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Autore: shinzui    22/07/2010    0 recensioni
ciaooo a tutti...questa è la mia prima fic sulla coppia shikaxtema...so che il titolo è penoso ma nn sapevo che altro inventarmi...comunque come avrete già capito la storia è ambientata nel mondo della scherma...per favore se leggete non è che mi potreste lasciare un recensioncina? anche piccola piccola
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Temari, Shikamaru Nara
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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EN GARDE 3 Avviso: allenamento speciale!!!

- C-Che cosa?- Shikamaru era rimasto allibito dalla proposta di Temari, non voleva proprio crederci, ma sapeva che se avesse rifiutato non solo gli altri lo avrebbero considerato un fifone ma sicuramente Temari lo avrebbe deriso fino alla nausea - Che cosa c'è? Sei diventato sordo per caso?- lo schernì  la bionda -Che seccatura! E va bene accetto la sfida!-
Tutti si riunirono attorno alla pedana dell'incontro. C'è chi tifava il moro, c'è chi tifava la bella bionda e c'è che rimaneva in silenzio (es Sasuke e Neji ndMe).
- Ok ragazzi le regole le conoscete, vince chi arriva per primo a 15 stoccate e mi raccom...- - Taglia corto Inuzuka e comincia ad arbitrare- lo rimproverò Shikamaru; Kiba si era un po' offeso per l'interruzione ma diede il via all'incontro.
   
I due cominciarono con lo studiarsi, ma appena il moro incrociò lo sguardo di Temari attraverso la maschera gli si bloccarono le gambe, le sue facoltà mentali andarono a farsi benedire e il braccio che impugnava la spada non rispondeva più; tutto questo in un solo istante che però per Shikamaru sembrò un'eternità, Temari ne approfittò e segnò il primo punto. Il ragazzo digrignò i denti " Ma che cavolo mi è successo...perchè mi sono bloccato" la ragazza intuì i pensieri dell'avversario, la sua bocca si storse in un ghigno.
Kiba stava per ridare il via...ma Shikamaru gli chiese due minuti di pausa, di solito non si dovrebbe, ma siccome quello era solo un incotro amichevole per lui andava bene, ma per correttezza chiese alla ragazza se lei era daccordo - Cosa c'è Nara? Sei già stanco? Comunque per me va bene-
Entrabi andarono alla propria estremità di pedana. Shikamaru si accovacciò e formò con le mani un cerchio unendo i polpastrelli, chiuse gli occhi e si concentrò. Temari lo guardò tra lo stupita e l'incuriosita.

Dopo neanche due minuti Shikamaru sciolse quella posizione e ritornò in piedi - Bene! Possiamo ricominciare!- esclamò Kiba sorridendo e vedendo i due ritornare al centro.
"L'unica cosa che mi chiedo è a che cavolo gli sarà servito comportarsi così?...cosa avrà escogitato?...cosa mi devo aspettare?" Temari non sapeva più cosa pensare, il fatto che dopo due minuti si fosse alzato di punto in bianco senza alcuna espressione, senza alcun indizio di quello che aveva macchinato l'incuriosiva parecchio e allo stesso tempo l'agitava un  po' "Vorrà dire che aspetterò e lo studierò...quando sarà il momento giusto lo attaccherò di nuovo"

Il combattimento ricominciò.
Il tempo passò, i due atleti tra finte, cavazioni, circolate, stoccate, ecc... si studiavano, si stuzzicavano però ad ogni punto nessuno dei due esultava, rimanevano seri e concentrati e non facevano nemmeno caso agli applausi e agli incitamenti dei propri compagni, si fissavano, ma mentre Temari cercava di capire a cosa mirava il ragazzo, l'altro era completamente concentrato sul far funzionare il suo piano anche se non lo preoccupava più di tanto.
Dopo cinque minuti dall'inizio dell'incontro erano 14 pari. Erano stanchi, tutti e due con il fiatone, si fissarono negli occhi, entrambi senza saperlo provarono una sensazione simile, la stessa che aveva provato Shikamaru pochi minuti fa. Però stavolta lui si era imposto di non farci caso e così fece, Temari aveva deciso dopo pochi istanti di non darci peso e di rimanere concentrata sull'incontro, sentì una goccia di sudore scenderle inizialmente vicino all'occhio poi proseguire la sua strada lungo la sua guancia ambrata, per poi andare a contatto col tessuto rosso dell'interno imbottito della maschera ed essere assorbita da esso; altre gocce fecero la fine della prima, i suoi capelli erano imprignati di sudore e appicicati alla fronte,Temari era stremata, fradicia come se qualcuno le avesse appena buttato una secchiata d'acqua in faccia; Shikamaru era distrutto, la sua fascetta per il sudore era bagnata come se fosse stata lasciata in ammollo nell'acqua per qualche ora, il suo volto imperlato di sudore e ogni volta che inspirava ed espirava gli sembrava avere un incendio all'interno dei polmoni.

Il moro abbassò per un attimo la spada, Temari approffitando del gesto si lanciò all'attacco, Shikamaru sorrise, era caduta da un pezzo nella sua trappola ma solo adesso se ne sarebbe accorta, raccolse le sue ultime forze e parò l'attacco ruoatando la mano verso l'alto e portando le unghie verso l'avversario, trasportò la lama della sua avversaria verso la sua sinistra fece un passo in avanti verso destra e puntò la punta della sua spada all'addome della ragazza, ma non la toccò, non mise la fine a quell'incotro; anzi era intenzionato a farlo in un altro modo, Temari era rimasta paralizzata, ma non capiva perchè il ragazzo non segnasse il punto era rimasto lì fermo a poca distanza dal suo corpo, ne poteva sentire il respiro irregolare per la fatica e i suoi occhi neri come la pece che la fissavano probabilmente aspettando una reazione, ma non aveva comunque senso poteva farle punto quando voleva in quella posizione, ma quello che stupì di più la ragazza è quando Shikamaru cominciò ad allontanarsi da lei senza fare punto: non si mosse, non sapeva se fosse per vedere cosa avrebbe fatto o se fosse perchè si stava ancora dando della stupida per il fatto di essere caduta in pieno nella sua trappola. Ora capì a cosa aveva pensato in quei primi due minuti di pausa.
Quel ragazzo aveva programmato tutto, aveva fatto tutto ciò che voleva lui.

Dopo essersi allontanato di qualche passo si mise ritto in piedi e fissò per un attimo gli occhi acquamarina della ragazza per poi chiuderli e dire a granvoce - Basta! Sono stanco! Mi arrendo- la bionda strabuzzò gli occhi, non poteva credere a ciò che aveva appena udito.
Asuma che aveva osservato tutto l'incontro aveva un'espressione quasi indifferente - È sempre il solito non cambierà mai- commentò il maestro con la sigaretta spenta in bocca.
Solo una cosa l'aveva sorpreso di tutta la faccenda...il fatto che si fosse arreso in un combattimento dove era contro....una ragazza.

A fine allenamento i ragazzi si diressero verso gli spogliatoi.
Temari stava ancora pensando a quello che era successo all'incotro, ad un certo punto Ino, Tenten e Sakura le andarono incotro - Scommetto che stai ancora pensando all'incotro- disse la rosa strizzando l'occhio - Beh...ecco...- la bionda di Suna stava diventando rossa "Cavolo ma si capisce così tanto?" -Tranquilla! È il modo di fare di Shika, a meno che non si trovi ad una gara solitamente non ha mai molto voglia di allenarsi- continuò la bruna - L'unica cosa che mi lascia un po' perplessa è il fatto che si sia arreso contro una ragazza- riflettè Sakura mentre si spogliava per andare a farsi la doccia come le altre- Che vorresti dire?- quella riflessione aveva fatto drizzare per qualche strano motivo le orecchie di Temari - Beh ecco devi sapere- questa volta a parlare fu Ino - che Shikamaru non è solito ad arrendersi di fronte ad una ragazza. Secondo lui un ragazzo non può perdere contro una del gentilsesso. È per questo che diciamo che è strano! Tu sei la prima con la quale Shika si arrende ad un combattimento-.
Il commento delle nuove amiche aveva lasciato Temari con mille pensieri nella testa.
Decidendo di non farci più caso, scosse la testa e prendendo le sue cose andò a farsi la doccia.

Dopo essersi cambiati i ragazzi si diressero ognuno per le proprie case.
Temari salutò le ragazze e si avviò da sola verso casa - Che fai seccatura, giri da sola per le strade a quest'ora- la ragazza si voltò di scatto per vedere chi avesse parlato fin quando non incotrò due occhi neri come la pece che si confendevano con il buio della notte - Cosa è sta storia cry-baby? Quando mai io ti ho dato il permesso di potermi dare un soprannome?- disse con un sorrisino di sfida sulla faccia - Beh anchio non te l'ho dato, ma tu me ne hai appena affibiato uno- - Sì ma sei stato tu a cominciare- - Tu devi continuare ad avere sempre l'ultima parola vero?- - Sì!- scacco matto per Temari.
- Dai forza ti accompagno a casa- disse il moro con aria indifferente - Come sarebbe a dire che mi accompagni a casa! Non ho mica bisogno della scorta. So cavarmela benissimo da sola io- disse fieramente battendosi un dito sul petto.
Shikamaru la guardò per qualche istante, poi facendo spallucce e socchiudendo gli occhi disse - Fa come ti pare, ma poi non venirmi a dire che non ti avevo avvisato- -Tsk! E perchè dovrei farlo?!- ribattè lei - e poi non sai nemmeno dove abito!- - Sicuramente vicino a casa mia, dato l'incontro-scontro di pochi giorni fa-
Rimasero in silenzio per pochi secondi.
- Allora ciao- disse il moro voltandogli le spalle e incominciando ad incamminarsi; la bionda lo fissò per qualche secondo, per poi cominciare ad incamminarsi per la sua strada.
Qualche minuto più tardi era arrivata a casa; era stanca morta e aveva una fame da lupi, quindi appena attraversò il cancelletto di casa, si diresse rapidamente all'interno dell'abitazione.

Quando il portone si fu chiuso, un ragazzo che si era nascosto dietro la colonna del cancelletto si avviò verso casa.
Shikamaru l'aveva seguita per tutto il tempo, per assicurarsi che non le accadesse niente. Aveva sentito parlare di violenze sulle donne e non voleva che a una di queste che conosceva potesse accadere qualcosa.
Comunque prima aveva indovinato, entrambi abitavano nello stesso quartiere, peccato che lui abitasse esattamente dalla parte opposta.
Lanciò uno sbuffo boffonchiando un "Dannata seccatura", ma con un sorrisetto stampato in faccia, si avviò verso casa, consapevole già del fatto che quando sarebbe tornato a casa sua madre gli avrebbe urlato addosso di tutto, a causa dell'ora tarda e a causa della sua pigrizia non avrebbe mai creduto alla sotria, che aveva accompagnato una sua compagna a casa.

Tema ri era salita velocemente in camera a lasciare il borsone di scherma, passando vicino alla finestra intravide qualcuno, tornò un attimo indietro a guardare meglio e vide un ragazzo con i capelli neri legati in un codino -Shikamaru!- sussurrò quel nome, come se non volesse farsi sentire da nessuno, con aria sorpresa ma con un piccolo sorisetto stampato sulla faccia.

-SHIKAMARUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU- (il ragazzo era rientrato in casa)

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So che è una vita che non scrivo, ma mi mancava l'ispirazione...poi oggi ho letto alcune recensioni su questa storia e mi hanno spinto a continuare la storia....
Comunque, per XXXBEAXXX, sì pratico scherma da ormai quasi 11 anni e un giorno andando ad una gara mi è venuta l'ispirazione per scrivere questa storia
  
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