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Autore: valenina    24/07/2010    2 recensioni
Mentre sono qui, abbracciata dal mio Edge addormentato (è stupendo quando dorme, quando abbandona la sua aria da duro e il vero Dean Edegly esce allo scoperto), penso alle mie alternative. E, onestamente, non so davvero come fare.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Allora, ho deciso di dividere questo capitolo in due parti, perché  altrimenti veniva troppo lungo. Grazie a Elisy, mi fa piacere che tu abbia recensito e spero che qualcun altro si unisca. In ogni caso, questi due chap sono incentrati sui sentimenti provati dai vari protagonisti e sull’aiuto di un’altra persona che…

Buona Lettura

2 (parte A) Come a una madre

Erano  solo le 6.30 a.m., ma si sentivano già provenire parecchi rumori dall’Accademia di surf della Solar Blue. I ragazzi avevano appena iniziato i loro allenamenti mattutini, capitanati da Simmo e Fly; nel frattempo Jilly smanettava in cucina, preparando i pranzi per i sei ragazzi e constatando il deserto totale del frigo. Andando comunicare la cosa a Simmo, se non altro per farsi dare i soldi della spesa, è immediatamente bloccata da Fly; la giovane allenatrice, infatti necessitava di un consiglio, e, conscia della gentilezza di quella particolare mamma chioccia, la bloccò con una domanda non del tutto inaspettata dall’eccelsa governante: sapeva che era solo una questione di tempo, la biondina aveva nostalgia dei suoi amici.

-Jilly, posso chiederti come fai? Come fai a voler bene egualmente a tutti i ragazzi, come fossero figli tuoi, e a non sentire la mancanza di nessuno di loro?- la domanda sorse spontanea sulle labbra dell’ormai giovane donna.

-Fly, ma io ne sento la mancanza, di ognuno di loro. Non solo di Bec, Heath, Perry, Matt, Anna ed Edge, ma anche di quelli che hanno frequentato la Solar prima di voi. Angela, Bridget, Cariba, Lewis, Lauren, Cassie, Adam, Ash, Charlie… e tantissimi altri. D’altra parte, ora sono questi ragazzi- indicando i sei atleti intenti a fare la terza serie di flessioni- ad aver bisogno di me. Per loro, non posso lasciarmi andare a tristezza e malinconia. A cosa serve una mamma che piange? In ogni caso, prima o poi tutti tornano al nido. E ora, se vuoi scusarmi cara, ho sei pranzi che mi aspettano.-  e con una dolce carezza sul capo la congedò.

Mentre preparava i pranzi, ripensava alla conversazione appena sostenuta. La dolcezza di Fly le era arrivata dritta al cuore, si commosse nel ricordare le parole con cui era stata descritta :”come fossero figli tuoi”. Nutriva rispetto e affetto nei suoi confronti.  Le voleva bene, come a una madre.

-bene Jilly - si disse- è arrivato il tuo momento. Le vice mamme impediscono ai figli di distruggersi la loro felicità, ed è esattamente ciò che tu devi fare per questi fantastici sette ragazzi.- oramai aveva deciso, era il momento di agire. E aveva già in mente il suo piano, tutti i dirigenti le dovevano almeno un favore, ed era giunta l’ora di riscuotere i vecchi debiti.

*****

Solo per la fiducia

Ovviamente, c’era il sole. -E quando mai piove, in Brasile?- rifletté un Edge annoiato. Aveva vinto, di nuovo, ma non era particolarmente felice. Sentiva nostalgia di casa, la sua vera casa, dove aveva trovato una mamma che non si preoccupasse solo dei risultati, e degli amici che erano più dei fratelli ( e delle sorelle, ovviamente).  E poi c’era Bec. Dio, aveva amato, e amava ancora Bec. La sua caparbietà, il suo essere così deciso, ma al tempo stesso insicura. Il suo sorriso, dolcissimo, quando era felice. Come si mordicchiava le labbra quando era tesa, il suo gesticolare. La fiducia. Bec gli trasmetteva fiducia, perché a sua volta si fidava degli altri. Più di una volta le aveva aperto il suo cuore, facendogli conoscere i suoi pensieri più intimi, i suoi segreti. Amava i momenti in cui Bec gli rivelava i suoi segreti, l’atmosfera sciolta, carica di intimità. Le mancava tantissimo, ma non si era arrabbiato con lei per la sua decisione. La capiva. D’altra parte, più di una volta aveva detto di no ad altre ragazze, perché continuava a pensare a lei, a sognare lei.  Arrivò un messaggio, un avviso di chiamata proveniente da un altro continente.

-Signor Dean Edgeley? Chiamata proveniente dall’Australia.- un battito al cuore, un sospiro di speranza, un brillio negli occhi mentre, con voce tremante, si aspettava di sentire la sua voce.

-Accetto.- una parola, che in molti casi potrebbe cambiare tutto.

*****

un pugno di sabbia negli occhi miei

-Ehi Solar! Anche oggi vuoi dare spettacolo? – una voce sconosciuta la risvegliò dai suoi pensieri, ma Bec non si degnò di rispondere. – a che pro? – si chiese. Provi un piccolo arial (salto particolarmente difficile con la tavola, alla quale NON  sei agganciato) e subito tutti ti etichettano come esibizionista. Immergendosi nuovamente nei suoi pensieri, tornò a riflettere ai suoi amici, all’anno migliore della sua vita. Si ricordò di sua cugina Cecilia, italiana, che le aveva gentilmente tradotto in inglese una famosa canzone di un gruppo europeo. – se non sbaglio- rifletté Bec – diceva una cosa del tipo [un pugno di sabbia negli occhi miei]. Si addice perfettamente. Ecco cosa mi è rimasto del migliore anno della mia vita, un pugno di sabbia negli occhi.-  Rimuginando su questi pensieri, focalizzò nella sua mente quelle persone così importanti per lei: Fly, dolce e tenera, Anna,  onesta e sincera, Matt, riflessivo e sempre disponibile, Heath, divertente e impulsivo (nonché perennemente in ritardo), Perry, la sua migliore amica. Non poté impedire ai suoi di riempirsi di lacrime nel pensare all’ultimo viso, il viso che amava. Edge. Gli mancava da impazzire, ma sarebbe stato peggio se fossero stati ancora insieme senza potersi vedere. Prese la sua tavola e si buttò nell’acqua ancora fredda del mattino, perdendo così una chiamata importante proveniente da tutt’altra zona dell’Australia.

 

 

"Un pugno di sabbia negli occhi miei" è una famos canzone dei Nomadi

e anche questa è andata! mi sembra ovvio chi sia l'autore delle telefonate, ma d'altra parte in realtà non sempre è tutto fantastico, non arriva il principe azzurro a risolvere la situazione. se quacluno avesse dubbi o necessitasse chiarimenti, sono a vostra completa disposizione.

piccolo spoler: nel prossimo chap tratterò dei sentimenti dei protagonisti mancanti...

  
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