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Autore: sasyherm    23/07/2010    4 recensioni
Draco e Pansy sono sposati, con continui tradimenti da parte di lui. Ma la sua stessa moglie, in un impeto di sincerità, gli narra la storia di un amore, che custodisce dentro di se , e che la rende ancora felice, nonostante non si sia potuto concretizzare. "Aveva aperto il cassetto con la chiave della sua mente, e ora l’effluvio del suo amore, aveva invase le loro menti"
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Pansy Parkinson | Coppie: Harry/Pansy
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il Cassetto



IV





Quando sentii le morbide braccia di Pansy stringersi al mio petto, qualcosa si calmò dentro di me. Ci addormentammo così, abbracciati.
Feci uno strano sogno.
Mi trovavo in un paesaggio tutto innevato. Completamente bianco, poteva essere il paradiso, non si vedeva nulla.
Non faceva né caldo, né freddo. Non c’era anima viva.
Chiudo gli occhi, li riapro subito, come se mi mancasse la vista.
Un filo rosso, come un nastro per capelli, danza davanti a me, mosso da un vento che non sento.
Una figura comincia a profilarsi, all’orizzonte. La riconosco, è Pansy, bellissima, che afferra il filo che non riesco a prendere io, con un sorriso, la mano scattante, e lo stringe tra le lunghe dita.
Mi porge un lembo, e mi conduce nella tempesta…mi allontano seguendo il filo rosso, lei.
Il suo coraggio.


Quando mi svegliai, Pansy mi guardava sorridendo.
- Io credo che la storia ti stia prendendo un po’ troppo.-
Mi stiracchio, passo una mano tra i capelli per ravviarli.
- Non dovrebbe. Io odio Potter…-
- Potresti finire innamorato di lui, come lo sono io…-
Non so perché, ma sentirglielo dire con quella calma rasserenante, mi fa male.
Sono due giorni, che non esco. E nemmeno lei, ma non sembra pesarle.
Abbiamo rinchiuso il mondo fuori, e nella stanza echeggiano le sue parole, il suo racconto, il suo mondo…un piccolo spazio di vita e passato, dolce e amaro come le sensazioni di Pansy.
Una palla di vetro cristallino, facile da rompere, facile da ricostruire, con la mente e i ricordi di Pansy.

Il giorno dopo, a colazione, sarebbe stata dura.
E io sapevo, che sarebbe diventata sempre più dura, man mano che il tempo passava.
Ma non mi sentivo in colpa. Era Serpeverde, a doversi sentire in colpa, i miei amici.
Daphne mi fece un cenno col capo, la mattina.
Nel senso, non ti perdono, ma vedo di non prenderti a pugni, perché so che non centri.
La ringraziai con un sorriso.
Ovviamente, gli uomini sarebbero stati un problema.
E me ne resi conto, appena mi sedetti al tavolo di Serpeverde.
Draco mi fu subito al fianco.
Gli sorrisi, pensando ad una scusa plausibile, per la quale lo avevo rifiutato due volte.
Forse una malattia venerea…ma lui sapeva che stavo molto attenta.
- Pansy ieri sera non ti ho vista più…sei andata a prendere da bere, e sei sparita…cosa hai fatto, con chi sei stata?-
Posso dire che non lo so, mi sono ubriacata, e non ricordo nulla.
- Veramente, vorrei tanto darti una risposta, Draco…ma non lo so nemmeno io. Ho bevuto un po’ troppo.-gli risposi, sorridendo.
- A me sembra che tu stia benissimo…-rispose Draco, sospettoso.
- Bhe, ho preso una bella pozione contro la nausea e sintomi…ma sono ancora intontita, a dirla tutta.-
- Io non ho visto che ti ubriacavi, sinceramente.-
Ora faccio la parte della sconsiderata.
- Draco, non lo so. Non lo so, non so nulla, non ricordo nulla, del tutto. Forse ho preso una botta, ma davvero, non farmi domande, che non so rispondere.-
Ti prego, ma proprio ora devi fare il fidanzato preoccupato?ora che non voglio?
Prendo il piatto, e mi metto vicino a Daphne.
Meglio di nulla.
Mi accoglie con un sorriso di scherno.
- Prima avresti pagato perché Draco si preoccupasse così…-
- I tempi cambiano.-
- Un giorno mi dirai chi è , vero?-
- No, non lo saprà mai nessuno…-
- Va bene, vorrà dire che non ti copro, se ti vedo sparire.-
Maledetta Serpe, malevola.
Ma sorrido.
- Tu mi uccideresti, così tutti gli altri. Ci tengo alla vita.-
Ridiamo, e in quel momento entra Blaise, che subito mi cerca con lo sguardo.
Oddio, e ora?non ce la faccio ad affrontare anche lui, non ora, non con Daphne, non con Draco che non capisce che mi prende…
Non con me, che guardo Harry sorridermi, e salgo in Paradiso.
Daphne lo guarda, i suoi occhi si velano di tristezza, guarda me, a cui Blaise si sta avvicinando, sicuro come sempre.
- Pansy, devo parlarti…mi segui un attimo fuori?-
Harry lo guarda parlarmi, i suoi occhi aperti perforano le nostr figure. Ma gli faccio un debole cenno di calmarsi.
- Blaise, sto mangiando. E non ho nulla da dirti…-
Daphne  ha gli occhi fissi sul piatto, e decido di salvarla. Lei, e me stessa, da Blaise, Draco e gli altri che non vedono l’ora di capire che succede.
- Vieni, Daphne.-
Mi alzo, andando a prendere i libri, e lei docile mi segue.
Scoppia in lacrime appena uscita dalla Sala, e le passo un braccio sulle spalle.
Nasconde il viso nel mio collo, e mi chiede
- Perché?Noi siamo belle, intelligenti, speciali…-
- Appunto, i vermi devono stare con i vermi della loro stessa specie.-
Sono riuscita a farla ridere.

Per la Prima ora, Pozioni con i Grifondoro, non sono fortunata. Affatto.
Draco si siede vicino a me, sorpassando Daphne.
Provo a ribattere
- Draco, io e Daphne dobbiamo aiutarci. Facciamo sempre la pozione insieme…-
Si, lui fa completamente schifo in Pozioni, Daphne almeno è decente.
Daphne mi viene in aiuto
- Draco, ho litigato con Blaise.-
- Mettiti vicino a Theo.-
Daphne obbedisce, sedendosi dietro di noi, con Theo.
E allora, so di essere perduta.
Harry entra, e ci guarda. Sorride della mia paura, e con un solo sguardo mi restituisce la forza.
Ecco, ora sono cavoli.
- Pansy, senti, ti conviene dirmi alla svelta che succede, sennò scrivo ai nostri genitori…-
- E cosa dici, che non vengo più a letto con te?-
- Esatto. È tuo dovere compiacermi…cosa che manchi di fare, troppo spesso, da un pò. Voglio sapere cosa hai fatto ieri sera, perché tu e Blaise avete litigato, e perché Daphne stava quasi per piangere, stamattina.-
La voce di Draco è diretta, immobile. Domande, a cui devo rispondere.
- Draco, non lo so, non mi ricordo nulla di ieri sera, lo giuro. E riguardo Daphne e Blaise, si sono lasciati, e Daphne è distrutta. Io prendo le sue parti.-
Draco mi guarda, per capire se gli sto mentendo.
- Se tutto questo è vero, allora non è che stai evitando di venire a letto con me?-
La sua mano si posa sulla coscia, toccandola piano. E Harry guarda tutto. Posso sentire il suo sguardo sorvolare sulla mia espressione di paura.
Devo scostargliela. Devo. Io non ci voglio andare a letto con lui.
Chissà come me ne sto disinnamorando, se ci vado, comincia tutto d’accapo.
Lo sento irrigidirsi, quasi quanto lo sono io, ora.
Mi mordo il labbro, Piton non si accorge di nulla, nessuno ci guarda.
Tagliuzzo le erbe della pozione, ma la mano di Draco non si sposta di un millimetro, anzi, risale, e scosta il tessuto delle mutandine…
E una pozione esplode, riempendo di fumo la classe.

Tutti corrono fuori, e io riconosco l’odore. Petardi Weasley, ne lanci uno, e puoi dire addio all’ordine.
Rari, costosi.
Harry mi sorride, e corro fuori, trascinandomi Daphne dietro.
Tossicchiamo leggermente, per il fumo e le risate che si fanno largo nel petto.
- Pansy, ho visto tutto…-mi fa Daphne, e sorride.
La mia amica sorride, e io mi scosto un po’ di polvere dai capelli, rifugiandomi in uno stanzino.
Mi sbatte al muro, e sorride ancora
- Hai conquistato l’Eroe del Mondo Magico?-
- Mi ha conquistata lui…-
Mi abbraccia, felice per me. Rido sulla sua spalla, mentre lei mi accarezza.
- Ne morirà, Draco…-
- Siamo amici, Daphne.-
- Un amico non lancia un Petardo, giusto perché il tuo ragazzo ti tocca spinto...-
La guardo e non ci posso credere. È stato lui?
Daphne sorride della mia espressione meravigliata.
- Si, è stato lui…visto con i miei occhi.-

Quando uscii dallo stanzino, mi sentii scorrere nelle vene una nuova forza.
Non potevo permettere che gli eventi mi travolgessero.
Dovevo cavalcarli, io, con i miei istinti.
Un nuovo ostacolo si profilava all’orizzonte.
Alto, muscoloso, bellissimo, dalla carnagione olivastra.
Blaise Zabini.
Era il momento della verità.
Mi fermai davanti a lui, guardandolo fisso negli occhi.
Scostò un capello, portandolo dietro l’orecchio.
Le sue agili mani sciolsero il nodo che legava i miei capelli con un fermaglio, con tenera grazia.
- Pansy ascolta, anche se credo Daphne te lo abbia già detto…-
- Io non mi innamorerò mai di te, Blaise.-
Diritta al punto, chiara. Gli avevo dato un grande dolore, lo so.
Ma era il modo migliore per fargli dimenticare in fretta i suoi sentimenti.
Blaise si infuriò, sul suo bellissimo volto trasparì un ombra, per poi dileguarsi, ancora.
- Preferisci soffrire per sempre per Draco, piuttosto che cercare un alternativa?-
- Si. Perché non priverò mai Daphne di quello che non ho io…non la renderò infelice, solo per i tuoi orribili sentimenti.-
- Va bene. Ma non posso fare nulla per lei, Pansy…io non la amo, e non le sarò fedele , come Draco non lo sarà con te.-ribatte, in tono duro.
- Bene, ma non preoccupatevi, nessuno dei due…-
Mi voltai per andarmene, gettandogli un ultimo sguardo.
- Se smettiamo di amarvi , c’è ancora speranza di un poco di felicità, per noi.-

Le lezioni passarono in fretta.
Io sapevo che Blaise non avrebbe detto nulla a Draco, ne andava della loro amicizia.
Quando si trattava delle fidanzate, Draco non sentiva ragioni.
Io gli appartenevo, nessuno poteva anche solo pensare a me, in quel senso.
Riposi i libri nella borsa, con passo felino mi diressi fuori dalla Sala Comune, cercando di non interccettare Blaise o Draco.
Corsi a cercare Harry.
Lo trovai in Biblioteca, la Granger non c’era , chissà come mai.
Stava leggendo un libro.
Dalla mia postazione , dietro uno scaffale, potevo benissimo vedere tutta la sua bellezza.
Era bello, Harry.
Quei capelli scompigliati, gli occhi verdi…i muscoli che si erano formati con il Quidditch.
Vidi un paio di ragazzine cercare di attirare la sua attenzione , senza risultato.
Vediamo se ci sarei riuscita io.
Mi avvicinai quatta quatta, e quando fui dietro di lui, gli coprii gli occhi.
Si voltò subito, e appena mi vide, disse
- Pansy!Non fare mai più una cosa simile!-
- Il Salvatore del Mondo Magico che non si accorge di un attacco di una povera ragazza?Perdiamo colpi, Harry.-risi io, e lui si sciolse.
Mi fece segno di accomodarmi vicino a lui.
Presi una sedia, e osservai il suo libro.
- Cos’è?-
- Un libro avanzato di Difesa. Lo devo leggere, se voglio diventare Auror.-
La mano di Harry si pose sulla mia, la strinse tra le sue dita.
- Grazie per oggi…Harry…ma non puoi salvarmi per sempre. Draco è il mio fidanzato, e si aspetta che io vada a letto con lui.-
- Mi fa molto piacere, che la cosa non ti faccia piacere, Pans.-sorrise Harry, tranquillo. Non smise di tenermi la mano, e io gliela accarezzai.
Quell’unico, timido tocco, aveva il potere di calmarmi, più di mille carezze di Draco.
Era lì, davanti a me, il mio nemico di sempre, e non sentivo il bisogno di alzare le difese.
Lui, era Harry. Era solamente Harry. Con la sua saggezza, il suo coraggio, il suo altruismo.
Era mio amico, ed era il mio eroe.
- Sei il mio salvatore, mi hai salvato due volte, in due giorni…ma non ci fare l’abitudine, per favore…-
Harry di scatto si alzò, e con sguardo furioso mi condusse fuori, tenendomi la mano.
So che se l’avesse lasciata, l’avrei seguito ugualmente.
Chiamò la Stanza delle Necessità. Mi condusse dentro, e mi intrappolò tra le sue braccia.
Mi guardò diritto negli occhi e soffiando sulle sue labbra, mi disse
- Io voglio preoccuparmi per te. E tu…tu sei così coraggiosa e altruista, che non vuoi stare con me, per non rendermi infelice…non posso permetterlo, però.-
Attaccò le mie labbra, passando le mani nei capelli, accollando i nostri corpi.
Appassionato, esigente, e feci lo stesso , affondando le mani nei capelli scompigliati.
Le nostre lingue combattevano, si cercavano, si incontravano, si osservavano per poi assalire ancora.
Harry si staccò da me, con una certa dolcezza però, dopo aver calmato lievemente l’ardore.
Io sentivo la vista annebbiata e una certa debolezza del corpo.
Mi sentivo traballare.
I baci con Draco erano diversissimi, non mi prendeva mai con passione, anzi, pareva che ci godesse a vedermi volere di più.
Si concedeva poco , a lui e a me.

E io cercavo di bearmi solo della sua presenza, del fatto che lui fosse con me.
Invece Harry mi concedeva tutto, non arretrava, non esitava.
Mi sentivo veramente traballare, la sensazione di debolezza non mi abbandonava.
Era più psicologica che fisica, forse.
Harry mi strinse ancora , ghignando, quando mi appoggiai a lui, le mani sul suo petto.
Il ritmo del suo cuore era accellerato, come il mio.
Lo potevo sentire distintamente battere.
- Questo è l’effetto dopo un solo mio bacio, Pansy?-
Sorrisi, e lui mi cullò, come una bambina, baciandomi il naso.
Gentilmente, si staccò poco da me, e mi fece sedere su un divanetto apparso.
Posai il capo sulle sue ginocchia, mentre lui giocherellava con i miei capelli.
Con il suo mezzo sorriso, stemmo in quel modo per non so quanto tempo.
Era stupendo.
Sentire l’altro, lì, per te, con te. Non fare nulla, se non godere gli istanti che ci permettevano di non dimenticare, mai.

Draco si era acceso una sigaretta. L’aveva offerta a Pansy, ma lei aveva declinato con un gesto del capo netto.
Deciso.
- Pansy…perché hai smesso di fumare?-
Era una domanda stupida, in quel frangente. Cioè aveva saputo che il suo acerrimo nemico aveva fatto innamorare di se la sua donna.
Buffone, si disse tra se.
Sono solo un boffone, il pagliaccio di me stesso…una vita passata ad essere adorato con un eroe, e non sono stato capace di esserlo veramente, quando occorreva.
- Perché non tolleravo di essere dipendente da qualcosa…lo ero già troppo da te.-
Pansy rise, sventagliandosi con il ventaglio.
- Quello che vorrei farti capire, è che non serve darsi mille arie di grandezza…è bello essere grandi, sul serio, nella vita vera. Negare e negarti, non concedere mai nulla, a te e agli altri, non mettersi in gioco, poco a poco, ti fa perdere le persone care…perché non si vuole uno che si mostra un re, quando sappiamo tutti che è un codardo.-
- La vita è triste, Draco, è una lotta continua con i nostri desideri. Ma se smettiamo di volere qualcosa, o decidiamo che non sia importante, per noi desiderare qualcosa, le facciamo vincere un'altra battaglia. E quella cosa scompare, nell’abisso del passato, come tutto, prima o poi.-mormorò Pansy, le volute a spirale di fumo che ombravano i suoi occhi, ora immersi nell’immensità della notte, senza stelle.

Spazio autrice:
Questo è l’ultimo capitolo, oggi parto per le vacanze e ci resto un mese pieno.
Continuerò le mie storie, quando torno…vedrò di scrivere, mentre sono via.
Riguardo “ Gossip Girl’s Tributes” mi dispiace non aver potuto aggiornare.
Ma spero di scrivere altri tributi in questo mese, che pubblico però a fine agosto.
Cosa ne pensate di Blaise e Pansy? Vi piacciono?
Povera, povera Daphne…l’unica Serpe che si salva, con lo stesso destino della sua amica…orribili maschi Serpeverde!
Recensite numerosi!XOXO

Pekai: Anche a me, piacciono i finali lieti. E anche io sono molto protesa verso un lieto fine tra Harry e Pansy…li adoro, adoro il loro amore. Ma che ne sarà di Draco? Buone vacanze e recensisci!XOXO

Fange69: Harry è il centro di tutto. Lui è l’artefice, coraggioso e appassionato, che crea questa frattura…quindi tu vuoi un lieto fine per Draco e Pansy?
Posso dirti con sicurezza che Draco cambierà molto, durante questa storia.
Il racconto di Pansy, la sua saggezza, gli faranno comprendere in pieno ciò che si è perso, e che cercherà di recuperare…
 Buone vacanze e recensisci!XOXO

Arrivederci a tutti, buone vacanze da Sasyherm!
XOXO




















  
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