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Autore: Lily Dub Black    20/07/2010    0 recensioni
I vari tentativi di Lilian di scrivere una storia. Riuscirà a finirne una? O si scoraggerà? E la storia con Lyam? resta tutto da scoprire. Leggete e recensite!
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: Traduzione | Avvertimenti: Incompiuta
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Quarrels and surprises - Litigi e sorprese

Ylia era a pochi metri da Matt e il fratello aveva già la spada sguainata per ferirlo. Allora urlò, con tutto il fiato che aveva in gola: “No! Luthien ti prego non farlo, non farlo!” Il fratello rimase immobile sul posto, stupito. Abbassò la spada appena si rese conto di essere abbastanza ridicolo a stare con la spada alta senza decidersi a colpire. Poi prese Ylia da parte. “Ma che diavolo stai dicendo?!” Luthien era decisamente arrabbiato. Molto arrabbiato. “Cosa sto dicendo?! Cosa dicendo io?! Sto dicendo di non uccidere quel ragazzo!” Ylia proprio suo fratello non riusciva a capirlo, a volte. Come poteva anche solo passargli per l’anticamera del cervello di cercare di ferire una persona come quel ragazzo?! Una specie di angelo sceso dal Paradiso … chi vorrebbe uccidere un angelo? A chi verrebbe in mente? “E perché non dovrei ucciderlo? Sta uccidendo i nostri amici, i nostri parenti!!” Ora Luthien era veramente furioso. “Sì, ma noi non stiamo forse facendo la stessa cosa?” Per Ylia era così semplice. Per Luthien così complicato. “Appunto. Per questo DEVO ucciderlo. Ylia, è così … ovvio.” Ora era lei a non capire, come poteva sembrargli ovvia una cosa del genere?! “Appunto niente! Dico io! Se tu fossi un tuo amico, non vorresti che qualcuno decidesse di lasciarti stare? Decidesse di farti vivere?” Era l’ultimo appiglio che Ylia aveva per salvare il ragazzo sconosciuto che l‘aveva catturata in mezzo a quella guerra. Puntare sull’amicizia di suo fratello, sul legame che c’era tra lui e i suoi amici. “Beh … di sicuro vorrei che qualcuno ci pensasse. Ma non succederà, quindi.”
“Quindi un corno, Luthien!! Ma allora sei proprio scemo!” Ylia non riuscì a trattenersi. Suo fratello era impossibile.
“Scusate se mi intrometto, - tentò Matt - ma, vedete, state decidendo della mia vita, quindi o vi sbrigate, o lascio che i miei compagni dietro di voi vi uccidano e vi sbranino. A voi la scelta.” I fratelli si voltarono, prima verso di lui, poi verso i ‘ suoi compagni ’, con aria sbigottita. I compagni erano mezzi lupi, la bava alla bocca e sembravano decisamente affamati. Avevano un‘aria non poco minacciosa e già si vedeva che faticavano a mantenere il controllo. Appena gli avesse lasciato via libera, li avrebbero uccisi, Ylia ne era certa. “Ci minaccia! Yli, ci sta minacciando! E tu vuoi salvargli la vita per non si sa quale motivo! Capisci quello che dicevo prima? Che dobbiamo? Siamo in guerra Yli, non è uno di quegli stupidi giochi che fai tu!”. Ylia lo guardò, un misto di stupore e dolore si fece spazio sul suo viso, le aveva dato della bambina. Suo fratello, il suo amato fratello, le aveva detto che lei giocava, anche in guerra. L’aveva ferita. “Lo so! Non ho tre anni. - avrebbe voluto dirgli che lei non aveva mai giocato su queste cose, o almeno non lo faceva più da anni. Che erano lontani i tempi in cui si divertiva con le spade di legno giocando attorno a casa, che lei voleva salvare quel ragazzo non per un capriccio da bambina ma perché sentiva che era speciale. Avrebbe voluto dirgli tante cose ma si accorse di qualcosa che non andava. - … oh! C’è un ‘coso’ dietro di te.” Lo disse appena in tempo, il fratello si girò appena in tempo per vedere una lama fendere l’aria sopra la sua testa, lo avrebbe sicuramente colpito. E sarebbe morto. Ylia pensò che l’ultima conversazione che aveva avuto con il fratello era una litigata … non poteva morire così!

All’improvviso una spada si intromise nella traiettoria fatale, a cinque centimetri dal viso di Luthien, facendo volare l’arma mortale qualche metro più in là. Il possessore, infuriato, alzò lo sguardo su Matt come per ribattere ma si fermò, con la bocca mezza spalancata e stampata sul viso una maschera di puro orrore. Per un momento sembrò congelato, ma poi si riscosse e scappò come se avesse visto un fantasma.

* * *

“Staccati un po’ da quel computer e aiutami piuttosto!” Mio fratello è sempre molto gentile. “Ma …” cerco di cominciare, “Niente ‘ma’ ! Alzati e aiutami. Tanto lì non fai niente e comunque qualsiasi cosa sia, cosa puoi farla dopo, mica scappa!” Su questo ha ragione, ma io non è che sto lì a non far niente! Sto scrivendo cavolo! E non è mica semplice! Rileggo velocemente quello che ho scritto. ‘Scappò come se avesse visto un fantasma.’ Ma sì dai, può andare. Devo ancora capire perché scappò via, ma va bene.

 

 

 

 

 

 

 

Angolo dell'autrice:

Scusate, so che il capitolo era un po' lunghetto e spero di non avervi annoiato. Ma era importante per la trama e comunque mi sono fatta attendere, anche se non penso che nei mesi di scuola aggionrerò così ''velocemente''. Dunque ... spero con questo capitolo di avervi incuriosito e che quindi continuiate a leggere - e recensire magari!- la mia storia.

Sappiate che, se trovate strano che nessuno abbia cercato di ucciderli mentre parlavano, c'è un buon motivo, o almeno c'è per Matt. Per loro ... beh per ora facciamo che hanno avuto fortuna. E comunque l'ho trovato strano anche io. xD.

Vi è piaciuta la sorpresina finale? Ditemi cosa ne pensate!!

  
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