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Autore: Svazzi    15/07/2010    4 recensioni
Premetto che questa è la mia prima ff, non so cosa uscirà ma spero vi piaccia siate clementi!! è incentrata soprattutto su joe!! Vi è mai capitato di perdere tutto? Di sentirti sola e triste? Beh questo è quello che capita a Sara, ma la sua vita cambierà grazie alla sua nuova famiglia "Mi chiamo Sara ho 15 anni e abito, o meglio abitavo a Milano,avevo una vita invidiabile; tutto cambiò circa 5 mesi" La famiglia Jonas e gli altri personaggi famosi non mi appartengono e tutti gli altri personaggi sono inventati da me!!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1 capitolo: “La mia storia”


Pvd Sara

Ero su quel dannatissimo aereo da ore e non riuscivo a pensare a qualcosa di positivo; pensavo a tutta la gente che avevo lasciato a Milano: al mio migliore amico che già mi mancava da morire, alla mia migliore amica che era come una sorella ai miei compagni di scuola con cui avevo condiviso un anno e mezzo, alla mia squadra di ginnastica, ma soprattutto a lui, che mi aveva lasciata così sapendo cosa mi aspettava, mi ha lasciato per lei che in fondo sapevo aveva sempre amato; ma cercavo di non pensare a ciò che mi costringeva davvero a partire.

Forse vi starete chiedendo cosa è successo ed è giusto che io lo racconti. Mi chiamo Sara ho 15 anni e abito, o meglio abitavo a Milano,avevo una vita invidiabile: andavo bene a scuola, tutti mi volevano bene, ero piuttosto popolare, avevo un ragazzo fantastico, una famiglia che mi voleva bene e che io adoravo con 2 sorelle e 2 fratelli, io ero la più piccola, facevo uno sport che amavo più della mia vita ed ero piuttosto brava; tutto cambiò circa 5 mesi fa.

Eravamo in macchina, tutta la famiglia, eravamo andati nella città natale di mia zia, dove era stato il suo funerale e ora stavamo tornando a Milano, ma tutto capitò così in fretta: un camion ci venne addosso e ci sovrastò, io svenni a causa di una botta in testa e non vedetti cosa fosse successo agli altri, ma al mio risveglio ero in un letto di ospedale e il mio migliore amico accanto a me con le lacrime agli occhi, appena si accorse che ero sveglia mi abbraccio e io gli chiesi:

S : “Teo ma cosa è successo? Perché sono qui? E perché stai piangendo?”

M : “Oddio Sara non sai che spavento!! È un mese che sei qui e non ti svegliavi! C’è stato un incidente un camion è venuto addosso alla vostra macchina e tu hai avuto un trauma cranico e ti sei rotta un braccio!! Hai aperto gli occhi subito dopo l’operazione al braccio ma per pochi secondi poi sei andata in coma”

Man mano che parlava ricordavo l’incidente e mi ricordai che nella macchina c’era la mia famiglia allora gli chiesi:

S : “Matteo dove sono?”

M : “Parli dei tuoi genitori e dei tuoi fratelli?”

Annuii e lui continuò con gli occhi lucidi

M : “ Tuo padre Dario e Melissa sono morti sul colpo, Samuel è morto durante l’operazione, aveva un polmone bucato da una costola e i medici non sono riusciti a salvarlo”

Non riuscivo a credere a ciò che aveva detto, avevo le lacrime agli occhi e non riuscivo a respirare ma poi feci un calcolo mentalmente, mi aveva parlato di 4 persone, con me eravamo 5, mancavano mia madre e Alessia. Con le poche forze che avevo gli chiesi:

S : “Matteo cosa è successo a mia mamma e ad Alessia”

Ero sicura che non mi aveva detto nulla perché quello sarebbe stato il colpo di grazia, adoravo tutta la mia famiglia ma ero attaccata in un modo particolare ad Alessia e mia mamma,e il fatto che lui stesse tacendo mi faceva agitare ancora di più, così con le lacrime agli occhi urlai

S : “ Matteo, rispondimi! Che cosa diamine è successo a loro due!!”

M : “ Tua madre era in coma, ma è morta una settimana fa. Tua sorella si era svegliata ieri, eravamo tutti felici, ma stanotte è morta ancora non sanno bene come; sei l’unica sopravvissuta Sara”

Non respiravo, continuavo a piangere e non riuscivo a respirare, odio piangere ma non riuscivo a trattenermi volevo morire, avrei voluto essere morta durante l’incidente, non riuscivo a credere a quello che Matteo mi aveva detto.

Con le ultime forze che avevo dissi:

S : “ Hanno già fatto i funerali?”

M: “No, volevano aspettare che qualcuno si svegliasse”

Detto questo arrivò il medico, Matteo mi diede un bacio sulla fronte e uscì.

Quello fu il giorno peggiore della mia vita, non sapevo più cosa avrei fatto.

Una settimana dopo venni dimessa e andai a casa della mia migliore amica, lei mi disse che la famiglia di Matteo aveva deciso di prendere la mia custodia così pochi giorni dopo il funerale mi trasferii da loro.

Intanto la mia vita era un inferno, stavo malissimo ma odiavo farlo vedere alle altre persone, avevo smesso di andare a ginnastica e questo mi rattristava ancora di più, ma dopo l’incidente non potevo più sforzarmi troppo. I miei amici più cari mi stavano vicini, ma il mio ragazzo era più freddo del solito e io non capivo. Un giorno eravamo fuori e gli dissi:

S: “Ok Alessandro ora mi dici cosa succede, io sto male da morire, vorrei tanto essere finita io in una bara al posto della mia famiglia, avrei tanto voluto essere morta, ma sono qui a subire le pene peggiori del mondo e tu, il mio ragazzo che sta con me da quasi un anno, mi tratti malissimo, dimmi cosa ti succede ti prego perché non posso sopportare anche questo”

A : “ Sara mi dispiace. Hai ragione mi sto comportando male, ma c’è un motivo”

S: “Spiegamelo perché io non capisco”

A: “ Tu lo sai che io ti amo, però ho fatto un errore e non credo tu possa perdonarmelo” Lo incitai a continuare “ Io ti ho tradita, sai che ho sempre provato qualcosa per Claudia, e io ti vedevo lì inerme sdraiata su quel letto e mi uccideva vederti così, un giorno andai a casa sua e successe, non fu l’ultima volta, ma soltanto la prima delle tante. Per cui credo che sia ora di farla finita, io ti amo ma lei mi piace terribilmente io non riesco a togliermela dalla testa”

S : “ Tu mi stai dicendo che mentre ero in coma ti sei scopato un’altra?!?Tu non l’hai fatto perché ero “sdraiata inerme” come dici tu, ma solo perché io non te la davo, perché non volevo sentirmi come tutte le altre che perdono la verginità a 15 anni per sentirsi grandi, sei solo uno stronzo, sai quanto ti amo e sai che periodo sto passando, non farti più vedere né sentire”

E così con le lacrime che stavano per uscire dai miei occhi lo lasciai in mezzo a quel prato che aveva assistito ai nostri momenti più romantici, era lì che ci eravamo innamorati e lì è finita la nostra storia.

Quando tornai a casa mi sentivo a pezzi, dovevo cambiare aria, non riuscivo a stare a Milano: vedevo i miei genitori ovunque, continuavo a pensare alle litigate e ai giochi coi miei fratelli e a tutto ciò che non potevo più avere. Non potevo rimanere là, dovevo trasferirmi, avrei perso tutti i miei amici ma avrei trovato la mia serenità.

Il giorno dopo i genitori di Matteo con i servizi sociali inviarono le richieste di adozione in Europa e in America del nord sperando che qualcuno fosse interessato.

Né Matteo né Chiara erano felici della mia decisione ma sapevano che era meglio così.

Una settimana dopo arrivò dall’America, per esattezza da Los Angeles, una richiesta: ero stata adottata.

Feci dei corsi per imparare bene la lingua, mi dissero più o meno com’era la famiglia: 4 figli maschi, molto impegnati, io sarei stata la seconda più piccola, i genitori erano credenti e hanno sempre desiderato una ragazza in casa, la famiglia si chiamava Jonas. In un primo momento pensai ai famosi Jonas brothers ma poi dissi “no figuriamoci, sarà solo una coincidenza” 3 mesi dopo partii ed eccomi qui su questo aereo diretto a Los Angeles, città dove ho sempre desiderato vivere ma non a questo prezzo.

Dopo ore di viaggio che sembravano secoli l’aereo atterrò, avrei dovuto cercare una coppia di signori con un cartello in mano con su scritto il mio nome, li trovai e il mio sospetto si rivelò realtà quando vidi Denise Jonas e Paul Jonas aspettarmi insieme ad un bambino di 10 anni che identificai come Frankie.

La mia nuova vita non si prospettava poi tanto male.


   
 
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