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Autore: telesette    26/07/2010    2 recensioni
Shikamaru Nara è un brillante ispettore del dipartimento di polizia di Konoha. Assieme al tenente Choji, al commissario Ino Yamanaka e all'agente Temari ( distaccata dal dipartimento di Suna ), si troverà alle prese con vari casi e soprattutto con un irriducibile nemico...
Genere: Comico, Drammatico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Choji Akimichi, Ino Yamanaka, Shikamaru Nara, Temari
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale/vago
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LA STORIA:

Shikamaru Nara è un giovane e brillante ispettore del dipartimento di polizia di Konoha, con un carattere ironico e "detestabilmente" misògino. Insieme al tenente Choji, goloso e suo fedele compagno di squadra, Shikamaru indaga sui vari crimini che avvengono in città.
La vita per i poliziotti del dipartimento è resa ancor più difficile da quando l'ex commissario Asuma Sarutobi viene sostituito dalla giovane ufficiale Ino Yamanaka, con la quale Shikamaru entra apertamente in contrasto. Le liti tra il commissario Yamanaka e l'ispettore Nara sono all'ordine del giorno tuttavia la Yamanaka è costretta a "sopportare" Shikamaru, suo malgrado, poiché come ispettore è indiscutibilmente in gamba. Tuttavia quest'ultimo trova pane per i suoi denti con l'arrivo di una nuova agente in gonnella, distaccata dal dipartimento di Suna, Temari Sabaku. La nuova arrivata infatti, a differenza dell'atteggiamento isterico della Yamanaka ( con la quale stringe grande solidarietà ), preferisce rispondere all'atteggiamento sfacciato e arrogante di Shikamaru "attaccandolo" con le sue stesse armi...
Shikamaru si troverà dunque costretto a lavorare in squadra con il suo compagno Choji e l'insopportabile Temari tuttavìa, a prescìndere dai numerosi momenti comici, i casi dell'ispettore saranno tutt'altro che divertenti. Ogni nuovo successo, ogni caso risolto lo porterà tra l'altro ad affrontare ripetute sfide di logica e intelletto con un misterioso supercriminale che si fa chiamare semplicemente "Mister O"...




L’Ispettore Nara ( sigla Originale - “L’Ispettore Gadget” )

( intro )

Mistero però
c’è l’Ispettore Nara
che indaga perciò
la Yamanaka
si arrabbia ma sa
che il caso risolverà

Gli indizi di già
combaciano a tasselli
come strategie
di una partita a scacchi
così sfrutterà
l’intelligenza che ha

L’ISPETTORE SHIKAMARU
Anche sotto scacco
nessun passo falso farà…

Rit.
L’Ispettore Nara
il colpevole lui sempre troverà
l’Ispettore Nara indagherà
per risolvere il caso
L’Ispettore Shikamaru
Nara sa che poi
nessun dubbio potrà
trarlo in difficoltà
Che forza l’Ispettore Nara!

A volte anche lui
certo se ne sorprende
con Temari poi
che lo riprende
c’è un dettaglio che
sarà sfuggito, chissà…

Tenente Choji
presto mi dia il rapporto
non faccia così
lei mangia sempre troppo
ma se occorrerà
la cosa giusta farà

L’ISPETTORE SHIKAMARU
Anche sotto scacco
nessun passo falso farà…

Rit.
L’Ispettore Nara
il colpevole lui sempre troverà
l’Ispettore Nara indagherà
per risolvere il caso
L’Ispettore Shikamaru
Nara sa che poi
nessun dubbio potrà
trarlo in difficoltà
Che forza l’Ispettore Nara!
Che forza l’Ispettore Nara!

il colpevole lui sempre troverà

per risolvere il caso

L’Ispettore Shikamaru
Nara sa che poi
nessun dubbio potrà
trarlo in difficoltà
Che forza l’Ispettore Nara!

Shikamaru Nara !!!

 

Un Salto nel Vuoto - Parte Prima

Konohamaru e i suoi amici stavano divertendosi a spese dell'ignaro spazzino del Konoha Hotel, prendendo di mira la sua zucca pelata a colpi di lentìcchie. L'anziano individuo sulle prime credette che stesse per mettersi a piovere e d'istinto infatti alzava la testa per controllare un cielo limpido, senza neanche una nuvola.
Sghignazzando malignamente, le tre piccole pesti continuarono a lanciare i loro "proiettili" a intervalli regolari. Tuttavìa, quando uno di questi arrivò a segno, l'uomo aveva già alzato lo sguardo per verificare la provenienza di quello precedente... Come voltò il capo, notò chiaramente i tre ragazzini e cominciò a gridargli contro infuriato.

- Dannati mocciosi! Se vi prendo...
- Scappiamo ragazzi !!!

I tre se la diedero subito a gambe levate, con il vecchietto alle calcagna. Tuttavìa l'uomo aveva sul groppone ben sessantacinque anni di: età, ciccia e muscoli indolenziti... Perciò ben presto dovette rinunciare all'inseguimento per non farsi venire un infarto.

- Se vi becco un'altra volta in giro, vi do una sculacciata di quelle...

Il vecchio agitò minacciosamente il pugno per aria, dopodiché tornò indietro a prendere il sacco dell'immondìzia per buttarlo nel cassonetto dietro l'albergo. Come al solito, i ratti facevano festa in mezzo ai rifiuti e il tanfo nauseante era buono solo per insetti e moscerini che sciamàvano lì intorno. Avvicinandosi lentamente al cassone scoperto, l'uomo stava già per buttare il sacco in cima al resto del pattùme quando, sollevando distrattamente lo sguardo, si accorse del braccio che sporgeva penzoloni a un centimetro dalla sua faccia...

 


                                                                                                                                         ***

Shikamaru osservò la scena senza particolare emozione, cercando di cogliere qualche dettaglio sia nella posizione del cadavere che in mezzo a quella sporcizia maleodorante. Il medico legale, Sakura Haruno, stava già facendo una prima constatazione, in attesa che il corpo venisse portato via per l'autopsìa.

- Fatemi passare, permesso...

Un uomo si fece avanti trafelàto, cercando di superare il cordone di sicurezza.

- Chi è che comanda qui, posso saperlo ?

Shikamaru gli lanciò un'occhiata di traverso.

- In questo momento, la zona è sotto il controllo del dipartimento di polizia di Konoha, signor...
- Ojino, Kamimura Ojino, sono il direttore dell'albergo!
- Bene, signor Ojino, sarebbe così gentile da rispondere ad alcune domande ?
- Santo cielo... Non crederà mica che IO sia coinvolto con quel povero disgraziato ?!?
- Vede, il fatto è che "mi pagano apposta" per scoprire chi c'entra e chi NON c'entra...
- Bontà Divina, ispettore - esclamò l'uomo, sempre più agitato. - Si rende conto che un fatto del genere è tutta pubblicità negativa per il mio hotel...

Shikamaru gettò un'occhiata veloce al cadavere.

- Ah, capisco - mormorò sottovoce. - In effetti, se quello è uno dei suoi clienti, non oso immaginare che genere di servizio offrite qua dentro...
- Ma come si permette ?!?
- Stia calmo - aggiunse Shikamaru. - E cerchi di collaborare, piuttosto: vede, dubito fortemente che quell'uomo abbia scelto "casualmente" il cassonetto del suo albergo per crepare e la finestra aperta di quella stanza, proprio sopra la vittima, lascia supporre che sia caduto proprio da lì... Se ha la pazienza di rispondere a qualche domanda di routine, il mio assistente stenderà il rapporto e sarà tanto di guadagnato, sia per me che per lei!
- E sia - rispose Ojino. - Basta che facciamo presto!
- Molte grazie! Ah, dimenticavo...
- Sì ?
- La squadra alle prese con questo caso deve salire a dare una controllata in quella camera d'albergo, posso contare sulla sua collaborazione ?

L'uomo assentì malvolentieri.

- Sono a sua completa disposizione...
- Non avevo dubbi... Choji !!!

Un agente robusto e particolarmente paffuto si avvicinò a Shikamaru, mettendo via frettolosamente un sacchetto di patatine fritte.

- Comandi, ispettore!
- Per favore, prendi le generalità di quest’uomo e la sua versione dei fatti dopo vieni con me, andiamo a dare un’occhiata a quello che stanno combinando i ragazzi della scientifica…
- Va bene - rispose l'altro, succhiandosi le dita unte.

Shikamaru tornò a concentrarsi sulla vittima: un individuo alto, magro, pressapoco sulla trentìna, con i capelli scuri; la posizione del corpo era riversa sulla schiena ma in modo irregolàre; il braccio sinistro penzolàva inèrte fuori del cassonetto, l'osso spezzato a causa dell'impatto con il bordo metallico... L'ipotesi era che il poveretto fosse morto cadendo da una grande altezza.

- Qual'è la tua opinione, Sakura ?
- Per ulteriori dettagli dovrai aspettare l'autopsìa ma, a giudicare da queste ecchìmosi e dalla finestra aperta circa venti metri più in alto, non ci sono molti dubbi...
- Lo penso anch'io - osservò Shikamaru. - Resta il fatto di chiarire se si è buttato o se invece è stato spinto...
- O se era già morto prima di cadere - fece notare Sakura.
- Già...

Uno dei motivi per cui Shikamaru riusciva in un certo qual modo ad andare d'accordo con Sakura era il suo indubbio spirito d'osservazione... L'altro era il suo temperamento, con il quale conveniva non scherzarci troppo sopra se si aveva cara la pelle.

- Bene, mi pare che non ci sia altro da aggiungere qui, per il momento... Vado a fare un sopralluogo in quella stanza!
- Appena ho i risultati dell'autopsìa, ti faccio chiamare!
- Ti ringrazio... Choji, hai finito ?

Subito Choji si avvicinò a Shikamaru, mettendo via il taccuino e tirando fuori il sacchetto interrotto a metà.

- Tutto a posto, ispettore - rispose lui, mettendo in bocca una buona manciata di patatine. - Pare che ci fosse solo una persona registrata in quella camera col nome di Heisuke Tanaka, trentasette anni, un fotografo professionista...
- Che altro hai saputo ?
- Molto poco... Chomp! L'inquilino stava chiuso nella sua camera quasi tutto il giorno e, dalla scorsa notte, nessuno ha visto né sentito niente...
- Lo immaginavo, è sempre così!
- Saliamo a dare un'occhiata ?
- Se hai un'idea migliore...

Entrambi entrarono nell'albergo e raggiunsero la stanza segnata dai sigilli della polizia. Qui erano in corso i rilevamenti e tutti stavano ben attenti a non cancellare tracce o indizi rilevanti. Dentro l'ambiente era piccolo ma confortevole: l'appartamento era un vasto spazio rettangolare, la camera da letto e il bagno si trovavano subito oltre l'unica porta a sinistra entrando; al centro del soggiorno vi era un tavolino ingombro di giornali e riviste, così come pure il divano, e un posacenere vuoto; il letto era disfatto, tutt'intorno vi erano disposte delle costose attrezzature fotografiche e una delle pareti era piena zeppa di immagini scattate di varie dimensioni.

- Chiunque abita in questo appartamento, mantiene un hobby piuttosto costoso - osservò Shikamaru. - Attrezzature professionali, luci da posa, un paravento e perfino un laboratorio di sviluppo fotografico nello sgabuzzino...
- Ispettore, guardi - esclamò Choji. - Che ne pensa di questa ?

Shikamaru osservò con un'espressione assente l'oggetto che Choji aveva appena afferrato: un apparecchio fotografico ultimo modello del valore di alcune migliaia di ryo.

- Sai, Choji - fece Shikamaru, grattandosi pensieroso le tempia con l'indice. - Quell'aggeggio che hai in mano potrebbe davvero essere importante, tutto quello che deve fare ora la scientifica è "isolare" le impronte delle tue dita e le macchie di olio fritto...

Arrossendo vistosamente, Choji posò delicatamente l'oggetto dove lo aveva preso e chinò il capo mortificato. Ad ogni modo Shikamaru non gli diede molto peso, il suo compagno era così, goloso e sbadato, ma al momento giusto sapeva sempre come farsi perdonare anche certi errori.
Entrambi diedero una piccola occhiata in giro, guardandosi bene stavolta dallo spostare qualcosa, lo sguardo di Shikamaru cadde inevitabilmente sulle immagini alla parete.

- Uhm - mormorò. - Suppongo facesse affari d'oro con questo genere di servizi...

Choji osservò a sua volta le foto con un certo imbarazzo, visto che ritraevano esclusivamente ragazze in pose dannatamente sexy.

- Andiamo Choji, ti lustrerai gli occhi più tardi, quando dovrai "esaminarle" in ufficio...
- Come ?!? Ah, s... sì, certo!

Attraversando la stanza, Shikamaru vide un agente carponi ai piedi della finestra che raccoglieva eventuali impronte da una lampada caduta a terra.

- Trovato niente ?
- La finestra era aperta, senza segni di scasso né vetri rotti - rispose l'agente. - Abbiamo trovato alcune fibre di tessuto nell'intelaiatùra, occorrerà un confronto con i vestiti della vittima...
- E della lampada, che mi dici ?
- 25 ryo ai magazzini: scarsa qualità ma con un basamento in ottone, piuttosto pesante, c'è del sangue sopra...

L'uomo indicò appena l'angolo ottagonale dell'oggetto, tutt'intorno vi erano tracce di sangue raggrumàto.

- Ci sono segni di lotta in giro ?
- No, a parte la lampada, non ci sono altri elementi di una qualche collutazione!
- Vedo...

Shikamaru spostò velocemente lo sguardo dalla lampada alla finestra. Si affacciò leggermente fuori dove, venti metri più in basso, vi era il cassonetto ormai vuoto. Dal momento che il cadavere era stato trovato sopra un mucchio di rifiuti, l'intero contenuto sarebbe stato passato al setaccio.

- Non invidio i poveracci che dovranno fare quel lavoro...
- Allora, ispettore - domandò Choji. - Qual'è la sua opinione ?
- Che vuoi che ti dica - rispose Shikamaru tranquillo. - Per il momento, l'unica certezza che abbiamo è che sia caduto da qui! Il punto è: ha deciso di suicidarsi appena ha visto il conto dell'albergo... oppure è merito di qualcun'altro ?!?

Shikamaru si strinse nelle spalle. Ovviamente l'ipotesi del "suicìdio" non reggeva, lo sapeva bene, c'erano troppi elementi che non tornavano... Ma era necessario aspettare la fine del sopralluogo e, ovviamente, i risultati dell'autopsìa per vederci un po' più chiaro.

- Bene - esclamò. - Choji, cerca notizie su questo fotografo, in particolare sulle persone che conosceva, i posti che frequentava... Solito rapporto dettagliato, senza fretta: "la calma innanzitutto"... Finite voi con i rilevamenti qui, io purtroppo devo andare a sorbirmi quella rompiscatole della Yamanaka!
- Buona fortuna, ispettore - lo salutarono gli agenti con un sogghìgno.

                                                                                                                                            ***

Da quando il commissario Asuma Sarutobi aveva presentato le sue dimissioni, gli era subentràta Ino Yamanaka, una giovane ufficiale dall'aspetto particolarmente affascinante: con un meraviglioso paio di occhi azzurri e i capelli biondi legati a coda di cavallo, sempre vestita con un attillatìssimo tailleur viola che metteva in risalto la generosa scollatura del decolleté, e le lunghe gambe affusolate dai tacchi a spillo.
Dal momento che l'ispettore era notoriamente misògino, l'aspetto provocante del commissario di per sé gli procurava un leggero fastidio. Il tono di voce isterico poi e il suo modo di fare non contribuivano certo a migliorare le cose... Per farla breve, i due andavano praticamente d'accordo come cane e gatto.

- Per cosa avete preso il dipartimento di polizia ?!? - strillò il commissario al telefono. - Se il vostro cucciolo si è smarrito, mettete in giro dei volantini e non mi fate perdere tempo!

Infuriata, si affacciò alla porta del suo ufficio per inveìre contro il centralinista.

- Un'altra telefonata imbecille come questa e ti sbatto a dirigere il traffico!
- Mi dispiace, commissario - si scusò l'agente mortificato. - Aveva detto che era una questione della "massima importanza", e allora...

- La Yamanaka strinse i denti prima di esplodere rabbiosamente.

- La prossima volta che telefona un'isterica, passale il più vicino Centro di Igiene Mentale !!!

Così dicendo, rientrò in ufficio sbattendo la porta dietro le spalle.

- Fosse per lei - commentò il poliziotto sottovoce. - La classificherebbero giusto un intervento di Pronto Soccorso!

In quel mentre arrivò Shikamaru, con la sua solita andatura "mani in tasca & spalle incurvate".

- Il commissario è in ufficio ?

Yamanaka cacciò un urlo.

- Al solito - esclamò Shikamaru, massaggiandosi il collo.
- Dove diavolo è l'ispettore Nara ?!?

Shikamaru entrò con noncuranza.

- Per caso mi ha chiamato ?
- No, facevo i vocalizzi, spiritoso!
- Beh, non che me ne intenda molto, però...
- Basta così - tagliò corto la Yamanaka, stufa del suo solito sarcàsmo. - Sai che cosa sono queste ? - chiese, accennando a una pila di scartòffie piuttosto lunga.
- Aspetti, non me lo dica... Lettere d'Amore dei suoi ultimi spasimanti, ho indovinato ?
- Un'altra battuta del genere, Nara, e ti sbatto fuori - rispose lei furibonda. - Centinaia di segnalazioni solo negli ultimi minuti... Si può sapere dov'eri, invece di trovarti dietro la tua scrivanìa ?!?
- A indagare su un tizio che ha scordato il paracadute prima di uscire di casa...
- E cos'hai scoperto ?
- Nulla di rilevante, per il momento, ci sto appunto lavorando... Potrebbe trattarsi di omicidio, ma mancano ancora un nome e un movente!
- Voglio un rapporto dettagliàto sulla mia scrivania, entro oggi pomeriggio!
- Sarà una lettura veloce, allora - fece Shikamaru, grattandosi l'orecchio. - La scientifica mi farà avere i referti non prima di ventiquattr'ore e il sottoscritto finisce il turno... Adesso!

L'orologio segnava infatti l'ora della pausa per il pranzo.

- Ci vediamo più tardi...
- Torna qui, Nara - esclamò il commissario, sbraitàndogli dietro. - Non abbiamo ancora finito, la faccenda è tutt'altro che chiusa!
- A proposito, commissario - mormorò Shikamaru con indifferenza. - Ha la camicetta aperta...

La Yamanaka arrossì, portandosi velocemente le mani al petto, mentre i presenti la fissavano con risatìne di scherno e sguardi imbarazzati.

- Che cosa avete da guardare ?!? Tornate al lavoro, piuttosto!

( continua )

NOTE:
"Autori per il Giappone" è un'iniziativa di sostegno organizzata dall'autrice Lara Manni
Per saperne di più, visitate questo link:

http://www.autoriperilgiappone.eu/

Un piccolo contributo per una grande opera a beneficio di molti...

"I Ragazzi di EFP hanno scritto i racconti di “Niente è come prima” con un atto esplicito di fiducia nella possibilità di raggiungere altri coetanei, offrendo loro un motivo di indagine interiore. Generosi e speciali, con un gesto inaspettato hanno deciso di devolvere una parte del ricavato della vendita ad ADSINT che rivolge una particolare attenzione alle nuove generazioni con le loro esigenze e i loro sogni. Complici di un dono: quello dei pensieri, quello del sangue."
Giovanna Ferrante
Direttore de “il Globulo” Veicolo di informazione di ADSINT – Associazione Donatori di Sangue Istituto Nazionale Tumori

   
 
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