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Autore: Vale11    15/07/2010    10 recensioni
La caposcuola Hermione Jane Granger aveva molto ascendente sugli studenti di Hogwarts, soprattutto da quando era finita la guerra. E Draco Lucius Malfoy stava cercando di sopravvivere al suo settimo anno. Non è mai stato da lui prenderle e non ridarle, non è mai stato da lui non reagire, non è mai stato da lui starsene buono e subire. Lo vide voltarsi un momento verso di lei, prima di affrontare le scale che portavano alla torre di astronomia. Lo vide reggersi al corrimano per costringere le gambe ad affrontare gli scalini, il braccio sinistro attaccato al petto. Non lo vide mai abbassare gli occhi.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Hermione Granger, Il trio protagonista | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Oh. Dio.

Hermione era abituata a vedere gente ferita. Aveva combattuto in guerra, sapeva perfettamente cosa aspettarsi. Ma qui no. La guerra era finita, non voleva più vedere sangue. Persone col sangue addosso. E Draco Malfoy era questo.

Un ragazzo coperto di sangue.

Hermione sapeva benissimo che un taglio in testa, anche se piccolo, può portare a perdite di sangue notevoli. Il cuoio capelluto è estremamente irrorato. Lo sapeva.

Ma vedere i suoi capelli diventare rossi era uno spettacolo a cui non avrebbe mai voluto assistere. Mai. Quel biondo, quasi bianco, che si macchia. Era come vedere vernice rossa che si spande sulla seta.

Oh. Dio.

E in mezzo a quel rosso i suoi occhi.

Grigi. Che la fissavano senza vederla. Quasi spenti.

Quasi.

“Stai bene?”

Domanda automatica. Avrebbe giurato di aver visto lo spettro di una risata passargli davanti.

“Questione…ottima. Granger”

Non aveva parlato, aveva raspato. Di gola.

“Ti è piaciuto il libro?”

E poi era caduto. Si era buttata verso di lui appena in tempo per evitargli di battere la testa a terra.

Preso.

“Come sapevi che avevo comprato quel libro, Malfoy?”

Lo stringeva come se temesse che sarebbe scomparso, scivolato via, mentre cercava la ferita in quel mare di grano.

Ti è piaciuto il libro?

 

Blaise Zabini era comodamente sdraiato in poltrona in sala comune, quando una lontra d’argento gli si piazzò dritta in faccia oltrepassando la porta. Anzi. Attraversando la porta.

“Zabini, siamo nel corridoio del secondo piano. Muoviti”

Siamo chi?

Preferì non chiederselo, mentre correva verso il luogo indicato dal patronus di Hermione. Perché quella voce era della Granger. Sicuro come l’inferno.

E quel siamo portava solo guai.

 

Buio. Buiobuiobuiobuiobuio. E un peso addosso che schiaccia.

E buio. Soprattutto buio. Solo buio.

Il masso sullo stomaco non se ne vuole andare.

Buio.

Non respiro.

Mani che scivolano addosso, e fumo nero che arriva dritto in faccia.

Non c’è aria.

Non respiro.

Il fumo ha una faccia, ha una faccia, ha una faccia. E quando apre bocca vorrei urlare, ma il peso mi schiaccia, e non c’è aria, ed è buio.

E il fumo apre bocca e dice..

“Dray!”

Dray?

 

Hermione stava per mettersi a piangere. Dal nervoso. E dall’ansia. Malfoy era crollato e non si era ancora svegliato. Ed erano passate due ore.

Poi aveva iniziato ad urlare, e Zabini aveva detto “di nuovo”.

“Che vuol dire, di nuovo?”

“Vuol dire di nuovo” aveva risposto il Serpeverde cercando di tener fermo il suo migliore amico “Alla lettera significa, più o meno, lo sta facendo ancora

Hermione si era lasciata scappare un sorriso tirato ed era andata ad aiutare Blaise a trattenere Draco. Le piaceva, Blaise, era uno simpatico. E a Blaise piaceva Hermione, era una intelligente, e bella tosta. Mettersi contro mezza scuola per Draco non era roba da poco. Soprattutto, non era roba da eroina del mondo magico. Non lo era proprio. La vide infilare una pezza nell’acqua fredda di una bacinella e piazzarla sulla fronte di Malfoy, forse sperando che si calmasse.

Magari.

“Dray, mi senti?”

Lo afferrò per i polsi, Hermione gli urlò di stare attento al sinistro. Lo mollò all’istante.

“Draco...Dray!”

Trattenne il fiato quando gli occhi del biondo iniziarono ad aprirsi, lo schiaffeggiò, leggero.

“Dray, mi senti?”

“Malfoy!”

Blaise guardò stupito la Grifondoro che si era fiondata accanto a Draco, dall’altra parte del letto.

“Malfoy, svegliati!”

Draco spalancò gli occhi.

 

Ecco, ora mi scoppia la testa. Ora mi scoppia la testa.

Si piazzò la mano destra sulla faccia.

Voglio vomitare.

“Dray, mi senti?”

Parla piano, mi scoppia la testa. Voglio vomitare.

Annuì.

Errore.

La stanza iniziò a girare come una trottola.

Oddio. Voglio vomitare. Appellatemi una bacinella. Voglio vomitare.

Tutto bruciava. Il collo era a pezzi. Il polso mandava fitte come impazzito.

Silenzio, per favore. E una bacinella.

Poi sentì un tocco fresco sulla fronte, istintivamente si mosse in quella direzione. Sentì che qualcuno gli stava sorridendo, e se Blaise gli stava ancora chiedendo come si sentiva, quel qualcuno non era Blaise.

“Il libro l’ho appena cominciato Malfoy” disse la voce “Ma per ora non mi dispiace per niente.”

Hermione.

“Granger”

“Ottima deduzione”

Sentì di nuovo che sorrideva.

“Te la senti di sederti?”

Annuì, ringraziando mentalmente che l’avessero piantata di parlare in contemporanea. Sentì le braccia di Blaise sulla schiena, che lo tiravano su. Come si staccò dal materasso la nausea decuplicò. Guaì.

“Giù…rimettimi giù.”

Sentì di nuovo il cuscino sotto la testa, lo salutò prendendo a ingoiare aria.

“Malfoy, dobbiamo medicarti…quando ti senti di alzarti diccelo.”

Annuì, di nuovo.

“Cos’ho in faccia?”

Non aveva ancora aperto gli occhi. Aveva paura che avrebbe vomitato all’istante.

“Sangue, Dray”

Si fece sfuggire un mezzo ghigno.

“Diplomatico, Blaise”

“Avresti preferito se avessi detto marmellata?”

“No”

“Perfetto, perché non l’avrei fatto. Granger…” Draco sentì il tono di Blaise farsi meno tagliente “Ho il turno di ronda…potresti…finchè non torno…”

Draco immaginò Hermione che annuiva.

“Grazie”

Sentì una porta chiudersi.

 

Quello si che era silenzio. Draco lo accolse a braccia aperte, mentre aspettava che lo stomaco smettesse di fare capriole. Provò ad aprire gli occhi, ma li richiuse subito. Sentiva le palpebre talmente appiccicose.

“Aspetta, ti pulisco il sangue dal viso. Posso?”

Il ragazzo sentì le sopracciglia scattare istintivamente verso l’altro.

Che domanda è?

“Certo”

Poi lo capì: era un posso toccarti? Non la biasimò, dopo tutti gli anni passati a offenderla.

Di nuovo quel tocco fresco sulla sua faccia in fiamme. Se lo godette per due minuti buoni. La bruciatura gli dava parecchio fastidio, a contatto con la stoffa del cuscino, ma ci avrebbe pensato dopo.

Perché lo fa?

“Fatto. Prova ad aprire gli occhi”

Lo fece.

Guaì. Di nuovo. Ma non li richiuse. Erano nel suo dormitorio. La Granger si era infilata volontariamente nel dormitorio dei Serpeverde. Per lui. Strano, ma non sbagliato.

La sentì ridere.

“Zuccone”

“Scusa?”

Ringhiò indispettito, mentre scattava a sedere d’istinto.

Oddio. Oddio. Oddio. Una bacinella.

Si piazzò di nuovo la mano sul viso, ma non cadde all’indietro.

Un Malfoy non cade.

Mai.

Sentì le braccia di Hermione dietro la schiena. Sapeva che in linea teorica avrebbe dovuto dargli fastidio. Invece sospirò, sollevato.

Non cade mai, ma se qualcuno lo aiuta a stare in piedi, quando ce n’è bisogno…

La ragazza se ne accorse, rese la stretta sui suoi fianchi un po’ più sicura.

“Vedi? Sei uno zuccone”

Draco ringhiò qualcosa di poco comprensibile.

“Devi sempre dimostrare di essere forte. Non ce n’è bisogno. Lo so, che lo sei

Basito.

“Resta così, a sedere. Te la senti?”

“Posso provarci”

La voce gli uscì incerta. Si maledisse da solo. Sentì Hermione scivolare dietro di lui e sedersi alle sue spalle, i pantaloni della tuta di felpa contro i suoi fianchi.

“Cos’è questa?”

Sentì un paio di dita sfiorare la bruciatura circolare. Piano.

“Avevano finito i posacenere”

Ghignò.

Non se lo aspettava, quando le braccia della ragazza gli si strinsero intorno.

Lo abbracciò.

Restò li, con il ghigno che si scioglieva e le braccia di Hermione strette intorno. E una sensazione di calore all’altezza della vita, dove si sentiva stringere a lei.

Abbassò la testa. Forse, per una volta, si sarebbe lasciato sconfiggere.

--


Eccoci! Perdonatemi il ritardo, ma ho lavoro fin sopra la testa. E oltre. Verso l'infinito e oltre! -Sono andata ieri a vedere Toy story 3. Bellissimo-

Comunque, veniamo a noi!

BerryVampire: Vista e presa! Accontentata subito, spero :D Vai tranquilla, la storia andrà avanti. Non mi piace lasciare le cose a metà :D

Aria: Oddio, le tue non sono recensioni, sono racconti a parte! :D Apprezzo assai, e ringrazio. Narcissa è uno dei motivi principali per i quali Draco gioca a fare il punchball, vedremo se Hermione riuscirà a tirarne fuori altri! E le sigarette e la mamma non si toccano. Quando fumavo odiavo doverne spercare una...e il classico era questo: aspetto il treno, per 30 minuti non arriva... e quando mi accendo una sigaretta arriva subito. E mi tocca buttarla via. E maledico il treno. Classicissimo! Nemmeno io ho mai visto bene Ron con Hermione, è come se un'accademica sposasse un calciatore. No, decisamente. No.

Visto? Ho messo un ARIA pure qui! :D

Hanon98: Si, in effetti ero parecchio di corsa! E ho anche aggiornato in ritardo rispetto al mio solito. Bah. Non va bene così. :D

Silvj: Ti ringrazio! Draco ha i suoi motivi per non renderle, che credo di tirare fuori al prossimo giro -credo-. Sono felice che la storia ti piaccia, e spero di aver aggiornato abbastanza presto :D

Bastii: Continua, continua! Anche perchp non so bene cosa far succedere dopo. Mistero. Nebbia nel cervello. Roba da chiodi :D

Zamby88: La personalità di Draco è un puzzle un po' per tutti, zia Rowling compresa temo. Grazie per i complimenti! *arrossisce e si nasconde nell'angolino*

Lady_Rose: Draco è di ferro! Si riprenderà sicuramente! :D E la mamma è sempre la mamma. Come la Simmenthal. Ti giuro che se scopro chi ha inventato quella pubblicità lo appendo per i piedi finchè non gli esce il cervello dal naso -.-'

Barbarak: Ma grazie! Ci ho messo un po' di più ad aggiornare, ma spero ne sia valsa la pena. Hermione ha il suo bravo spirito da crocerossina, non potrebbe mai mollare Draco così. Ecco :D

  
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