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Autore: JessL_    20/07/2010    25 recensioni
Questa non è una storia, è una raccolta di missing moment (pezzi mancati) della storia Love's puzzle.
Siamo rimasti che Edward e Bella si devono sposare e che sono laureati, ci sono molte domande sul loro passato e sul loro futuro, con queste one shot, scopriremo tutto e chiuderemo il cerchio, o meglio, finiremo il puzzle.
Non si può leggere questa raccolta se non si è letta Love's puzzle
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '~ Love's puzzle collection.'
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Introduzione:

Questa one shot l’ho scritta di botto domenica sera prima di uscire, è un po’ triste ma strappa comunque qualche sorriso. Non tutti l’apprezzeranno. Perché so che ognuno di noi si è immaginato questo momento, poiché l’ho accennato nell’epilogo di Love’s puzzle.

 

Io lo immagino così, ovviamente ci saranno ancora tante domande che avranno più avanti delle risposte.

 

Ribadisco: questa non è una storia, sono pezzi che completano l’altra.

Grazie immensamente a tutti per i commenti *.* per i complimenti e per l’affetto che mi avete dimostrato con il primo missing moments, potrò sembrare anche un ruffiana, u.u cosa che comunque non sono, ma spero ardentemente di ritrovarvi anche qui.

 

Grazie di cuore

 

Tanto per rammentarvi qualcosa :) vi lascio il link della vera e propria storia, che sicuramente avete letto tutti, però è meglio essere precisi: Love’s puzzle.

Se posso permettermi, vorrei invitarvi ad andare nella mia home e scoprire altre mie storie, sempre se ne avete voglia ;)

Vi lascio al secondo missing moments, buona lettura.

 

 

 

 

~ Love's puzzle. The missing pieces.

 

Titolo missing moments: I'll always be your.

Rating one shot: giallo.

 

Narratore esterno:

Era da tre mesi che non si vedevano, si sentivano solamente e la situazione sembrava strana per entrambi. Erano al loro primo anno di college, lo studio stava andando bene a entrambi, anche se non si poteva dire lo stesso della loro relazione. Si vedevano poco e mai prima di allora era passato così tanto tempo. Bella stava passeggiando per l’aeroporto attendendo che chiamassero il suo volo, era agitata, non sapeva se alla fine lui partisse quel giorno e se avesse prenotato il volo sul suo stesso aereo, però lo sperava. Voleva vederlo, voleva perdersi nei suoi occhi verdi e accarezzare i suoi capelli morbidi, che sapeva avesse nuovamente tagliato. Oramai erano passati esattamente otto mesi che mancavano da casa e entrambi, avevano pensato che sarebbe stato carino passare il Ringraziamento in famiglia, questo almeno lo pensavano una settimana fa, al telefono, durante la loro ultima conversazione. Erano entrambi impegnati e il college, la nuova città e le nuove amicizie, rubavano energie. Sapevano entrambi che si stavano allontanando e per quanto ne soffrissero entrambi sapevano che sarebbe accaduto.

<< Isabella Swan? >> Una voce divertita, falsata, e non sorpresa, la fece sobbalzare, quando si voltò, non poté non mordersi il labbro inferiore per non iniziare a urlare. Lentamente, e con finta calma, si avvicinò al ragazzo bellissimo che l’aveva chiamata e che in quel momento la stava guardando con desiderio e compiacimento per sapere che in un certo senso – abbastanza lontano – lei era sua. Edward fece due passi avanti e le sorrise afferrando una sua mano.

<< Sei stupenda. >> Lei arrossì, si stupiva continuamente di quanto bastasse poco per farla diventare creta nelle sue mani, d’altronde Edward era sempre lui, il suo tono soave, malizioso, roco e... lei moriva dietro di lui. Sempre.

<< Edward Cullen. Incredibile, per un secondo ho stentato a riconoscerla. >> Si sorrisero, era palese che Bella stesse mentendo, che lo stesse perlopiù istigando, soprattutto dandole del lei.

<< Beh non posso negarle che sono diventato ancora più bello in questi mesi. >> Bella rise e Edward si godette appieno il suono melodioso della sua risata che le riempì il cuore ma... la vedeva diversa, ed effettivamente un cambiamento c’era stato. Mark. Un amico, continuava a dire lei, ma sapevano entrambi – sia Edward che Bella – che piano piano quell’amicizia stava rovinando il loro rapporto, che li stava allontanando, mandando alla deriva. Non s’incolpavano, una parte di loro sapeva, anche se non sperava, che prima o poi sarebbe tutto finito ma... Edward non voleva credere che la parola “fine” sarebbe arrivata a causa di un altro ragazzo. Eppure non faceva nulla, l’ascoltava quando senza nemmeno rendersene conto lei iniziava a parlare di lui e tante altre piccole cose che avrebbero dovuto mandargli a fuoco il cervello. O che almeno, nemmeno un anno prima, lo avrebbero distrutto. Anche solo al pensiero che qualcun altro potesse stare accanto a Bella mentre lui non c’era, era una cosa che non riusciva a tollerare mentre ora... beh quasi ringraziava il cielo che Bella non fosse sola.

Si abbracciarono e non riuscirono a negare che era bella la sensazione di strare nuovamente stretti, vicini ma... la differenza c’era. L’amore non era sparito, quel loro tipo di amore è persino difficile da trovare, figurarsi dimenticarselo o lasciarlo sfumare, ma la differenza si notava. Non erano più, solo, Edward e Bella... ora c’era un Mark di mezzo. Anche se non in modo ufficioso. Ovviamente Bella non aveva tradito Edward, una parte di lei si rimproverava ogni qualvolta che pensasse in modo fin troppo sbagliato sul suo amico, le dispiaceva persino rendersi conto che erano più le volte che lo sognava al posto del fidanzato. Era una cosa quasi disgustosa ma... erano i fatti.

<< Mi sei mancato, sai? >> Gli occhi di Bella erano lucidi, eppure la voce con cui aveva pronunciato quella frase era dolce, serena, sicura. Edward l’allontanò un po’ da sé e la guardò.

<< Anche tu mi sei mancata. Tanto. Ma sappiamo entrambi che non è con un abbraccio che dovrebbero ritrovarsi due fidanzati dopo mesi. >> Gli occhi di Edward erano dispiaciuti, ma in quelle settimane aveva appreso bene che la differenza che c’era stata tra di loro era proprio quella: erano ancora fidanzati? Certo, a tutti dicevano di sì ma era la realtà? La prova l’avrebbero potuta avere solo in quei giorni lontani dai proprio college e dalle nuove compagnie.

 

<< Oh. Mio. Dio. Non puoi essere mio fratello! Sei vestito troppo bene! >> Alice non riuscì nemmeno a finire la frase che già rideva e stringeva a sé il fratello che scuoteva il capo in modo rassegnato, sua sorella non sarebbe mai cambiata.

Alice, radiosa come non mai, guardò Bella e infine cerco di non piangere mentre l’abbracciava. Bella non sapeva spiegarsi il perché del comportamento strano della “cognata” ma era talmente abituata al suo carattere lunatico che non indagò e si lasciò abbracciare.

Il pranzo in famiglia trascorse in modo sereno. Era bello stare tutti insieme, vedere Emmett che cercava di giustificarsi con Rose che la sua infinita fame dipendeva dalla colazione non fatta, vedere Jasper che guardava continuamente di sottecchi Alice mentre parlava con Michela che non allontanava nemmeno per un attimo la sua mano da quella di Alex sul tavolo che cercava di mangiare con la mano sinistra perché la destra era occupata. Era persino bello osservare Sue e Charlie che con il loro amore potevano illuminare l’intera casa Cullen. Mancava poco alle loro nozze e Bella pensava che quello, per suo padre, potesse veramente definirsi matrimonio. L’unica cosa strana, era non avere al tavolo Leah e Seth, ma le avevano spiegato che erano andati a pranzare con i rispettivi partner. Edward era silenzioso, Bella aveva notato che per quanto stessero mangiando vicini, in realtà non lo fossero, solitamente, in qualche modo, cercavano un contatto, come tra Michela e Alex, oppure si scambiavano qualche occhiata e soprattutto parlavano ma... invece niente. Non era doloroso quel silenzio, dopotutto erano mesi che non stavano con l’intera famiglia e che non vedevano nessuno ma pareva più facile parlare con tutti che tra di loro, eppure durante il volo per arrivare a Forks avevano parlato tanto, sì solo parlato, nessun bacio, a malapena qualche lieve carezza ai capelli o al viso.

<< Lo so, il discorso avrei dovuto farlo prima ma... vorrei farvi sapere che sono enormemente contento di avervi tutti qui, quest’oggi. Siamo una famiglia, certo un po’ pazza ma lo siamo anche per questo. Vedere i miei tre figli con i propri compagni e vederli ridere, scherzare e mangiare come se non toccassero cibo da mesi, è una liberazione. >> Carlisle aveva un sorriso stampato in volto ed era veramente contento di avere tutti lì. Gli mancava percepire la sensazione di famiglia che per diciotto anni gli ha sempre aleggiato attorno. Da quando i suoi figli erano andati al college, trovava la casa fin troppo silenziosa ma ringraziava ogni santo giorno per avere al fianco la sua Esme. << Sentire finalmente dei rumori in questa casa, è bello. Mi fa sentire bene. Io e Esme siamo troppo silenziosi da soli... >> Emmett scoppiò a ridere guadagnandosi un’occhiataccia da tutti, perché – per quanto nessuno cercò di darlo a vedere – si era capito che l’orso avesse voluto intendere la frase in modo malizioso. << Quindi non posso che essere lieto di avervi qui. Un grazie va anche alle donne fantastiche che ci hanno cucinato questi manicaretti coi fiocchi, e a tutte le persone che sono sedute a questo tavolo. Sì, prima che Emmett riapra nuovamente bocca, mi siedo. >> Una risata generale fece da contorno al discorso un po’ troppo da Carlisle ma nessuno disse qualcosa a riguardo, almeno finché Alice non si alzò in piedi e afferrò letteralmente il povero Jasper per i capelli facendogli andare quasi di traverso l’acqua che stava ingurgitando.

<< Abbiamo una cosa da dire. >> La sua voce squillante rimbombò quasi per l’intero soggiorno, era calato nuovamente il silenzio e per la prima volta, Edward non si fece problemi e appoggiò un braccio dietro le spalle di Bella; avevano entrambi il cuore a mille ma cercarono di non darlo a vedere, quella vicinanza era bella ma inaspettata e stava facendo venire un coccolone a entrambi. Bella si fece più vicina e cercò di seguire Alice che stava discutendo amabilmente con Jasper perché era convinta che quello fosse il momento perfetto.

<< Ok amore, allora parla; però aspetta... forse è meglio che io mi vada a nascondere. >> Si ritrovarono tutti a ridacchiare di fronte all’espressione un po’ terrorizzata di Jasper. L’unica che non trovava del tutto la situazione divertente, era Carlisle, che lo guardava come se volesse leggergli nella mente per scoprire subito che cos’avesse combinato.

<< No, tu rimani qui. Mio padre non possiede fucili per casa, al massimo può fartene con un bisturi. >> Jasper sbiancò, perché ovviamente quello che aveva detto Alice non era sicuramente rassicurante ma lei fece finta di niente e riprese a parlare in modo trillante, allegro, solare e i suoi occhi erano talmente luminosi da poter fare invidia al Sole che rischiarava le spiagge Californiane.

<< E’ una notizia bellissima, qualcuno di voi potrebbe non crederci ma noi siamo totalmente felici ed elettrizzati da questa novità. >> Bella, come Esme, sapevano che quando Alice prendeva un discorso alla lontana era perché la preoccupazione albergava in lei. << Sono incinta. >> Beh, all’inizio la prendeva alla lontana, poi, quando meno te lo aspettavi, buttava la notizia su un piatto d’argento. Le reazioni al tavolo erano delle più diverse. Charlie sorrise e guardò Sue in modo divertito. Esme era senza parole ma dopo aver sorseggiato un po’ del suo vino rosso, guardò la figlia con un amore sconfinato che solo una madre poteva dare; Emmett aveva la bocca aperta e Rose aveva stretto la mano della cognata facendole le congratulazioni mentre cercava di far riprendere il suo orso. Alex aveva gli occhi sgranati e li faceva andare da Alice a Jasper e alla pancia della piccola Alice come se si aspettasse che il bambino stesse per uscire da un momento all’altro dallo stomaco piatto dell’amica. Edward... Edward continuava a guardare Jasper e teneva il braccio dietro le spalle di Bella. Il braccio era teso e Bella non sapeva che cosa pensare, non per quanto riguardasse la gravidanza, ma sulla reazione del suo compagno.

<< Jasper. Tu. Avere fatto. Cosa? >> La domanda piuttosto... scoordinata verbalmente di Carlisle, risuonò per l’intera villa Cullen e Jasper... beh Jasper iniziò a correre dopo che Edward si fu alzato dalla sedia per ammazzarlo.

 

<< L’ha messa incinta. Io mi allontano per qualche mese, per studiare, e lui la mette incinta. >> Bella sorrideva, era appoggiata al petto di Edward di fronte al camino. Erano nel salotto di casa Swan, era la mezza ed erano seduti per terra coperti da un plaid.

Bella era rimasta di sale quando aveva visto Edward scattare verso Jasper, si riprese abbastanza in fretta e iniziò – con Alex – a seguirli per fermarli. Non ci fu bisogno di mettersi in mezzo, non almeno dopo che Edward ha fatto un occhio nero al loro amico. Non aveva spiaccicato una parola, però era evidente che Edward non fosse in sé e che non gli andava bene quella notizia. Ovviamente Alice gli fece una ramanzina con i fiocchi ma Carlisle sorrideva entusiasta osservando il figlio e mormorando orgogliosamente qualcosa riguardo al comportamento di Edward con Charlie.

Le congratulazioni ad Alice arrivarono in massa e si furono versate anche tante lacrime di felicità, la notizia era più che lieta e quel pargolo sarebbe cresciuto circondato di amore ma Edward, anche dopo che Bella lo ha letteralmente portato via da casa sua, non aveva ancora del tutto accettato la cosa.

<< Diventerai zio. È questo, quello che devi pensare. >> La voce bassa e dolce di Bella fece stoppare Edward. Aveva parlato solo lui in quelle ore, tanto che Bella si era quasi appisolata dopo cena.

<< Zio. Non l’avevo vista sotto quest’ottica. >>

<< Sai di doverti scusare con Jazz, vero? >> Edward sbuffò; scusarsi, non sembrava nemmeno avere senso quella parola per lui.

<< Forse. Devo prima accettare il fatto che abbia messo incinta mia sorella, o meglio che abbiano semplicemente fatto quell’atto... >> Bella alzò gli occhi al cielo e si disse mentalmente che ora Edward stava esagerando. << e poi... beh non è una cosa da tutti i giorni diventare zio. >> Bella sorrise e si strinse a lui, sentendo il calore e la protezione che quelle braccia gli avevano sempre donato.

<< Hai sette mesi per abituarti. >> Edward ridacchiò alla constatazione di Bella e si disse che aveva ragione, alla fine non era una brutta notizia, doveva solo pensare prima di agire, cosa che non aveva fatto e che aveva riportato un ematoma all’occhio di Jasper.

<< Sì, mi scuserò con lui. >> Bella annuì contenta e volto il capo incontrando gli occhi verdi e intensi di Edward, le loro labbra si avvicinarono e le loro palpebre si abbassarono ma non appena si sfiorarono, il telefono suonò; Bella scattò come una molla, si era spaventata e dentro di lei sapeva anche chi fosse, ma non voleva muoversi; anche Edward aveva oramai capito di chi si trattasse, infatti sospirò, sorrise e allentò la presa alla vita di Bella.

<< Sarà Mark. >> Lo sguardo dispiaciuto di Bella aumentò non appena comprese che anche Edward aveva capito che qualcosa era cambiato ma non si alzò, non andò a rispondere. Dovevano parlare. Bella aprì la bocca ma Edward l’azzittì portando un dito sulle sua labbra.

<< Ti assicuro che dirlo fa più male a me ma... concedimi un’ultima notte. >> Gli occhi di Bella si fecero lucidi ma lui continuò. << Per favore, per questa notte sii ancora mia. >> Bella iniziò a piangere e appoggiò una guancia contro la sua sussurrando.

<< Una parte di me, una gran parte di me, sarà sempre tua. >> Edward annuì e si allontanò mettendo a posto una ciocca di capelli di Bella. Si guardarono negli occhi e dopo qualche secondo, in cui il telefono di Bella riprese a suonare, si baciarono, e fecero l’amore per l’ultima volta. Era un addio, almeno come fidanzati. Era la giusta chiusura per il loro rapporto, anche se entrambi stavano male, anche se entrambi non avrebbero mai del tutto voltato pagina, anche se non era del tutto finita tra di loro.

 

Fine secondo missing moments...

 

***

Piccolo angolino:

Il loro “addio” non poteva mancare. Non poteva non esserci un motivo alla loro separazione.

Sicuramente vi sarete chiesti: ma solo otto mesi sono durati lontani? Purtroppo sì.

Alice, durante il pranzo del Ringraziamento, annuncia la lieta notizia: è incinta. Sì, prima di Rosalie. No, Rose non aspettava già un figlio e sì... Carlisle ha rischiato l’infarto con questa notizia xD

Spero che tutto sommato il capitolo vi sia piaciuto.

Potranno non sembrarvi loro, ma vi assicuro che lo sono.

La distanza fa questo effetto a molte persone e automaticamente si tende a diventare freddi anche non volendo.

Forse la richiesta di Edward vi è sembrata... inopportuna ma d’altronde è sempre Edward e non poteva aspettarci niente di meglio :) e poi in quel momento era ancora il suo fidanzato e sicuramente non ha obbligata Bella a fare niente che non volesse.

Il capitolo è scritto tramite un narratore, è la prima volta che lo faccio e spero di non aver combinato troppi guai.

Come al solito incrocio le dita, e spero che il capitolo vi sia piaciuta, almeno quel tanto da farvi scrivere due righe ^^’’

Vi abbraccio tutti affettuosamente. Grazie ancora di tutto.

Spero a presto. Jess.

   
 
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