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Autore: elyl    23/07/2010    7 recensioni
"Tu mi chiedi perché dovresti essere diversa, perché non sei una < schifosa Mezzosangue >.” Deglutì, alla ricerca delle giuste parole. “Tu sei diversa da qualsiasi maga abbia mai conosciuto, Mezzosangue o Puro Sangue. Non mi importano le tue origini, mi importi tu.” Sbatté un paio di volte le palpebre, incredulo per quanto aveva appena detto.“Sei diversa da tutte perché io ti amo.” "
Lily Evans e Severus Piton stanno finalmente insieme e subito dopo la fine del loro settimo anno vanno a vivere insieme. Dopo 9 mesi nasce loro figlio, Alistair. Sono felici, ma la loro felicità non è destinata a durare. Infatti Severus decide di unirsi ai Mangiamorte e Lily si sente costretta a lasciarlo. Così Severus si ritrova solo con suo figlio e a lavorare per il Signore Oscuro, Lord Voldemort. Una sera è al Testa di Porco e assiste all'enunciazione della Profezia di Sibilla Cooman. Subito riferisce a Lord Voldemort ciò che ha sentito e questi crede che il bambino sia Harry Potter ed è deciso ad uccidere chiunque si metta contro di lui. Severus allora si rivolge ad Albus Silente e lo prega di salvare la madre di suo figlio, l'unica donna che ama, l'unica donna che abbia mai amato. Silente accetta, ma i suoi sforzi non valgono a nulla, poichè quando Harry ha solo un anno Lord Voldemort ucciderà i suoi genitori. Questa è la storia di Harry Potter e il suo fratellastro, Alistair Piton.
Quinto anno per Harry, Hermione e Ron, settimo per Alistair Piton. Il Signore Oscuro è tornato, ma nessuno crede a Harry. Severus è alle prese con il suo doppiogioco e deve proteggere il proprio figlio e quello di Lily Evans e James Potter. Cosa farà quando il Signore Oscuro gli chiederà di Alistair? Come reagirà Alistair quando scoprirà la verità?
Ormai il destino del giovane Piton è segnato. Cosa succederà?
Genere: Dark, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
Capitoli:
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Buona sera

Buona sera! Ecco a voi l’ottavo capitolo! Sono proprio contenta che il settimo e “frivolo” capitolo vi sia piaciuto *-* Effettivamente non si può sempre essere seri :D Per quanto riguarda questo capitolo abbiamo tre parti: la prima in cui Eric ed Alistair chiacchierano, la seconda in cui vediamo un Alistair riflessivo e veniamo a conoscenza di una parte del suo passato, la terza invece è quella più seria, di cui non vi anticipo nulla :D

 

Vi comunico che ho fatto una scaletta molto ma molto generale di tutta la fan fiction e ho scritto i titoli di tutti i capitoli: preparatevi perché sarà parecchio lunga, neanche io credevo che sarebbe stata COSI’ tanto lunga xD

 

Bon, dovrei aver detto tutto, come al solito i ringraziamenti alla fine u.u

 

Se volete farmi felice, fatemi sapere con un commentino se il capitolo vi piace o no :D

 

Buona lettura :D

 

 

Chapter VIII:

Hermione, O Hermione, Wherefore Art Thou

Hermione?

 

E poi a un tratto,

l'amore scoppiò dappertutto.

-          Fabrizio De André-

 

Alistair era sdraiato nel suo letto, le mani dietro la nuca, le dita intrecciate, lo sguardo sognante, la sua mente che continuava a rivivere quei pochi istanti passati con Hermione.

<Mi farebbe molto piacere uscire con te… potremmo fare un’altra volta, no?…ci vediamo.>

Sospirò. Erano poche parole, ma con quelle parole era riuscito a volare. Sorrise, felice, e chiuse gli occhi, beato.

Si aprì la porta e spuntò Eric.

“Alistair?” Lo chiamò, cercandolo nel buio della stanza.

Non ricevette risposta, così decise di accendere la luce. Sbattè le palpebre per abituare gli occhi, poi rimase fermo sulla soglia a guardarlo. Roteò gli occhi esasperato, chiuse la porta, lanciò un incantesimo per insonorizzare la stanza e si lasciò cadere sul letto.

“Alistair, mio caro amico, come stai?” Gli chiese iniziando a giocare con la sua bacchetta, facendola roteare con le dita.

“Bene.” Sorrise a trentadue denti. “E tu?”

“Benissimo, guarda. Va tutto che è una meraviglia.” Fece una piccola pausa. “Come mai tutta questa felicità?”

“E’ stata una bella giornata. C’era il sole, gli uccellini cantavano, Madama Pince scorrazzava per la biblioteca lanciando petali di rose, due piccoli cupidi con le sembianze di Potter e Weasley suonavano la loro piccola arpa sbattendo le loro piccole alucce.” Disse come se niente fosse.

Calò il silenzio.

“Amico mio, te l’ho già detto che devi dirmi da chi compri la roba che ti prendi, sì?”

“Perché?” Chiese senza scomporsi troppo.

“Bhè, non saprei. Dev’essere roba buona se vedi Madama Pince scorrazzare per la biblioteca lanciando petali rosa.” Guardò le unghie delle proprie mani. “O più semplicemente qualcuno ti ha reso felice.”

“Non so di cosa tu stia parlando.” Alistair aprì gli occhi e guardò divertito l’amico.

“Dai, sputa il rospo. Non ho voglia di lanciarti un’Imperius!” Esclamò fingendosi infastidito.

Alistair si mise seduto sul letto, le gambe incrociate, un sorriso che gli illuminava tutto il viso. Iniziò a raccontare, senza tralasciare alcun particolare, riportando esattamente tutto quello che era successo, dallo scontro con il padre, l’intuizione della biblioteca, il chiederle di uscire, fino a quando si erano salutati, sottolineando quanto fosse bella, simpatica ed intelligente.

Una volta finito di parlare sospirò, allargò le braccia e si lasciò cadere sul letto, senza mai riuscire a smettere di sorridere.

Eric lo guardò con un sopracciglio inarcato, poi si strinse nelle spalle.

“E’ così bella.” Sospirò il giovane Piton.

“Ho visto Mezzosangue più belle.” Ribattè.

“Ed è così intelligente.” Sembrava non avesse sentito le parole dell’amico.

“A che serve che sia intelligente?” Storse la bocca in una smorfia disgustata.

“Per parlarci?”

“La bocca non serve mica a parlare! Non ad una donna!” Esclamò indignato.

“Che animale.” Scosse il capo divertito.

“Ehy, bellino, ti ricordo che fino al giugno dell’anno scorso eri esattamente come me, eh.” Gli ricordò. “Poi non so che è successo, torniamo qua e tu sei tutto santarellino, quasi come se avessi fatto un voto di castità. Da quando è iniziata la scuola non sei ancora andato con nessuna.” Aggiunse scandalizzato, rabbrividendo all’idea.

“Semplicemente sono cresciuto.” Passò una mano tra i capelli.

“Bah! Ancora mi chiedo come fai a sentirti così per quella Mezzosangue.” Borbottò scartando una Cioccorana. “Ce ne sono tante.”

“Piantala di chiamarla così. Si chiama Hermione.” Disse tra i denti. “Lo sai che mi da fastidio.”

“U’a.” Si scusò mentre staccava con un morso la testa alla cioccorana.

Il Caposcuola guardò il soffitto e strizzò gli occhi, poi sospirò.

“E’ dall’anno scorso che mi piace.”

“Cosa?!” Esclamò incredulo.

“Mi piace dall’anno scorso.” Si strinse nelle spalle.

“Ma se l’anno scorso ti davi alla pazza gioia?!” Si portò una mano alla fronte.

“Non volevo ammetterlo. Andavo con chi capitava dicendomi che lo volevo, ma in realtà in ognuna di loro cercavo lei. Mi chiedevo come sarebbe stato baciare lei. Cosa avrebbe detto. Se le sarebbe piaciuto.” Sospirò. “Che stupido sono stato.” Scosse il capo. “Avrei potuto dirglielo.”

“Non per rovinarti la festa, ma l’anno scorso stava con Krum. Sai, cercatore della nazionale bulgara, all’ultimo anno di Durmstrang, grande come un armadio…Ti dice niente?”

“Già.”

Rimasero in silenzio, poi Alistair si mise su un fianco e guardò l’amico.

“Sai, quando l’ho vista entrare in Sala Grande insieme a Krum sono rimasto a bocca aperta. Era la ragazza più bella che avessi mai visto. Non era sfacciata, non se la tirava. Sembrava a disagio, continuava a sistemarsi i capelli dietro l’orecchio e sorrideva imbarazzata, quasi a mo’ di scusa.” Sorrise al ricordo, imitando i gesti che la ragazza aveva fatto al Ballo del Ceppo. “Non so come è successo, ma pian piano mi sono ritrovato a guardarla sempre più spesso durante i pranzi e le cene, mi chiedevo a cosa pensasse, avevo istinti omicidi nei confronti di chiunque le si avvicinasse con occhi famelici.” Sorrise perfidamente. “Devo dire che è stato molto soddisfacente confondere qualche Durmstrang.”

“Che bastardo!”

“Si avvicinavano a lei tutti tronfi…e pam!” Battè il pugno sul materasso. “Due secondi dopo non sapevano perché l’avevano fatto.”

“Questo è l’Alistair che riconosco.” Disse orgoglioso, fingendo di asciugarsi gli occhi, emozionato.

Alistair scoppiò a ridere divertito.

“Cosa mi sta succedendo, Eric?” Domandò.

“Penso proprio d’averlo capito, amico.” Rispose sbuffando. “E lo sai bene anche tu.”

“Tu dici?”

Eric annuì, serio.

“Non ti ho mai visto così, nemmeno quando stavi insieme a Claire Moscato. E siete stati insieme tutto il quinto anno eh.” Si portò l’indice al naso, picchiettando col polpastrello sulla narice. “Ho naso per queste cose.” Fece una pausa. “Tu sei cotto.” Concluse solennemente.

Alistair si sdraiò supino, le mani dietro la nuca, le dita intrecciate, un sorriso stampato in viso, gli occhi chiusi.

“Lo penso anche io.” Sussurrò.

Calò il silenzio. Alistair continuava a pensare alla sua bella, Eric si domandava cosa fosse l’amore, cosa si provasse e soprattutto perché ci si innamorava.

“Ah, Al.” Lo chiamò all’improvviso.

“Sì?” Mugugnò sognante.

“Ti ricordi che devi pattugliare i corridoi?”

Alistair spalancò gli occhi, completamente dimentico di ciò che doveva fare. Si alzò di scatto, rischiando di cadere, indossò le scarpe saltellando un piede, afferrò il suo mantello, lo indossò ed uscì, accompagnato dalle risate del suo migliore amico. Uscì dalla Sala Comune di Serpeverde e percorse in tutta fretta la strada che lo separava dal bagno dei prefetti al secondo piano.

“Dove diavolo eri finito?!” Ringhiò stizzita il prefetto Corvonero.

“Scusa, scusa!” Si scusò, profondamente in imbarazzo. “Non mi ero reso conto dell’orario.” Sorrise colpevole.

La ragazza lo guardò con le braccia incrociate al petto, poi roteò gli occhi e gli sorrise, incapace di resistergli.

“Piton, sei fortunato ad avere quel sorriso angelico!” Gli posò una mano sul braccio.

Come per confermare ciò che aveva appena detto sfoderò la sua espressione più angelica, provocando le risate nella compagna di scuola.

“Allora, Murray, come stai?” Le domandò incrociando le braccia al petto. “E il tuo ragazzo babbano?”

“Tutto bene, tutto bene.” Si legò i capelli in una coda di cavallo alta. “E tu?”

“Una meraviglia.”

La ragazza lo squadrò da capo a piedi: effettivamente non era mai sembrato così felice. Le scocciava ammetterlo, ma tutta quella felicità lo rendeva ancora più bello, se possibile. Sospirò.

“A che pensi?” Le chiese.

“A quanto sei maledettamente bello.” Rispose fissandolo in quegli occhi verde smeraldo.

Sorrise malizioso.

“Grazie. Anche tu non sei male.” Aggiunse.

“E se io e te andassimo, che so, in questo fantastico bagno alle mie spalle, ci strappassimo i vestiti e ci buttassimo in acqua?” Sussurrò con voce piena di desiderio, avvicinandosi a lui. “Che ne dici?” Gli circondò il collo con le braccia.

“Sono onorato, davvero.” Le afferrò le mani e si liberò. “Ma proprio non posso.” Si finse desolato.

La ragazza inarcò un sopracciglio.

“L’anno scorso non ti dispiaceva.” Mise le mani sui fianchi, infastidita.

“Bhè, sono cambiato. Sono cresciuto.”

“Oddio, ti sei innamorato?” Storse la bocca in una smorfia incredula. “Alistair Piton, innamorato?”

“No! Stai scherzando?!” Negò mostrando i palmi delle mani.

“E allora perché rifiuti?”

“Perché sono stanco, vorrei pattugliare i corridoi, finire la ronda e andarmene a letto.” Spiegò.

La ragazza sbuffò.

“Peccato.” Gli diede le spalle. “Avremmo potuto divertirci. Ciao ciao.” Lo salutò con la mano, poi si allontanò.

La guardò andarsene, lo sguardo fisso sul suo fondoschiena. Sospirò e si portò una mano alla tempia.

“Alistair, stai impazzendo.” Scosse il capo, sbadigliò ed iniziò a pattugliare il corridoio.

Controllò il secondo, il terzo e il quarto piano, la biblioteca, fece le stesso percorso al contrario e passò per ben due volte davanti all’entrata dell’ufficio di Silente. Pensò a ciò che era stato, uno sciupafemmine di prima categoria. Non gli importava se era fidanzato o se la ragazza era fidanzata. Se le interessava riusciva ad averla, ad ogni costo. Anzi se era fidanzata era anche meglio! C’era il brivido della caccia, la soddisfazione di aver conquistato qualcosa di irraggiungibile. Quante volte l’aveva fatto, quante volte aveva detto di aver incontrato la ragazza più bella che avesse mai visto! Mentiva, qualsiasi cosa pur d’infilarsi tra le loro gambe. Era un mago nell’illuderle. Bastava poco: un sorriso, una parola, semplici gesti e doveva ammettere che avere un viso angelico aiutava molto. Qualcuna, prima di concedersi, lasciava il proprio ragazzo, altre si lasciavano trascinare dal momento. Tutte però, chiedevano qualcosa di più del semplice e soddisfacente sesso, così quando arrivava quel momento le scaricava senza troppi complimenti. Non gli interessava, una volta che aveva ottenuto ciò di cui aveva bisogno se ne andava, le lasciava lì a distruggersi. A quante ragazze aveva spezzato il cuore? Non lo sapeva e nemmeno gli interessava. Non era mai stato fedele a nessuna ragazza, nessuna era mai stata in grado di avere l’esclusiva. Certo, forse qualcuna aveva creduto di essere l’unica, ma non era così. E le ragazze con cui tradiva, bhè, erano le prime a vergognarsi di ciò che avevano fatto, di conseguenza erano mute come tombe. Nessuna l’aveva mai scoperto. Per i suoi amici era un eroe, per le ragazze una maledetto diavolo tentatore che tutte odiavano, ma in segreto bramavano di avere.

Sorrise orgoglioso. Era bravo a nascondere le cose e a mentire. Forse era per quello che riusciva bene in Occlumanzia.

Scosse il capo, ancora incredulo di aver rifiutato la Corvonero. Era una bella ragazza, capelli neri, a caschetto, sparati dappertutto, gli occhi azzurri, due labbra carnose e un fisico niente male. Lo faceva impazzire, specialmente quando gli mordicchiava il lobo dell’orecchio ansimando e stringendosi a lui. Soprattutto, non gli aveva mai chiesto niente di più che del semplice sesso. Era fidanzata con un babbano che amava, l’unico problema era che aveva delle esigenze. Deglutì e scacciò il pensiero di andarla a chiamare.

Non sarebbe stato giusto nei suoi confronti. Non poteva andare a letto con una ragazza quando pensava ad un’altra.

Si fermò in mezzo al corridoio, basito. Davvero pensava una cosa del genere? Era seriamente lui? Alistair Piton? No, c’era qualcosa che non andava assolutamente. Non poteva stare così, non era assolutamente concepibile! No, doveva assolutamente rimediare. Pensò ad una possibile preda, ma solo una persona gli veniva in mente: Hermione. I suoi occhi, i suoi capelli, la sua voce, le sue labbra che desiderava, la sua risata.

“Alistair, sei proprio cotto. Ustionato, direi.” Disse tra sé e sé sospirando.

“Signor Piton.”

Il ragazzo si voltò di scatto, il cuore in gola, e vide Silente che gli sorrideva amichevolmente.

“Professor Silente, non l’avevo sentito.”

“Ho visto.” Il suo sorriso si allargò. “A che cosa pensavi di bello?”

“Niente.” Mentì, sentendosi arrossire. Perché diavolo da un mese continuava ad arrossire?

Silente lo guardò e scosse il capo divertito.

“Che bella la tua età, ragazzo!” Esclamò dandogli una pacca sulla schiena. “Nessuna preoccupazione, solo le ragazze.” Gli fece l’occhiolino.

“Già.” Sorrise timido.

“Come sta andando l’anno?”

“Bene.” Si strinse nelle spalle.

Annuì soddisfatto.

“Come sempre. Hai già deciso per l’anno prossimo?” Domando, sapendo già la risposta.

“Voglio diventare medimago.” Rispose orgoglioso.

“Ottimo. Abbiamo bisogno di buoni medimaghi. E sono sicuro che sarai un fantastico medimago!”

“Grazie, signore.” Balbettò imbarazzato.

“Sii forte. Ti aspettano tempi bui.” Disse tristemente.

Gli diede un’altra pacca sulla spalla e si allontanò, dandogli le spalle. Lo guardò allontanarsi, si morse il labbro e finalmente si decise. Voleva delle risposte.

“Preside!” Lo chiamò, correndogli vicino.

L’anziano mago si fermò, si voltò e lo guardò interrogativamente.

“E’…tornato?” Inspirò profondamente. “L’Oscuro Signore è davvero tornato?” Lo fissò negli occhi.

Silente sorrise tristemente ed annuì.

Alistair sentì un groppo in gola. Era veramente tornato. Il Mago Oscuro più potente di tutti i tempi era tornato, Harry Potter l’aveva affrontato da solo, era sopravvissuto e il Ministero della Magia non gli credeva. Nessuno gli credeva, solo Silente. Silente e i Mangiamorte, ovviamente.

“Cosa posso fare?” Si ritrovò a domandare senza pensarci.

Silente lo guardò pieno d’orgoglio e gli posò entrambe le mani sulle spalle.

“Impara bene l’Occlumanzia.”

“Perché?”

“Alistair, non posso ancora rispondere alle tue domande.” Sospirò desolato.

“Ma io devo sapere!” Esclamò spalancando gli occhi. “Devo sapere perché devo imparare l’Occlumanzia!”

Il Preside scosse il capo.

“No, Alistair. Non cercare risposta alle tue domande, arriveranno prima di quanto tu possa pensare. E quando le avrai, sono sicuro che vorrai non averle mai ottenute.”

“N-non capisco.” Balbettò confuso.

“Capirai.” L’anziano sospirò. “Abbi fiducia in tuo padre, sempre, anche quando non vorrai farlo. Promettimelo.”

“C-cosa?” Sbattè le palpebre incredulo.

“Promettimelo.”

“V-va bene.” Si schiarì la voce. “Lo prometto.” Sussurrò senza guardarlo, preoccupato.

“Bravo ragazzo.” Sorrise e lo lasciò andare. “Mi raccomando, goditi il tuo ultimo anno.” Sorrise radioso.

“Lo farò.” Annuì abbozzando un sorriso, senza riuscire a scacciare la preoccupazione.

“Presto arriverà il momento in cui ci sarà bisogno di te.” Fece un cenno col capo. “Ora non mi resta che augurarti la buona notte.” Gli fece l’occhiolino.

“Buona notte, signore.” Sussurrò il ragazzo, perso nei propri pensieri.

Lo salutò con un cenno del capo e si diresse verso il proprio ufficio.

Alistair rimase immobile mentre lo guardava allontanarsi, rabbuiato e preoccupato.

 

 

 

 

Piaciuto il capitolo? Spero proprio di si ^^

Ed ora ringrazio:

-          Alida: effettivamente sì, Alistair è proprio curioso! Ma anche se non ci fossero così tante cose da nascondere lo sarebbe :D Quando una persona è curiosa è curiosa :D Per quanto riguarda Severus…sarà proprio bello quando li scoprirà :D

-          Symbolique: Eh, quando una è affetta da Potterite non può farci nulla u.u L’unica cosa a cui penso è Harry Potter u.u E alla mia ff u.u xD Non so quando leggerai questo capitolo, magari sei già partita, ma ti auguro buone vacanze lo stesso *-* Io più che tenera direi imbarazzante xD Perché quel ragazzo è così solo con Hermione, come puoi vedere da questo capitolo…bhè è tutt’altro che timido xD Io mi sono fissata anche con un’altra canzone dei Within: “All I need” *_*

-          Ginny13: eh sì, finalmente Alistair ha chiesto a Hermione di uscire *-* Per quanto riguarda la tua curiosità nel vedere Alistair e Harry che scoprono di essere fratelli….mi spiace, ma dovrai aspettare ancora moooooolti capitoli xD Tanti tanti xD E per gli occhi…c’è tanta gente con gli occhi verdi ;) E parliamoci chiaro…quando è con Alistair, Harry è l’ultimo dei suoi pensieri u.u E come darle torto? *w *

-          Piperina: non c’è di che, io sono qui (anche se è da poco che ci conosciamo) <3 Fai bene a rivalutare Eric, sisi! Le battute tra i due amici le adoro anche io *_* Soprattutto in questo capitolo che hai appena letto! LoL E non hai idea di come mi sono divertita io a scrivere quella scena! Giuro, continuavo a ridere come un’idiota. E mentre scrivevo dicevo “Che cavolo non c’entra nulla con il resto della ff…ma chissene, mi piace troppo sta scena LoL”. Come sempre, grazie mille per aver lasciato la recensione, soprattutto questa volta che non eri in formissima. Grazie <3<3<3<3<3<3

-          Morghi: No, a Harry e Ron questa cosa non va giù, per niente! Per vedere che succederà quando i due scopriranno di essere fratelli….manca ancora tanto, molto molto tempo xD Questo capitolo è stato abbastanza romantico? *-* Comunque ce ne sono molti altri romanticosi in arrivo <3

-          Piccola Vero: grazie mille *-* Mi rendi tanto tanto contenta dicendomi che ti piace tanto tanto *-* mamma mia, sembro una bambina di 2 anni quando faccio così, ma non riesco proprio a trattenermi *-* xD Purtroppo Severus non può comportarsi che in altro modo, non sarebbe lui se fosse tutto un amore dolce teneroso patatoso! E il Severus di cui sono innamorata non è un amore dolce teneroso e patatoso, è un’anima dal cuore distrutto *.* Povero il mio amore! =( Ok, finito momento “lovvoso” (babba bia, termine da bimbaminkia O.O ….senza offesa per le bimbeminchia nè) per il mio Sev u.u Per Alistair e Hermione…si sono tutti e due un po’ impacciati, come si può notare :D Il capitolo è arrivato abbastanza presto? :P

 

Oggi ringrazio anche coloro che hanno messo “Father Be With Me Tonight” tra i preferiti:

-          cosmica

-          diogene

-          Elyzaza

-          Ginny13 (che mi ha anche commentata <3)

-          Ilianotte

-          Mandy Romance

-          Mick_angel

-          Rosario

-          Shizue Asahi

-          Symbolique (che anche lei mi ha commentata <3 )

 

Ringrazio anche chi ricorda questa mia prima fan fiction:

-          Ann1x9x9x4_

-          Daicchan

-          Fedecaccy

-          Gwendolen

-          Memols

-          Mia85

-          OctoberRain

-          Owly

-          Piperina

-          _Rory_

 

E voi fantastici che l’avete messa tra le seguite (scusate il copia e incolla ma siete davvero tanti xD ):

3_smarties, alida, amelia91, ArwenBlack, Blah, dodo, emonemo, Emrys, erol89, FanFic_89, GacktLove. Ginny13, gwendolen,  harmon8y9, JuliaSnape, Ladyhawke25, Lakme , La_Ari, Lily261, Malia, Mandy Romance, Markorules, Miky91, Milla Insomniac,  Morghi,  nihal93, Piccola Vero, piperina, severin, SiL1694, sophie_85, stop_the_time, symbolique, Vekra, Vodia, _cic_, _Hanna_

 

Direi che è veramente tutto :D

Al prossimo capitolo :D

elyl

 

 

   
 
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