Capitolo 4
In quelle due lunghe ore di lezione
con il professor Piton, Harry non fece altro che pensare a come avrebbe
volentieri lanciato un Avadakedavra a Malfoy, ma comunque anche la sua reazione
di prima non era sicuramente stata meno dolente. Piton, forse per avere la
possibilità di togliere a Harry altri cinquanta punti, gli chiese gli
ingredienti per preparare l’Armontetia, il filtro d’amore più potente del
mondo, che Piton non aveva ancora spiegato quel giorno ma, fortunatamente,
Harry era preparato perché proprio l’anno precedente aveva approntato in segreto
un filtro d’amore per Cho Chang, la cercatrice di Corvonero, per la quale, fino
ad un anno fa, aveva una cotta tremenda, e quindi si ricordava, nei minimi
dettagli, le istruzioni per preparare l’Amortentia. Ciononostante, Piton non
assegnò ad Harry alcun punto e questo fece innervosire soprattutto Ron che alla
fine della lezione, quando uscirono dall’aula, non fece altro che lamentarsi su
questo fatto con Harry ed Hermione. “Miseriaccia! La tua spiegazione su come
preparare l’Armontentia è stata assolutamente perfetta! Come ha potuto Piton non
assegnarti neanche un punto?! Solo perché ti sei…ehm cioè…volevo dire…ci siamo avventati
su Malfoy!...E’ pazzesco!”. “Ron, cosa vuoi pretendere da Piton? Sai benissimo
che mi odia! Che odia tutti i grifondoro!!!”. Esclamò Harry, ancora schiumoso
di rabbia. “Ragazzi adesso abbiamo tre ore buche, perché l’insegnate di Difesa
Contro le Arti Oscure non l’hanno ancora trovato e poi ci sarebbe Divinazione,
ma noi ci siamo ritirati da quella materia insulsa, e così pensavo se vi andava
uno burrobirra ai Tre Manici di Scopa?”. Chiese Hermione ai due. Harry e Ron la
guardarono stupefatti. “Harry, io non credo che questa giovane e brillante
apprendista strega che sta alla mia sinistra sia Hermione! Perché quella vera,
con tre ore buche a disposizione, si sarebbe certamente rifugiata in
biblioteca!”. Esclamò Ron ancora sorpreso dalle ultime parole di Hermione. “Ron
ha ragione! La vera Hermione Granger avrebbe già sfrecciato come una una
Firebolt verso la biblioteca! E lì avrebbe aiutato me e Ron a scrivere la ricerca
per Piton
Sulla Felix Felis!”.Esclamò Harry,
anch’egli sorpreso per le parole inaspettate della giovane grifondoro.
“Piantatela voi due! Io lo facevo per voi! Per farvi calmare un po’ i nervi! Ma
se la mettete così!”. “Dai! io e Harry scherzavamo! Ci va più che bene di
andare ai Tre Manici di Scopa”. E si diressero a Hogsmeade dove, prima di
andare ai Tre Manici di Scopa, si diressero a Mielandia e da Zonko e,
passeggiando, notarono che, appesi in tutte le mura del villaggio, c’erano dei
volantini con il titolo “IL POZZO DEGLI
ORRORI: QUALE SARA’
“Signor Ministro, chi è stato scoprire
l’esistenza di questo pozzo misterioso all’ interno di un antichissimo albero
nel bel mezzo della Foresta Proibita?”
“Sono
stati i centauri! Per lunghi anni tutti i maghi e le streghe più potenti, dopo
aver scoperto l’origine di questo pozzo, ne andarono alla ricerca, ma senza
successo. Tutto accadde una notte pochi giorni fa, quando i centauri si
svegliarono di soprassalto vedendo il bagliore maestoso e lucente che
proveniva all’interno di un albero. Così, quando raggiunsero l’albero
notarono una porta, una porta che invano tentarono di aprirla, ma essa era
sigillata grazie ad un incantesimo che poteva essere spezzato solo da un mago,
non un mago qualunque, un mago che sarebbe stato il pozzo stesso a scegliere
chi spezzare l’incantesimo”.
“Harry Potter è stato nominato il
Prescelto, potrebbe essere lui il prediletto del pozzo?
“Si
potrebbe, considerando il fatto che molti dei maghi del Regno d’Inghilterra
parlavano il serpentese e che per spezzare l’incantesimo il mago prediletto
deve pronunciare la formula in questa lingua, penso che Harry Potter sia il più
appropriato, come potrebbe esserlo il Signore Oscuro d’altronde”.
“Ma se è vero che ‘la porta
dell’albero’ può essere aperta non da un mago qualsiasi ma bensì dal prediletto
del pozzo misterioso, allora come avete fatto a trasferirlo, lei e i suoi aiutanti?”.
“Dopo
diversi sforzi, siamo riusciti a smaterializzare l’albero in un’altra dimora,
in luogo lontano, molto lontano da Hogwarts. L’incantesimo non consente
soltanto di aprire la porta invisibile nell’albero, per il resto è tutto
possibile.”
“Come hanno fatto i centauri a
scrutare la porta, se come ha detto lei, è invisibile?”
“La
si può vedere ogni cento anni, e trascorsi i cento anni l’albero emette un
bagliore lucente che permettere di vedere la porta segreta e invisibile che
permetterebbe di entrare nell’arbusto e di vedere il Pozzo degli orrori, o meglio
di essere risucchiati dal Pozzo degli Orrori”.
Dopo aver letto l’intervista, i tre
grifondoro si guardarono increduli e dopo qualche secondo la prima a parlare fu
Hermione. “Harry, non penserei mica di andare alla ricerca di questo
maledettissimo pozzo e di cacciarti nei guai, come normalmente fai?”. Chiese la
ragazza con l’espressione terrorizzata stampata in viso. “Hermione te l’ho
detto anche il terzo anno, non ti ricordi? Non sono io andare in cerca di guai,
di solito sono i guai che trovano me!”. Ron ed Hermione guardarono Harry non
del tutto convinti e, dopo pochi istanti di silenzio ripresero il cammino verso
I Tre Manici di Scopa.