba sia morto? - domandò all'improvviso al genio degli Hyuuga.
- Certo che mi dispiace. - rispose, pur sapendo di non risultare del tutto sincero.
- Kiba aveva ragione. Tra noi c'è un assassino e potrebbe essere chiunque. Anche tu. - continuò lei seria, tenendo la testa bassa.
- O forse tu. O magari Sasuke o Naruto. Potrebbe essere chiunque. Io so solo che non sono stato io ad ucciderlo. - affermò lui, continuando a camminarle davanti e non girandosi mai per guardarla.
- Ammesso che non sia tu l'assassino, ma come fai a stare così tranquillo, sapendo che tra di noi si nasconde un killer? E poi come facevi a sapere tutte quelle cose? -
- Perché, tu che cosa pensi di fare? - le domandò voltandosi a guardarla negli occhi - Anche se sapessi chi è l'assassino, avresti il coraggio di ucciderlo? Alla fine è pur sempre uno dei tuoi amici. E quelle cose le so e basta. -
La Kunoichi rimase in silenzio.
Il resto del viaggio proseguì nel più totale dei silenzi.
- Sakura! Finalmente sei ritornata! - esclamò Naruto, andandole incontro - Si può sapere perché ci hai messo così tanto? Pensavamo vi foste persi. - affermò mettendo le braccia ai fianchi.
Solo quando notò il volto serio dell'amica, capì che non tutto andava bene.
- Qualcosa non va? - le domandò all'improvviso, sciogliendosi dalla posizione precedente.
Si trovavano tutti in un'ampia stanza al cui interno c'era un cucinino in acciaio, un grande tavolo al centro e venti sedie attorno.
Per il resto era tutto spoglio.
Naruto si era fermato a metà tavolo, mentre il membro degli Uchiha si era già messo comodo su una delle sedie. Erano entrambi intenti ad ascoltare una risposta che non sarebbe arrivata da Sakura, bensì dallo Hyuuga.
- Kiba è morto. E' stato ucciso. - dichiarò Neji.
- Stai scherzando, vero? - gli domandò il ragazzo dai capelli biondi.
No, non poteva essere vero. Kiba si era appena ristabilito, com' era possibile che fosse morto proprio ora?
No, non era vero.
Sasuke invece, avendo capito che non si trattava di uno scherzo, perché lui lo sapeva che era morto, si girò a guardare un punto imprecisato della stanza.
- N-no, Naruto. Non è uno scherzo. E' morto per davvero. -
- Molto divertente davvero. Adesso però basta. Non mi sembra il caso di scherzare su queste cose. - Ma si divertivano a fargli degli scherzi del genere?
- Nessuno sta scherzando, dobe! E' morto per davvero! - affermò serio e freddo Sasuke.
Il ragazzo si pietrificò sul posto. Strinse forte i pugni e cominciò a piangere la morte dell'Inuzuka.
Non poteva essere.
- E chi è stato? - domandò ancora sconvolto.
Sakura e Neji nel frattempo si erano seduti, mentre lui era l'unico che continuava a rimanere in piedi.
- Uno di noi. - dichiarò serio lo Hyuuga.
- Gli hanno staccato la flebo. E l'hanno pure soffocato con un cuscino. Deve essere uno di noi per forza, Naruto. - spiegò la ragazza.
Il ragazzo, riacquistando il controllo delle sue facoltà motorie, andò a sedersi.
I quattro ragazzi si guardarono seri. Uno di loro era un assassino e gli altri tre gli innocenti.
Ma chi?
Accusarsi a vicenda non aveva alcun senso. La verità è che tutti loro avevano un buon movente per uccidere Kiba, ma solo uno di loro aveva trovato il coraggio per farlo.
- Io non ho fame. - affermò Sasuke - Me ne torno nella mia stanza. -
Si alzò lentamente dalla sua sedia e se ne andò.
Pochi minuti dopo anche gli altri fecero lo stesso.
Quando Neji entrò nella sua stanza, si sentì in un certo senso sollevato così andò a sdraiarsi e si addormentò. Fu un fastidioso rumore a ridestarlo dai suoi sogni. Aprì gli occhi di scatto, ma prima ancora di riuscire a mettersi quanto meno seduto, si ritrovò un kunai pericolosamente premuto contro la gola.
Un sorrisetto ironico si dipinse sul suo viso. Lo sapeva. Aveva saputo dall'inizio che era tutta opera sua e ora aveva la conferma che le sue deduzioni fossero esatte.
- Lo sapevo che era opera tua! Quando sono andato a vedere se Kiba stava meglio, ho visto anche te nei paraggi. E quando sono entrato nella sua stanza ho visto che era già morto. -
- Davvero? Allora questo è un motivo in più per ucciderti. E' tutta colpa tua quello che è successo in missione. - affermò l'altra persona infuriandosi.
- Mi dispiace. - riuscì solo a dire lo Hyuuga.
E gli dispaiceva davvero.
Il suo kunai venne premuto sempre più forte nella sua gola, fino ad ucciderlo.
- A me no. -

Note dell'Autrice.
Allora, ammetto che fino all’ultimo ho pensato di fare di Neji il colpevole e di conseguenza di salvarlo. Lui è il mio personaggio preferito e davvero avrei preferito salvarlo ( lo so che non si fanno le preferenze XDD)
Comunque vi ho lasciati davvero tanti indizi in questo capitolo ^-^!
Ringrazio tutti quelli che l'hanno letta, messa tra le prefeite e tra le seguite.
Ora passimao ai ringraziamenti.
Kingredlions; Grazie per aver inserito la mia fan fiction tra le preferite. Guarda, per quanto riguarda il fatto che tu mi abbia inserito anche tra gli autori preferiti, mi sento imbarazzata a felice allo stesso tempo. Purtroppo so che tra un po’ ti accorgerai che in realtà non valgo assolutamente nulla come autrice, ma che non sono che una fangirl XDD Allora no, lo scontro era solo contro Hidan. Il sangue di Kakuzu è stato usato da Sakura per le medicine, ma non c’era nello scontro XD. Ebbene sì, Sasuke è scappato contro Itachi, ma c’era da aspettarselo. Per lui la vendetta è tutto. No, come puoi vedere non è stato Neji ad ammazzare Kiba XD Chi lo sa, magari l’ho fatto quello hai detto su Naruto, oppure no XDD Io riesco a creare un’atmosfera di suspense XD? Scherzi vero? Comunque grazie mille ^-^!
Giash; Ciao ^-^! E’ meglio che tu non avessi capito chi fosse il colpevole, ma scommetto che ora l’hai capito XD. Baci ^-^!
Vaius; Allora, per Naruto non posso proprio nulla. E nemmeno per quanto riguarda l’assassino ( forse sono la stessa persona o forse no, non posso dirti nemmeno questo XD) Grazie mille per i complimenti ^-^! Ciao e alla prossima.
BlAcK_PaNtEr; Ma certo che mi fa piacere sentirti ^-^! Eh già, povero Kiba; lui però ha combinato davvero un pasticcio, sappilo XDD. Leggere le mie storie ti fa venire i brividi XD? Scherzi XD? Oddio, grazie mille per tutti i complimenti che non mi merito assolutamente XDD Eccoti il capitolo e spero che non ti abbia deluso. Baci ^-^!
  
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