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Autore: Peach_93    21/07/2010    2 recensioni
Ciao ragazzi! eccomi con una nuova Dra\mione. è ambientata al 5 anno di Hogwartz (anche se inizia d'estate) ma non tiene conto dei libri (visto che tutto quello che so di Harry Potter l'ho imparato dai film e da efp XD)Spero che vi piaccia! Hermione salva Draco Malfoy da un'aggressione e lo cura, cosa nascerà da questo episodio? ma ovvio, un'altro sclero di Peach XD baci a tutti
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Peach Corner:

Ciao ragazzi! Lo so che non aggiorno da tanto e che  vi ho fatto aspettare parecchio, dite che potete perdonarmi? Se ci siete ancora spero che vi piaccia il capitolo! Alla prossima miei cari! (per che segue anche le altre mie storie le aggiornerò presto, giuro!)

Ringrazio i 18 che mi preferiscono e i 30 che mi seguono! Grazieee!!! Ringrazio anche i 14 che mi hanno messo tra i preferiti! Grazie mille!!

 

Barbarak: Hai visto? Melanie è la sorella, in questo capitolo Draco abbasserà le difese confidandosi con Hermione, i due stanno imparando a conoscersi e piano piano si apriranno l’uno con l’altro… grazie della recensione!! Baci

 

Dorota: Hai capito benissimo! In questo capitolo leggerai chiaramente ciò che è successo, spero ti piaccia! Un bacio e grazie per la recensione!

 

Senza Fiato: Grazie mille! Sono contenta che ti piaccia la storia! Cosa ne dici di questo chap? Un bacio!

 

L i S: Hai proprio azzeccato! Per Draco Melanie è tutta la sua famiglia, capirai meglio nel capitolo ciò che è successo, cosa te ne pare? Grazie della recensione! Un bacio

 

Bacioni a tutti! Peach_93

 

Capitolo 6

 

Draco era appena stato a casa del suo amico Zabini e dopo un pomeriggio speso tra chiacchiere e quidditch era stanchissimo, era appena arrivato a casa ignaro di quello che lo attendeva...Entrò tranquillamente nel salotto illuminato di Malfoy Mannor e vide sua madre, seduta sul lussuoso divano bianco che arredava la stanza, con il viso tra le mani.
“Madre… cosa c’è che vi turba?” chiese lui preoccupato.
La donna non rispose e abbassò il capo colpevole, logorata da un senso di colpa che le impediva di parlare.
All’improvviso suo padre entrò nella stanza e Narcissa Black si alzò di scatto in piedi dicendo: “Lucius, ti prego, dimmi che sta bene…”.
L’uomo ghignò e ignorandola si diresse verso le cucine.
A quel punto Narcissa scoppiò in lacrime e si accasciò a terra piangendo.
Draco spalancò gli occhi incredulo, si voltò velocemente verso la porta da cui era entrato suo padre e vi entrò di corsa, ciò che vide lo pietrificò: accasciato a terra vi era il corpo di una ragazza bionda, dai capelli lunghi e lisci, il suo viso aveva i lineamenti sottili e delicati ed era più pallido del solito.
Lentamente si avvicinò incredulo a quell’esile figura, era immobile, non si muoveva, sembrava quasi morta… quando le si inginocchiò accanto gli uscì solo un flebile sussurro: “… Melanie…”.

 

“Melanie!” esclamò di colpo Draco aprendo gli occhi.

 “Mhh... eh?” rispose una voce assonnata.

Il ragazzo si mise a sedere guardandosi intorno, si trovava su un letto matrimoniale, in una stanza non molto grande a lui conosciuta ed era notte fonda.

Ancora quel sogno…

“Draco, che ti prende?” Chiese Hermione preoccupata.

Il ragazzo la guardò rimanendo in silenzio per qualche minuto cercando di calmare il suo battito cardiaco accelerato e il respiro affannato, poi passandosi una mano tra i capelli le rispose: “Era… solo un incubo, nulla di che”.

“Quell’incubo sembra averti scosso parecchio…” constatò cauta la riccia.

Draco la guardò, indeciso se raccontarle tutto o fare finta di niente, era una cosa troppo personale per lui e parlarne non era facile, ma dopotutto lei gli aveva salvato la vita, accogliendolo in casa sua senza pretendere spiegazioni forzate nonostante tra loro non corresse buon sangue, oltretutto lui sentiva il bisogno di sfogarsi, perché se parlare era difficile tenersi tutto dentro lo stava diventando ancora di più.

Per questo motivo si appoggiò alla testata del letto e cominciò a parlare titubante: “Questo perché in realtà l’incubo che ho appena fatto non è altro che una cosa che ho vissuto realmente”.

Hermione a quelle parole, intuendo le intenzioni del ragazzo e la sua titubanza, si mise a sedere sul letto e gli disse: “Ti va di parlarne?”.

Lui annuì lievemente e riprese il suo discorso: “ Prima di raccontarti del sogno e di ciò che è successo c’è una cosa che devi sapere, io ho una sorella di due anni più piccola”.

“Una sorella?!” Esclamò la grifondoro sorpresa.

“Già, il suo nome è Melanie, pochi a Hogwarts sanno di lei perché frequenta Beauxbatons, mio padre ha preferito spedirla lì perché non voleva frequentassimo la stessa scuola, voleva che crescessimo distanti, ma nonostante ciò la sentivo quasi tutti i giorni perché ci mandavamo lettere via gufo, è triste dirlo ma lei è la sola della mia famiglia con cui vado d’accordo, anzi, lei è la mia famiglia, lo è sempre stata”.

“Devi tenerci molto a lei” disse Hermione vedendo lo sguardo perso di Draco.

“Moltissimo, io e lei ci siamo sempre sostenuti a vicenda ed è grazie a lei che ho tirato avanti fino ad ora e ho sopportato i duri insegnamenti di mio padre, era lei a curarmi quando lui mi picchiava e viceversa, insomma, eravamo molto uniti…”.

“Eravamo? Perché parli al passato?”.

Prima di rispondere Draco prese un respiro profondo socchiudendo gli occhi, poi fissando dritto davanti a sé le raccontò ciò che accadde: “Qui entra in gioco il mio incubo... un pomeriggio tardo, dopo essere stato da Blasie, sono tornato a casa e ho visto mia madre sul divano del salotto, era molto abbattuta e le ho chiesto cosa fosse successo, lei però non mi rispondeva… poi ad un certo punto una porta si è aperta ed è arrivato mio padre, mia madre piangendo gli ha chiesto se Melanie stesse bene ma lui non ha risposto, a quel punto lei è crollata a terra piangendo e io sono corso nella stanza dalla quale mio padre era uscito e dentro ho visto Melanie sdraiata e priva di sensi…quel bastardo di mio padre l’aveva cruciata talmente tanto che ora lei è in una specie di coma… qui di solito mi sveglio, comunque quel giorno i miei genitori l’hanno portata al san mungo lasciandomi a casa da solo, quando sono tornati ho chiesto spiegazioni a mio padre e lui mi ha detto che l’aveva punita perché non voleva ubbidire agli ordini, non mi ha nemmeno voluto dire quali, la rabbia che già provavo a quel punto è esplosa e per la prima volta io e mio padre abbiamo litigato, gli ho urlato che non sarei mai diventato come lui e che poteva scordarsi del fatto che sarei diventato un mangiamorte, cosa che mi aveva proposto qualche giorno prima, inutile dire che lui era furioso quindi alla fine sono scappato via di casa senza portarmi nulla dietro e mi sono rifugiato da Blasie per la notte, il giorno dopo mentre i miei erano al lavoro io e lui siamo entrati nel Mannor di soppiatto e abbiamo spedito le mie cose nella tenuta estiva dei Malfoy che ho ereditato da mio nonno, è il posto più sicuro per me dato che il vecchio Abraxas quando sono nato l’ha incantata in modo tale da far entrare solo chi decido io, da quel giorno mi sono messo in viaggio per raggiungerla passando per il mondo babbano per evitare che mi trovassero, anche se non ha proprio funzionato, ed ora eccomi qui”.

Finito di parlare Draco si sentiva sollevato, era come se prima un macigno gravasse sulle sue spalle e ora quel peso si fosse dissolto al’improvviso.

Raccontarle ciò che era successo non era stato facile, e nel parlare di Melanie alcune lacrime avevano cercato di solcargli il viso dispettose, ma lui le aveva trattenute, anche se a fatica, e ora si sentiva meglio.

“Draco io… non immaginavo che…” tentò di dire Hermione, visibilmente sconvolta.

“Shhh… ti prego, non dire nulla, non voglio che tu provi pena per me” ribatté lui interrompendola.

“Non è pena quella che provo, è solo che mi dispiace per te, non sai quanto… io non so se avrei la tua stessa forza per sopportare una cosa simile, penso che tu abbia avuto coraggio a ribellarti così a tuo padre e abbia fatto la scelta giusta”.

“Avrei voluto fare di più però… forse se non fossi stato da Blasie quel pomeriggio avrei potuto impedire a mio padre di cruciarla e ora sarebbe qui con me e non al san mungo” disse sentendo gli occhi inumidirsi.

Hermione lo abbracciò e gli disse: “Non dire così, non potevi sapere ciò che sarebbe accaduto, non puoi fartene una colpa”.

Il ragazzo rispose all’abbraccio stringendosi a lei e immerse la testa nei suoi capelli, che vennero inumiditi da qualche lacrima.

Sentì la mano di Hermione carezzargli lentamente la schiena per calmarlo e l’altra mano salire per poi posarsi tra i suoi capelli biondi.

Rimasero così per qualche minuto finché lei non si staccò e sdraiandosi gli fece appoggiare la testa sul suo petto cullandolo, poi con fare materno gli disse: “Dormi ora, e non pensarci più, sia tu che lei siete al sicuro”.

“Grazie Hermione” disse Draco poggiando un braccio sulla vita di Hermione.

I due ragazzi si addormentarono così, sereni, l’uno tra le braccia dell’altro.

  
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