Benvenuto, Scorpius.

L'infermiera Dolly Sunders preparò l'ultimo bambino nato a Malfoy Manor.

Sistemò il neonato in una piccola culla, avvolgendolo con una coperta azzurra su cui era ricamato la "M" della sua famiglia.

S'incamminò lentamente per i corridoi e bussò alla porta di una delle camere da letto.

Ad aprirle fu Draco Lucius Malfoy in persona, in tutta la sua bellezza ed eleganza.

-Ecco qua suo figlio.- gli disse indicando il piccolo fagotto nella culla.

Il padre non disse niente, si limitò a sorridere ed aprire del tutto la porta, lasciando che entrasse.

Draco congedò con gentilezza l'anziana infermiera e con le mani tremanti spinse la culla fino al letto dove sua moglie giaceva esausta.

La fissò, cercando in tutti i modi di mantenersi impassibile, ma il tremolìo che lo scuoteva all'interno, lo smascherava.

Guardò la donna che era stato costretto a sposare, un anno fa.

Sua madre lo aveva obbligato, così come la sua famiglia, c'erano troppe cose in gioco e il Ministero non era stato clemente con i Malfoy.

Non gli restava che ubbidire e sperare che la sua vita non s'incasinasse troppo, con quella donna fra i piedi.

Ma ben presto cambiò opinione. Quella che in principio era la sua disgrazia, ora era diventata il gioiello più importante che avesse.

Nonostante fosse restiò dal parlare di sentimenti, non riusciva a non associare, quella calda stretta al cuore con quegli occhi azzurri e sempre sorridenti.

Nelle scorse notti non ricordava quante volte avesse accarezzato quei capelli biondicci, cercando di distrarla, prendendola in giro ed affermando che sarebbe rimasta comunque una mongolfiera ma che lui le sarebbe rimasto comunque accanto.

Le cose fra loro erano cambiate giorno per giorno.

Lei smise di essere quell'adorabile bambina dal cuore ribelle, che aveva combattuto a lungo per sè stessa e i suoi ideali, diventata poi donna risoluta e combattiva.

-E' bellissimo.- mormorò appena, con una voce stanca. Draco si riscosse dai suoi pensieri.

-Sì, ti somiglia tantissimo Astoria.-

Astoria gli sorrise, diventando ancora più radiosa agli occhi di Draco. Si sporse un poco e con delicatezza prese in braccio il piccolo fagotto. Lo sistemò meglio fra le sue braccia e prese con dolcezza a contare ogni dito delle mani e dei piedi.

Baciò la piccola testa con il ciuffo biondo e bisbigliò all'orecchio del piccolo, qualcosa che Draco non sentì.

Incuriosito decise di sdraiarsi accanto alla moglie.

-Dobbiamo scegliere un nome.- disse mentre baciava la guancia salata di Astoria che fissava incantata il frutto di tante battaglie, incomprensioni e passioni.

-I Greengrass sono solito ad usare nomi della mitologia magica e non.- rispose lei, guardandolo.

Draco divenne improvvisamente serio. -Volevo...chiamarlo Scorpius.- proprose con un soffio di fiato. -Sai, i Black sono soliti a dare nomi di costellazioni e cose varie.- aggiunse con un tono più sicuro.

Astoria annuì appena. Conosceva il motivo per cui, suo marito preferisse continuare con le tradizioni dei Black, anzichè dei Malfoy. Cercava, da anni ormai, di staccarsi definitivamente dalla pesantezza di quel cognome e di tutto ciò che rappresentava. Molto spesso riuscendoci.

Il mondo magico, da quando svolgeva brillantemente la sua professione di magiavvocato, aveva lentamente cambiato opinione su di lui, rimanendo comunque sconcertati dalla sua ambiguità.

Si concentrò su quel nome appena sussurrato. Non lo aveva mai preso in considerazione, ma le piacque subito. Se lo immaginava già grandicello mentre giocava a Quidditch con gli amici.

-Mi piace.- gli sorrise e rimase affascinata quando lo vide aprirsi in un sorriso splendido e per questo raro. Allungò il collo e lo baciò, con tutta l'intensità che quel corpo stanco poteva dare.

Fu sorpresa nel sentirlo ridacchiare prima e poi abbracciarla facendo attenzione a non urtare il piccolo, approfondendo quel contatto e chiudendo quelle labbra sottili schiocchiandole un dolce e casto bacio finale.

-Che ne dici di un secondo nome? Hyperion, era di mio nonno.-

Draco si ricordò di quell'uomo gentile e bonario che aveva visto solo alle sue nozze e che era deceduto qualche mese dopo. Uno dei pochi Greengrass a mostrare umanità e sensibilità, senza nessun problema.

-Mi piace suona bene.- Astoria gli passò il piccolo, che si era svegliato e stava scalciando a occhi chiusi. Draco notò le dita piccole e raggrinzite, non si capacitava di come potesse sopravvivere così. Era fin troppo fragile e debole, per il mondo.

Una strana stretta al cuore lo colse e meccanicamente posò un breve bacio sulla fronte del bambino.

Lo avrebbe protetto come sua madre aveva fatto con lui anni prima. Anche a costo della vita e della reputazione dei Malfoy.

Astoria doveva aver capito, perchè posò la sua testa sulla sua spalla e sospirò.

-Ce la faremo. Insieme possiamo farcela.- disse lui, toccando con un dito la guancia del figlio e guardando la moglie che annuì convinta, lasciando che lacrime amare scivolassero dai suoi occhi azzurri.

Draco si schiarì la voce e una volta pronto scandì.

-Benvenuto in questo mondo,Scorpius Hyperion Malfoy-

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Breve One-Shot su una coppia che adoro e sul loro piccolo, spero vi sia piaciuto leggerlo.

Grazie a tutti per l'attenzione.