8°Capitolo: Nessuna fiducia, pace?

La cercò per tutto il salone ma non la vide, poi iniziò ad aprire delle stanze ma erano vuote, cominciò realmente a preoccuparsi quando vide Law appoggiato all’ultima stanza.

Zoro era affannato-
Cavolo è un’ora che sei scomparso!

Law era strano-
Mi avevi detto di controllare Nami, no?

Zoro: Si certo, poi non vi ho più visti e mi sono preoccupato.

Law dov’è lei adesso?

Law: Là dentro- disse abbassando lo sguardo.

Zoro capì che Law nascondeva qualcosa-
Con chi?

Law: …

La faccia di Zoro diventò seria dalla rabbia-
E’ con Ener!

Law: Prima parlavano di cose varie, ora non li sento più…

Zoro capì  e se ne andò da lì per tornare nel salone, ma disse comunque a Law di rimanere lì.

I due si stavano baciando, ma quando Ener cominciò a togliersi la camicia, venne fermato da Nami.

Nami: No, basta!
Ener: E perché?
Nami: Non mi va!

Ener la spinse sul letto, ma lei si liberò con forza e uscì dalla stanza.

Nami vide Law lì vicino-
Agente quest’uomo se ne stava andando- disse in modo da cacciarlo via.

Law si avvicinò ad Ener annuendo a Nami.

Ener: Tranquilli me ne vado- e baciò Nami sulla guancia.

Nami lo guardò disgustata.

Nami: Che stupida che sono- sussurrò.
Law: Lei non è stupida!

Nami: Dammi pure del tu, a proposito come ti chiami?

Law: Trafalgar Law.

Nami: Allora sei veramente un collega di Zoro?

Law: Si, ma sono anche il suo più grande amico- disse sorridendo.

Nami sbuffò- Ho pomiciato con quell’ Ener!

Law: Succede quando ci si vuole vendicare- disse voltandosi dall’altra parte per poi tornare in salone.

Nami lo seguì senza fiatare, evidentemente sapeva della loro storia.

In salone non ci fu traccia di Zoro e così quando la festa finì lei andò a letto senza vederlo.
Lui era semplicemente andato nella sua stanza.

La mattina dopo, Zoro era a fare colazione e leggeva un giornale, arrivò Nami e la guardò, era in camicia da notte.

Nami: Che hai da guardare?

Zoro tornò a leggere il giornale.

Nami: Scommetto che hai passato un’ indisciplinatissima nottata!

Zoro non le rispose.

Nami: Sei veramente uno s****o!

Zoro si girò a guardala male, nel frattempo si avvicino loro una cameriera per servire a Nami la colazione.

Caffè?- disse.

Si- rispose Nami.

Meglio di no è gia acida di prima mattina- disse Zoro divertito.
Nami: Non ridere di me!

Zoro: Insomma non ti ho detto mica detto io di portarti a letto Ener!

Nel frattempo arrivò Law-
Buongiorno!

Nami: Non ti permetto di trattarmi così!

Buongiorno agente!- e se ne andò.

Law: Già acidella di prima mattina!

Zoro: Quando è arrabbiata fa paura anche all'F.B.I!

Law: Comunque non hanno proseguito…

Zoro: Chi e che cosa?

Law: Sai di cosa parlo.

Zoro: Menomale…

Law: Comunque stamattina ho ricevuto una chiamata da Drake che mi ha detto che hanno portato avanti le indagini sulle lettere che ci avevi portato.
Zoro: Bene e quindi cosa ti ha detto?
Law: Si stanno avvicinando al colpevole, pensa che copre le sue impronte col detersivo in povere!
Zoro: Roba da matti!

Law: Tra poco scopriremo chi è.
Zoro: Speriamo in bene.

Zoro si recò poi nella stanza di Nami, era completamente vuota e a Zoro venne un colpo e cominciò a chiamarla.
Uscì poi Brook dalla cucina.

Zoro: Brook?
Brook: Yohoho Zoro!

Zoro: Ciao- disse stringendogli la mano.
Che ci fai qui?

Brook: Sono venuto qualche giorno prima con Nojico.
Zoro: Infatti sapevo che dovevate arrivare tra qualche giorno.
Hai visto Nami?

Brook: Credevo fosse con te!
Non l’ho ancora vista.

Zoro chiamò il personale e chiese dove era finito l’uomo che faceva da guardia dietro la porta, ma loro non sapevano niente.
Si aprì poi la porta, era Nami insieme a Franky, nessuno dei due lo salutò corsero a salutare Brook, che però vide lo  sguardo di Zoro e si fece serio.

Brook: Dove diavolo eri finita Nami?
Nami: A fare shopping!- disse come se nulla fosse.

Brook: Io e Zoro eravamo in pensiero, non dovresti fare queste follie!

Nami: Io faccio quello che mi pare e sono stufa di passare il mio tempo con una banda di scrocconi- disse guardando Zoro che era furioso.

Zoro: Fallo un’altra volta e io me ne vado!
Nami: Ricordati Roronoa che tu sei qui e lavori per me!

Zoro uscì dalla stanza sbattendo la porta-
Vado a controllare il percorso!

Brook: Insomma Nami, non lo devi trattare in quel modo!

Nami: Per caso ha chiamato Bibi?- disse cambiando discorso.

Zoro scese a controllare nella cucina dell’ hotel, tutto era sottocontrollo e lui era più nervoso che mai, andò nel retro della cucina e cominciò a prendere a calci delle casse vuote di legno chiamò Law, che però non c’era.

D’un tratto vide un uomo dal naso e gli occhi pitturati, che stava li a far niente mentre fumava.

Zoro: Che stai facendo?
Baghy: Non sono fatti tuoi s*****o!
Zoro: Vattene!
Baghy: Preditela con qualcun altro, m***a!

Zoro non resistette e cominciò a prenderlo a calci e a pugni, l’uomo prese un asta di ferro per colpirlo ma Zoro la colpì con un calcò e gli tirò una ginocchiata in piena faccia.

Arrivò in tempo una donna che fermò Zoro.

Che gli stai facendo è mio marito- disse la donna disperata sul punto di piangere.

Altri cuochi uscirono per vedere la scena.

Zoro capì  all’istante del raptus che gli era preso in quel momento, si inginocchiò e si scusò con la donna, dette poi la sua giacca beige per pulire il volto insanguinato dell’uomo.

Zoro: Dovete perdonarmi signora, non mi è mai capitata una cosa del genere…Sono nervoso e me la sono presa con suo marito… non volevo.

Non si preoccupi, la perdono- disse la donna appoggiando una mano sulla sua spalla.

Baghy: L’ho istigato io insultandolo, scusi.
Zoro: Lei non si deve scusare, sono veramente quello chelei ha detto- e se ne andò sotto lo sguardò di tutti.

Nel frattempo Nami ricevette una telefonata dal maniaco che la voleva uccidere, la spaventò veramente tanto che scoppiò in lacrime.

Zoro salì in stanza e vide venirgli incontro Brook.

Brook: Zoro ascolta…
Zoro: Io ho chiuso con voi!
Brook: Nami ha ricevuto una telefonata da lui!

Zoro: Non mi interessa ora vi riporto ad Oxford e io me ne torno a casa, c’è Law che vi aiuterà.
Brook: E’ davvero sconvolta, credeva fosse la sua migliore amica Bibi, invece era lui.

Zoro non rispose.

Brook: Vedrai che sarà ragionevole stavolta Zoro.
Zoro: Piantala Brook- urlò.
Non sono io che devo convincere le persone a farsi salvare!

Brook rimase sorpreso dalla reazione di Zoro.

Zoro: Chiamami quando è pronta per partire!- e andò sull'immenso balcone.

Brook: Zoro…

 Zoro non si riconosceva più, stava impazzendo per amore, era così pazzo di quella ragazza così viziata.

Si appoggiò alla ringhiera e si mise le mani sugli occhi.

Dietro c’era Nami, era seduta e lo guardava, quando Zoro se ne accorse sospirò e si girò a riguardare il mare.

Nami: Quel che è successo tra di noi non ha importanza…
Ti prego aiutami e credimi sulla parola, non voglio supplicarti.
Solo ora mi rendo conto di quanto quell’uomo sia pericoloso.

Detesto aver paura- disse accendendosi per la prima volta una sigaretta.

Il fatto è che mi ha spaventato non quello che mi ha setto, ma in modo incui lo ha fatto.

Zoro sentì odore di fumo e si girò verso di lei.

Eh no!- le tolse la sigaretta dalla bocca e la lanciò verso il mare.
La sigaretta no, perché sprecare tanta bellezza…

Nami appoggiò la sua mano su quella di Zoro-

Ti prego proteggimi ancora, io ho bisogno di te Zoro…

Zoro si liberò dalla presa-
Non posso proteggerti così, lui ha le carte in tavola io non ho niente.

Nami: Farò tutto cio’ che vuoi Zoro…

Zoro scoppiò in una risata sarcastica e si girò avvicinandosi a lei-
Ti voglio portare via con me, lontano da tutti!- disse sempre ridendo.

Nami si alzò in piedi—
Va bene…

Zoro era sbalordito sembrava realmente seria-
Vuol dire che questa settimana prima dell’oscar, non farai interviste, feste, parti in teatro, nulla e potrai portare solo tua sorella Nojico.

Va bene- disse Nami.

Manda per qualche giorno in vacanza Franky, Sanji e Brook, si occuperà di loro il mio collega Law.

Zoro: E se mi tratterai ancora male come se fossi il tuo zerbino, avrai definitivamente chiuso con me.

Nami lo abbracciò forte e affondò la faccia nel suo petto.

Zoro si limitò ad accarezzarle la testa- Percaso ti stai esercitando a girare una parte?

Nami: No idiota...

Arrivò Law e quando vide la scena sorrise a Zoro e se ne andò.

Nami scoppiò a piangere e Zoro finalmente la abbracciò forte le alzò poi il viso e con la cravatta e asciugò le lacrime che le difavano il suo bel trucco.

Zoro: Sei più bella senza questo, fidati.

Nami mise una mano dietro la testa di Zoro e lo attirò per baciarlo lui ricambiò, il bacio durò parecchio e quando i due si staccarono Zoro parve imbarazzato.

Zoro: Vai a preparare una valigia, prima che ti salti addosso qui sul balcone.

Nami sorrise e lo baciò di nuovo, poi entrò dentro.

Zoro avrebbe preparato una tattica per trovare quell’uomo e nessuno avrebbe potuto più separarli.

Nami era così felice che si dimentico quasi della sua candidatura, ora aveva trovato l' amore.

Ringraziamenti:

Scusate se vi faccio sempre aspettare-.-, ma non essendo brava nel scrivere, ho bisogno di riguardare molte volte il capitolo ^^

jess_chan:  Grazieeeeeeee XD, non ti preoccupare neanche io sopporto tanto Perona u_u, infatti è comparsa solo nello scorso capitolo^ ^.