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Autore: isfinejustcarryon    21/07/2010    2 recensioni
Raccolta di One-shot incentare sulle due sorelle Kristen&Jessica e sui loro incontri con i Tokio Hotel. Kristen guardava la sorella mentre gesticolava contro Bill, probabilmente reclamava la sua piastra perfetta e protestava contro i suoi capelli andati a puttane per colpa del vocalist. Scoppiarono tutti a ridere, una veloce stretta di mano, poi Jess si voltò e indicò Kristen che stava ridacchiando immaginandosi quello che avrebbe potuto dire la sorellina a Bill. I quattro ragazzi salutarono e la maggiore ricambiò ma quando spostò lo sguardo su Tom alzò il dito medio e gli fece la linguaccia, di tutta risposta il chitarrista si incamminò in maniera burbera verso di lei rincorso dal resto del gruppo più la sorellina di Kristen. "Senti bella se qualcuno deve andare a fanculo sei proprio tu!" esclama Tom "Non so che mi hai fatto ma mi stai proprio sul cazzo" "Hey Jess hai finito di salutare, possiamo andare?" chiede Kris sorridendo alla sorellina. "Si direi di si.." annuisce lei. "Pensi di ascoltarmi? Mi stai ascoltando?" ribatte il chitarrista "Sto parlando con te!" "E' stato un piacere Bill, Georg..Gustav" ridacchia la ragazza. "Il piacere è stato tutto nostro Kristen" sorride Bill allungando la mano per stringerla a quella della ragazza. "Ma vai a fanculo stronza!" "Beh a mai più gente!" saluta con un cenno della mano i ragazzi. "Non ne essere così sicura" ridono all'unisono. "SEI UNA TROIA" urla Tom all'indifferenza della ragazza che scomparve al dilà di una porta.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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"Ci stai ancora pensando?"

"E' un mese..è esattamente un mese dalla data di Milano, perchè non richiamano?"

Ormai era finito tutto, non c'era rimasto niente che potevano fare per rivederli, se non aspettare una chiamata che non arrivava e che probabilmente non sarebbe mai arrivata.

"Dimmi Jess ti hanno dato il loro numero, o per lo meno un numero?" domanda ironica Kristen che sedeva sulla finestra a leggere un nuovo libro.

"Ecco a dire il vero no" mugugna da sotto un cuscino.

"Allora fatti delle domande.." ridacchia la maggiore chiudendo il libro e guardando la rossa che la osservava mogia "se evidentemente volevano seriamente contattarci ti davano un recapito telefonico e poi a quest'ora si saranno già dimenticati della nostra esistenza, insomma sono i Tokio Hotel!"

Borbottii sommessi giungevano dal letto, Kris si alzò e si sedette al fianco della sorella "Dai vedrai che torneranno prima o poi e a quel punto ti prometto che li incontrerai di nuovo!" sorride la ragazza con le treccine levando il cuscino dalla testa della rossa e accarezzandogliela.

"Me lo prometti?"

"Si Jess, te lo prometto"

"Grazie Kristy" mormora abbracciandola, solamente lei la chiamava così da quando era piccolina.

"Ora che ne dici di aiutarmi a levare queste treccine?" sorride la maggiore alzandosi e prendendo le forbici dal tavolo.

"Di già?"

"Si, sono tutte rovinate ed è già da parecchio che i miei capelli stanno così, hanno bisogno di un cambiamento"

"Va bene" afferma poco convinta Jessica.

Passò giusto un'ora e mezza quando finalmente Kristen si chiuse in bagno per una doccia.

"Io intanto chiamo il parrucchiere" urla Jessica per farsi sentire.

"Ok" esclama Kris sotto lo scroscio dell'acqua.

Mezz'ora dopo erano già dal parrucchiere e venti minuti dopo aveva già finito di sistemare i capelli a Kristen, la cresta le stava parecchio bene considerando che erano cortissimi ed era prettamente un taglio maschile.

"Stai davvero bene così" esclama Jessica entusiasta "togliendo il fatto che con quell'orecchino sembri un ragazzo, un ragazzo gay...decisamente"

"L'importante è che sono un figo" ridacchia la maggiore sistemandosi la camicia nera.

"Beh 'mister figo' che cosa vogliamo fare ora?" chiede la sorellina guardando le macchine che passavano.

"Quello che vuoi tu, non ci sono problemi!" afferma Kristy specchiandosi nella vetrina e assicurandosi di non avere niente fuori posto.

Il cellulare di Jessica aveva preso a squillare in modo fastidioso, il che irritava parecchio la mora.

"Pensi di rispondere?" domanda Kristen innervosita.

"No, è sicuramente Melany che tenta di parlarmi da stamattina" borbotta Jess.

"Fa rispondere me allora, le dico che hai dimenticato il cellulare a casa"

"Ok" mormorma la rossa dando il telefono in mano alla sorella.

Senza guardare il display apèpoggiò l'apparecchio all'orecchio.

"Pronto?" risponde educatamente con un sorriso modellato sulla faccia che si trasformò in una smorfia poco dopo "non è Melany" dichiara dando il telefono alla sorella e alzando le spalle.

"E chi è?" domanda Jessica osservando la mora che aveva assunto un espressione indifferente "Pronto?" mormora accostandosi il telefono alla faccia "..ciao Gustav"

Restarono una buona mezz'ora lì ferme sul marciapiede, Kriss era seduta sul cilio della strada, un'altra sigaretta che l'aiutava a resistere alla tentazione di mettere un tappo in bocca alla sorella che non smetteva più di parlare.

"Davvero?...ma non abbiamo abbastanza soldi al momento. Stai scherzando?!" esclama la minore "ma non vi sembra un po' troppo e poi per delle sconosciute!"

"Si può sapere di che cosa state parlando" sbraita la mora che non ne poteva più.

La rossa chiuse il telefono e guardò la sorella sorridendo.

"Quindi?"

"Domani hai da fare?"

"Credo di no, perchè..?"

"Andiamo a Milano!" afferma Jessica allegramente e saltellando di qua e di là.

"CHE COSA"
"Si, dobbiamo andare a Milano e dobbiamo partire fra mezz'ora!"

"Tu sei pazza, chi era al telefono?"
"Gustav"

"Gustav..Gustav?"
"Si" dichiare Jessica loquace.

Restarono a guardarsi pochi secondi e poi Kristen si alzò da terra, si stiracchiò e guardò in modo significativo la sorellina.

"..io non vengo."

"COSA? PERCHE??" sbraita la più piccola.

"Io non li voglio vedere e poi perchè vogliono che andiamo?" chiede Kris sbuffando.

"Prima cosa me lo avevi promesso prima di uscire di casa che se c'era un'occasione per rivederli mi avresti accompagnato, seconda cosa non mi interessa, sono i Tokio Hotel Kristen chi se ne fotte del perchè!" proclama Jessica "E poi terza e ultima cosa, vuoi davvero che mi faccia il viaggio fino a Milano da sola con tutti i pervertiti che girano?" domanda guardando la sorella e facendole gli occhi dolci.

"..e va bene" mugugna.

Chiamarono un tazi e dopo essere passate da casa a prendere le loro cose furono portate all'aereoporto di Bologna.

"Ma senti, come pensi di prendere i biglietti siccome siamo al verde?" mormora Kristen guardando i tabelloni.

"Di questo non ti devi preoccupare, ci penso io!" esclama Jessica lasciando la borsa a sua sorella e scomparendo.

Ricomparve cinque minuti dopo con due biglietti in mano per la prima classe. Solo andata. Destinazione Milano ovvero, Tokio Hotel.

"Come li hai avuti?" chiede sbalordita la ragazza.

"Te lo spiego dopo, adesso andiamo che se no rimaniamo a piedi!" dichiara Jess avviandosi seguita a ruota da Kristen.



"Hanno pagato loro?

"Si!"

"Prima classe eh?"

"Già!"
"Beh se lo sapevo prima potevo lasciarti venire anche da sola.."
"Smettila di lamentarti! Rivedrai Tom non sei contenta?"
"Vuoi che ti mandi a fanculo ora o subito?"

"Ok come non detto"



Arrivate a Milano chiamarono un taxi, tutto ovviamente pagato dalla band.

Jessica non smetteva di tremare per l'eccitazione.

"Sei nervosa?"

"Noooo" sbuffa senza togliere lo sguardo dal finestrino.
"Dovresti calmarti" mormora la mora sorridendo.

Il taxi si fermò davanti a un'hotel lussuoso, scesero dal veicolo e restarono a fissare basite la facciata dell'edificio.

"Noi dovremmo stare qui?"
"Credo di si.." mugugna la rossa incredula.

"Ok, mi incomincia a piacere la cosa" ridacchia la maggiore salendo i gradini e entrando nella all.

Chiesero alla reception le proprie camere, le aveva separate, una a testa, qua non si badava a spese come si poteva immaginare.

Arrivate al settimo piano ogniuna andò nella propria suite.

"Ho come l'impressione che la tua sia più grande della mia" sibila Jessica guardando la camera della sorella.

"Bah io non ci vedo poi tutta questa differenza, l'importante è che il letto sia comodo" ride buttandosi sul materasso.

"I ragazzi arriveranno domani mattina, ci passano a prendere e poi andremo con loro a una conferenza stampa"

"Cosa c'entriamo noi in tutto questo proprio non lo so.."

"Beh io vado in camera mia, ti aspetto di sotto per la cena"

"Ok"

Passarono la serata in tranquillità e senza disturbatori telefonici per amor di Kristen.



"Apri questa dannatissima porta Kris!"

"Arrivo" mugugna la mora trascinandosi giù dal letto e verso l'entrata della sua camera.

"Ma ti rendi conto di che ore sono!"

"No"

"Sei mezza nuda, vestiti!"

"Sono in mutande e canottiera, non sono mezza nuda"

"Si che lo sei e siamo in ritardo!"
"La smetti di urlare?" chiede sbattendole la porta in faccia e naturalmente peggiorando la situazione.



Scesero nella all e non trovando nessuno andarono alla reseption a chiedere informazioni, una macchina le attendeva fuori.

"Visto? Abbiamo fatto tardi e adesso dobbiamo andare in là da sole!"
"Ma non vedo dove sia il problema siccome li vedrai fra poco..." mormora sbadigliando la mora e salendo in macchina.

"Lascia perdere" borbotta la rossa chiudendo lo sportello, la macchina partì.



Un'eco di urla innondò l'inetra stanza dove si sarebbe tenuta la conferenza stampa, una di quelle dove i giornalisti erano i fan, ma le domande non esistenvano, solamente rumori molesti uscivano dalle loro bocche.

Vennero fatte entrare dal retro e fu consegnato a loro un pass che le avrebbe permesso di girare dovunque volessero, i ragazzi erano già sul palco.

"Da quanto avranno cominciato?"

"Dalle loro facce sembra che siano all'inizio!"

Si appoggiarono alla parete, ad un certo punto Bill le notò e per poco non riconobbe Kristen, fece un cenno ad alcuni uomini che si avvicinarono alle ragazze.

"E questi che vogliono?" chiede Kris allarmata.

"Ecco.."

"Jessica che cosa vogliono da me?" domanda ancora più preoccupata la mora.

"Signorina, la prego di seguirci.." mormora l'uomo trascinando la ragazza dentro una stanza.

"Ecco.."

"Jessica..sputa il rospo!"

"..tu fallo solo per me ok?"

"Se mi dicessi cosa magari!" sbraita nervosa Kris mentre cinque ragazze le saltarono addosso, truccatrici, la peggior specie di donne.

Dopo pochi minuti si ritrovò la testa di nuvo con le treccine.

"COSA VUOL DIRE" esclama guardandosi allo specchio.

"Vedrai che sarà divertente!" ridacchia la rossa assistendo alla cattura di Kristen.

"Me la pagherai!" urla la ragazza che veniva trascinata via da dei bodyguard.

Venne sistemata una quinta sedia sul palco e la mora restò a guardarla per pochi secondi, quando recepì l'idea indietreggiò bruscamente andando a sbattere contro uno della sicurezza.

"Non esiste!" mormora guardando l'uomo che senza scomporsi la spinse sul palco.

Il rumore cess di botto e tutti guardavano la ragazza basiti, Kris sorrise con naturalezza al pubblico e si andò a sedere di fianco a Gustav.

Quando si resero conto tutti di quello che stava succedendo incominciarono a urlare per l'euforia, la curiosità di quell'evento era altissima.

"Allora ragazze ci sono domande?" chiede la traduttrice rivolta al pubblico.

Molte fans alzarono le mani, vennero scelte alcune ragazze della prima fila.

"Perchè avete fatto salire sul palco quella ragazza?"

Passarono il microfono a Bill che sorrise.

"Pensavamo che sarebbe stato divertente vedere due Tom sullo stesso palco" afferma guardando Kris che per tutta risposta alzò gli occhi al cielo.
"Quando l'avete conosciuta?"

"Al Meet&Great di Milano!" dichiara Georg.

"Che ne pensi Tom del fatto che lei sia una tua sosia? Ti da fastidio?"

"Più che fastidio direi che trovo la cosa molto divertente" sorride sornione alla ragazza che aveva fatto la domanda.

"E tu che ne pensi?"

"Io sinceramente nemmeno sapevo di questa cosa e trovo che sia parecchio stupido oltre a sottolineare il fatto che io non volevo per niente assomigliare a quel bicefalo" mormora Kristen guardando Tom.

"Quindi a te Tom non piace?"

"Ma certo che no! Insomma è troppo egocentrico per i miei gusti!" ride la ragazza.

"Io sarei egocentrico? E allora Bill?"

"Beh Tom, Bill lo è e basta tu invece lo fai apposta"

"Non è vero"

"Oh si che lo è"
"No che non lo è"
"Invece si"

"Invece no"

"Si"

"No"

"Basta io con te non ci parlo" sbuffa Kristen.

"E chi vuole che mi parli!" sbraita Tom.

"Che ne pensate della gente che vi vuole assoligliare?"
"Beh a me danno fastidio, cioè dovrebbero essere tutti se stessi, non dovrebbero cercare di assomigliare a nessuno nè caratterialmente nè fisicamente" sorride plasticamente il vocalist.
"Quando hai incominciato ad essere sosia di Tom?"

"Neanche un'anno e devo dire che devo ringraziarlo!"

"Per cosa dovresti ringraziarmi?" chiede il chitarrista sospettoso.
"Grazie alla mia somiglianza con te ho un sacco di ragazze.." afferma sollevando un'eco di risate e urla.

"Vuol dire che sei gay?" chiede Bill fissandola.

"Io mi definirei bisex" sorride la ragazza.

"Davvero?" domanda Gustav.

"Si e voi lo sapete che appena usciamo di qui vi stacco la testa.." sussurra all'orecchio del batterista che incominciò a ridere allarmato.

Proseguirono con diverse domande, la maggior parte erano rivolte a Tom e a Kristen e per la maggior parte delle volte finiva in una discussione spietata.

Quando uscirono dalla scena si diressero nel camerino dove vennero tolte in estrema fretta le treccine dalla testa di Kris prima che avesse una forte crisi di nervi.

"Io. Vi. Uccido." dichiara appena aveva finito di sistemarsi i capelli.

"Non essere drastica" sorride la sorella "è stata carina come cosa"

"Io non credo è stato imbarazzante"
"Stai davvero bene con quel taglio" dichiara Bill guardando la ragazza.

"Grazie" afferma lei "ma non sperare che la passi liscia tu"

"Io però ho fame, che ne dite di discutere a tavola?"

"Direi che è un'ottima idea Gustav!" esclama la rossa alzandosi dal divanetto e segendo il resto del gruppo che se ne andava.

"Ma perchè tutte a me" mormora la mora segendoli.



La discussione non fu meno animata del solito, sembrava quasi uno sport per Kristen e Tom litigare anche solo sulle cose più banali.

Tornarono in hotel e chicchierarono fino all'ora di cena e poi ognuno andò nella propria camera, o per lo meno quasi tutti.


E poi un bigliettino...


"Buongiorno Kris, ho già prenotato il vostro volo per il rietro. Spero di poterti rivedere presto e sarà sicuramente così, ormai io e il gruppo abbiamo preso una decisione. Abbiamo trovato due nuove groupies che ci vanno a genio. Spero che accettiate di tenerci compagnia per i prossimi mesi.

Bill."

   
 
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