Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
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Autore: Kendhra    20/07/2010    1 recensioni
Quella mattina mi alzai e mi preparai immediatamente,in silenzio,all’oscuro della mia stanza,non volevo provare niente per tutto ciò che stavo lasciando. Le valigie erano pronte, la casa vuota,i vicini dormivano ancora,sembrava quasi una fuga. Si,per me era una fuga,una fuga da me stessa,da questa vita che tra poco sarebbe diventata solo un ricordo e anche io dentro di me sarei cambiata.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Piansi tanto,piansi troppo,piansi fino a diventare fredda e distaccata,senza legarmi a nessuno per la paura di abbandonarlo un giorno. E mentre ricordavo tutto ciò le mie lacrime bagnarono la tastiera,le sentivo scendere bollenti sul mio viso pallido che continuava a guardare lo schermo del computer in un punto fisso senza capire il perché mi venivano i brividi ogni volta che leggevo “Bill”. Per quella sera staccai il pc,non avrei resistito ancora a leggere quel nome,troppi ricordi, troppa voglia del passato,troppa sofferenza,troppe coincidenze,troppe cose accomunavano i due Bill. Ma forse tutti questi dubbi che mi assalivano erano solo una fantasia,forse tutto quello che avevo ricordato non era mai successo. Intanto l’estate stava passando e io continuavo ad ascoltare questi ‘Tokio Hotel’ tra pochi mesi avrebbero fatto il primo concerto in Italia ed io ci sarei andata. Il ricordo della Germania continuava a persistere ma non mi premeva quanto prima,vivevo giorno dopo giorno escogitando piani silenziosi per ritrovare il mio Bill, e l’idea che potesse essere lo stesso di quel gruppo non mi dispiaceva,ma se fosse stato lui come l’avrei avvicinato?cosa gli avrei detto?mi avrebbe creduto?sarebbe tornato tutto come prima o il successo gli avrebbe dato alla testa? E se invece non fosse lui come e dove lo cercherei? Potrei lasciar perdere tutto o iniziare a cercarlo. Non dimenticherò mai quel suo sorriso,così malinconico e felice allo stesso tempo,potrei riconoscerlo tra mille,e vorrei riconoscerlo tra mille. Vorrei stringerlo e non lasciarlo mai più, vorrei raccontargli la mia vita,vorrei consolarlo nei momenti di tristezza,chissà chi ha preso il mio posto adesso.
-Maby! Rispondimi!!!!! È mezz’ora che ti chiamo!!! Ci sono le tue amiche sotto casa che ti stanno suonando!!!
E i miei pensieri vennero interrotti da mia madre, si dissolsero velocemente,lavati via da un po’ d’acqua mentre mi sciacquavo il viso,volevo nascondere quelle lacrime.
-Nessuno deve mai vedermi piangere,io sono forte e loro devono vedermi così- -ma è possibile mai piangere per il passato?!?!?- -in ogni caso devo sorridere….oggi si prenota l’aereo!!!!!-
Presi la stella che Bill mi lasciò anni prima,era il mio portafortuna,il legame tra il presente e il passato,tra l’insensibilità e il cuore, e salutai mia madre.

Scesi di corsa le scale,era pazzesco come il mio stato d’animo cambiasse ogni minuto. Il mio sorriso falso le mie amiche lo conoscevano bene,ma al solito mi tenevo tutto dentro,loro mi conoscevano come la pazza Mabel,la casinara e non potevo mica raccontargli ogni mio tormento in un giorno così felice. La mia vita prima dell’ Italia non la sapeva nessuno. Non me l’avevano mai chiesto,perché sapevano che ci sarei stata male a raccontare tutto. Ero un mistero,e sinceramente quella era una parte di vita che doveva essere dimenticata e, stava per essere dimenticata,se non fosse stata per colpa di quella sera!
-Mannaggia a me e quando all’una di notte mi metto a girare per i canali musicali! È tutta colpa di quella voce,di quel ragazzo,di quel nome!-
Baciai le mie creature che continuavano a non capirmi e ci incamminammo verso l’agenzia.
Oggi si prendono i posti ragazze!!!!!!!!!Si va!!!!!!!!!!!-
Se solo immaginassero cosa vorrei dirgli!
-Allora ragazze milano malpensa per quattro???-
-E lei come fa a saperlo??-
-Ma ragazze si vede,il concerto dei tokio hotel vero??-
-Eh?? Si vede così tanto???-
-Allora…..ci sono giusto gli ultimi quattro posti del volo delle 6.00-
-Bene,prendiamoli!!!-
-è fatta mie dame!!!!!!!!!Tokio eccoci!!!!!!!!-
-Si venite a dirlo a me!!!sono più confusa dell’alfabeto arabo letto al contrario a testa in giù su uno scoglio in mezzo alle montagne e non capisco il perchè!!! Come faccio a sopportare tutto questo???-
Per fortuna lo stavo solo pensando.
Tornando a casa stringevo forte quella stella che avevo tra le mani,la tenevo sempre con me e strano che nessuno l’avesse mai vista,avrei voluto che quella stella fosse lui.

Arrivata in casa corsi in camera senza degnare nessuno di un saluto,mi cambiai e attaccai il mio caro mp3 che da quella fatidica sera non ebbi più il coraggio di accendere. Ora c’erano le canzoni dei Tokio Hotel e le sapevo a memoria;i miei dubbi comunque continuavano ad accompagnarmi e continuarono a farlo fino al giorno del concerto.

   
 
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