Per la seconda volta quel giorno dovette essere svegliata da Damian, anche se doveva ammettere che la cosa non le dispiaceva molto.
-Alyssa, forza in piedi dobbiamo andare!-.
Il fantasma stava gridando, le sue orecchie invece rifiutavano di ascoltare.
La testa le girava in una maniera pazzesca, sicuramente cadendo doveva averla sbattuta violentemente a terra ed ora si sentivano i risultati.
-Andare...Dove?-
Chiese con voce roca, causata dal sonno momentaneo in cui era caduta.
-Seguimi-
Raramente Damian le concedeva di seguirlo e quelle poche volte che lo faceva non si trattava mai di nulla di buono.
Non ricordava come si fossero conosciuti, se lo faceva sempre raccontare, ma nei meandri della sua mente non c'era alro che il buio, il nulla più totale.
Che lei ricordasse genitori non ne aveva avuti, cioè qualcuno l'aveva concepita, ma si era sbarazzato di lei subito e la piccola era stata accudita da...
Si anche questa era una bella domanda...chi l'aveva cresciuta?
Il suo passato, come il suo futuro, era un grande buco nero e lei non riusciva a portare alla luce nemmeno un piccolo frammento di ricordo.
Entrarono nella libreria della casa.
Una grande stanza illuminata dal sole pomeridiano, un luogo caldo e rilassante, nel quale le piaceva rinchiudersi ogni qual volta si sentisse male.
I suoi malesseri non erano solo fisici tutt'altro.
La maggior parte delle volte si trattava di solitudine, ansia nostalgia.
Lei stessa sentiva di non appartenere a quel mondo, sentiva che era destinata a cose ben più grandi di lei e credere in questo non era così difficile.
Viveva con un fantasma, poteva credere in tutto ciò che voleva.
Damian spostò un libro ed ecco che si aprì un passaggio nella parete.
-Abbastanza banale come trucco-.
Il volto dell'uomo si accigliò, certo doveva avere molti anni quindi forse non la capiva, ma la voce di Alyssa venata dal sarcasmo lo fece sorridere.
Anche lui si era affezionato a lei, ai suoi modi di fare sempre cordiali e spesso sbadati, le voleva bene e non l'avrebbe mai lasciata.
Scesero una lunga rampa di scale buie, altro grande classico pensò Alyssa, finchè non si ritrovarono in una specie di scantinato illuminato dai candelabri.
C'era solo un tavolo di legno con sopra un grande libro in quella stanza.
Lei si avvicinò e scrutò il manoscritto.
Era antico, le pagine tutte ingiallite e delle miniature all'inizio della prima parola. Sicuramente era molto appariscente.
-Devi trovare il tempio di alabastro Alyssa. Il tuo viaggio inizia ora. La troverai spiegazioni riguardo  il tuo futuro ed il tuo passato, dovrai compiere scelte importanti e soprattutto migliaia di vite saranno sulle tue spalle.-
La ragazza non credette alle sue orecchie. Finalmente qualcuno le avrebbe spiegato molte cose, avrebbe trovato le risposte che cercava e sarebbe stata completa.
-Come...-
-Tocca il libro-
Era il momento, la sua avventura sarebbe cominciata e un brivido freddo le attraversò la schiena.
-Sarà facile?-
Damian la squadrò per poi fissare i suoi occhi verdi in quelli della ragazza.
Le accarezzò dolcemente il viso con una mano, era caldo anche se era....morto. Come poteva essere possibile?
-Nessuno ha detto che lo fosse-
Le sussurrò con il volto a pochi centimetri da quello della ragazza, soffiandole sulle labbra.
Poi le diede un leggero colpo ad una spalla, in modo che si sbilanciasse e cadesse dentro il libro.


§Angolo Tams_§
Eccomi, bene lo so che è un brutto finale, ma spero vi invogli a continuare a leggere la mia storia xD
Bene considerate i primi 3 capitoli come una specie di introduzione la vera storia sta per cominciare.

Dreaming_Archer : Sono felicissima che la mia storia ti piaccia. Sei sempre troppo gentile, spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto e se per caso hai delle domande o non ti tornano i conti fammelo sapere.
 
Arrivederci a tutti
Tams_