Giorno del ballo
Caro Ron,
solo ora riesco a scriverti... oggi, come puoi ve=
dere
dalla data, c’è stato il famoso ballo. Adesso ti racconter&ogr=
ave;
tutto cercando di non anticiparti nessuna cosa, positiv=
a
o negativa che sia.
Ieri mattina, a co=
lazione,
mentre “il Trio” (tu sai a chi mi riferisco) mangiava
tranquillamente, è arrivato un po’ impacciato Neville Paciok, verso di me.
Non ti avevo ancora
invitato al ballo. Te lo posso giurare: ci avevo provato, ma quando arrivav=
a il
momento giusto non riuscivo. D’altra parte tu avevi continuato ad evi=
tare
Lavanda in tutti i modi.
Stavo dicendo, Nev=
ille si
è avvicinato imbarazzato a me, e mi ha chiesto borbottando:
-Ehm... Hermione,
che ne diresti di venire al ballo con me domani? So che non ci vai con ness=
uno,
allora... sempre che ti vada...-
Cos’avrei dovuto fare? Ancora adesso me lo chiedo.
I miei sentimenti =
erano
diversi: da una parte ero profondamente rammaricata per non essere riuscita=
a invitarti e ancora ci speravo, ma... Accettai
l’offerta di Neville.
Mi giustificai men=
talmente
pensando che altrimenti avrei finto per andarci da sola, però in fon=
do
lo feci anche per rabbia. Come per dirti “Così impari a non
invitarmi”:Mi rincresce ammetterlo, ed
effettivamente è stato molto sciocco.
Dopo la mia rispos=
ta
Neville ha sorriso e si è allontanato. Tu hai commentato immediatame=
nte:
-Ma Hermione! Come hai potuto
accettare? Tu meriti molto di più-
-Ah sì?
-Io l’avrei =
anche
fatto- si inserì Harry –ma pensavo =
lo
facesse Ron!-
Subito dopo
arrossì, capendo di averci messo in imbarazzo.
-A proposito- hai
borbottato –sarà meglio che vada a dire sì a Lavanda- E=
sei
andato.
Da quel momento, d=
urante
la giornata, ci siamo pressoché evitati. Harry ha cercato di fare da=
conciliatore,
con scarso successo.
Notte. Io ho piant=
o un
sacco.
Poi è arriv=
ato il
mattino. A colazione siamo stati insieme, ma ci siamo scambiati solo parole
essenziali.
Per il ballo mi so=
no
preparata con la maggior cura possibile. Neville è stato davvero dol=
ce e
premuroso, nonostante ciò temo di averlo
trattato un po’ male... Ero soprappensiero, e cercavo di non perdere =
di
vista te e Lavanda. Mi scoccia ammetterlo, ma lei era=
span>
davvero bella!
Nonostante tu non
sembrassi particolarmente interessato a lei, al contrario piuttosto pensier=
oso,
mi sono avvilita e, scusandomi col povero Neville,
sono corsa nella sala dei Grifondoro, dove avrei trovato certamente pace, v=
isto
che il ballo sarebbe durato ancora per lo meno un’ora.
Mi sono sdraiata s=
u un
divano, e sprofondando la testa nel cuscino mi sono messa a piangere. Tra le
lacrime non ho udito che qualcuno apriva la porta, né che si avvicin=
ava
a me.
Mi sono accorta di=
non
essere sola quando ho sentito che qualcuno appog=
giava
la sua mano nella mia spalla. Mi sono girata, e ho visto te.
Mi hai sorriso
teneramente, -Che succede Hermione?- hai domandato. Piuttosto confusa mi so=
no
alzata di scatto, senza dire una parola. Allora ti sei avvicinato a me e hai
appoggiato le tue labbra sulle mie. Quel che hai detto dopo è stato
bellissimo, e non lo dimenticherò mai.
Il mio sogno si &e=
grave;
avverato, e non ho più bisogno di questo diario. Domani te lo
darò, come avevo immaginato all’ini=
zio.
Sempre tua
Hermione
Fine!! Non so come sono andata..qst ultimo capito=
lo
è stato un po’ stucchevole. Non sono molto brava nelle scene
romantiche. Vi sono piaciuta? Spero di sì... Vor=
rei
pubblicare presto un’altra storia che ho scritto, sempre su Hogwarst,
dove compare il mio adorato Lupin.
Va beh, commentate numerosi... ditemi cosa pe
nsate
del mio stile, e in cosa devo migliorare! Con affetto ^ ^ Star