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Autore: Ram_e_Lau    21/07/2010    3 recensioni
La dura vita di un angelo custode... dura soprattutto perchè i terreni di cui si deve occupare sono cinque ragazzi che di santo hanno ben poco... ce la farà Evelyn a fare un pò di luce in quel baratro buio che è la vita di cinque rockstar?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Ok, avanti… datemi un bamboccio grasso e disubbidiente e facciamola finita…”

Michael e Alexander mi guardano divertiti. Cosa c’è di tanto divertente? Io non ci trovo niente di divertente… a parte il fatto che sono piombata da loro come una perfetta pazza… ma pretendo un frugoletto indisciplinato a questo punto! Se non altro dovrò solo preoccuparmi che non si infili le biglie nel naso, o cose così…

“Calmati Evy, qual è il problema?”

“Qual è il problema? Loro sono il problema! Rinuncio ok? Non fa per me, non ci riesco!”

“Stai andando bene Evy”

“Alex stai scherzando?! Guardali! Non riesco a farmi ascoltare, non riesco a tenerli lontano dai guai, continuano a bere, a drogarsi e a fare… a fare…”

“Sesso”

“Si! Ah a proposito di questo, tu non me lo avevi detto! Sono dei ninfomani, fanno sesso in continuazione, e fanno cose da film porno! Non che io ne abbia mai visto uno ma posso immaginare… anzi no, non voglio immaginare un bel niente! Avete presente quanto sia imbarazzante?! Sono cinque, sono belli, e sono quasi sempre nudi!” oddio… una crisi isterica…

“Non farla così tragica Evy, dopotutto non è ancora morto nessuno!” ride. Ma che è impazzito forse?!

“Non è divertente!”

“Ok, ok... senti ti ho detto che stai andando bene!”

“Ho ripescato Axl dalla spazzatura dopo che si era fatto in vena per tutta la notte, Steven peggiora ogni giorno di più, Slash si porta a letto qualsiasi essere vivente di sesso femminile, Izzy è sempre più strano e Duff vaga per la città chiedendo a chiunque di una certa bellissima Evy! Questo lo chiami andare bene?!”

“Non puoi proteggerli da tutto, la vita è comunque loro, e loro decidono cosa farne. Nemmeno io ci sono riuscito in tutti questi anni. Conosci la storia di Axl, credi che sia stato facile per me stargli accanto senza riuscire ad aiutarlo quando ne aveva più bisogno? E’ frustrante lo so, ma non possiamo cambiare le persone Evy… possiamo solo stargli accando cercando di proteggerli e aiutandoli come ci è concesso, ma questo non sempre è facile e possibile”

“E allora?

“E allora stiamo a guardare”

“Non è giusto…”

“La vita non è mai giusta”

“Si ma… in parte sono stata io, è stata colpa mia! Mi sono lasciata distrarre, non è facile stare in mezzo a loro… mi sento così strana… per non parlare di come mi hanno guardata Duff e Axl quando li ho incontrati, mi sono venuti i brividi…”

“Evy ti sei presentata a loro con le tue vere sembianze, come pretendi che ti guardassero?”

“Hey! Non l’ho fatto apposta! Era una situazione di emergenza, non ho pensato che sarebbe stato meglio apparire come una vecchia grassona per evitare di stimolare il loro libido!”

Ridono… si prendono gioco di me?!

“Sono ragazzi Evy, e tu ai loro occhi sei molto di più di una bella ragazza”

“Soprattutto considerando il target di donne che sono soliti frequentare…” aggiunge Alexander.

“Sono donne molto belle... vistose, volgari e rifatte... ma molto belle...”

“Tu sei diversa”

“Comunque Evy, ormai quel che è fatto è fatto, ma credo che questa cosa possa giocare a nostro favore…”

“Cosa intendi dire?” Michael e i suoi ragionamenti bislacchi…

“Credi che ti ascolterebbero se ti presentassi a loro come una vecchia grassona? Non ti calcolerebbero nemmeno, e per te sarebbe molto più difficile aiutarli in situazioni che richiedono la tua presenza fisica… mentre ad una bella ragazza non saprebbero resistere”

Ancora una volta non lo seguo. Il mio sguardo interrogativo passa continuamente da Michael ad Alexander e viceversa.

“Forse standogli accanto da umana, da amica diciamo, sarebbe più semplice… hanno bisogno di qualcuno a cui aggrapparsi, qualcuno con cui parlare, qualcuno su cui piangere, qualcuno su cui poter contare…”

“Sono d’accordo con Alexander, a questo punto la tua presenza tra loro è fondamentale”

Ho capito bene? Vogliono che Evy, cioè io, non si nasconda più, ma che addirittura gli diventi amica? Amica poi… mi sembra così assurdo… rido, sembro una pazza! E forse lo sto diventando sul serio.

“Ma andiamo, scherzate?!”

“No”

Michael mi fulmina con lo sguardo. Ok, non sta scherzando.

“Ok… il capo sei tu, perciò… cosa dovrei fare?”

“Trovarti una casa, un lavoro e vivere come una persona normale in mezzo a loro”

“Come sarebbe un lavoro! Io?!”

“Certo, come pensi di trovare altrimenti il denaro necessario per vivere? Noi possiamo darti un piccolo aiuto iniziale diciamo, ma poi te la dovrai cavare da sola”

“Ma…”

“Andiamo, non è la prima volta che lo fai, ricordi ad esempio quel bambino malato di leucemia? Sei stata la sua infermiera per due anni prima che morisse”

Si, ricordo ancora Richard, povero piccolo. A lui mi ero molto affezionata, al punto di vivere al suo fianco per tutto il decorso della malattia. Solo nei momenti in cui Cindy, questo era il mio nome da infermiera, non doveva stare con lui, tornavo ad essere Evy per stargli accanto da angelo.

“Ma stavolta è diverso!” protesto.

“Cosa c’è di tanto diverso?”

“Anzitutto loro sono in cinque…”

“E poi?”

“E poi… bhè… oh Michael non lo so! Mi confondono! Quando sto con loro non riesco ad essere sempre lucida nemmeno da angelo, figuriamoci da umana, soggetta a tutte le emozioni e…”

“I sentimenti? E’ di questo che hai paura Evy?”

Rimango in silenzio. E’ davvero così? Ho paura di provare dei sentimenti diversi dall’affetto che si prova normalmente verso i propri assistiti? La mano di Michael si posa sulla mia spalla, infondendomi una certa tranquillità.

“Non devi avere paura di questo, anche gli angeli hanno dei sentimenti. E’ normale anche per noi arrabbiarsi, piangere, ridere, e a volte può anche succedere di provare altro… qualcosa che va ben oltre il nostro compito… attrazione, passione… amore…”

Alzo lo sguardo verso di lui. Non comprendo molto il significato delle sue parole. Amore, passione, attrazione… seduzione… tutte cose non propriamente da angelo, no?

“Cosa vuoi dire con questo?”

“Vieni Evy, ti racconto una storia…” mi prende per mano mentre inizia a parlare “tanto tempo fa c’era un angelo, un custode come tanti. Un giorno gli venne affidata una bambina, una bellissima bimba dai morbidi ricci castani e dagli occhi verdi come il mare. Le stava accanto giorno e notte da  bravo angelo. Man mano che il tempo passava la bambina cresceva e divenne una bellissima fanciulla. Tutto cambiò quando un giorno l’angelo si rese conto che quello che lo teneva legato a lei non era più solo semplice senso del dovere, ma qualcosa di più profondo”

“Si era… innamorato di lei?”

“Si Evy”

“Com’è possibile?”

“Te l’ho già detto, i nostri sentimenti non sono poi così diversi da quelli che provavamo quando eravamo in vita”

“E com’è andata a finire?”

“Per starle ancora più vicino, l’angelo prese le sembianza di un coetaneo, si stabilì in una famiglia e le divenne amico… molto amico... capisci cosa intendo?”

“Amico… tipo un fratello?” la mia ingenuità non ha limiti… solo quando Michael mi sorride divertito scuotendo il capo capisco… “Oh… oh! Vuoi dire… molto amico in quel senso?!”

“Esattamente, amici piuttosto intimi”

“Ma io non sapevo che…”

“Non sai ancora molte cose di noi e di quello che possiamo essere… a dirla tutta non è una cosa che dovrebbe accadere, ma capita anche se bisognerebbe cercare di evitarlo. Ad ogni modo tutto finì quando la giovane si innamorò perdutamente di un altro uomo”

“E lui cosa fece?”

“Nulla, sparì dalla sua vita, continuando a vegliare su di lei di nascosto, come era suo dovere fare… come forse avrebbe sempre dovuto fare… la vide sposarsi, avere dei figli, e morire… e in tutto quel tempo lui le rimase accanto, da buon custode… ma era straziante a volte…”

Lo guardo, i suoi occhi sono così tristi… non l’ho mai visto così, Michael è sempre stato l’emblema della serenità. Ma non questa volta, e allora capisco…

“Quell’angelo eri tu, vero?”

“Sì, ero io”

“Perché mi hai raccontato tutto questo?”

“Per farti capire… non devi avere paura dei sentimenti che potresti provare, di qualunque genere siano… perché sebbene io abbia sofferto molto quando mi dovetti separare da lei, non cambierei nulla di quello che ho fatto… ricorda solo che ogni scelta porta delle conseguenze… e stai attenta”

Si abbassa a baciarmi la fronte e sia llontana.

“Dove vai? Cosa devo fare adesso?”

Senza voltarsi ride “Vai giù e rimboccati le maniche Evy… devi trovarti una casa e un lavoro!” Poi velocemente sparisce dalla mia vista.

Sospiro. Tutta questa storia mi da di che pensare… Alexander mi cinge le spalle con le braccia.

“Andrà tutto bene”

“E se non ci riesco?”

“Moriranno tutti!” mi volto di scatto guardandolo terrorizzata “Hey, stavo scherzando!”

Oh, ma che divertente!!!

“Non preoccuparti Evy, ora viene il bello… vai, e stai attenta”

“No aspetta!” si allontana fino a scomparire “Da dove inizio? Che lavoro potrei cercare?! HEY!!! Ma perché nessuno mi ascolta?! Voglio il mio avvocato!!!”

 

   
 
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