Prologo
Quante cose sono cambiate in questi sette anni?
Tante, ho avuto una bellissima bambina, sono andata via da casa di mia madre, vivo a Los Angeles e faccio l'insegnante di letterature inglese.
Esco fuori di casa a prendere la posta.
Bollette, busta paga, pubblicità, l'ennesima lettere per la mia piccola.
-Asheley c'è posta per te!!!-
-Si che bello, è Lizz sicuramente.-
-Sai piccola, anche io alla tua età avevo un amico di penna.-
-Davvero mamma? E ora lo senti più?-
Il mio cuore perse un battito.
-No, sono anni che ormai non lo sento più, l'ultima volta l'ho visto di persona, un anno prima che concepii te.-
-Ah, ok. Beh mammina vado a leggere.-
-Eih, Eih, aspetta, mi parli un pò di lei?-
-Ok mamma, si chiama Elizabeth, ma vuole che la chiamo Lizz, ha sei anni come me, è di Forks come il nonno.-
-Ah... ok, come fa di cognome?-
Magari è la figlia di qualche amica.
-Emh... me ne sono scordata, mamy. Sai mamma, mi piacerebbe conoscere il nonno, andare a Forks per conoscere sia Lizz che nonno.-
Era difficile per me, ma non potevo precludere a mia figlia una parte della sua vita.
-Ok, fammi organizzare e partiamo.-
Mia figlia sentendo quella parole mi saltò in braccio.
-Grazie mamma, grazie. Devo dirlo a Lizz, non vedo l'ora.-
Dovevo partire, tornare dove tutto era nato.Forse l' avrei rincontrato.
Erano passati molti anni e forse era sposato, aveva dei figli ed era felice come purtroppo non lo era stato con me.
Cosa avrei fatto quando l' avrei rivisto? Era una cosa possibile e sapevo che un nostro eventuale incontro mi avrebbe solo buttato giù ulteriormente...
Cosa avrei spiegato a mio padre ?
E i miei fratelli ?
Ero sparita e non sapevo che fine avessero fatto: se si erano laureati, se erano sposati e avevano dei figli... io me ne ero completamente disinteressata, fuggendo dalla mia vita e ricostruendomene un altra.
ma ero pronta ad affrontare tutto? Pronta a raccontare cosa mi era successo negli ultimi sette anni? A esporre Asheley a tutti? Pronta a far vedere al mondo chi era la vera e nuova Isabella Swan?
Ormai era tardi per tornare indietro: dovevo partire, l' avevo promesso alla mia principessa e non potevo deluderla, lei non meritava di soffrire per un mio capriccio e poi ero stanca di mentire...