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Autore: luis    26/07/2010    5 recensioni
Salve!!! Questa serie di racconti vuole scoprire il lato comico e demenziale della Saga della Zia Steph. Possiamo divertirci a immaginare i nostri personaggi preferiti nelle insolite vesti degli eroi fiabeschi e catapultarli in situazioni decisamente paradossali.
La raccolta consiste in una serie di racconti che vede come protagonisti:
Alce e Jasper; ( fata dei fiori/Peter Pan )
Emmet e Rosalie;
Edward e Bella;
Carlisle e Esme;
Jacob e Nessie;
e altre coppie citate nella saga o anche coppie inventate e miste.
Se l'idea vi interessa non esitate a partecipare MA vi preghiamo di attenervi alle info e regole che troverete nel primo capitolo! ^^
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Jasper Hale, Renesmee Cullen
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Lupus in Fabula
Eccoci alla seconda storia di questa avventura.
Il punto di vista è Quello di Emmet...
Non mancheranno anche glia ltri, ma i protagonisti sono loro:
Emmet e Rosalie.
Cosa c'entra uno strano libro, una festa in maschera?
Leggete e solo una cosa.......
Ci risentiamo a fine pagina....
Buona Lettura
Luis







“Ho detto no e quando dico no è no. Chiaro?” ruggisce rabbiosa la mia Rose.

“Ma Rosellina mia…” cerco di ribattere. Lo sguardo truce che mi rivolge è terrificante anche per un vampiro.
“Tu verrai con me a quella maledetta festa, chiaro? O la punizione sarà terribile!” sentenzia con un sorriso e uno sguardo sadico. L’ultima volta che ho osato contrariarla e perseverare mi ha condannato a 10 lunghi anni di astinenza. Fortunatamente la pena è stata condonata dopo appena un insignificante anno. Devo dire grazie anche alla mia Rosellina che non ha saputo resistermi e io da bravo maritino l’ho provocata in tutti i modi.
Inorridisco al solo pensiero di non poterla toccare, sfiorare.
Il ghigno che ha messo su il mio fratellino sotuttoioperchéleggonelpensiero la sa lunga. Lo guardo riducendo gli occhi a due fessure.
“Non pensarci nemmeno Emm” sghignazza “Non ti dirò a cosa sta pensando Rose”
“Ma questa è una congiura. Perché noi dobbiamo andarci e voi no. Parli così perché lo sai che Bellina non ti trascinerebbe mai ad una festa!”
“Fortunatamente, la sua avversione a questo genere di cose è sopravvissuta” sghignazza ancora.
“Uff e Va bene. Ti accompagnerò a quella stupidissima festa e indosserò quello stupidissimo vestito” proferisco rassegnato.
“A proposito, in cosa dovrei travestirmi di grazia?” chiedo sarcastico.
“Non lo so. Ha detto Alice che sarebbe stata una sorpresa” risponde pensierosa Rose.
“Allora devo preoccuparmi sul serio”.
Quando la nana organizza c’è sempre da preoccuparsi.
Chissà cosa starà tramando la nana malefica.
Ho tentato di sbirciare nel suo “studio” di moda, ma dovevo immaginare che avrebbe “visto”.
“Scherzetto! Pensavi davvero di farmela? Non saprai in cosa consistono i vostri costumi fino al giorno della festa. Ti avverto: Non tentare più di sbirciare. Non sai cosa “ho visto” ti farebbe Rosie in tal caso. Ahahahah!”
Sadico di un folletto.
Indispettito e indignato mi inoltro nella foresta. Ho un bisogno assoluto di sfogare la mia frustrazione. Una bella disboscatina è quello che ci vuole.
Un calcetto di qua, un gancio di là.
Non so da quanto sono impegnato in questa attività, ma quando mi fermo, un nuovo sentiero è spuntato alle mie spalle.
Avrei dovuto essere un po’ più cauto.
Un nuovo albero attira  la mia attenzione. È alto, imponente. Sembra una quercia secolare. Un ghigno si dipinge sul mio viso. Bene, sarà un vero piacere abbatterlo. Mi lancio su esso con tutta la mia velocità, una spallata violenta e mi ritrovo sballottato dall’altro capo del bosco. Un scia di alberi abbattuti e la quercia è ancora in piedi. Non posso crederci!
Ci riprovo, ma stavolta ricado a pochi metri. Qualcosa mi cade sulla testa.
Mi volto e qualcosa di rettangolare attira la mia attenzione.
“Cosa…?” chiedo a me stesso. Allungo una mano e raccolgo quell’oggetto.
È un libro. Sembra antico. Lo apro e ne sfoglio velocemente le pagine. Odorano di vecchio, ma stranamente sono vuote. Ingiallite dal tempo, ma vuote. Uno strano simbolo sulla copertina.
Mi alzo lo giro e rigiro tra le mani.
“Emmett” un ruggito alle mie spalle.
Tremo al suono della SUA voce.
“Hai visto cosa hai combinato? Sei sempre il solito animale” la VOCE sempre più rabbiosa di avvicina.
“Cosa hai trovato?” chiede curiosa una volta raggiuntami.
“Non è niente” come un bambino nascondo il libro alle mie spalle.
Gli occhi onice della mia graziosa sposa, ridotti a due fessure mi suggeriscono di farglielo vedere, ma da bambino dispettoso quale mi sento in questo momento, le rispondo con un ghigno.
“Emmett non farmi arrabbiare più di quanto non sia. Tira fuori quello che stai nascondendo”
“Non ci penso nemmeno” la fronteggio.
“Ah sì!” un ghigno sadico, sul viso, occhi languidi accesi si avvicinano. Sono ipnotizzato. Con un gesto improvviso riesce a recuperare il testo. Non posso dargliela vinta in questo modo.
“Ridammelo” stridulo come un bambino capriccioso.
“Emmett non essere ridicolo, sembri proprio un bambino” rimbecca Rosie.
Mi lancio verso di lei e ne afferro un angolo. Il libro si apre, le pagine cominciano a muoversi da sole.
“Ma cosa…?” diciamo all’unisono. Una luce brillante, un turbinio come un vento ci risucchia da qualche parte. È tutto confuso. Il buio  e poi verde.
Tanto verde mi circonda. È una foresta. Non quella di Forks anche se le somiglia molto.
Mi guardo intorno e per un attimo mi sento perso.
Dov’è Rose? Non è con me. Il panico mi assale.
Una figura attraversa il mio sguardo. Mi sembra di conoscerla.
Con la mia velocità la raggiungo in un attimo. Lunghi capelli color mogano ondeggiano. Alle mie narici arriva il suo odore. Mi arresto. Sembra lei, ma il suo odore no.
La seguo, cercando di fare attenzione a non farmi scoprire. Comincio a non capirci nulla più.
“Oh eccoti qua” esclama la fanciulla. Ci ho visto giusto: È Bella. È identica, ma ha un odore diverso.
È vestita in modo strano, sembra una di quelle principesse che disegnano nei libri di fiabe per bambini.
Aguzzo lo sguardo e noto qualcosa che si muove tra le sue mani.
È un rospo. Storco le labbra per quanto è brutto.
Eppure Bella ne sembra affascinata. Donne.
Lentamente si avvicina e poggia le sue labbra su quelle della bestiola. Bleah! Se non fossi un vampiro vomiterei seduta stante.
Poi a un tratto un ragazzo, vestito stile principe, spunta tra le sue braccia. Edward? Cosa ci fa qui? Bella gli sorride.
“Mi hai fatto davvero penare per trovarti” gli dice lei.
Lui continua a fissarla. Le sorride. Anche il sorriso uguale a lui doveva avere?
“Cra” sono le parole che escono dalle sue labbra.
Soffoco una sonora risata. In che realtà sono finito? Mio fratello quello so tutto io, non può parlare!!! Ahahahah. Allora esiste una grazia divina da qualche parte!!!!... mi allontano da quel posto e mi arresto nei pressi di un lago. Posso finalmente sfogare le mie risa.
Non mi rendo conto di essermi accasciato violentemente contro un albero. Somiglia all’albero di Forks.
“Ehi tu! Come hai osato svegliare il mio sonno!” una vocetta stridula e tintinnante mi distoglie dalla mia allegria. Mi guardo intorno e non riesco a scorgere niente.
“Anche babbeo oltre che invadente” continua quella vocetta. È talmente fastidiosa, mi ricorda Alice.
Mi ritrovo di fronte all’improvviso una creatura strana, sembra una fatina. Spalanco gli occhi è identica a Alice.
“A…A.. Lice?” chiedo titubante. Ancora stordito da quella situazione.
“Che dici? Sono Folletta la fatina dei boschi! E tu, elfo? Cosa ci fai qui?” chiede irritata quella strana creatura.
Folletta? Nome appropriato. Un sorrisino divertito spunta sulle mie labbra.
“Oddio anche un elfo mentecatto ci doveva capitare! Non bastavano i guai che abbiamo” sussurra esasperata la fatina.
Aspetta, come mi ha chiamato? Elfo? Un grosso punto interrogativo deve essere comparso sul mio volto, perché la fatina prosegue
“perché fai quella faccia elfo? Sembra ti meravigli che ti chiami così” affina lo sguardo nella mia direzione. Oddio è identica a Alice quando trama qualcosa.
“Il tuo nome. Come ti chiami” sillaba come stesse parlando con un alieno.
“Sono un Vampiro non un Elfo. E il mio nome è Emmett” sbotto all’improvviso quasi ringhiando.
Tutta questa storia sta diventando insostenibile. È assurda.
“Bene Emmett – continua come fossi pazzo – tu sei un elfo. Guardati” e mi fa segno di avvicinarmi al lago. La accontento. Fisso la mia immagine nelle acque cristalline di quel luogo incantato.
Mi scosto. Mi riaffaccio. Chi è quello nel riflesso? Non io.
Una creatura dagli occhi color ambra e le orecchie a punta, uno strano cappello sul capo. Guardo meglio. I lineamenti sono i miei. Porto una mano sul capo. C’è davvero un cappello. Solo allora mi rendo conto anche dal modo in cui sono vestito.
“Cosa diamine mi è successo?” esplodo con tono alto almeno di due ottave.
“Non so cosa tu abbia, ma per essere un elfo sei davvero strano” continua a ronzarmi intono quella creaturina tanto fastidiosa. È peggio di una zanzara.
Pensa Emmett. Beh impresa piuttosto difficile. Sono finito in posto strano. Con creature strane. Sembra quasi un universo parallelo, perché queste creature sono simili, anzi uguali a quelle nella mia realtà.
“Il libro, deve essere stato il libro” do voce ai miei pensieri.
“Quale libro?” chiede sempre più curiosa Folletta.
“Il libro che ho trovato nella foresta con Rose” spiego
Una strana luce brilla negli occhi di quella piccola fatina.
“Rose, dove sarà finita?”
“Chi è Rose? La tua compagna elfo?”
“E’ la mia compagna, ma è un vampiro, come me”
Continua a guardarmi come fossi pazzo.
“Devo trovarla. E anche il libro”
Mi rivolgo alla farfallina che mi gira intorno. La afferro in una presa salda.
“E tu devi aiutarmi” le dico minaccioso mostrando i miei denti. Un guizzo attraversa i suoi occhietti furbi.
“Sei davvero un vampiro” sussurra tra sé.
Annuisco.
“Se mi lasci ti aiuterò. Ma tu prima dovrai aiutare noi” mi ricatta. Ci penso un attimo. Forse mi conviene, perché questa piccoletta mi fissa in un modo che sa il fatto suo. E poi in questo posto che pericolo vuoi che ci sia?
Annuisco e allento la presa. Immediatamente lei svicola e ricomincia a sfarfallare intorno.
“Dobbiamo chiamare Gaviral, il saggio. Lui saprà aiutare te e ti spiegherà cosa dovrai fare tu”.
Inizia così un canto talmente acuto da stordirmi. Comincio a rimpiangere Alice.
Un ruggito proviene dagli alberi che ci circondano. Il mio istinto mi impone la posizione di difesa. Un ringhio di avvertimento esce dalle mie labbra.
“Calma è Gaviral” mi spiega la Folletta fastidiosa.
“Folletta. Perché mi hai chiamato?” una voce trionfante proviene da una creatura veramente immaginaria.
I miei occhi e le mia bocca si spalancano alla vista di quello che dovrebbe essere Gaviral. Il corpo di Leone, la coda di serpente, la testa di uomo, e che uomo. Jasper è di fronte ai miei occhi.
Gaviral il saggio. Mai soprannome fu più indicato.
La strana creatura volge lo sguardo verso di me.
“Tu sei lo straniero. Il custode del libro” tuona solenne come una specie di profeta.
Annuisco. “Devo ritrovarlo”
“Il libro è un passaporta. Ti ha condotto nel nostro mondo. Il tuo compito è quello di salvare Ninfea la Ninfa del lago, la nostra regina. Prigioniera di una creatura malvagia. Il libro aveva il compito di trovare un cavaliere coraggioso in grado di salvarla a qualsiasi costo” sibila le ultime parole con tono minaccioso.
“Fatemi strada. Ditemi dov’è questa principessa e la salverò. Voi poi mi direte dove posso trovare la mia Rosie e il libro e tornare a casa” il mio è un vero e proprio ricatto. Per quanto possa essere malvagia questa creatura, resto pur sempre un Vampiro e niente può distruggermi. Poi non vedo l’ora di sgranchirmi lottare contro i Grizzly cominciava ad annoiarmi.
“Guarda laggiù” suggerisce Gaviral.
Fisso lo sguardo nella direzione indicata.
Una creatura stupenda si riflette nel mio sguardo. Adagiata su una isoletta al centro del lago. Una chioma bionda fluente. Due occhi ambra. Oddio, ma quella è Rosie.
“Rose, amore!” sussurro tra me.
“Quella è Ninfea, la nostra regina” spiega Folletta.
“No, quella è Rose”
“Cosa dici, ti sei bevuto completamente il cervello, stupido Elfo Vampiro?”
“Quella è la mia Rose. Roooooseeee” urlo
La creatura volge lo sguardo nella mia direzione.
“Emmett” mi chiama. Un sorriso si dipinge sul mio viso. La mia Rose. Un momento.
“Se quella è la regina Ninfea, allora è lei che è prigioniera? Ma come è possibile. Lei è ….. lei è…..” non riesco a trovare le parole adatte.
“La regina non può fuggire, una barriera invisibile la separa da noi, per questo non può fare appello ai suoi poteri per poter  raggiungerci” mi spiega il saggio.
“L’unico modo per liberarla è uccidere colui che l’ha rinchiusa” continua.
“Bene, dov’è questo essere. Lo faccio fuori in due secondi e dopo io e Rose potremo tornarcene a casa”
“Non è così semplice. Non sottovalutare il potere di Wondel. Lui è davvero malvagio” dice la piccola Folletta.
La guardo intensamente
“Sono pronto a dare la mia vita per la mia Rosie”
“ahahahahahah…” una risata dal suono lugubre e agghiacciante si diffonde intorno a noi. Ciò che è verde diviene incolore e spento. Anche io che sono un vampiro riesco a percepire la malvagità che ci circonda.
“Così sei disposto a morire per Ninfea, vedremo” un uomo dalle sembianze angeliche, biondo si avvicina, lentamente.
Riconosco Carlisle dai lineamenti del volto dell’essere dinanzi ai miei occhi. Una sola eccezione i suoi occhi sono rossi.
È accompagnato da un lupo enorme dal pelo rossiccio, mi ricorda Jacob versione lupo.
Un ghigno malvagio sul volto, emette un sibilo e il cane da guardia si scaglia verso di me. Per fortuna i miei sensi di vampiro mi permettono di schivarlo. Iniziamo una dura battaglia.
Il cagnaccio picchia forte, devo ammetterlo, ma alla fine ne esco vincitore.
“Il tuo cucciolo è andato. Ora libera Ro… Ninfea” meglio stare al loro gioco.
“Emmett smettila di giocare e vieni a liberarmi” urla Rose dalla sua prigione. Alzo gli occhi al cielo. Fosse semplice.
“Prima dovrai vedertela con me” in un attimo si scaglia nella mia direzione, un boato e di fronte mi ritrovo un drago enorme.
“Oh oh” questa non ci voleva.
Una folata di fuoco fuori esce dalle sue fauci.
“Mangiato piccante?” chiedo sarcastico dopo aver schivato per un soffio quella lingua infernale.
E’ ironico dirlo per un vampiro, ma direi che sono vivo per miracolo.
“Tutto bene vampiro elfo?” chiede preoccupata la fatina.
“Più o meno” mi accorgo all’ultimo secondo di una seconda folata di fuoco scagliata contro di me.
“Ehi, questo è sleale” blatero.
“Potere delle fatine vieni a meeeeeeeeeeeeeeee” quella vocetta acuta sembra perforarmi un timpano per quanto è stridula.
All’improvviso mi ritrovo qualcosa tra le mani.
“Ora puoi fronteggiare il drago” mi spiega tutta soddisfatta.
“Con questo?” le indico lo scopino che ho tra le mani. Quello che gli umani utilizzano nel bagno.
“Ops devo aver fatto un po’ di confusione” imbarazzata.
“Pure una fatina imbranata mi doveva capitare”. Altro colpo scansato per un pelo.
“Potere delle fatine vieni a meeeeeeeeeeee e senza scherzi”
Oh no, di nuovo!
Stavolta però ci ha azzeccato la nanetta.
Il lucertolone di fronte apre di nuovo le sue fauci e prontamente gli scaglio il secchio d’acqua che Folletta mi ha procurato.
Bene, l’effetto desiderato. Il lucertolone tossisce per la secchiata.
Ora o mai più.
Alla mia velocità vampiresca lo aggredisco e stringo le braccia intorno al suo collo.
Si dimena come un forsennato, ma sono più forte.
Dopo una serie di sbattimenti riesco ad atterrarlo.
Dove c’era grigio ora è di nuovo colorato.
“Ben fatto straniero. Wondel non è più un problema” esordisce Gaviral.
“Ora tocca a me. Addio!” mi tuffo nl lago e raggiungo la mia Rose.
La mia dolce ninfetta mi salta al collo. Quasi mi stritola.
“Oh Emmett, mio eroe”
“Micetta, che ne dici di tornarcene a casa?” propongo esasperato.
“Ma come facciamo?” chiede
Mi guardo intorno e vedo il libro a pochi passi da noi.
Lo raccolgo.
“Con questo”
Lo afferriamo insieme e come accaduto prima una luce brillante, un turbinio come un vento ci risucchia da qualche parte. È tutto confuso. Il buio  e poi verde.
Casa. Riconosco il sentiero di alberi che ho involontariamente creato.
Il giorno tanto atteso è giunto.
Dovrò immolarmi per la mia Rose, vestirmi in modo ridicolo e accompagnarla a quella stupidissima festa in maschera.
Siamo seduti in salotto, in attesa del folletto che trepidante è in arrivo per mostrarci i nostri costumi.
Stranamente Ed e Bella sono seduti con noi.
“Se vuoi saperlo verremo anche noi a quella stupida festa” risponde alla mia muta domanda il mio fratellino.
Allora anche Bellina è riuscita a ricattarlo! Dallo sguardo truce che mi rivolge ci ho azzeccato. Una risatina sommessa esce dalle mie labbra.
“Eccomi qui” la nana è arrivata. Il povero Jazz al suo seguito che trascina un porta abiti.
“Ed Bella questi sono i vostri costumi”
E rivela due abiti da principe e principessa. Immediatamente le immagini della foresta incantata riempiono la mente.
“Emmett cosa c’entra un rospo?” mi guarda accigliato il mio fratellino.
“Lascia perdere” Rosie mi lancia uno sguardo interrogativo.
“Questi sono vostri”
La nana mostra i nostri abiti. Lo sguardo di Rose si apre in un’espressione di meraviglia.
Riconosco quegli abiti.
“Dovrei vestirmi da ninfa e Emm da elfo?” chiede perplessa la mia micetta.
“Non ti piacciono?” sibila minacciosa la nana.
“Scommetto che tu ti vestirai da fatina e Jazz da chimera” interrompo sarcastico.
“Come hai fatto a indovinare?” stavolta è lei meravigliata.
Non è possibile questo è un incubo.
“Sai cosa ti dico? Non ho più voglia di andare a quella stupidissima festa. Emm, tesoro, perché non ce ne andiamo da qualche parte solo io e te?” chiede gattonando nella mia direzione languida e sensuale.
Ah la mia micina.
“Ovunque tu voglia” la prendo in braccio e mi allontano da quel luogo, ormai inquinato dalle urla stridule della nana.
“Solo io e te”
“Solo io e te mio eroe”
Suggelliamo questo attimo con un bacio appassionato e “infuocato”.
 
 
Note Finali
Dunque, vi consiglierei di prendere quel bell'ortaggio di colore rosso e vuoto all'interno.... Sì bravi un bel peperone.... Fa meno male quando me lo darete in testa..
Mi auguro che questo piccolo sclero vi abbia fatto spuntare un dolcissimo sorriso....
Vi ricordo che Questa Round è aperta a tutti. Ci sono delle regole da seguire, per le quali vi rimnado al Capitolo 1.

Prossimi aggiornamenti previsti:



3. Jacob/Nessie (cappucetto rosso/lupo cattivo) Shinalia;

4. Ed/Bella (La Bella e la Bestia) Jma
 
   
 
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