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Autore: Kia85    23/09/2005    14 recensioni
Gli ultimi tre anni di Harry e Hermione a Hogwarts: scopriranno l'importanza dell'amicizia, della famiglia e anche che, probabilmente, ciò che provano l'uno per l'altra e molto più profondo e complesso e li aiuterà a superare numerosi ostacoli.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
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Ho come l’impressione che questo capitolo piacerà molto! Non so, ho questo presentimento e chiaramente io non so perché! J

 

 

Nient’altro che noi

 

 

6°ANNO

Capitolo 25: “La magia di Natale!”

 

Ben presto arrivò il giorno della gita a Hogsmeade. Il tempo per Harry, negli ultimi mesi, era passato velocemente, anzi era letteralmente volato.

Harry, Hermione, Ron e Christine andarono ai Tre Manici di Scopa per una calda Burrobirra. Draco e Ginny, invece, avevano un appuntamento per conto loro.

“Allora, quali sono i vostri programmi per il Natale?” chiese Ron prima di bere un sorso di Burrobirra.

“Sirius mi ha chiesto se voglio tornare a casa. Ma io ho pensato di lasciarlo solo con Rachel dato che è il loro primo Natale da marito e moglie!”

“E’ giusto. Quindi rimani a scuola…”

“Sì, voi…”

“Io non tornerò a casa. I miei genitori vanno in vacanza: fanno una specie di tour per l’Inghilterra, toccando le città più belle. Glielo ha consigliato il terapista!” disse Hermione.

“Anch’io rimarrò a Hogwarts!” esclamò Christine.

“Allora…resterò anch’io!” disse Ron.

“E Ginny?” chiese Hermione.

“Non ha ancora deciso!”

“Non credo che voglia rimanere. Draco vuole tornare a casa per Natale!” disse Hermione.

“Comunque, mio padre vuole offrirci una deliziosa cenetta per la vigilia di Natale al ristorante di Hogsmeade!” esclamò Ron.

“Davvero?”

“Sì!”

“E’ meraviglioso!” esclamò Hermione.

“In realtà…volevamo andare solo noi due…” disse Ron indicando se stesso e Christine.

“Cosa?!” esclamarono Harry e Hermione.

“Sì, capite…è il nostro primo Natale…” continuò Christine.

“Mmm…e cosa vi ha fatto cambiare idea?” domandò Harry.

“Beh, non potevamo lasciare i nostri migliori amici per la vigilia di Natale!” rispose Christine.

“Già, per Natale siamo tutti più buoni!- esclamò Ron- Allora…ci state ancora?”

Harry e Hermione si guardarono e poi annuirono.

“Meno male!” disse Ron.

Quando uscirono dal pub, i quattro si divisero: Ron e Christine andarono a fare una passeggiata mano nella mano, mentre Harry e Hermione dovevano ancora comprare i regali di Natale per i loro amici. Ma, ricordando l’esperienza al Boccino d’Oro dell’anno precedente, i due decisero di girare per i negozietti di Hogsmeade.

Passarono una bella giornata insieme e riuscirono a trovare tutti i regali per Ron, Christine, Draco e Ginny. Harry comprò anche un regalo per Hermione, naturalmente, senza farsi vedere da lei: le comprò una sveglia, ma non era una semplice sveglia. Era molto particolare: aveva la forma piramidale ed era di colore verde acqua. Non emetteva un semplice “biip”: cinque minuti prima dell’orario stabilito, questa sveglia cominciava a emettere una fioca luce che diventava sempre più luminosa, cominciava anche a emanare fragranze dolci che riempivano la stanza e a riprodurre suoni naturali come il cinguettio degli uccelli o lo scroscio di un ruscello di montagna. Sicuramente le sarebbe piaciuta. (Esiste davvero, l’ho letto su un giornale. E’ la sveglia dei miei sogni!)

Mentre i due tornavano alle carrozze per il ritorno a Hogwarts, Harry disse a Hermione: “E’ stata una bella giornata, non trovi?”

“Sì, molto divertente!”

“Chissà dove sono finiti Draco e Ginny. Non li abbiamo incrociati neanche una volta!”

“Volete sapere veramente che fine hanno fatto quei due?” esclamò Ron.

Lui e Christine li avevano appena raggiunti.

“Ron, Christine, che sorpresa!” esclamò Hermione.

“Allora, cosa sapete su Draco e Ginny?” chiese Harry.

“Non sarebbe giusto dirlo, però…” cominciò Ron.

“Si sono messi insieme!” concluse Christine.

“Sul serio?”

“Già! Li abbiamo visti per caso insieme e, sempre per caso, abbiamo ascoltato quello che le stava dicendo Draco!” disse Ron.

“Oh, Draco è stato tenerissimo!” esclamò Christine.

“Grazie!” disse proprio Draco, raggiungendo gli amici insieme a Ginny

Harry, Hermione, Ron e Christine rimasero ammutoliti per la sorpresa, mentre Draco e Ginny risero.

“Scu-scusate…no-noi…” balbettò Ron.

“Oh, non ti preoccupare, Ron!”

“E’ tutto a posto, fratellino!”

“Bene! Comunque, sono molto felice per te, Ginny!” esclamò Ron dandole un bacio sulla fronte.

Ginny sorrise e lo ringraziò.

“E tu, Draco, se farai soffrire la mia sorellina, dovrai vedertela con me, chiaro?”

“Non ti preoccupare, non accadrà!”

Nel gruppetto si erano così formate due coppie. Rimaneva ancora “spaiati” Harry e Hermione e questo li metteva a disagio nei momenti in cui il gruppetto si riuniva. Ma quella situazione non era destinata a durare a lungo. Anzi, avrebbe subito una svolta proprio quando i due meno se lo aspettavano.

 *********

Arrivarono le vacanze di Natale e arrivò anche il 24 dicembre, la vigilia di Natale. Draco e Ginny erano tornati a casa.

Harry e Ron, invece, si stavano preparando per uscire quella sera: una carrozza li avrebbe portati a Hogsmeade. Fortunatamente avevano ottenuto un permesso speciale da Silente.

Dato che il ristorante era particolarmente di lusso, Harry e Ron avevano indossato lo smoking nero.

“Speriamo che Hermione e Christine non ci impieghino tanto tempo!” esclamò Ron, quando arrivarono in sala comune.

“Era ora!”

Con grande sorpresa di Harry e Ron, Hermione e Christine erano già lì, sedute sul divano.

“Siete già qui? Che velocità!”

“Bene, vogliamo andare, caro Ron?” domandò Christine, alzandosi in piedi.

“Sì, sì, andiamo!”

Usciti dalla sala comune, Harry osservò meglio Hermione: indossava una gonna marrone che le arrivava sotto al ginocchio, un dolce-vita bianco panna e un maglioncino senza maniche con varie sfumature marroncine. Aveva un paio di stivali marroni e i capelli erano stati curati con molta delicatezza e precisione: erano lisci e Hermione li aveva tenuti sciolti, a parte qualche ciocca che era stata tirata su con delle mollette.

“Ehi, Harry, che cos’hai?” chiese Hermione.

“Stavo solo…pensando che…”

“Che cosa?”

“Che…sei incredibilmente bella stasera!” disse Harry non potendo nascondere un po’ di tremore nella sua voce.

Hermione arrossì e, sorridendo, lo ringraziò.

Prima di uscire, i quattro ragazzi indossarono i loro cappotti e poi salirono sulla carrozza.

Ron, Christine e Hermione cominciarono a parlare e lui aveva già iniziato a farle ridere. Guardando Hermione che rideva, Harry provò una fitta allo stomaco, eppure non riusciva a toglierle gli occhi di dosso.

Quando arrivarono e scesero dalla carrozza, Ron trattenne Harry un po’ più indietro rispetto a Hermione e Christine.

“Che c’è?”

“Harry, perché non le dici tutto?”

“Ma che stai dicendo?”

“Senti, ho visto come la guardavi in carrozza. Dille tutto, no? Perché continuare così? E’ uno strazio per te, per lei e anche per noi!” (per non parlare di noi!)

“Io…ho paura…”

“Paura?!”

“Vedi…non mi sono mai sentito così. Ho paura di Hermione perché…ora come ora, non potrei pensare di passare un solo giorno senza vederla almeno per un minuto. Se mi mettessi insieme a lei e poi ci dovessimo lasciare? Non sopporterei di non starle più accanto. A quel punto io diverrei anche meno di un amico…”

“Harry! Preferisci rimanere suo amico per sempre? Preferisci essere il suo confidente quando si innamorerà di un altro ragazzo?!”

“No!”

“E allora? Harry, usa il tuo coraggio per affrontare questa situazione e superare la tua paura!”

Ron aveva ragione: Harry e Hermione erano in una situazione di stallo perché erano meno di una coppia, ma erano più di amici. E, ormai, quella situazione durava da tanto tempo. Era giunto il momento di sbloccarla!

“Sì, ci proverò!”

Harry e Ron raggiunsero le due ragazze dentro il ristorante: era veramente tutto di gran lusso. Una sala enorme, tavole imbandite in maniera regale, lampadari luccicanti, gente vestita in modo molto lussuoso…

“Wow!” esclamò Harry.

“Ti piace?” chiese Ron.

“Altroché!”

“Siamo venuti qui a festeggiare quando papà è diventato viceministro della Magia.”

“Capisco…”

Subito vennero raggiunti dal maitre che chiese: “I signori hanno prenotato?”

“Sì, Weasley, per favore!” disse Ron.

Il maitre controllò sul libro delle ordinazioni: “Ah…sì, tavolo 14, per quattro persone. Ernest, accompagna i signori, grazie!”

Un cameriere si avvicinò ai quattro amici e li invitò a seguirlo.

Il loro tavolo era ricoperto da una tovaglia di base color rosso fuoco e, sopra questa, ce n’era una più piccola, bianca e ricamata. Al centro della tavola c’era un cestino di stelle di Natale con una candela bianca che il cameriere accese.

“Vi auguro una buona cena!” disse il cameriere prima di andarsene.

Quando si sedettero, Harry esclamò: “Doppio wow!”

“Guardate che bei piatti!” disse Hermione.

I piatti erano decorati a mano e ritraevano del vischio.

“E’ tutto meraviglioso!” disse Christine.

“Sono contento che vi piaccia!”

Il cameriere portò loro i menù e i quattro ragazzi ordinarono la tipica cena di Natale. (che non ricordo quale sia in Inghilterra!)

Guardandosi intorno, Harry si accorse che il ristorante era pieno zeppo di persone, tutte molto eleganti: non aveva mai visto una cosa del genere e, sentendosi fuori luogo, Harry si aggiustò il nodo della cravatta, quasi senza accorgersene. Hermione rise e Harry la guardò curioso.

“Che hai, Harry? Ti senti a disagio?”

“Sono…sono tutti così eleganti!”

“Ma anche tu sei molto elegante!” esclamò Hermione aggiustandogli il colletto della camicia.

Harry sorrise.

“Oh, che bello! Si può anche ballare!” disse Christine indicando qualcosa alle spalle di Harry e Hermione.

Infatti, dietro di loro, un gruppo musicale suonava musica leggera su un palco e molta gente si era già buttata nelle danze.

Dopo pochi minuti arrivarono le loro ordinazioni e i quattro ragazzi cominciarono a mangiare.

“E’ squisito!” commentò Hermione.

“Ron, devi veramente ringraziare tuo padre per tutto questo!” disse Harry.

“Già, Draco e Ginny non sanno cosa si perdono!” esclamò Christine.

“Credo che Draco e Ginny abbiano un programma migliore del nostro!” disse Hermione.

“Cosa intendi dire?” chiese Ron spaventato.

“Beh…è da poco che stanno insieme. Sicuramente passeranno una romantica serata, solo loro due e una cenetta a lume di candela!”

“Solo questo…giusto?”

“Ma certo, Ron, cos’altro?”

“Niente…niente!”

Continuarono a mangiare e, quando ebbero finito, Ron esclamò: “Ah…che bella mangiata. Sono proprio pieno!”

“Spero ti sia rimasto un po’ di spazio per il dolce!” disse Christine.

“Già, la parte più buona deve ancora arrivare!”esclamò Hermione.

“Voi ragazze volete il dolce?!”

“Sì, non rinunceremo mai al dolce!” disse Hermione.

“Per chi ci hai prese. Per delle stupide ragazzine che pensano solo alla linea anche durante i periodi in cui si mangia bene?!” esclamò Christine.

Ron si strofinò il mento, con aria riflessiva, e poi rispose: “Io?! No, non avrei mai pensato una cosa del genere!”

“Bene!”

“Allora andiamo a scegliere il dolce!” propose Christine.

“Ah-a…prima vorrei che mi concedesse un ballo, signorina McGregor!” disse Ron alzandosi in piedi.

“E va bene!”

Ron e Christine, così, cominciarono a danzare un lento in mezzo a tutte quelle coppie.

Chissà se ballando con Hermione, Harry avrebbe potuto trovare il coraggio di dirle cosa provava veramente per lei.

“Hermione, ti…ti va di ballare?” chiese Harry timidamente.

Hermione sorrise e annuì.

Quella era la seconda volta che ballavano insieme, ma Harry provò la stessa sensazione di goffaggine che provò durante il loro primo ballo al matrimonio.

“Stai rilassato, Harry, rilassato…” si diceva Harry.

Quando, poi, Hermione appoggiò la testa sulla sua spalla, Harry sentì un brivido percorrergli il corpo e alzò il capo. Così facendo, notò tanti rametti di vischio, appesi al soffitto.

Oddio, se fossero finiti sotto uno di quei rametti…avrebbe dovuto baciarla per rispettare la tradizione. Questo pensiero lo fece traballare un po’ e Hermione lo guardò preoccupata.

“Harry…stai bene?”

“Sì, sì…non è niente!”

Hermione sorrise e quel sorriso gli ridiede forza e coraggio. Ron aveva assolutamente ragione: non potevano continuare così, Harry non poteva continuare a sentirsi in imbarazzo se ballavano insieme o se semplicemente stava solo con lei.

Perché non potevano anche loro stare insieme in armonia e vivere intensamente la loro storia? Harry doveva cambiare la situazione e sembrava che l’atmosfera di quella sera lo stesse aiutando: era Natale, stavano ballando su una canzone che più smielata non si poteva, inoltre, si stavano avvicinando a un rametto di vischio. Quale occasione migliore? Come si diceva…carpe diem.

“Hermione, io…”

“Sì?”

“Io…io…”

Sfortuna (o meglio io, moi, me, jo, ego..)  vuole che la musica in quel momento terminò e la gente cominciò a tornare ai propri posti. Arrivò anche Christine che gli portò via Hermione: insieme andarono a scegliere il dolce per se stesse e anche per Ron e Harry. Nel frattempo i due ragazzi tornarono al loro tavolo.

“Harry, devo dirti una cosa!” disse Ron un po’ agitato.

“Cosa?”

“Mentre ballavo, mi è sembrato di vedere…”

Ma Ron non fece in tempo a finire, perché qualcuno chiamò Harry e, quando quest’ultimo si voltò per vedere chi lo avesse chiamato, esclamò: “Cho?!”  (ma che caso!)

“No, non mi era sembrato. L’avevo vista!” si disse Ron sconsolato.

“Ciao!” la salutò Harry, un po’ a disagio.

Come mai si sentiva a disagio? Forse…aveva paura della reazione di Hermione se lei lo avesse visto con Cho.

“Come stai?”

“Bene, sei qui con i tuoi amici?” chiese Harry peroccupato.

“No, con i miei genitori. Non pensavo di trovarti qui!”

“Già…neanche io!”

“Senti…che ne dici di ballare?” propose lei.

Per poco Harry non cadeva dalla sedia talmente era sorpreso per la proposta.

“Ba-ballare?!”

“Sì. Per inaugurare la nostra amicizia!”

“Nostra…amicizia?!”

Cho annuì.

“Vuoi dire che…”

“Voglio dire che ti ho perdonato e che mi basta essere una tua amica!”

“Davvero?!”

“Sì!”

“Allora…ok!”

Così, Harry e Cho cominciarono a ballare. (avanti, harry ammetti che hai venduto il cervello per due soldi, dai, se lo ammetti da solo, non ti faccio fare una brutta fine!)

“Harry, come va con Hermione?”

“Insomma…siamo in una situazione stazionaria.”

“Non mi dire che hai paura di dichiararti?”

“Io…no, non proprio! Sono solo un po’ titubante!”

“Se vuoi, posso provare a fare un quadro astrologico per vedere se siete fatti per stare insieme.”  (certo, è proprio quello che ci vuole!)

“Ehm…”

Harry non credeva molto a queste cose, però, lei sembrava così entusiasta!

“Benissimo. Allora, tu sei un Leone, un segno di fuoco, quindi…non ami parlare, ma urlare e, inoltre, non ti piace essere imitato. Se ogni tanto riuscissi a far tacere il tuo orgoglio, potresti avere un’intelligenza quasi sempre straordinaria!”

“Ah, però…”

“Invece, di che segno è Hermione?”

“E’ nata il 19 settembre!”

“Una Vergine, interessante. E’ un segno di terra e, come tale, la Vergine è tendente alla timidezza e al bisogno di nascondersi. L’intelligenza è il rifugio della donna Vergine, perché diffida dal proprio istinto. E’ un’amica fedele, ma critica.”

“Quant’è vero!”

“3/4 degli uomini hanno nostalgia delle qualità della Vergine!”

“Quindi?”

“In base a queste qualità, io credo che tu e Hermione stareste benissimo insieme! Vi completate a vicenda!”

“Lo credi veramente?”

“Sì…e ti auguro di essere felice con lei!”

“Grazie, ma…”

“Ehi, giovanotto!- lo chiamò un anziano signore- Non vedi che sei sotto il vischio?! Rispetta la tradizione!” (ndKia che urla:ma perché non si fa gli affari suoi, signore?!)

Harry e Cho guardarono in alto e videro il rametto di vischio.

“Muoviti, giovanotto!” (ndKia un po’ più calma: guardi che ora le faccio venire in men che non si dica un colpo della strega, visto che siamo in tema, altrimenti le storpio il cane, eh?)

L’anziano signore continuò a ballare con quella che doveva essere sua moglie, allontanandosi da Harry e Cho. Quest’ultima rise.

“Credo che non abbiamo altra scelta!” disse lei. ( Cho, vuoi che storpi il cane anche a te?)

“Già!”

Così, Harry dovette baciarla, ma fu un bacio che non gli provocò alcuna emozione. E lui fu molto felice di tutto ciò.

*******

Harry e Cho tornarono al tavolo dove c’erano Ron e Christine. I due avevano l’espressione un po’ imbronciata.

Harry li guardò e chiese: “Ehi, che è successo? Avete litigato?”

“Non siamo noi il problema…sei tu!”  disse Ron.

Harry aggrottò le sopracciglia: “Che intendi dire?”

“Harry, stai giocando con i sentimenti di Hermione?” chiese Christine.

“Ma che vuoi dire?- esclamò Harry e, poi, guardandosi intorno, chiese - Dov’è Hermione?”

“Senti, Harry, prima dici che tu e Cho vi siete lasciati, poi ti avvicini un po’ di più a Hermione e le fai credere di essere interessato a lei. Oh…era così emozionata per questa sera…e tu cosa fai? Le spezzi il cuore!” spiegò Christine.

“Potete dirmi per favore cos’avrei fatto?” esclamò lui che si stava agitando.

“Harry…l’hai baciata!” disse Ron indicando Cho.

Harry guardò Cho, che fece spallucce: “Per forza, eravamo sotto il vischio!”

Ron e Christine assunsero un’espressione stupita.

“E-eravate…sotto…il…il… vischio?!” balbettò Ron, che stava cominciando ad assumere il suo solito colorito rosso peperone.

“Già, abbiamo solo rispettato la tradizione!” intervenne Cho.

“Oddio, abbiamo equivocato tutto!” esclamò Christine portandosi una mano sulla bocca.

Non vedendo Hermione, Harry si preoccupò e ripeté: “Dov’è Hermione?”

“Ecco…lei vi ha visti ed è uscita perché voleva stare un po’ da sola!” spiegò Christine.

 “E’ andata via? Dove?” chiese Harry sempre più in ansia.

“Non lo so, è successo tutto così in fretta…vi ha visti e si è incamminata verso l’uscita!” rispose Christine.

 “Vado a cercarla, ha equivocato tutto!- disse Harry- Voi state qui, nel caso in cui torni prima che io la trovi!”

“Ok!” esclamò Ron. 

“Harry, scusaci!” disse Christine, prima che il ragazzo uscisse.

Harry si voltò e chiese: “Per cosa?”

“Per aver dubitato dei tuoi sentimenti nei confronti di Hermione! Abbiamo creduto all’apparenza, ma io e Ron sapevamo benissimo che tu e Hermione vi eravate innamorati l’uno dell’altra!”

“Che significa?”

Ron e Christine diventarono di un rosso acceso su tutto il viso.

“Beh…noi…noi ci raccontiamo tutto…proprio tutto…e abbiamo…capito, dalle vostre confidenze, che…che voi due vi eravate innamorati e …fino ad adesso, non avevate nessun intenzione di confessare i vostri sentimenti!” cercò di spiegare Ron, imbarazzato.

“Non puoi sapere che ansia abbiamo provato nel vedervi soffrire così tanto, dato che non potevamo dirvi niente!”

Harry sorrise: “Mi dispiace ragazzi! Cercheremo di farci perdonare questa sera, ok?”

“Vai Harry, corri!” lo incitò Ron, felice come una pasqua.

Harry uscì correndo dal ristorante, pensando che quella sera avrebbe finalmente trovato il coraggio di confessare i suoi sentimenti a Hermione. Era l’ultima persona a cui avrebbe voluto fare del male. Arrivato sul ciglio della strada, Harry vide che non c’era anima viva, anche perché c’era pochissima luce. Pensò immediatamente che Hermione era sola e al freddo.

“Hermione…dove sei…?” sussurrò Harry guardando prima a destra, poi a sinistra.

Decise di andare a sinistra, ma cambiò subito idea: un grido d’aiuto provenne da destra, una voce femminile, che Harry riconobbe come appartenente a Hermione.

Hermione!”

Prima che se ne rendesse conto, iniziò a correre più veloce che poteva nella direzione da cui proveniva il grido. Mentre si avvicinava, Harry scorse in lontananza, vicino a un palo della luce, tre figure: due ragazzi di circa vent’anni e…Hermione! La stavano molestando!

“Grida, grida pure quanto vuoi, tanto nessuno verrà ad aiutarti!” le diceva uno dei ragazzi.

“Ci scommetti?” esclamò Harry, sopraggiungendo proprio dietro di lui.

Il ragazzo si voltò verso Harry con lo sguardo seccato di chi è stato interrotto proprio sul più bello: “E tu che vuoi?!”

“Voglio che le togli immediatamente le mani di dosso! Non osare toccarla ancora, neanche con un dito!”

Harry poté intravedere dietro di lui Hermione che aveva le lacrime agli occhi, prima di essere scaraventato a terra da un micidiale destro.

“Harry!” esclamò Hermione terrorizzata.

“Ma si può sapere tu chi sei?!” chiese quel ragazzaccio, mentre quello che teneva ferma Hermione con le braccia se la rideva di brutto.

Harry, per terra, si massaggiò la guancia e notò che il sangue stava cominciando a fuoriuscire dal labbro inferiore. Si alzò immediatamente, incoraggiato dallo sguardo terrorizzato di Hermione. Doveva sottrarla dalle grinfie di quei maniaci.

Harry guardò furioso il ragazzo che gli aveva mollato quel pugno: “Sono Harry Potter!”

I due ragazzi spalancarono gli occhi: ” Harry Potter?! Quell’ Harry Potter?!”

“Sì, proprio quello!”

I due si guardarono e poi, impauriti, scapparono via. Hermione, liberata dalle grinfie dei due, rimase in piedi di fronte a Harry. Poi, forse perché le gambe non la ressero più per lo spavento, Hermione si lasciò cadere, ma Harry riuscì a sorreggerla per un braccio.

“Hermione, coraggio, è tutto finito. Ci sono io adesso.” cercò di tranquillizzarla Harry, aiutandola a sedersi su una panchina lì vicino.

Era distrutta: i vestiti erano completamente sgualciti, i suoi bei capelli ora non erano più in ordine come prima e il viso era solcato da lacrime di paura. Harry si inginocchiò di fronte a lei e, quando la vide rabbrividire, si tolse il cappotto e glielo mise sulle spalle. Poi le accarezzò le guance con le mani, asciugandole le lacrime. Lo sguardo di Hermione era lontano, lontano da lui e questo Harry non poteva sopportarlo.

“Hermione, ti prego guardami, nessuno ti farà più del male, ci sono io!”

Hermione sembrò tornare in se stessa e rivolse lo sguardo a Harry, prima di gettargli le braccia al collo e scoppiare in un pianto disperato. Harry con un braccio la strinse a sé e con l’altro le accarezzò la nuca.

“Harry…è stato…orribile…loro…loro si sono avvicinati…e mi hanno chiesto…se volevo… andare con…loro…Io ho detto…di no…e allora…” cercò di dire lei tra i singhiozzi.

“Shhh! E’ tutto finito! Quei due erano solo dei poveri codardi, ubriachi fradici. Sono andati via solo sentendo il mio nome!”

Hermione si strinse di più a Harry e lui, accorgendosene, continuò: “Calmati, dai. Sei al sicuro, adesso. Ci sono io con te!”

A quelle parole, però, Hermione smise di piangere, si allontanò lentamente da lui e si alzò in piedi.

“Ma tu…che ci fai qui?- chiese con qualche singhiozzo- Non eri impegnato in qualcos’altro?”

Evidentemente si era ricordata di lui e Cho.

“Hermione, io e te dobbiamo parlare di quello che hai visto prima!” disse lui, prendendola per un braccio.

Lei, però, si staccò subito dalla presa ed esclamò: “Oh, non dobbiamo parlare proprio di niente, quello che ho visto mi sembra chiarissimo. Cho è venuta qui per riconquistarti e, siccome tu non riesci a resistere al suo fascino orientale, sei cascato come una pera cotta al primo tentativo, vero?”

Harry scosse la testa: “Hermione, hai equivocato tutto! Non hai visto dove eravamo, mentre lei mi baciava?”

Lei sembrò essere presa in contropiede: “Che vuoi dire?”

Harry si avvicinò a lei, emozionantissimo: “ Eravamo sotto il vischio. Un signore ce lo ha fatto notare e abbiamo dovuto rispettare la tradizione!”

Hermione rimase sconvolta dalla rivelazione: “Quindi oggi non avresti mai baciato Cho…vero?”

Harry sorrise e rispose: “Lei era solo venuta per dirmi che voleva restare amica mia e abbiamo ‘inaugurato’ la nostra amicizia con un ballo!”

 “Scusami, Harry…io…non…“

“Anche Christine e Ron avevano equivocato, ma ho chiarito tutto. E a pensarci bene…sotto quel vischio avrei voluto baciare un’altra ragazza!”

Harry guardò intensamente Hermione, che sembrava aver capito cosa voleva dire il ragazzo.

“Ti riferisci per caso alla ragazza di cui sei innamorato?” chiese Hermione facendo finta di non essersi accorta dello sguardo di Harry su di lei.

Era giunto il momento tanto atteso da Harry ( e da tutti noi!).

“Sì, ma…forse non sai che quella ragazza sta proprio di fronte a me in questo momento!”

Hermione si portò una mano sulla bocca.

“Non saprei dirti da quando precisamente, però…Hermione, mi sono innamorato di te. Forse è qualcosa che si è insinuato in me da tanto tempo, ma che sono riuscito a capire solo adesso!”

“Allora…Cho?”

“Per lei io provavo solo attrazione fisica e nient’altro!”

Hermione abbassò lo sguardo, evitando quello di Harry che, pensò lui, forse in quel momento non riusciva a sostenere.

“Lo so che anche tu provi lo stesso per me. Perché hai paura di mostrare i tuoi sentimenti?” ( da che pulpito viene la predica)

“Come mai ne sei così sicuro?”

“Me lo hanno detto Ron e Christine poco fa. Non ti arrabbiare con loro, ti prego!”

Hermione diventò rossa in viso e cercò di dire qualcosa: “Io…ecco, vedi…non…”

Harry le accarezzò la guancia per cercare di calmarla e Hermione chiuse gli occhi. Quando li riaprì sembrava decisamente più convinta, sembrava aver riacquistato quel coraggio che la contraddistingueva: una delle caratteristiche in lei più amate da Harry.

“Harry, non sai da quanto tempo sogno di sentirti dire questo…ma non ti ho mai confessato quello che sentivo per te perché avevo paura di non essere corrisposta…”

“Ehi, la mia stessa paura!”

Hermione sorrise.

“Quindi Ron e Christine sapevano tutto però non potevano dirci nulla!” disse Hermione.

“Già, poverini! Siamo stati degli sciocchi e per loro dev’essere stato difficile starci accanto in questo periodo!”

“Dovremmo farci perdonare!” suggerì lei.

“Io ho promesso che lo avremmo fatto stasera stessa!” disse Harry, guardando seriamente Hermione.

Lei stavolta non distolse lo sguardo e, notando solo in quel momento il labbro insanguinato di Harry, prese un fazzolettino pulito e glielo asciugò. Harry si ricordò di quel sogno che aveva fatto la sera del suo compleanno: era la stessa identica scena. Era stato un sogno premonitore e Harry sapeva cosa fare.

“A volte sei un po’ troppo impulsivo, lo sai? Guarda che ti hanno fatto!” disse Hermione.

Poi fece per abbassare il braccio, ma Harry la fermò.

“Hermione…”

Harry avvicinò il suo viso a quello di Hermione e le sfiorò la guancia, prima di catturarle le labbra in un tenero bacio, molto delicato. Hermione sembrò rilassarsi, mentre Harry le faceva scivolare le braccia intorno alla vita. Lei si aggrappò alle spalle di Harry, stringendosi così tanto a lui, che Harry riuscì a sentirle i battiti del cuore. Era stupendo baciare Hermione e questo lo aveva già scoperto la sera del suo compleanno; ma la situazione era diversa in quel momento: Harry era riuscito a confessarle i suoi sentimenti e lei aveva fatto lo stesso: questo dava al bacio un sapore completamente differente e, soprattutto, migliore.

C’erano ancora tante cose da chiarire tra loro. Ma ci avrebbero pensato il giorno successivo. L’importante era che finalmente erano stati sinceri l’uno con l’altra. Insomma, la parte più difficile era stata superata.

 

 

 

Vi prego non piangete…sigh…ok..sish sigh…buuuuuuuaaaaahhhh….dai kia, riprenditi. Ok, allora, che ne dite, vi è piaciuto? Spero che adesso siate un po’ più tranquilli! Spero anche che non siate rimasti delusi dal modo in cui è stato scritto questo capitolo. Il prossimo comunque sarà una cosa decisamente smielata: si intitola “Stare con te!” e già dal titolo si capisce che piega prenderà questa storia. Quindi, spero che non vi dia fastidio se dopo tanto soffrire, li faccio un po’ esagerare nella dolcezza e nel romanticismo…ok?

Ringraziamenti!!

Elisa: sono felice di avere una nuova lettrice! Spero che questo capitolo ti sia piaciuto e che continuerai a seguirmi! Ciao!

marco : non so se pensi bene su Helen, io ho deciso che non dirò niente, anche se tutti avete detto la stessa cosa, non è detto che sia così. Comunque per vedere questa nuova studentessa bisogna aspettare ancora un pochino! Che ne dici di questo capitolo? Ti è piaciuto? Sei contento?

Emma: come vedi qui è scatto qualcosa che li ha fatti super avvicinare! Io però ho visto un trailer diverso, che dura un po’ di meno e non fanno vedere che Hermione abbraccia Harry, ma che lui chiede a Cho di andare al ballo. Ho saputo che quel trailer lo hanno abbinato al film La sposa cadavere di Tim Burton che uscirà a fino ottobre! Tu dove l’hai visto? Io ho solo visto le immagini su internet.

Maripotter: scusami, ma il fatto è che in questi giorni sono un po’ presa dagli esami, in quattro giorni ne ho dati due! Quindi vado sempre un po’ di fretta quando sono al computer! Comunque, mandami pure tutto quello che vuoi, se riesce a sollevarmi il morale, che si trova già più in basso della terra, dall’altro capo del mondo! Poi, ho sentito su quel bellissimo programma di coming soon che una tipa ha letto su internet che dan e emma stanno insieme! Sai qualcosa o saggia Maripotter?? Tu l’hai visto il nuovo trailer del film? Su internet ci sono già le immagini, anche di quando hermione tutta timida e vestita per il ballo scende le scale e Harry la guarda diciamo…molto sorpreso!! Ihihih, che carini!!!

Mary: già, due occhi neri, credo che il wwf mi denuncerà per i diritti d’autore. Anche a te non rivelerò nulla su helen, niente, proprio niente! Dovrete aspettare! Ahahahah…vabbè ti dico che hermione non sa nulla.

H+hr=truelove: devo dire che leggendo la tua recensione e la tua teoria…sono rimasta sbalordita! Ma non ti dirò perché: se perché è tutta giusta, o perché è giusta in parte, o perché è completamente sbagliata! Ahahahahah!! Comunque per i sostenitori della coppia più sbagliata che ci possa essere, io non canterei ancora vittoria. C’è ancora un libro e conoscendo la rowling uno ci si deve aspettare di tutto dato che ama i colpi di scena.

Haras:bene, sono contenta che ti senta più sollevata. E dopo aver letto questo capitolo? Come ti senti? Immagino, immagino…

Atena89: anche a te non dirò nulla su questo nuovo personaggio. Lo stiamo per scoprire. Sei contenta per Harry e Hermione? Io sì, che bello! Mi faccio i complimenti da sola!

Merewen:niente paura, nessuno scherzetto…per il momento. Lasciamo in pace i due neopiccioncini. Se lo meritano! Per Helen…che dire, mi sta simpatica e la vedremo fra qualche capitolo!

FedeHermy: beh, tu dici che la rowling si è incasinata un po’, però…mentre scriveva i libri, lei sapeva come andava a finire tutto. E comunque il fatto che Draco non abbia ucciso, può essere un buon segnale, per non parlare del fatto che ginny e draco starebbero benissimo insieme. Harry e Hermione sono più che perfetti e Ron…beh, lui potrebbe mettersi con Luna. Mi sembra molto adatta a lui, almeno restando al quinto libro. Lei lo guardava in modo particolare, no?

Rosaripotter: spero che tu abbia smesso di soffrire, ti è piaciuto questo capitolo? Scommetto proprio di sì!

Marco: tu sei un altro marco, non quello di sempre, vero? Comunque, grazie per i complimenti e cerca di non farti passare la voglia di leggere la mia storia!

Diego: cavolo, nessuno mi ha mai detto che i personaggi si fanno troppe seghe mentali. Beh, forse è vero, però a me piace farli scervellare in quel modo.

FraFra: ciao, era da un po’ che non ti sentivo. Bene, sono contenta che sia tornata. Che mi dici di questo capitolo, ti è piaciuto? Spero proprio di sì, l’avrò riscritto tre volte almeno.

 

Un grazie anche a Scarlet (prometto che appena ho un po’ di tempo vengo sul sito!) e a matteo (l’email  è stata davvero emozionante!).

Ciao a tutti

Kia85

   
 
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