Visto che siamo arrivati a quattro, oggi aggiornamento speciale, sperando di arrivare a... non so... facciamo 5 stavolta? =)
LAZIONELCUORE: Aw grazie <3
CriCri97: Dankiu <3
erikappa: Grazie =) Ginny all'inizio doveva andare a Serpeverde, ma dopo un sogno colorito in cui mi minacciava di morte ho deciso di metterla a Corvonero =P
ika90: woot woot <3 Numero quattro *suona il campanaccio della lotteria* hai vinto un biscotto =) Oh sì, l'Accademia era durissima, perchè allenava solo i migliori. Da mille che facevano il test solo 28 erano ammessi ogni anno, e l'ammissione al primo anno non garantiva l'ammissione agli altri in automatica. Draco cambierà, ve l'assicuro, e sì, la missione di Harry sarà "trasformiamo Malfoy", perciò sarà una cosa da ridere XD Se ti dico perché Maria ha seguito Harry svelo la storia °^° Scusa ma a questo non posso rispondere (LOL).
Visto che siete stati bravissimi vedrò di postare un bel capitolo e non un filler (che devo annunciare purtroppo arriverà presto perchè qui sembrano mancare le transizioni xD)
Pensavo di fare Piton un figlio dei fiori eroinomane, ma poi sono tornata sui miei passi (haha), mentre invece la McGrannit avrà un'ottima impressione del nostro eroe XD
Oggi inoltre mi sono decisa a dare un nome al bufalo biondo LOL. Godetevi il capitolo XD
And Suddenly … Nothing happened (but it happened
suddenly)
E il sipario si chiude con il te'...
La classe si diresse imprecando
verso la lezione di Pozioni.
Era appena stato comunicato che il
Corridoio del quinto piano (scorciatoia per i sotterranei non indifferente per
la quale si accedeva all’aula senza bisogno di uscire dal Castello) era stato
devastato da Pix, e per questo chiuso a tutti gli studenti, e per questo tutti
coloro che dovessero raggiungere l’Ingresso Ovest avrebbe dovuto recarsi nel
punto richiesto dal Ponte di Pietra, completamente
scoperto. Non sarebbe stato un problema, se non fosse stato che negli ultimi
quaranta secondi sembrasse che il cielo azzurro fosse stato preso a pedate da
nuvoloni scuri, e che fosse giunto il Diluvio Universale Parte seconda.
Grandine e scudisciate d’acqua precipitavano con la stessa violenza di una pioggia di proiettili, anche se nessun membro della comunità Magica sapeva cosa fossero…
Giunsero ai Sotterranei morti affogati, zuppi fino al midollo e con i capelli attaccati alla pelle tanto erano fradici. Alcune ragazze truccate cercavano disperatamente di correggere quello che fino a qualche minuto prima era stato un make-up degno di una bambola di porcellana giapponese (che ai ragazzi sembrava una caricatura ma alle ragazze piaceva), mentre altre con incantesimi in cecoslovacco arcaico aspiravano dalla loro permanente ormai distrutta qualsiasi residuo d’acqua e ghiaccio secco.
Ronald Weasley era piuttosto contento
della pioggia, e si scuoteva con fare ferino i capelli, vantandosi con gli
altri ragazzi di essere un vero uomo, mostrando fiero i pettorali che si
intravedevano sotto la camicia bianca dell’uniforme.
Harry Potter dal canto suo si limitò ad
asciugare i libri e la tunica, al resto avrebbe pensato dopo, non aveva bisogno
di arrivare in ritardo a causa di un po’ d’acqua.
L’aula di Pozioni era gelida. Le
finestre erano oscurate e l’aria stantia, e il clima umido dava alla stanza un’aria
ancora più sfitta. Il fuoco sotto ogni calderone era spento, e non bolliva
nulla in nessuno di essi. Sembrava infatti che l’aula di Pozioni fosse deserta.
I ragazzi rimpiansero amaramente il non
aver tentato di asciugarsi prima per gonfiare i muscoli, il giorno dopo si
prospettava una bruttissima polmonite per ciascuno di loro, mentre le ragazze
cercavano a turni di fingere un attacco di freddo improvviso, giusto per farsi
notare. Quando fu
palese che tutti i ragazzi, a parte alcuni che nemmeno le guardavano, avessero
troppo freddo per cedere il loro mantello, con uno sbuffo seccato tornarono a
compattarsi in branco, cercando di scaldarsi.
Passarono diversi minuti, ma del
Professor Piton nessuna traccia. Gli studenti stavano diventando euforici,
Piton che saltava una lezione? Potevano davvero sperare tanto? A giudicare
dallo stato di trascuratezza dell’aula sembrava di sì.
La conferma giunse quando una ragazzina
con le trecce, di tredici anni o appena più, giunse timida alla porta,
annunciando che il Professore non si sarebbe presentato, poiché non si sentiva
bene.
Grida di giubilo proruppero dai
Grifondoro, che non si aspettavano una tale fortuna al primo giorno.
La gioia diminuì parecchio al pensiero
del ponte di Pietra.
Dopo pranzo gli
studenti si trascinarono a Trasfigurazione. Avevano avuto il tempo di
asciugarsi e sistemarsi, e magari anche di rifocillarsi.
La classe di Trasfigurazione era ampia e
aveva importanti finestre, situate però troppo in alto perché un qualsiasi
studente potesse distrarsi guardandovi fuori, anche se non abbastanza da
impedire la visuale sul Diluvio, che dall’atto secondo sembrava giunto allo
Spannung.
La professoressa McGrannit entrò in classe senza molti complimenti, con un’andatura severa che scostava terribilmente dal balletto grazioso di Maria.
Senza troppi complimenti agitò la bacchetta e porcellini d’india
furono sbattuti in gabbia dalla lezione prima, i banchi furono puliti e sulla lavagna
scritti complicati a proposito della Trasfigurazione da un animale all’altro fino
a giungere alla trasfigurazione umana apparvero dal nulla.
La classe fissò terrorizzata quello che li aspettava, di certo
trasformare un Cane in un gatto era una cosa che non avevano mai fatto, e non volevano
certo provare adesso!
-Dunque- cominciò la professoressa –Oggi non cominceremo con questa roba, voglio
fare un ripasso della materia precedente, e controllare chi si sia esercitato durante le vacanze- La mano di Harry subito
scattò in risposta, ma la professoressa tagliò corto –Sì,Potter, lo so, spero solo che tu riesca a metterti in pari con gli altri
presto, anche se non so quanto tu possa
essere in grado di recuperare considerato che non danno mai compiti estivi in quel
posto…-
Harry sollevò le sopracciglia, quanto poco sapessero i professori
della loro preparazione era allarmante, il solo fatto che l’Accademia desse solo
2 settimane di vacanze estive doveva far capire che ovviamente non potevano dare
compiti.
La classe lo guardava stranita, le ragazze erano già tutte contente all’idea che forse avrebbero potuto offrirgli ripetizioni, i ragazzi (e soprattutto Ronald) ridevano sotto i baffi, se il ragazzo si fosse dimostrato incompetente a Trasfigurazione, potevano sempre vantarsi di essere migliori di lui.
La prof distribuì le teiere, da trasformare in Testuggini.
Molti ragazzi, reduci da tale esame al terzo anno e quindi terrorizzati dalle
tartarughe sbuffa-vapore o con la corazza a foglioline, pregarono di riuscire
bene stavolta, mentre con un occhio tenevano sotto tiro il nuovo arrivato.
Un’ora dopo, circa a lezione ultimata, varie tartarughe
stavano sedute sui banchi (può una tartaruga stare seduta?! Nda), mentre
l’insegnante passava tra i banchi alternando sorrisi a sguardi severi.
Quando arrivò al banco di Potter, che sedeva da solo, fissò
incredula la teiera ancora intatta, senza alcun segno di essere cambiata,
mentre il moro la fissava concentrato.
-Troppo difficile,
Potter?- Chiese scettica –Eppure è
roba da terzo anno… sono davvero de- Non riuscì a finire la frase, perché
il ragazzo la precedette –Veramente
professoressa, stavo cercando di farlo con il pensiero, perché così- e
batté la bacchetta sulla teiera, che si mise all’istante a muoversi poiché
divenuta testuggine –mi era già
riuscito…- e detto questo ritrasformò la testuggine e riprese a fissarla.
L’insegnante, pallida, non disse nulla, si allontanò dal suo
banco e con un “10 punti a Grifondoro” dichiarò conclusa la lezione.
Se prima i ragazzi erano convinti che il moro sarebbe stato una preda “facile”, appena arrivato, educato Diosolosadove, si erano sbagliati: il ragazzo sembrava più avanti a tutti loro, e la cosa li irritava.
Dopo la lezione di Trasfigurazione e quella di Difesa, la classe
esausta si diresse verso
Ronald, però, considerati gli avvenimenti del giorno (la lezione
di Difesa era andata fin troppo bene per il moro, che aveva sbalordito la classe
ancora una volta), rimase di pessimo umore tutta la serata, e soltanto la sua LavLav
(la ragazzina gnaulante dai capelli color topoalmieledalcoloreindefinito) riuscì
a rimettere in sesto il suo “orgoglio ferito”.
Al tavolo dei Corvonero Harry scorse Ginny e le sue amiche, che
però erano troppo concentrate sulle loro chiacchiere per notarlo, pertanto il moro
si concentrò sul pasto.
***
Nei giorni seguenti Harry si sorprese di quanto il fatto che
lui fosse più avanti negli studi gli impedisse di farsi dei compagni. Tutti
nella classe lo fissavano come se fosse un alieno irraggiungibile… tranne le
femmine, che sembravano morirgli dietro ancora più di prima.
Aveva anche notato quanto fosse difficile incrociare Ginny
nei corridoi, ne’ quando doveva andare a
lezione ne’ nelle ore libere, e quando la intravedeva nei corridoi era
sempre seguita a stretto raggio dall’energumeno che aveva affatturato sul
treno, che aveva poi scoperto chiamarsi Dalton, Corvonero del Sesto anno, anche
se aveva l’età di uno del settimo.
In compenso aveva stretto una buona amicizia con Luna, con
cui passava moltissimo tempo a cercare bizzarre creature, e avevano preso con
successo qualche Nargillo, inviandone qualcuno agli zii, che erano stati a dir
poco euforici a riguardo.
Aveva scoperto da lei molte cose riguardanti ogni persona
che viveva nel Castello, come per esempio perché Malfoy si comportasse a quel
modo e aveva inoltre scoperto che la famiglia Weasley era divisa profondamente
da quando Ginny faceva il secondo anno, e la fazione “Ronald” non parlava più
con la fazione “Ginny” da anni, provocando nei genitori (che pure si erano
schierati dalla parte del ragazzo) un immenso dolore. Il motivo del litigio
però lo teneva segreto;
-Non faccio apposta, Harry, - disse Luna quella volta –Ma non spetta a me parlartene-.
Harry aveva capito ovviamente, ma non poteva fare a meno di incuriosirsi
su quella storia.