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Autore: elyl    14/07/2010    6 recensioni
"Tu mi chiedi perché dovresti essere diversa, perché non sei una < schifosa Mezzosangue >.” Deglutì, alla ricerca delle giuste parole. “Tu sei diversa da qualsiasi maga abbia mai conosciuto, Mezzosangue o Puro Sangue. Non mi importano le tue origini, mi importi tu.” Sbatté un paio di volte le palpebre, incredulo per quanto aveva appena detto.“Sei diversa da tutte perché io ti amo.” "
Lily Evans e Severus Piton stanno finalmente insieme e subito dopo la fine del loro settimo anno vanno a vivere insieme. Dopo 9 mesi nasce loro figlio, Alistair. Sono felici, ma la loro felicità non è destinata a durare. Infatti Severus decide di unirsi ai Mangiamorte e Lily si sente costretta a lasciarlo. Così Severus si ritrova solo con suo figlio e a lavorare per il Signore Oscuro, Lord Voldemort. Una sera è al Testa di Porco e assiste all'enunciazione della Profezia di Sibilla Cooman. Subito riferisce a Lord Voldemort ciò che ha sentito e questi crede che il bambino sia Harry Potter ed è deciso ad uccidere chiunque si metta contro di lui. Severus allora si rivolge ad Albus Silente e lo prega di salvare la madre di suo figlio, l'unica donna che ama, l'unica donna che abbia mai amato. Silente accetta, ma i suoi sforzi non valgono a nulla, poichè quando Harry ha solo un anno Lord Voldemort ucciderà i suoi genitori. Questa è la storia di Harry Potter e il suo fratellastro, Alistair Piton.
Quinto anno per Harry, Hermione e Ron, settimo per Alistair Piton. Il Signore Oscuro è tornato, ma nessuno crede a Harry. Severus è alle prese con il suo doppiogioco e deve proteggere il proprio figlio e quello di Lily Evans e James Potter. Cosa farà quando il Signore Oscuro gli chiederà di Alistair? Come reagirà Alistair quando scoprirà la verità?
Ormai il destino del giovane Piton è segnato. Cosa succederà?
Genere: Dark, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
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Ed ecco a voi…

Ed ecco a voi….il quarto e atteso (spero xD ) capitolo della mia fan fiction! Non sono completamente soddisfatta di questo capitolo, ma fa niente, dei 34 delle mie cose non sono soddisfatta xD Sperò però che a voi piaccia xD

 

 Protagonisti di questo capitolo sono Alistair ed Hermione e il titolo è “The Healing Potion”

 

Spero vivamente che vi piaccia…e spero me lo facciate sapere lasciando un commentino-ino-ino, mi rendereste veramente tanto tanto tanto felice! *-*

 

Buona lettura! : )

 

Chapter IV:

The Healing Potion

 

“To be trusted is a greater compliment

than being loved.”

-          The Marquis of Lossie (1877), George MacDonald –

 

La professoressa Vector era in piedi, camminava lentamente avanti e indietro indicando con la bacchetta sulla lavagna ciò che stava spiegando. La classe era ammutolita, non si sentiva alcun rumore se non il raschiare delle piume sulla pergamena.

Hermione ascoltava rapita ciò che la donna diceva, appuntando ogni singola parola alla velocità della luce. La professoressa smise di parlare e subito la mano della ragazza scattò verso l’alto. La donna sorrise soddisfatta e fece un cenno alla studentessa, che subito aprì la bocca per parlare ma la sua voce fu sovrastata dal suono della campanella. Hermione sospirò, abbassò la mano e sistemò le sue cose.

“Signorina Granger, scriva la domanda sui suoi appunti, così la prossima volta potrà farmela ed io le risponderò.” Le disse coprendo con la sua voce la campanella.

Hermione annuì e subito segnò la domanda sui suoi appunti.

“Bene, per la prossima lezione voglio un papiro su ciò che ci siamo detti oggi.” Si sedette dietro la cattedra ed iniziò a scrivere rapida gli argomenti trattati.

Hermione finì di sistemare le sue cose velocemente, senza proferir parola mentre tutti i suoi compagni si lamentavano per il compito assegnato. Afferrò la borsa, uscì di corsa dall’aula e finì contro Alistair, che subito l’afferrò al volo impedendole di cadere.

“Sai, dovremmo smetterla di incontrarci così.” Sorrise.

“Scusa, non ti ho visto.” Si scusò arrossendo la ragazza, facendo un passo all’indietro. “Stavo pensando alla lezione e non guardavo dove andavo.” Sorrise e lo superò. “Bhè, grazie.” Camminava all’indietro, senza smettere di guardarlo con un sorriso imbarazzato.

Alistair fece per dirle che forse avrebbe dovuto guardare dove metteva i piedi, ma non appena aprì bocca la ragazza non vide un gradino e cadde a terra, graffiandosi la mano.

“Stai bene?!” Le domandò preoccupato inginocchiandosi accanto a lei.

“Sto bene, sto bene!” rispose rossa quasi quanto Ron. “Sto bene, veramente.”

Il Serpeverde la guardò attentamente, le mise le mani sulle guance, poi passò alle spalle ed infine le prese la mano sinistra, la voltò verso l’alto e vide un’abrasione proprio sul palmo.

“E questo?” Sollevò divertito un sopracciglio.

“E’ solo un graffietto, non è nulla.”

Alistair le tenne la mano bene aperta e sfiorò la ferita.

“Ahi!” Si lamentò la ragazza.

“Sarà anche un graffietto, ma ti fa male.” Piegò di lato il capo e le lasciò la mano, poi si rimise in piedi e l’aiutò ad alzarsi.

“Grazie.” Sorrise riconoscente e si sistemò la divisa, mordendosi la lingua per aver sfiorato il tessuto con il palmo.

“Dai vieni.” Le fece un cenno.

“Cosa?! Dove?!”  Spalancò gli occhi incredula.

Alistair roteò gli occhi al cielo e la prese per mano, ignorando la bellissima sensazione che si era impossessata di lui e il brivido che gli corse lungo la schiena.

“Dove vuoi andare?!” Esclamò Hermione mentre il ragazzo iniziò a camminare. “Devo andare a lezione!”

Si voltò un attimo e le sorrise.

“Non ti preoccupare, è questione di pochi attimi.” Le fece l’occhiolino e tenendosela stretta riprese a camminare.

Hermione lo guardò e non riuscì a trovar niente da ridire, così si arrese e lo seguì per i corridoi della scuola, nei sotterranei, fino a…

“Ma questo è l’ufficio di tuo padre!” Esclamò la Grifondoro con un misto di reverenza e terrore.

Alistair annuì e fece per aprire la porta.

“NO!” Urlò.

Il ragazzo si voltò verso di lei, spaventato.

“Che succede, ti senti male?” Le chiese preoccupato, avvicinandosi.

“N-no.” Balbettò imbarazzata.

“Meno male.” Tirò un sospiro di sollievo: senza accorgersene aveva iniziato a trattenere il respiro. “Mi hai fatto spaventare.” Aggiunse con tenerezza.

“Scusa.” Arrossì violentemente. “E’ che quello è l’ufficio di Piton…”

“Lo so, è l’ufficio di mio padre.” Scoppiò a ridere divertito e scosse il capo. “Aspettami qua.” Continuò a sorridere e scuotere il capo mentre abbassò la maniglia.

“Ehy, ma che fai?” Gli domandò incredula.

“Cerco solo di aiutarti. Fidati di me.” Rispose con un sorriso pochi istanti prima di sparire nell’ufficio e richiudersi la porta alle spalle.

Hermione rimase immobile quella che le sembrò un’eternità, fissava terrorizzata la porta con il timore che Piton potesse arrivare da un momento all’altro. Sentiva il cuore battere freneticamente, il corridoio era troppo silenzioso, temeva che si sentisse anche il suo semplice respirare.

“Eccomi!” Esclamò Alistair uscendo dall’ufficio.

La ragazza sospirò e si portò una mano al petto, più tranquilla.

“Meno male.”

Le sorrise, le prese dolcemente la mano, stappò coi denti una piccola bottiglietta che stringeva nella mano sinistra e versò del liquido trasparente della stessa consistenza di un gel sull’abrasione, poi la chiuse.

“Tieni un attimo, per favore.” Disse tutto concentrato, tendendo la bottiglietta ad Hermione, che la prese con la mano libera.

Iniziò a spalmare con delicatezza il liquido trasparente, bene attento a non farle del male, poi, quando la pelle fu completamente asciutta, continuò a massaggiarla, incapace di smettere, desideroso di prolungare quel contatto il più a lungo possibile.

“Va meglio?” Sussurrò infine guardandola negli occhi, senza lasciarle la mano.

“Molto meglio.” Sussurrò a sua volta, perdendosi nell’oceano verde dei suoi occhi.

Rimasero immobili, Alistair che stringeva la mano di Hermione tra le sue, emozionati, a guardarsi, sorridendo.

“D-evo andare.” Balbettò dopo qualche minuto la ragazza. “Sono in ritardo.”

Alistair spalancò gli occhi e si ricordò solo in quel momento che avrebbe dovuto essere in aula a scrivere un papiro sull’Aritmanzia ai giorni d’oggi sotto lo sguardo attento della professoressa Vector.

“Cavolo!” Esclamò lasciando immediatamente la mano della ragazza. “Scusa, ma devo proprio andare, mi spiace seriamente.” Si scusò. “Scusami!”

Hermione non fece in tempo a dir nulla che il ragazzo aveva iniziato a correre in direzione dei piani superiori. Scoppiò a ridere, incredula sul fatto che avesse trovato qualcuno come lei per le lezioni. Sospirò e sorrise.

“Ehy, Mezzosangue, che diavolo ci fai qua?!” Le domandò scontrosamente un Serpeverde del settimo anno di cui non conosceva il nome.

“Non sono affari tuoi.” Rispose mettendo via la boccetta che Alistair le aveva consegnato.

“Oh, oh, oh! La Mezzosangue fa la coraggiosa.” Intervenne il capitano della squadra di Quidditch dei Serpeverde. “Come mai tra noi? Come mai non sei a lezione, saputella?”

“Vi ricordo che sono un Prefetto.” Ringhiò.

“Prima di tutto sei una Mezzosangue schifosa, ti ricordo.” La schernì il primo.

“10 punti in meno a Serpeverde!” Esclamò iniziando a perdere la pazienza.

“Brutta…” Il capitano della squadra fece un passo verso Hermione, che rimase immobile, orgogliosa e fiera come solo i Grifondoro sanno essere.

“Brutta cosa?” Lo sfidò.

“Brutta schifosa lurida…”

“Ehy, ehy!” Eric si mise tra Hermione e l’amico. “Adrian, calmo.” Si voltò verso di lui e mostrò i palmi delle mani.

“Levati, Eric.” Sibilò Kain. “Che diavolo fai?”

“Amici! Miei cari ed intimi amici, lo sapete che anche io non sopporto questa saccente ed arrogante…nata babbana.” Disse le ultime due parole con disprezzo. “Ma è pur sempre un Prefetto.” Fece spallucce. “E voi non volete che Serpeverde perda punti, no?”

Adrian e Kain guardarono Hermione, la mascella serrata, poi sorrisero malignamente.

“Hai ragione, non ne vale la pena.” Disse con un ghigno Kain.

“Già.”

“Bene, perfetto.” Sorrise Eric. “Che dite se ce ne andiamo un po’ fuori?”

“Buona idea.” Concordò Adrian.

Eric mise le braccia attorno alle spalle dei due amici ed insieme si incamminarono.

“Ciao, ciao, Nata Babbana.” La salutò con disprezzo Kain.

I tre scoppiarono a ridere e se ne andarono cantando una canzone che Hermione non aveva mai sentito.

Quando i tre se ne furono andati chiuse gli occhi, tirò un sospiro di sollievo e si accorse che non riusciva a smettere di tremare. Contò fino a dieci, poi iniziò a dirigersi verso la Sala Grande. Era incredibile come riuscissero ad insultarla anche solo chiamandola < nata babbana > : il disprezzo era evidente, la rabbia e l’odio per qualcosa di cui non aveva colpa erano ben sottolineati. Scosse il capo e si chiese cosa le stava succedendo: non si era mai fatta problemi per il suo essere “Mezzosangue”, era una cosa di cui andava fiera! Eppure in quel momento la faceva soffrire e si chiese perché.

“Alistair…” Disse una vocina dentro di lei. Si fermò in mezzo al corridoio, poi scosse il capo e riprese a camminare. No, non era possibile. Assolutamente no! Non era per Alistair! Era solo un ragazzo.

“E ti piace…” Continuò malefica la vocina.

No, no e poi no! Disse tra sé e sé, non poteva! Era un Serpeverde, una dannatissimo Serpeverde!

“Per questo ci sei rimasta così male…”

“Zitta!” Esclamò ad alta voce proprio mentre due ragazzine del primo anno passavano accanto a lei.

Le due spalancarono gli occhi terrorizzate, si azzittirono e si allontanarono di corsa.

Hermione sospirò e si ravvivò i capelli passandoci una mano. Forse quella vocina aveva ragione, si disse entrando in biblioteca.

Per tutto il resto della giornata, Hermione non fece altro che rimanere in biblioteca a studiare. Si concentrò su Aritmanzia e scrisse due rotoli di pergamena sul compito che la professoressa Vector aveva assegnato loro, poi passò ad Antiche Rune e tradusse il capitolo che avrebbero fatto nella lezione successiva. Una volta finite Aritmanzia e Antiche Rune, passò a Difesa Contro le Arti Oscure: solo perché la Umbridge la insegnava non era un buon motivo per non studiare!

Quando sollevò lo sguardo dal libro spalancò gli occhi incredula: oltre le finestre, il cielo si stava tingendo di nero. Sospirò, guardò l’ora e sconsolata si rese conto che aveva saltato la cena. Ripose i libri nella sua borsa, la prese e con tutta calma si diresse verso la Torre dei Grifondoro. Varcò il ritratto della Signora Grassa e subito vide Harry e Ron seduti ai loro posti.

“Ciao.” Li salutò sbadigliando mentre si sedeva nella poltrona che avevano occupato per lei.

“Hermione!” Ron scattò a sedere. “Dove diavolo sei stata?!” Domandò con gli occhi spalancati, tutto agitato.

Hermione gli lanciò una rapida occhiata.

“Ronald, rischierai di farti venire un infarto se non ti calmi.” Soppresse uno sbadiglio. “Sono stata ad Aritmanzia e poi in biblioteca.”

“Quello che Ron sta cercando di chiederti è perché non c’eri a Difesa Contro le Arti Oscure.” Intervenne Harry.

“Niente, mi ero fatta male e non sono riuscita a venire, così ho deciso di andare in biblioteca a studiare.” Fece spallucce.

Ron guardò incredulo Harry e il ragazzo sollevò le spalle.

“Come è stata la lezione?” Chiese la ragazza mentre il suo gatto arancione Grattastinchi le si sedeva in braccio.”

“Come quella della volta prima e quella prima ancora.” Harry si sistemò gli occhiali con una mano.

Hermione si rizzò subito a sedere.

“Che cosa ti sei fatto alla mano?” Gli domandò.

“Dove?” Mostrò il palmo della mano destra.

“Non quella, l’altra.”

“Non è niente…”

Hermione si alzò di scatto e Grattastinchi se ne andò indignato con la coda ben dritta, alla ricerca di una comoda poltrona su cui accoccolarsi.

“Harry!” Esclamò Hermione una volta che vide le parole < Non devo dire bugie > incise sulla pelle dell’amico. “Ron, hai visto?!”

Ron annuì.

“Che diavolo è successo?!” Lo interrogò.

“Niente!”

“Harry James Potter!” Hermione mise le mani sui fianchi e lo fulminò con lo sguardo.

“Amico, ti conviene parlare.” Intervenne Ron, spaventato dalla reazione dell’amica.

Harry balbettò qualcosa di incomprensibile ed Hermione gonfiò il petto.

“Ok, ok!” Roteò gli occhi al cielo, esasperato. “E’ stata la Umbridge.”

“COSA?!” Esclamò indignata, gli occhi spalancati.

“La punizione, mi ha fatto usare una penna e questa penna ti incide nella pelle ciò che scrivi.” Aprì e chiuse il pugno, guardandosi il dorso della mano con rabbia.

Hermione si morse il labbro inferiore, poi si voltò di scatto, si sedette sulla poltrona, aprì la borsa e prese la bottiglietta che Alistair le aveva dato.

“Dammi la mano.” Ordinò.

“Cosa?” La guardò incredulo.

“Harry, dammi la mano!” Esclamò perdendo la pazienza.

Harry la guardò titubante, poi tese la mano. Hermione l’afferrò dolcemente, ci versò sopra un po’ del liquido ed iniziò a spalmarglielo proprio come aveva fatto Alistair con lei.

“Va un po’ meglio?” Domandò dopo qualche attimo.

“Sì, molto meglio.” Rispose Harry con un sorriso pieno di gratitudine.

“Ma che roba è?” Intervenne Ron che aveva assistito a tutta la scena.

“Una pozione.” Hermione fece spallucce e ripose la bottiglietta nella borsa.

“Ok, ma che pozione è?” Chiese ancora Ron.

“Non lo so.” Hermione arrossì improvvisamente.

“Come non lo sai!” Esclamò Harry spalancando gli occhi incredulo.

“Non lo so, me l’ha data Alistair dopo che mi sono fatta male.” Mugugnò.

“COSA?!” Esplosero insieme i due ragazzi.

“Ti sei fidata di quello?!” Domandò Ron con gli occhi spalancati.

“Ti sei fidata del figlio di Piton nonché Serpeverde?!” Aggiunse Harry.

Hermione fece per dire qualcosa, ma Harry scattò in piedi.

“No, io dico, Herm!” Si portò una mano alla fronte. “E’ un Serpeverde, nonché figlio di Piton!” Iniziò a camminare avanti e indietro, incredulo. “E’ uno schifosissimo Serpeverde! Lo sai vero chi è il suo migliore amico? Eric Heartmann! Lo sai che è uno schifosissimo sostenitore della purezza del sangue? Che odia chiunque pronunci la parola babbano e mago nella stessa frase?”

“Harry, per favore, siediti, mi stai facendo venire mal di testa.” Borbottò Ron sprofondando nella poltrona.

“Hermione, come diavolo puoi esserti fidata di lui? Potrebbe benissimo essere un sostenitore di Voldemort!” Esclamò.

Ron rabbrividì al sentire il nome di Voldemort.

Hermione spalanca gli occhi e si alza di scatto.

“Suo padre fa parte dell’Ordine!” Sibilò. “Non. E’. Un. Mangiamorte!” Aggiunse scandendo ogni singola parola. “Mi fido di lui!” Si lasciò scappare.

Harry si fermò e la guardò basito. La ragazza si morse il labbro inferiore, afferrò la sua borsa e se ne andò arrabbiata.

“Miseriaccia, l’hai proprio fatta arrabbiare.”

 

 

Ed ecco qua la fine di questo capitolo! Piaciuto? Vi ha sorpreso tutta questa leggerezza dopo la fine del capitolo precedente? Ho pensato che dopo una cosa “inquietante” come quella era il caso di fare qualcosa di più leggero…e allora ecco qua questo capitolo :D

 

Ed ora passiamo ai consueti ringraziamenti:

-          Piccola Vero: eh sì, in questo capitolo Alistair si è comportato un po’ da bambino…ma non sa nulla di sua madre ed è curioso, come tutti : ) Per quanto riguarda l’inquietante…bhè, è solo l’inizio questo :P

-          Mandy Romance: non mi sbilancio, Voldemort effettivamente ha dei piani, piani che riguardano Severus…di più non posso dire xD =)

-          Symbolique: Eh si, Sev ha mentito! Non se l’è sentita di dire la verità a suo figlio, il motivo lo si scoprirà nel prossimo episodio :P E per quanto riguarda Alistair ed Harry…dopo questo capitolo penso tu abbia capito che Harry non vuol avere molto a che fare col fratellastro xD E per quanto riguarda Voldie…bhè qualcosa in mente ce l’ha :P

-          Alida: eh si, Alistair dovrebbe sapere la verità, lo penso anch’io…però Silente ritiene che non sia ancora il momento. Ma chi è Silente dirai tu. Eh Silente è l’unico che crede in Severus e che l’ha sempre aiutato. Nel prossimo capitolo sarà proprio il rapporto tra Severus e Silente ad essere messo in luce. Ed effettivamente Voldemort è un po’ inquietante xD

-          SiL1694: lo so, Lily poteva non sembrare reale, ma ho voluto fare qualcosa di particolare….e cosa c’è di più particolare che regalare un fratellastro ad Harry? =) Comunque nei prossimi capitoli si parlerà ancora di Lily e delle sue azioni =) Per quanto riguarda i complimenti sul mio “rendimento” di Severus…bhè grazie mille *___*

-          Markorules: ti ringrazio per i complimenti e sono davvero contenta che ti piaccia la mia storia! Per quanto riguarda quella che tu consideri una “pecca”…bhè io sinceramente l’ho presa come un complimento! Adoro il modo di scrivere di zia Row e se il mio stile è simile al suo..bhè  penso sia positivo dato che sto scrivendo una cosa ispirata ai suoi racconti =)

-          Morghi: sono contenta che adori Alistair *_* Anche io lo adoro e penso a questo punto che il quattordicesimo capitolo farà la tua felicità *-* Non dico altro :P Prepara solo un grosso secchio xD LoL Per quanto riguarda il suo carattere…è un amore *_* Ha sofferto tanto per il fatto di sua madre e si vede…ma d’altronde come si può pretendere che un uomo con il cuore ancora a pezzi come Severus possa parlare dell’unica donna che abbia mai amato tranquillamente? Si sente in colpa e non riesce a parlare di lei senza star male…e il motivo per cui si è arrabbiato è proprio questo, anche se non voleva : (

-          Rosario: non puoi dirmi che odi il mio Sev! Io lo amo! E non è che lo rendo più affabile e amabile…è affabile e amabile *_* Ed effettivamente ho pensato di mettere in luce Alistair: che cavolo, Harry ha 7 libri da protagonista! Almeno una ff, lasciamola al povero Alistair! LoL xD E mi spiace per la tua dipendenza :D Però sperò non finisca :D

 

 

Inoltre ringrazio:

-          Diogene, mick_angel e Shizue Asahi che hanno messo questa FF tra i preferiti =)

-          Ann1x9x9x4, Daicchan, Fedecaccy, gwendolen, memols e _ Rory_ che hanno messo questa FF tra i seguiti =)

-          Amelia91, ArwenBlac, dodo, emonemo, Emrys, GacktLove, harmon8y9, JuliaSnape, Ladyhawke25, Lakme, Malia, nihal93, piperina, Vekra, Vodia, _cic _, _Hanna _ per aver messo questa FF tra le ricordate =)

 

A questo punto spero di non aver dimenticato nessuno xD E se l’ho fatto…bhè perdonatemi u.u xD

 

Al prossimo capitolo e ancora grazie per leggermi e recensirmi!

 

Elyl

   
 
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