Ho come l’impressione che questo capitolo piacerà molto! Non so, ho questo presentimento e chiaramente io non so perché! J
Nient’altro che noi
6°ANNO
Capitolo
25: “La magia di Natale!”
Ben presto arrivò il giorno
della gita a Hogsmeade. Il tempo per Harry, negli ultimi mesi, era passato
velocemente, anzi era letteralmente volato.
Harry, Hermione, Ron e Christine andarono ai Tre Manici di
Scopa per una calda Burrobirra. Draco e Ginny, invece, avevano un appuntamento
per conto loro.
“Allora, quali sono i vostri programmi per il Natale?”
chiese Ron prima di bere un sorso di Burrobirra.
“Sirius mi ha chiesto se voglio tornare a casa. Ma io ho
pensato di lasciarlo solo con Rachel dato che è il loro primo Natale da marito
e moglie!”
“E’ giusto. Quindi rimani a scuola…”
“Sì, voi…”
“Io non tornerò a casa. I miei genitori vanno in vacanza:
fanno una specie di tour per l’Inghilterra, toccando le città più belle. Glielo
ha consigliato il terapista!” disse Hermione.
“Anch’io rimarrò a Hogwarts!” esclamò Christine.
“Allora…resterò anch’io!” disse Ron.
“E Ginny?” chiese Hermione.
“Non ha ancora deciso!”
“Non credo che voglia rimanere. Draco vuole tornare a casa
per Natale!” disse Hermione.
“Comunque, mio padre vuole offrirci una deliziosa cenetta
per la vigilia di Natale al ristorante di Hogsmeade!” esclamò Ron.
“Davvero?”
“Sì!”
“E’ meraviglioso!” esclamò Hermione.
“In realtà…volevamo andare solo noi due…” disse Ron
indicando se stesso e Christine.
“Cosa?!” esclamarono Harry e Hermione.
“Sì, capite…è il nostro primo Natale…” continuò Christine.
“Mmm…e cosa vi ha fatto cambiare idea?” domandò Harry.
“Beh, non potevamo lasciare i nostri migliori amici per la
vigilia di Natale!” rispose Christine.
“Già, per Natale siamo tutti più buoni!- esclamò Ron-
Allora…ci state ancora?”
Harry e Hermione si guardarono e poi annuirono.
“Meno male!” disse Ron.
Quando uscirono dal pub, i quattro si divisero: Ron e
Christine andarono a fare una passeggiata mano nella mano, mentre Harry e
Hermione dovevano ancora comprare i regali di Natale per i loro amici. Ma,
ricordando l’esperienza al Boccino d’Oro dell’anno precedente, i due decisero
di girare per i negozietti di Hogsmeade.
Passarono una bella giornata insieme e riuscirono a trovare
tutti i regali per Ron, Christine, Draco e Ginny. Harry comprò anche un regalo
per Hermione, naturalmente, senza farsi vedere da lei: le comprò una sveglia,
ma non era una semplice sveglia. Era molto particolare: aveva la forma
piramidale ed era di colore verde acqua. Non emetteva un semplice “biip”:
cinque minuti prima dell’orario stabilito, questa sveglia cominciava a emettere
una fioca luce che diventava sempre più luminosa, cominciava anche a emanare
fragranze dolci che riempivano la stanza e a riprodurre suoni naturali come il
cinguettio degli uccelli o lo scroscio di un ruscello di montagna. Sicuramente
le sarebbe piaciuta. (Esiste davvero, l’ho letto su un giornale. E’ la
sveglia dei miei sogni!)
Mentre i due tornavano alle carrozze per il ritorno a
Hogwarts, Harry disse a Hermione: “E’ stata una bella giornata, non trovi?”
“Sì, molto divertente!”
“Chissà dove sono finiti Draco e Ginny. Non li abbiamo
incrociati neanche una volta!”
“Volete sapere veramente che fine hanno fatto quei due?”
esclamò Ron.
Lui e Christine li avevano appena raggiunti.
“Ron, Christine, che sorpresa!” esclamò Hermione.
“Allora, cosa sapete su Draco e Ginny?” chiese Harry.
“Non sarebbe giusto dirlo, però…” cominciò Ron.
“Si sono messi insieme!” concluse Christine.
“Sul serio?”
“Già! Li abbiamo visti per caso insieme e, sempre per caso,
abbiamo ascoltato quello che le stava dicendo Draco!” disse Ron.
“Oh, Draco è stato tenerissimo!” esclamò Christine.
“Grazie!” disse proprio Draco, raggiungendo gli amici
insieme a Ginny
Harry, Hermione, Ron e Christine rimasero ammutoliti per la
sorpresa, mentre Draco e Ginny risero.
“Scu-scusate…no-noi…” balbettò Ron.
“Oh, non ti preoccupare, Ron!”
“E’ tutto a posto, fratellino!”
“Bene! Comunque, sono molto felice per te, Ginny!” esclamò
Ron dandole un bacio sulla fronte.
Ginny sorrise e lo ringraziò.
“E tu, Draco, se farai soffrire la mia sorellina, dovrai
vedertela con me, chiaro?”
“Non ti preoccupare, non accadrà!”
Nel gruppetto si erano così formate due coppie. Rimaneva
ancora “spaiati” Harry e Hermione e questo li metteva a disagio nei momenti in cui
il gruppetto si riuniva. Ma quella situazione non era destinata a durare a
lungo. Anzi, avrebbe subito una svolta proprio quando i due meno se lo
aspettavano.
*********
Arrivarono le vacanze di
Natale e arrivò anche il 24 dicembre, la vigilia di Natale. Draco e Ginny erano
tornati a casa.
Harry e Ron, invece, si stavano preparando per uscire quella
sera: una carrozza li avrebbe portati a Hogsmeade. Fortunatamente avevano
ottenuto un permesso speciale da Silente.
Dato che il ristorante era particolarmente di lusso, Harry e
Ron avevano indossato lo smoking nero.
“Speriamo che Hermione e Christine non ci impieghino tanto
tempo!” esclamò Ron, quando arrivarono in sala comune.
“Era ora!”
Con grande sorpresa di Harry e Ron, Hermione e Christine
erano già lì, sedute sul divano.
“Siete già qui? Che velocità!”
“Bene, vogliamo andare, caro Ron?” domandò Christine,
alzandosi in piedi.
“Sì, sì, andiamo!”
Usciti dalla sala comune, Harry osservò meglio Hermione:
indossava una gonna marrone che le arrivava sotto al ginocchio, un dolce-vita
bianco panna e un maglioncino senza maniche con varie sfumature marroncine.
Aveva un paio di stivali marroni e i capelli erano stati curati con molta
delicatezza e precisione: erano lisci e Hermione li aveva tenuti sciolti, a
parte qualche ciocca che era stata tirata su con delle mollette.
“Ehi, Harry, che cos’hai?” chiese Hermione.
“Stavo solo…pensando che…”
“Che cosa?”
“Che…sei incredibilmente bella stasera!” disse Harry non
potendo nascondere un po’ di tremore nella sua voce.
Hermione arrossì e, sorridendo, lo ringraziò.
Prima di uscire, i quattro ragazzi indossarono i loro
cappotti e poi salirono sulla carrozza.
Ron, Christine e Hermione cominciarono a parlare e lui aveva
già iniziato a farle ridere. Guardando Hermione che rideva, Harry provò una
fitta allo stomaco, eppure non riusciva a toglierle gli occhi di dosso.
Quando arrivarono e scesero dalla carrozza, Ron trattenne
Harry un po’ più indietro rispetto a Hermione e Christine.
“Che c’è?”
“Harry, perché non le dici tutto?”
“Ma che stai dicendo?”
“Senti, ho visto come la guardavi in carrozza. Dille tutto,
no? Perché continuare così? E’ uno strazio per te, per lei e anche per noi!”
(per non parlare di noi!)
“Io…ho paura…”
“Paura?!”
“Vedi…non mi sono mai sentito così. Ho paura di Hermione
perché…ora come ora, non potrei pensare di passare un solo giorno senza vederla
almeno per un minuto. Se mi mettessi insieme a lei e poi ci dovessimo lasciare?
Non sopporterei di non starle più accanto. A quel punto io diverrei anche meno
di un amico…”
“Harry! Preferisci rimanere suo amico per sempre? Preferisci
essere il suo confidente quando si innamorerà di un altro ragazzo?!”
“No!”
“E allora? Harry, usa il tuo coraggio per affrontare questa
situazione e superare la tua paura!”
Ron aveva ragione: Harry e Hermione erano in una situazione
di stallo perché erano meno di una coppia, ma erano più di amici. E, ormai,
quella situazione durava da tanto tempo. Era giunto il momento di sbloccarla!
“Sì, ci proverò!”
Harry e Ron raggiunsero le due ragazze dentro il ristorante:
era veramente tutto di gran lusso. Una sala enorme, tavole imbandite in maniera
regale, lampadari luccicanti, gente vestita in modo molto lussuoso…
“Wow!” esclamò Harry.
“Ti piace?” chiese Ron.
“Altroché!”
“Siamo venuti qui a festeggiare quando papà è diventato
viceministro della Magia.”
“Capisco…”
Subito vennero raggiunti dal maitre che chiese: “I signori
hanno prenotato?”
“Sì, Weasley, per favore!” disse Ron.
Il maitre controllò sul libro delle ordinazioni: “Ah…sì,
tavolo 14, per quattro persone. Ernest, accompagna i signori, grazie!”
Un cameriere si avvicinò ai quattro amici e li invitò a
seguirlo.
Il loro tavolo era ricoperto da una tovaglia di base color
rosso fuoco e, sopra questa, ce n’era una più piccola, bianca e ricamata. Al
centro della tavola c’era un cestino di stelle di Natale con una candela bianca
che il cameriere accese.
“Vi auguro una buona cena!” disse il cameriere prima di
andarsene.
Quando si sedettero, Harry esclamò: “Doppio wow!”
“Guardate che bei piatti!” disse Hermione.
I piatti erano decorati a mano e ritraevano del vischio.
“E’ tutto meraviglioso!” disse Christine.
“Sono contento che vi piaccia!”
Il cameriere portò loro i menù e i quattro ragazzi
ordinarono la tipica cena di Natale. (che non ricordo quale sia in Inghilterra!)
Guardandosi intorno, Harry si accorse che il ristorante era
pieno zeppo di persone, tutte molto eleganti: non aveva mai visto una cosa del
genere e, sentendosi fuori luogo, Harry si aggiustò il nodo della cravatta,
quasi senza accorgersene. Hermione rise e Harry la guardò curioso.
“Che hai, Harry? Ti senti a disagio?”
“Sono…sono tutti così eleganti!”
“Ma anche tu sei molto elegante!” esclamò Hermione
aggiustandogli il colletto della camicia.
Harry sorrise.
“Oh, che bello! Si può anche ballare!” disse Christine
indicando qualcosa alle spalle di Harry e Hermione.
Infatti, dietro di loro, un gruppo musicale suonava musica
leggera su un palco e molta gente si era già buttata nelle danze.
Dopo pochi minuti arrivarono le loro ordinazioni e i quattro
ragazzi cominciarono a mangiare.
“E’ squisito!” commentò Hermione.
“Ron, devi veramente ringraziare tuo padre per tutto
questo!” disse Harry.
“Già, Draco e Ginny non sanno cosa si perdono!” esclamò
Christine.
“Credo che Draco e Ginny abbiano un programma migliore del
nostro!” disse Hermione.
“Cosa intendi dire?” chiese Ron spaventato.
“Beh…è da poco che stanno insieme. Sicuramente passeranno
una romantica serata, solo loro due e una cenetta a lume di candela!”
“Solo questo…giusto?”
“Ma certo, Ron, cos’altro?”
“Niente…niente!”
Continuarono a mangiare e, quando ebbero finito, Ron
esclamò: “Ah…che bella mangiata. Sono proprio pieno!”
“Spero ti sia rimasto un po’ di spazio per il dolce!” disse
Christine.
“Già, la parte più buona deve ancora arrivare!”esclamò
Hermione.
“Voi ragazze volete il dolce?!”
“Sì, non rinunceremo mai al dolce!” disse Hermione.
“Per chi ci hai prese. Per delle stupide ragazzine che
pensano solo alla linea anche durante i periodi in cui si mangia bene?!”
esclamò Christine.
Ron si strofinò il mento, con aria riflessiva, e poi
rispose: “Io?! No, non avrei mai pensato una cosa del genere!”
“Bene!”
“Allora andiamo a scegliere il dolce!” propose Christine.
“Ah-a…prima vorrei che mi concedesse un ballo, signorina
McGregor!” disse Ron alzandosi in piedi.
“E va bene!”
Ron e Christine, così, cominciarono a danzare un lento in
mezzo a tutte quelle coppie.
Chissà se ballando con Hermione, Harry avrebbe potuto
trovare il coraggio di dirle cosa provava veramente per lei.
“Hermione, ti…ti va di ballare?” chiese Harry timidamente.
Hermione sorrise e annuì.
Quella era la seconda volta che ballavano insieme, ma Harry
provò la stessa sensazione di goffaggine che provò durante il loro primo ballo
al matrimonio.
“Stai rilassato, Harry, rilassato…” si diceva Harry.
Quando, poi, Hermione appoggiò la testa sulla sua spalla,
Harry sentì un brivido percorrergli il corpo e alzò il capo. Così facendo, notò
tanti rametti di vischio, appesi al soffitto.
Oddio, se fossero finiti sotto uno di quei rametti…avrebbe
dovuto baciarla per rispettare la tradizione. Questo pensiero lo fece
traballare un po’ e Hermione lo guardò preoccupata.
“Harry…stai bene?”
“Sì, sì…non è niente!”
Hermione sorrise e quel sorriso gli ridiede forza e
coraggio. Ron aveva assolutamente ragione: non potevano continuare così, Harry
non poteva continuare a sentirsi in imbarazzo se ballavano insieme o se
semplicemente stava solo con lei.
Perché non potevano anche loro stare insieme in armonia e
vivere intensamente la loro storia? Harry doveva cambiare la situazione e
sembrava che l’atmosfera di quella sera lo stesse aiutando: era Natale, stavano
ballando su una canzone che più smielata non si poteva, inoltre, si stavano
avvicinando a un rametto di vischio. Quale occasione migliore? Come si diceva…carpe
diem.
“Hermione, io…”
“Sì?”
“Io…io…”
Sfortuna (o meglio io, moi, me, jo, ego..) vuole che la musica in quel momento terminò e
la gente cominciò a tornare ai propri posti. Arrivò anche Christine che gli
portò via Hermione: insieme andarono a scegliere il dolce per se stesse e anche
per Ron e Harry. Nel frattempo i due ragazzi tornarono al loro tavolo.
“Harry, devo dirti una cosa!” disse Ron un po’ agitato.
“Cosa?”
“Mentre ballavo, mi è sembrato di vedere…”
Ma Ron non fece in tempo a finire, perché qualcuno chiamò Harry
e, quando quest’ultimo si voltò per vedere chi lo avesse chiamato, esclamò:
“Cho?!” (ma che caso!)
“No, non mi era sembrato. L’avevo vista!” si disse Ron
sconsolato.
“Ciao!” la salutò Harry, un po’ a disagio.
Come mai si sentiva a disagio? Forse…aveva paura della
reazione di Hermione se lei lo avesse visto con Cho.
“Come stai?”
“Bene, sei qui con i tuoi amici?” chiese Harry peroccupato.
“No, con i miei genitori. Non pensavo di trovarti qui!”
“Già…neanche io!”
“Senti…che ne dici di ballare?” propose lei.
Per poco Harry non cadeva dalla sedia talmente era sorpreso
per la proposta.
“Ba-ballare?!”
“Sì. Per inaugurare la nostra amicizia!”
“Nostra…amicizia?!”
Cho annuì.
“Vuoi dire che…”
“Voglio dire che ti ho perdonato e che mi basta essere una
tua amica!”
“Davvero?!”
“Sì!”
“Allora…ok!”
Così, Harry e Cho cominciarono a ballare. (avanti, harry
ammetti che hai venduto il cervello per due soldi, dai, se lo ammetti da solo,
non ti faccio fare una brutta fine!)
“Harry, come va con Hermione?”
“Insomma…siamo in una situazione stazionaria.”
“Non mi dire che hai paura di dichiararti?”
“Io…no, non proprio! Sono solo un po’ titubante!”
“Se vuoi, posso provare a fare un quadro astrologico per
vedere se siete fatti per stare insieme.”
(certo, è proprio quello che ci vuole!)
“Ehm…”
Harry non credeva molto a queste cose, però, lei sembrava
così entusiasta!
“Benissimo. Allora, tu sei un Leone, un segno di fuoco,
quindi…non ami parlare, ma urlare e, inoltre, non ti piace essere imitato. Se
ogni tanto riuscissi a far tacere il tuo orgoglio, potresti avere
un’intelligenza quasi sempre straordinaria!”
“Ah, però…”
“Invece, di che segno è Hermione?”
“E’ nata il 19 settembre!”
“Una Vergine, interessante. E’ un segno di terra e, come
tale, la Vergine è tendente alla timidezza e al bisogno di nascondersi.
L’intelligenza è il rifugio della donna Vergine, perché diffida dal proprio
istinto. E’ un’amica fedele, ma critica.”
“Quant’è vero!”
“3/4 degli uomini hanno nostalgia delle qualità della
Vergine!”
“Quindi?”
“In base a queste qualità, io credo che tu e Hermione
stareste benissimo insieme! Vi completate a vicenda!”
“Lo credi veramente?”
“Sì…e ti auguro di essere felice con lei!”
“Grazie, ma…”
“Ehi, giovanotto!- lo chiamò un anziano signore- Non vedi
che sei sotto il vischio?! Rispetta la tradizione!” (ndKia che urla:ma
perché non si fa gli affari suoi, signore?!)
Harry e Cho guardarono in alto e videro il rametto di
vischio.
“Muoviti, giovanotto!” (ndKia un po’ più calma: guardi
che ora le faccio venire in men che non si dica un colpo della strega, visto
che siamo in tema, altrimenti le storpio il cane, eh?)
L’anziano signore continuò a ballare con quella che doveva
essere sua moglie, allontanandosi da Harry e Cho. Quest’ultima rise.
“Credo che non abbiamo altra scelta!” disse lei. ( Cho, vuoi
che storpi il cane anche a te?)
“Già!”
Così, Harry dovette baciarla, ma fu un bacio che non gli
provocò alcuna emozione. E lui fu molto felice di tutto ciò.
*******
Harry e Cho tornarono al tavolo dove c’erano Ron e
Christine. I due avevano l’espressione un po’ imbronciata.
Harry li guardò e chiese: “Ehi, che è successo? Avete
litigato?”
“Non siamo noi il problema…sei tu!” disse Ron.
Harry aggrottò le sopracciglia: “Che intendi dire?”
“Harry, stai giocando con i sentimenti di Hermione?” chiese
Christine.
“Ma che vuoi dire?- esclamò
Harry e, poi, guardandosi intorno, chiese - Dov’è Hermione?”
“Senti, Harry, prima dici
che tu e Cho vi siete lasciati, poi ti avvicini un po’ di più a Hermione e le
fai credere di essere interessato a lei. Oh…era così emozionata per questa
sera…e tu cosa fai? Le spezzi il cuore!” spiegò Christine.
“Potete dirmi per favore cos’avrei fatto?” esclamò lui che
si stava agitando.
“Harry…l’hai baciata!” disse Ron indicando Cho.
Harry guardò Cho, che fece spallucce: “Per forza, eravamo
sotto il vischio!”
Ron e Christine assunsero un’espressione stupita.
“E-eravate…sotto…il…il… vischio?!” balbettò Ron, che stava
cominciando ad assumere il suo solito colorito rosso peperone.
“Già, abbiamo solo rispettato la tradizione!” intervenne
Cho.
“Oddio, abbiamo equivocato tutto!” esclamò Christine
portandosi una mano sulla bocca.
Non vedendo Hermione, Harry si preoccupò e ripeté: “Dov’è
Hermione?”
“Ecco…lei vi ha visti ed è uscita perché voleva stare un po’
da sola!” spiegò Christine.
“E’ andata via?
Dove?” chiese Harry sempre più in ansia.
“Non lo so, è successo tutto così in fretta…vi ha visti e si
è incamminata verso l’uscita!” rispose Christine.
“Vado a cercarla, ha
equivocato tutto!- disse Harry- Voi state qui, nel caso in cui torni prima che
io la trovi!”
“Ok!” esclamò Ron.
“Harry, scusaci!” disse Christine, prima che il ragazzo
uscisse.
Harry si voltò e chiese: “Per cosa?”
“Per aver dubitato dei tuoi sentimenti nei confronti di
Hermione! Abbiamo creduto all’apparenza, ma io e Ron sapevamo benissimo che tu
e Hermione vi eravate innamorati l’uno dell’altra!”
“Che significa?”
Ron e Christine diventarono di un rosso acceso su tutto il
viso.
“Beh…noi…noi ci raccontiamo
tutto…proprio tutto…e abbiamo…capito, dalle vostre confidenze, che…che voi due
vi eravate innamorati e …fino ad adesso, non avevate nessun intenzione di
confessare i vostri sentimenti!” cercò di spiegare Ron, imbarazzato.
“Non puoi sapere che ansia abbiamo provato nel vedervi
soffrire così tanto, dato che non potevamo dirvi niente!”
Harry sorrise: “Mi dispiace
ragazzi! Cercheremo di farci perdonare questa sera, ok?”
“Vai Harry, corri!” lo incitò Ron, felice come una pasqua.
Harry uscì correndo dal ristorante, pensando che quella sera
avrebbe finalmente trovato il coraggio di confessare i suoi sentimenti a
Hermione. Era l’ultima persona a cui avrebbe voluto fare del male. Arrivato sul
ciglio della strada, Harry vide che non c’era anima viva, anche perché c’era
pochissima luce. Pensò immediatamente che Hermione era sola e al freddo.
“Hermione…dove sei…?” sussurrò Harry guardando prima a
destra, poi a sinistra.
Decise di andare a sinistra, ma cambiò subito idea: un grido
d’aiuto provenne da destra, una voce femminile, che Harry riconobbe come
appartenente a Hermione.
“Hermione!”
Prima che se ne rendesse conto, iniziò a correre più veloce
che poteva nella direzione da cui proveniva il grido. Mentre si avvicinava,
Harry scorse in lontananza, vicino a un palo della luce, tre figure: due
ragazzi di circa vent’anni e…Hermione! La stavano molestando!
“Grida, grida pure quanto vuoi, tanto nessuno verrà ad
aiutarti!” le diceva uno dei ragazzi.
“Ci scommetti?” esclamò Harry, sopraggiungendo proprio
dietro di lui.
Il ragazzo si voltò verso Harry con lo sguardo seccato di
chi è stato interrotto proprio sul più bello: “E tu che vuoi?!”
“Voglio che le togli immediatamente le mani di dosso! Non
osare toccarla ancora, neanche con un dito!”
Harry poté intravedere
dietro di lui Hermione che aveva le lacrime agli occhi, prima di essere
scaraventato a terra da un micidiale destro.
“Harry!” esclamò Hermione terrorizzata.
“Ma si può sapere tu chi sei?!” chiese quel ragazzaccio,
mentre quello che teneva ferma Hermione con le braccia se la rideva di brutto.
Harry, per terra, si massaggiò la guancia e notò che il sangue
stava cominciando a fuoriuscire dal labbro inferiore. Si alzò immediatamente,
incoraggiato dallo sguardo terrorizzato di Hermione. Doveva sottrarla dalle
grinfie di quei maniaci.
Harry guardò furioso il ragazzo che gli aveva mollato quel
pugno: “Sono Harry Potter!”
I due ragazzi spalancarono gli occhi: ” Harry Potter?! Quell’ Harry Potter?!”
“Sì, proprio quello!”
I due si guardarono e poi, impauriti, scapparono via.
Hermione, liberata dalle grinfie dei due, rimase in piedi di fronte a Harry.
Poi, forse perché le gambe non la ressero più per lo spavento, Hermione si
lasciò cadere, ma Harry riuscì a sorreggerla per un braccio.
“Hermione, coraggio, è tutto finito. Ci sono io adesso.”
cercò di tranquillizzarla Harry, aiutandola a sedersi su una panchina lì
vicino.
Era distrutta: i vestiti erano completamente sgualciti, i
suoi bei capelli ora non erano più in ordine come prima e il viso era solcato
da lacrime di paura. Harry si inginocchiò di fronte a lei e, quando la vide
rabbrividire, si tolse il cappotto e glielo mise sulle spalle. Poi le accarezzò
le guance con le mani, asciugandole le lacrime. Lo sguardo di Hermione era
lontano, lontano da lui e questo Harry non poteva sopportarlo.
“Hermione, ti prego guardami, nessuno ti farà più del male,
ci sono io!”
Hermione sembrò tornare in se stessa e rivolse lo sguardo a
Harry, prima di gettargli le braccia al collo e scoppiare in un pianto
disperato. Harry con un braccio la strinse a sé e con l’altro le accarezzò la
nuca.
“Harry…è stato…orribile…loro…loro si sono avvicinati…e mi
hanno chiesto…se volevo… andare con…loro…Io ho detto…di no…e allora…” cercò di
dire lei tra i singhiozzi.
“Shhh! E’ tutto finito! Quei due erano solo dei poveri
codardi, ubriachi fradici. Sono andati via solo sentendo il mio nome!”
Hermione si strinse di più a Harry e lui, accorgendosene,
continuò: “Calmati, dai. Sei al sicuro, adesso. Ci sono io con te!”
A quelle parole, però, Hermione smise di piangere, si
allontanò lentamente da lui e si alzò in piedi.
“Ma tu…che ci fai qui?- chiese con qualche singhiozzo- Non
eri impegnato in qualcos’altro?”
Evidentemente si era ricordata di lui e Cho.
“Hermione, io e te dobbiamo parlare di quello che hai visto
prima!” disse lui, prendendola per un braccio.
Lei, però, si staccò subito dalla presa ed esclamò: “Oh, non
dobbiamo parlare proprio di niente, quello che ho visto mi sembra chiarissimo.
Cho è venuta qui per riconquistarti e, siccome tu non riesci a resistere al suo
fascino orientale, sei cascato come una pera cotta al primo tentativo, vero?”
Harry scosse la testa: “Hermione, hai equivocato tutto! Non
hai visto dove eravamo, mentre lei mi baciava?”
Lei sembrò essere presa in contropiede: “Che vuoi dire?”
Harry si avvicinò a lei, emozionantissimo: “ Eravamo sotto
il vischio. Un signore ce lo ha fatto notare e abbiamo dovuto rispettare la
tradizione!”
Hermione rimase sconvolta dalla rivelazione: “Quindi oggi
non avresti mai baciato Cho…vero?”
Harry sorrise e rispose: “Lei era solo venuta per dirmi che
voleva restare amica mia e abbiamo ‘inaugurato’ la nostra amicizia con un
ballo!”
“Scusami,
Harry…io…non…“
“Anche Christine e Ron avevano equivocato, ma ho chiarito
tutto. E a pensarci bene…sotto quel vischio avrei voluto baciare un’altra
ragazza!”
Harry guardò intensamente Hermione, che sembrava aver capito
cosa voleva dire il ragazzo.
“Ti riferisci per caso alla ragazza di cui sei innamorato?”
chiese Hermione facendo finta di non essersi accorta dello sguardo di Harry su
di lei.
Era giunto il momento tanto atteso da Harry ( e da tutti
noi!).
“Sì, ma…forse non sai che quella ragazza sta proprio di
fronte a me in questo momento!”
Hermione si portò una mano sulla bocca.
“Non saprei dirti da quando precisamente, però…Hermione, mi
sono innamorato di te. Forse è qualcosa che si è insinuato in me da tanto tempo,
ma che sono riuscito a capire solo adesso!”
“Allora…Cho?”
“Per lei io provavo solo attrazione fisica e nient’altro!”
Hermione abbassò lo sguardo, evitando quello di Harry che,
pensò lui, forse in quel momento non riusciva a sostenere.
“Lo so che anche tu provi lo stesso per me. Perché hai paura
di mostrare i tuoi sentimenti?” ( da che pulpito viene la predica)
“Come mai ne sei così sicuro?”
“Me lo hanno detto Ron e Christine poco fa. Non ti
arrabbiare con loro, ti prego!”
Hermione diventò rossa in viso e cercò di dire qualcosa:
“Io…ecco, vedi…non…”
Harry le accarezzò la guancia per cercare di calmarla e
Hermione chiuse gli occhi. Quando li riaprì sembrava decisamente più convinta,
sembrava aver riacquistato quel coraggio che la contraddistingueva: una delle
caratteristiche in lei più amate da Harry.
“Harry, non sai da quanto tempo sogno di sentirti dire
questo…ma non ti ho mai confessato quello che sentivo per te perché avevo paura
di non essere corrisposta…”
“Ehi, la mia stessa paura!”
Hermione sorrise.
“Quindi Ron e Christine sapevano tutto però non potevano
dirci nulla!” disse Hermione.
“Già, poverini! Siamo stati degli sciocchi e per loro
dev’essere stato difficile starci accanto in questo periodo!”
“Dovremmo farci perdonare!” suggerì lei.
“Io ho promesso che lo avremmo fatto stasera stessa!” disse
Harry, guardando seriamente Hermione.
Lei stavolta non distolse lo sguardo e, notando solo in quel
momento il labbro insanguinato di Harry, prese un fazzolettino pulito e glielo
asciugò. Harry si ricordò di quel sogno che aveva fatto la sera del suo
compleanno: era la stessa identica scena. Era stato un sogno premonitore e
Harry sapeva cosa fare.
“A volte sei un po’ troppo impulsivo, lo sai? Guarda che ti
hanno fatto!” disse Hermione.
Poi fece per abbassare il braccio, ma Harry la fermò.
“Hermione…”
Harry avvicinò il suo viso a quello di Hermione e le sfiorò
la guancia, prima di catturarle le labbra in un tenero bacio, molto delicato.
Hermione sembrò rilassarsi, mentre Harry le faceva scivolare le braccia intorno
alla vita. Lei si aggrappò alle spalle di Harry, stringendosi così tanto a lui,
che Harry riuscì a sentirle i battiti del cuore. Era stupendo baciare Hermione
e questo lo aveva già scoperto la sera del suo compleanno; ma la situazione era
diversa in quel momento: Harry era riuscito a confessarle i suoi sentimenti e
lei aveva fatto lo stesso: questo dava al bacio un sapore completamente
differente e, soprattutto, migliore.
C’erano ancora tante cose
da chiarire tra loro. Ma ci avrebbero pensato il giorno successivo.
L’importante era che finalmente erano stati sinceri l’uno con l’altra. Insomma,
la parte più difficile era stata superata.
Vi prego non piangete…sigh…ok..sish
sigh…buuuuuuuaaaaahhhh….dai kia, riprenditi. Ok, allora, che ne dite, vi è
piaciuto? Spero che adesso siate un po’ più tranquilli! Spero anche che non
siate rimasti delusi dal modo in cui è stato scritto questo capitolo. Il
prossimo comunque sarà una cosa decisamente smielata: si intitola “Stare con
te!” e già dal titolo si capisce che piega prenderà questa storia. Quindi,
spero che non vi dia fastidio se dopo tanto soffrire, li faccio un po’
esagerare nella dolcezza e nel romanticismo…ok?
Ringraziamenti!!
Elisa: sono felice di avere una nuova lettrice! Spero che
questo capitolo ti sia piaciuto e che continuerai a seguirmi! Ciao!
marco : non so se pensi bene su Helen, io ho deciso che non
dirò niente, anche se tutti avete detto la stessa cosa, non è detto che sia
così. Comunque per vedere questa nuova studentessa bisogna aspettare ancora un
pochino! Che ne dici di questo capitolo? Ti è piaciuto? Sei contento?
Emma: come vedi qui è scatto qualcosa che li ha fatti super
avvicinare! Io però ho visto un trailer diverso, che dura un po’ di meno e non
fanno vedere che Hermione abbraccia Harry, ma che lui chiede a Cho di andare al
ballo. Ho saputo che quel trailer lo hanno abbinato al film La sposa cadavere
di Tim Burton che uscirà a fino ottobre! Tu dove l’hai visto? Io ho solo visto
le immagini su internet.
Maripotter: scusami, ma il fatto è che in questi giorni sono
un po’ presa dagli esami, in quattro giorni ne ho dati due! Quindi vado sempre
un po’ di fretta quando sono al computer! Comunque, mandami pure tutto quello
che vuoi, se riesce a sollevarmi il morale, che si trova già più in basso della
terra, dall’altro capo del mondo! Poi, ho sentito su quel bellissimo programma
di coming soon che una tipa ha letto su internet che dan e emma stanno insieme!
Sai qualcosa o saggia Maripotter?? Tu l’hai visto il nuovo trailer del film? Su
internet ci sono già le immagini, anche di quando hermione tutta timida e
vestita per il ballo scende le scale e Harry la guarda diciamo…molto sorpreso!!
Ihihih, che carini!!!
Mary: già, due occhi neri, credo che il wwf mi denuncerà per
i diritti d’autore. Anche a te non rivelerò nulla su helen, niente, proprio
niente! Dovrete aspettare! Ahahahah…vabbè ti dico che hermione non sa nulla.
H+hr=truelove: devo dire che leggendo la tua recensione e la
tua teoria…sono rimasta sbalordita! Ma non ti dirò perché: se perché è tutta
giusta, o perché è giusta in parte, o perché è completamente sbagliata!
Ahahahahah!! Comunque per i sostenitori della coppia più sbagliata che ci possa
essere, io non canterei ancora vittoria. C’è ancora un libro e conoscendo la
rowling uno ci si deve aspettare di tutto dato che ama i colpi di scena.
Haras:bene, sono contenta che ti senta più sollevata. E dopo
aver letto questo capitolo? Come ti senti? Immagino, immagino…
Atena89: anche a te non dirò nulla su questo nuovo
personaggio. Lo stiamo per scoprire. Sei contenta per Harry e Hermione? Io sì,
che bello! Mi faccio i complimenti da sola!
Merewen:niente paura, nessuno scherzetto…per il momento. Lasciamo in pace i due neopiccioncini. Se lo meritano! Per Helen…che dire, mi sta simpatica e la vedremo fra qualche capitolo!
FedeHermy: beh, tu dici che la rowling si è incasinata un po’, però…mentre scriveva i libri, lei sapeva come andava a finire tutto. E comunque il fatto che Draco non abbia ucciso, può essere un buon segnale, per non parlare del fatto che ginny e draco starebbero benissimo insieme. Harry e Hermione sono più che perfetti e Ron…beh, lui potrebbe mettersi con Luna. Mi sembra molto adatta a lui, almeno restando al quinto libro. Lei lo guardava in modo particolare, no?
Rosaripotter: spero che tu abbia smesso di soffrire, ti è
piaciuto questo capitolo? Scommetto proprio di sì!
Marco: tu sei un altro marco, non quello di sempre, vero? Comunque, grazie per i complimenti e cerca di non farti passare la voglia di leggere la mia storia!
Diego: cavolo, nessuno mi ha mai detto che i personaggi si
fanno troppe seghe mentali. Beh, forse è vero, però a me piace farli
scervellare in quel modo.
FraFra: ciao, era da un po’ che non ti sentivo. Bene, sono
contenta che sia tornata. Che mi dici di questo capitolo, ti è piaciuto? Spero
proprio di sì, l’avrò riscritto tre volte almeno.
Un grazie anche a Scarlet (prometto che appena ho un po’ di
tempo vengo sul sito!) e a matteo (l’email
è stata davvero emozionante!).
Ciao a tutti
Kia85