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Autore: alida    25/07/2010    3 recensioni
Questa storia è il seguito di -Convivenza forzata-. Thomas e Lily, i figli di Piton, sono ad Hogwarts, dopo che la profezia riguardante Harry e quella di Lady Queen hanno trovato compimento causando la morte di Voldemort. Non tutto però è scontato, e nuove profezie metteranno in crisi l'anno scolastico.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Nuovo personaggio, Severus Piton, Sirius Black
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Silente non diede nessuna soddisfazione a Sirius. “Professor Black, lei è un po’ troppo grande per venire a lamentarsi con il preside delle discussioni avute con un ragazzo” disse l’uomo con voce sarcastica.

Sirius non credette alle proprie orecchie. Rise aspramente a denti stretti e chiese: “Non mi avrai offerto questo posto per continuare a farmi tormentare da un Piton?”.

“Non è quello che ho detto”.

“Mi stai dicendo, allora, che me la devo vedere da solo? E poi magari dovrò sentire le lamentele di Mocciosus”.

“Non chiamarlo così in mia presenza!” lo riprese immediatamente Silente, poi cercando di riportare la conversazione su argomenti meno dolorosi continuò. “Tu sei un insegnante, perciò puoi togliere punti alle case, dare punizioni, compiti in più. Ma devi anche imparare ad avvicinare i ragazzi di modo che loro ti seguano, ti prendano ad esempio. E per raggiungere questo obiettivo non devi mai denigrarli davanti a tutti, non devi mai parlare male dei loro genitori davanti alla classe e possibilmente neanche in privato”.

“Sai cosa penso? Penso che sarebbe stato molto utile se avessi dato questo consiglio anche a Severus quando Harry è entrato ad Hogwarts” rispose il professore “Ma evidentemente ti è sfuggito”.

“Non mi è sfuggito, io do a tutti gli stessi consigli, sta agli altri seguirli o meno.  Non credo di doverti ricordare che Thomas e Lily sono solo due ragazzi”.

“Sono dei Piton”.

“Cosa dovrebbero fare per entrare nelle tue grazie, dunque. Pensavo che gli avvenimenti di inizio anno ti avessero reso diverso” continuò il preside.

“Io sono stato accanto ai due ragazzi quando ne avevano bisogno, ma ora si sono ripresi piuttosto bene. Thomas  è stato sgarbato e arrogante e non ho alcuna intenzione di chiedergli scusa o fare dietrofront”.

Silente sospirò: “E’ una scelta che devi prendere tu. Mi raccomando, rifletti prima di agire perché le conseguenze dei nostri gesti spesso sono imprevedibili”.

“Sì, rifletterò” concluse Sirius per tornare alla sua aula.

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Fortunatamente Pozioni non era l’unica materia che veniva insegnata ad Hogwarts. Lily aveva un debole per Trasfigurazioni ed Erbologia, mentre Thomas adorava Rune antiche e Divinazione. Più passava il tempo e minore si faceva la differenza di rendimento tra  i due fratelli e gli altri studenti.

Anche Minerva lo aveva notato e spesso capitava che si complimentasse con i ragazzi, in particolar modo con Lily che assieme a Hermione erano le  studentesse  migliori del loro anno. Inoltre per quanto seria fosse l’anziana insegnante c’era sempre un non so che di divertente nel trasformare un oggetto in un altro.

La lezione in cui Lily e il fratello diedero sfoggio delle loro abilità in materia fu quella che precedette Halloween. Era una mattina come le altre, in Sala Grande a colazione avevano portato il succo di zucca, il pane abbrustolito, il burro, la marmellata, le uova per chi le preferiva . L’unico elemento che indicava l’arrivo di una festa erano i dolci di zucca.

Il Frate grasso era passato allegro tra i Tassirossi e aveva sussurrato qualcosa nelle orecchie del prefetto il quale poi le aveva riferite a chi aveva affianco, che a sua volta aveva riportato quanto detto dal Frate al suo vicino e così d’orecchio in orecchio tutti i Tassi erano venuti a conoscenza del fatto che gli elfi quel pomeriggio avrebbero fritto una gran quantità di zeppole sulle quali si poteva trattare.

Trattare con gli elfi non era difficile, bastava essere sinceri e onesti. Di solito non chiedevano niente se non di essere trattati con rispetto ma i giovani Tassi spesso portavano loro un regalino rendendoli molto felici.

Quel giorno Thomas era sorridente e felice, aveva lasciato i suoi compagni al tavolo e avvicinatosi al tavolo degli insegnanti si era rivolto al padre. “Papà, stasera c’è una festa qui ad Hogwarts”.

“Sì, lo so” rispose Severus brevemente per non dare al figlio l’idea di essere interessato.

“E allora tu devi andare?”.

“E’ una festa per gli studenti, non per i professori”.

“Stavo pensando” cominciò il ragazzo prendendo un po’ di tempo “Siccome neanche io devo andare, non potremo passare la serata assieme? Naturalmente nel tuo ufficio o nelle tue stanze. Sei un Serpeverde non puoi entrare in camera mia”.

“E perché mai non dovresti andare alla festa?” investigò il padre.

“Sono stanco e ne approfitto per riposare”.

Se fosse stata Lily a dargli quella risposta gli sarebbero venuti mille dubbi. La stanchezza non si confaceva alla ragazza, mentre Thomas era tutto un altro paio maniche, per lui la scuola era diventata davvero stressante.

“Allora va bene. Prima finisci i compiti per domani e poi appena ti liberi puoi venire da me”.

“Anche se finisco alle quattro?” chiese il ragazzo.

“Anche se finisci alle tre” rispose il padre.

“Grazie, grazie, serpentello” disse Thomas a voce più bassa per non farsi sentire dall’intera tavolata, ma evidentemente non abbastanza perché il  vecchio preside, seduto al fianco, non sentisse. E difatti per poco non gli andò di traverso il thè, mentre cercava di trattenersi dal ridere.

Una volta che il ragazzo si fu allontanato dalla bocca di Piton uscì un imprecisato: “Ben ti sta” diretto a nessuno in particolare ma che arrivò ugualmente al destinatario sempre più divertito.

Nel tavolo dei Grifondoro usciva allegria da tutti i pori, anche dalla testa di Sir Nicholas, abituato a staccarsela di tanto in tanto per far arieggiare l’organismo. I gemelli Weasley avevano creato un nuovo fuoco d’artificio e promettevano di mostrarlo pubblicamente durante la festa.

“E’ un falco molto grande che ad ali spiegate …” raccontava George.

Fred gli diede una spallata. “Così rovini la sorpresa!”.

“Giusto” lo assecondò Lily “Non dirci niente. Dici solo se è spaventoso?”.

“Noi siamo Grifondoro, niente ci spaventa!” disse Ron alzando il pugno in aria.

“Ron, il succo di zucca di ha dato alla testa” lo prese in giro Ginny.

“No, no! Da questo momento non diremo più niente che possa sminuire la bellezza della nostra creazione” dissero assieme Fred e George “Sappiate solo che vi ricorderete a lungo della meraviglia che vedrete”.

Hermione riportò tutto alla realtà quando si accorse che nella Sala Grande erano rimasti in pochi. “Credo proprio che sia ora di andare a lezione. La McGranitt ci aspetta”.

“Oggi trasfigureremo il mondo intero” continuò Ron facendo ridere tutti.

“Indubbiamente il tuo succo di zucca era corretto con qualcosa di leggermente alcolico!” concluse Ginny.

“Dai, corriamo. Sono quasi le 8:30. Arriveremo in ritardo”.

Dalla Sala Grande all’aula di Trasfigurazione si poté udire la folla corsa dei sei Grifondoro , preceduti da Pix che canticchiava: “Corrette, corrette. Potterino, Grangerina, rossi gemelli, fratello e sorella, e c’è pure la Regina nera. Corrette, corrette, e le ossa vi romperete”.

“Sta zitto Pix” urlarono in coro.

Poi ci fu una brusca frenata e ordinatamente entrarono nell’aula. La McGranitt li squadrò dalla testa ai piedi. “Due punti in meno a ciascuno di voi, per il vostro ritardo e per il baccano che avete fatto nel corridoio”.

I ragazzi chinarono la testa. “Spero che almeno qualcuno di voi  ne recuperi qualcuno durante la lezione”.

“Se fossimo stati noi ce ne avrebbe tolto almeno cinque a testa” disse Draco.

“Sempre a lamentarsi questi Serpeverde” fu la risposta di Justin seduto nel banco dietro con Susan, che voltandosi a sua volta all’indietro verso il banco di Thomas disse: “Tu sei bravo nelle Trasfigurazioni?”.

“Me la cavo” rispose lui.

La McGranitt attirò l’attenzione su di sé.  “Oggi cercheremo di effettuare una serie di semplici trasformazioni. Per primo trasformeremo  una forchetta, ad ognuno di voi ne è stata assegnata una,  in una  trota.  Ora prendete la vostra bacchetta e puntando pronunciate la formula, Forchetta appuntita, forchetta vera, cambia le tue sembianze in trota nera”.

I maghi e le streghe cominciarono con le trasformazioni, in genere le forchette prendevano un po’ di squame, ad altre spuntarono le branchie. Fu Cedric dei Tassorosso ad effettuare la prima trasformazione completa.

“10 punti a Tassorosso” affermò Minerva.

In quel momento la forchetta di Lily si trasformò in una trota nera dalla cui bocca uscivano le bollicine d’aria che avevano tanto l’aspetto di piccolissimi palloncini.

La classe rise. “10 punti anche ai Grifondoro”.

“Adesso dovete trasformare un portafoto in un bicchiere. Puntate le bacchette e pronunciate, Magia di una foto, magia del passato trasforma l’oggetto in un bicchiere ghiacciato”.

Il primo a riuscirci fu Thomas. “10 punti a Tassorosso”.

 

Prova che riprova i Serpeverde riuscirono nella trasformazione. Ma gli effetti più belli ancora una volta furono offerti dalla trasformazione di Lily: il bicchiere comparve con dei cubetti di ghiaccio che si squagliarono e gelarono un po’ alla volta il vetro delle pareti.

“20 punti a Grifondoro”.

“E adesso l’ultima trasformazione. Prendete la piuma e pronunciate, Piuma bianca, piuma leggera vola in aria e diventa una sfera”.

La piuma di Seamus si gonfiò appena, mentre quella di Thomas fece in un attimo, contemporaneamente anche quella di Lily si gonfiò diventando sempre più grande. Thomas mantenne l’incantesimo attivo e la sua palla continuò così come quella della sorella.

Entrambe diventavano sempre più grandi. “Ragazzi, adesso basta” disse la professoressa “L’incantesimo è riuscito”.

Ma nessuno dei due fratelli cedeva, fino a che la sfera di Lily non scoppiò producendo un boato che fece tappare le orecchie a tutti, Thomas puntò la bacchetta e pronunciò “Reparo” e la sfera si ricompose. Lily la recuperò e disse “Inverti incanto” e la sua palla ridivenne piuma.

“20 punti a Tassorosso, 10 per la trasformazione e 10 per la riparazione. 20 punti a Grifondoro per la duplice trasformazione”.

La classe rumoreggiò gioiosa. “Adesso potete andare, mi raccomando vi aspetto tutti alla festa”.

“Io pensavo che fosse solo per gli alunni” fece Thomas .

“Vuole dire che non gradisce la mia presenza” disse spiritosa la professoressa.

“No, scusi” disse intimidito il ragazzo.

“Scherzavo, signor Piton-Queen” fece lei sorridendo “Però ci sarà qualcuno che controllerà che la situazione resti tranquilla. Adesso potete andare”.

L’aula si svuotò. “Sei stata davvero brava, Lily”.

“Grazie, Neville. Sai la McGranitt ci insegnava Trasfigurazioni anche quando vivevamo nel castello del nonno”.

“Scometto che eri brava già da allora”.

“Un po’”rispose lei modestamente.

“Senti, devo farti una domanda”.

“Dimmi, Neville”.

“Vuivnirecnmeallafta?”.

“Che cosa?” strillò lei.

Neville prese fiato e scandì meglio le parole: “Vuoi venire con me alla festa?”.

Lily arrossì. “Molto, molto volentieri”.

I due si salutarono e nella mente di Lily si svilupparono tanti pensieri. Lei  e Neville sarebbero andati alla festa insieme, forse un giorno sarebbe stato normale per loro due vedersi. Suo padre del resto non gli aveva mai parlato di Paciock, si era sempre espresso contrario a Potter.

Insomma dopo 14 anni e mezzo vissuti con il padre adesso le dispiaceva deluderlo, e uscire con un ragazzo che non era ben visto da una delle poche persone che amava e da cui si sentiva amata la faceva sentire un verme.

Fortunatamente questo non era un problema perché Neville Paciock, per quanto ne sapesse lei, non era nella lista nera. Ma forse, pensava la ragazza, sto correndo troppo velocemente. Comunque c’era una cosa che Lily sognava dalla prima volta che aveva parlato al suo compagno di casa: riuscire ad avere con lui un rapporto particolare.

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Eccomi qua, anche oggi l'aggiornamento arriva a tarda ora. Mi dispiace. Cercherò dalla prossima volta di postare il pomeriggio, ma non posso promettervi niente.

Spero che il capitolo vi piaccia, doveva essere più lungo ma non avrei avuto tempo per scrivere del pomeriggio di Howgarts, perciò ho preferito rinviare.
A presto, Alida

Charlie Snape: è vero Severus è OOC, non per mia scelta, in realtà non riesco proprio a parla IC. Avrei bisogno di consigli (quando avrai tempo, io sono qui). Sirius aveva accettato solo all'ultimo di aiutare i gemelli perchè li aveva visti morenti. Però ti faccio notare che anche essere un Bulletto-Malandrino non è tanto da Grifondoro. Sirius è comunque cresciuto con una famiglia di Serpeverde e diversi anni ad Azkaban perciò ne risente. Ho cercato di sostituire i nomi con altri sostantivi, continuerò nel tentativo di migliorarmi. Grazie per la recensione e per i consigli.


Aloysia Piton: Sirius, e gli altri Grifondoro, dovranno cambiare un pò, ma l'ottusità è difficile da superare. Thomas è ansioso di carattere, particolare ma non tutto è come sembra, e le sue ansie dipendono anche da altro. A presto, Alida

Elfosnape: questo capitolo è leggero però mi è piaciuto scriverlo. Fammi sapere cosa pensi di questa Lily. Grazie, a presto, Alida

Piccola Vero. questo è un capitolo di passaggio ma Sirius trova un piccolo spazio che lo ridimensiona un pò. Non pensare che Thomas si sia salvato dalla paternale, arriverà ... Fammi sapere, a presto, Alida

Mizar: le pesti si sono divertite a lezione con la McGranitt che avevano  trasformato in un cigno nella storia precedente. Devo dire che è stato simpatico scrivere questo capitolo. Il prossimo sarà più importante, spero comunque che questo non sia troppo noioso. A presto, Alida

Grazie a tutti, Alida 
  
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