Quando mi
risvegliai, mi ritrovai distesa su un letto matrimoniale. Sembrava
nuovo. O
forse non era mai stato utilizzato da nessuno, il che era
più probabile.
Mi misi
seduta, e
quando mi guardai attorno per capire dove fossi finita, mi accorsi che lui
era seduto su una sedia a dondolo di fronte al mio letto. Mi guardava,
curioso.
E fu proprio quando, per la prima volta, i nostri sguardi si
incontrarono, che
vidi quanto fosse bello. Oltre ad avere un fisico perfetto, aveva un
viso da
angelo: era bianco, bianchissimo, ed era stupendo; era tanto bello da
non
sembrare vero. Era mozzafiato.
Aveva i
capelli
biondi, leggermente mossi, con qualche ciuffo qua e là che
ricadeva sulla
fronte e sugli occhi.
Tutto di lui
mi
attraeva; persino il suo odore era magnifico. Ma c'era una cosa molto
strana in
lui: aveva due occhi rossi. Rosso rubino. Rosso sangue.
-
Buongiorno. Anzi
dovrei dire buona notte, visto che sono le tre del mattino. - disse
lui, con
una voce tanto bella da incantare chiunque.
- Dove sono
finita? - chiesi io, che in confronto a lui avevo una voce orrenda e
goffa.
- Qui sei al
sicuro, non vedi preoccuparti - disse lui cauto, vedendo che stavo
iniziando a
preoccuparmi.
-
Sì, ma intendo
dire: dove sono? Dove mi hai portata? - domandai in preda
all'agitazione.
- Questo
è il mio
appartamento; ti ho portata qui quando, poche ore fa, hai perso i
sensi. Non
sapendo dove abitassi, ho pensato che sarebbe stata la soluzione
migliore. -
- Grazie.
Non
avresti dovuto. Perché lo hai fatto?
- Fatto cosa?
-
Perché ti sei
preoccupato per me? Non mi conosci nemmeno. Avresti potuto benissimo
lasciarmi
nelle mani di quei vandali.
-
Perché sono una
persona come si deve. E perché non avrei mai lasciato che
una ragazza venisse
violentata mentre io sarei stato lì a guardare, ti pare?
- Non
credevo che
ci fossero persone tanto gentili, a questo mondo. Credevo che fossero
tutti
come quelli là, ma a quanto pare mi sbagliavo.
- Qual
è il tuo
nome?
- Kristie,
McLian.
Il tuo?
- Luke.
Sembri
giovane, quanti hanno hai?
-
Quattordici
appena compiuti. Tu?
- Diciotto.
Compiuti da un po'. Sembri una ragazza in gamba. La scuola?
- Non me ne
parlare, se sono stata promossa e stato proprio per miracolo. E tu che
mi dici?
- Non
c'è male.
-
Ma…
- Li
conoscevi
quei bifolchi? - mi interruppe lui all'improvviso.
- No.
Cioè sì. Uno
di loro è un mio compagno di classe delle scuole medie. Per
fortuna non lo
vedrò più al liceo. Ma perché?
-
Perché se avessi
potuto li avrei ammazzati uno per uno. Ma sono riuscito a controllarmi.
Per
fortuna.
- Bene.
Allora,
che si fa?
- Vuoi che
ti
riaccompagni a casa? Anche se mi sembra un po' insensato, visto che
probabilmente i tuoi staranno ancora dormendo. Vale la pena aspettare
fino a
domattina.
- No, ti
prego. A
casa no! Non ci voglio più tornare.
- Sappi che
puoi
restare qui tutto il tempo che vuoi, ok?
- Grazie.
Non
avevo mai incontrato una persona tanto gentile in vita mia. Mi sembra
quasi
assurdo. Non è da tutti preoccuparsi per una ragazza trovata
in mezzo alla
strada che neanche conosci. Ma ti comporti così con tutti?
- No, non
con
tutti. Solo con le persone che m'interessano.
Continuammo
a
parlare per tutta la notte, fino all'alba, e probabilmente anche tutta
la
mattina.
Non ero mai
stata
così bene in vita mia, mai. Parlare con Luke era la cosa
più bella che avessi
fatto. Forse non era la chiacchierata che mi faceva stare bene, ma era
la sua
presenza. Non solo era bellissimo, ma era anche gentile e simpatico,
anche se
un po' misterioso.
Era come... speciale.
Vorrei ringraziare nuovamente Alice90cullen e Tredici 13 per avermi sostenuto nella pubblicazione di questa storia e dei suoi vari capitoli, ma soprattutto per aver recensito e avermi fatto capire ciò che pensavano di questo racconto.
Vi prego recensite in tanti! Ho assolutamente bisogno di sapere cosa ne pensiate.
Mi raccomando recensite!
Baci.
Marty96