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Autore: Toboe88    25/09/2005    2 recensioni
Introduzione rimossa perchè non presenta nessun riferimento alla trama della fanfiction.
Inserirne al più presto una valida.
Rosicrucian e Nami, assistenti amministratrici.
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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TITOLO

IL GATTO SCAPPATO

I giovani detective fanno una passeggiatA su una strada e vedono scappare un gatto.

–Vieni qui Merlino!– esclamo una giovane donna.

Jenta si avvicina e disse:– Le è scappato il gatto?–

–Si. Si chiama Merlino–

–Noi giovani detective lo troveremo e lo riporteremo da lei– disse Jenta.

–È già, noi lo troveremo– disse Ayumi.

–Grazie. La mia casa è questa qui davanti– pronunciò la giovane donna.

–Come si chiama?– domando il ragazzo magro.

–Federica Massa–.

–Un caso stupido. Non lo troveremo mai quel gatto in questa grande città. Ritornerà a casa da solo– pensò Conan.

–Forza andiamo a cercarlo!–

E così lo cercarono.

–Guarda ci sono delle impronte di gatto– affermò Ai.

–Seguiamole. Se ci sono delle impronte il caso è facile– disse Conan.

Seguirono le impronte e dopo pochi decametri arrivarono ad una villa.

Dalla finestra spuntò fuori il gatto e allora i giovani detective insieme ad Ai entrarono nella villa.

Era buia e fredda e sembrava disabitata.

Si divederono in due gruppi: Conan, Ai e Jenta, Ayumi e il ragazzo magro.

Conan si appoggiò su un muro e questo si girò e Conan fini in una stanza. Ai lo seguì.

–Dove siamo capitati?– domandò Ai.

–In una stanza segreta–

Si sentì uno sparò che proveniva dalla stanza accanto. Sbirciarono dalla porta e fecero un brivido di paura. Intanto gli altri cercarono il gatto nella parte est della casa. Entrarono in una stanza e c’era un foglio sul tavolo e Jenta lo lesse. "Il gatto si chiama Merlino et Merlino è un cane. Qui c’è (V o F)".

–È un messaggio in codice. Cosa vorrà dire?– domandò Jenta.

–Non lo so. Dobbiamo cercare Conan forse lui riuscirà a decifrarlo– pronunciò il ragazzo magro.

Cercarono di contattare Conan con la ricetrasmittente mini ma non servì. Cercarono lui e Ai ma non li trovarono.

I due ragazzi sbirciarono dalla porta e videro un cadavere e intorno molto sangue. C’era un uomo che scappava. I due ragazzi entrarono e guardarono in giro.

–L’uomo è stato ucciso da un colpo di pistola–

La pistola era lì vicino. Su una sedia c’era un biglietto che diceva: "Vi uccidero tutti e due".

–Ci hanno scoperto sanno la nostra identità….– disse Ai.

–No non ci hanno scoperto–.

–E tu che ne sai?– urlò Ai.

–Lo so e basta. Ti devi fidare di me–.

Poco dopo arrivarono in una stanza dove c’era una porta aperta e uscirono e contattarono gli altri ragazzi.

–Mi sentite?– domando Conan.

–Si. Abbiamo cercato di contattarvi ma è stato inutile– disse Jenta.

–Probabilmente non c’era campo– disse Ai.

–Conan abbiamo trovato un messaggio in codice. Te lo leggo: "Il gatto si chiama Merlino et Merlino è un cane. Qui c’è V o F". Cosa significa?–

–Fammi pensare–.

Conan pensò.

–Il gatto si chiama Merlino–.

–Si– disse Ayumi.

–Quindi è vero. E Merlino è un cane. È falso–.

–Vero più falso fa falso perché c’è et che significa e. Quindi se c’è et e c’è vero e falso porta falso. Il risultato è falso quindi il gatto qui non c’è–.

–Dovremo uscire– affermò Jenta

–C’è un’altra cosa. Abbiamo trovato un morto. Questa casa è abitata da……–

Si sentì un silenzio

–Che succede Conan?– domandò Jenta.

–Avanti Conan rispondi!– esclamo Ayumi.

–Dobbiamo avvertire la polizia– disse il ragazzo magro.

–Ma non ci sono telefoni!– esclamò Ayumi.

–Andiamo a chiamarla a piedi–

–Io senza Conan e Ai non me ne vado!–

–Allora cerchiamoli!– esclamò Jenta.

Lì cercarono. Ayumi si girò dietro e vide che Jenta era sparito. Poi si accorse che anche il ragazzo magro era scomparso.

–Dove siete ragazzi?Dove siete? Che paura stare da sola in una villa con un possibile assassino. Che dico. C’è un assassino. Il morto è stato ucciso da qualcuno, no? O forse è li da anni. Non lo so.–

Poco dopo Ayumi vide un’ ombra e poi un’altra. Si trattenne, non urlò. Poi si vide qualcuno. Era Conan e Ai.

–Che vi è successo?– domandò lei.

–Ci hanno legati in una stanza e mi hanno preso il telefonino e le nostre ricetrasmittenti quindi non possiamo chiamare la polizia. Ce ne dobbiamo andare. Dove sono gli altri?–

–Non lo so. Erano dietro di me e poi sono spariti–.

–Dobbiamo cercarli–

Li cercarono. In una stanza c’era una vecchia radio, tre sedie e un tavolo tondo. In un’altra c’è un tavolo lungo e 12 sedie. Forse era la sala da pranzo. Poi aprirono la porta e c’era qualcuno.

–Jenta, che cosa fai li sul water?– domando Conan.

–Avevo i dolori di pancia e avevo visto un bagno e ci sono andato–.

–E pensare che noi eravamo preoccupati per lui. Noi lo stavamo cercando e lui stava tranquillo seduto sul water a farla. Che bambino!– pensò Conan.

In quattro cercarono il loro compagno e entrarono in una libreria.

–Cosa fai qui?– domando Ayumi.

–Ho visto dei libri interessanti e volevo prenderne qualcuno.

–Ma noi eravamo preoccupati per te!– esclamò Ayumi.

–Che bambini!– pensò Conan.

–Che bambini che sono, vero Conan?– domandò Ai.

–Già, è vero–.

Cercarono di fretta l’uscita e videro un ombra grande.

–Chi potrà essere?– domandò sottovoce Jenta.

–Forse l’assassino– rispose Ai.

Lo seguirono e poi mentre preparava una valigia Conan con la sua scarpa diede un calcio ha un mattone che lo fece arrivare sul collo del probabile assassino che lo fece svenire. Così facendo poterono uscire tranquillamente e chiamare la polizia ma prima che l’assassino si fosse svegliato. Purtroppo l’assassino fuggì in elicottero. Poco dopo arrivò Federica che disse:– Il gatto è ritornato–.

–Quell’assassino ha rapito il gatto e lo ha liberato nella città e poi ha costruito una sua immagine che poi ha messo alla finestra. Voleva uccidere noi ma ha fallito e per caso il gatto è ritornato dalla padrona– spiegò Conan.

–Quell’uomo era dell’organizzazione?– domandò Ai.

–credo di si–.

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