Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: francyrm21    28/07/2010    1 recensioni
Jasmine non è una ragazza come tutte le altre. Otre ad essere stata abbandonata dai suoi genitori, dalla nascita è in grado di fare cose fuori dal comune. Grazie a queste sue abilità, Jasmine affronta tutte le notti il mondo dei vampiri per proteggere gli umani dal pericolo. Una casualità le farà incontrare la famiglia Cullen e la tribù dei Quileutes. Instaurerà rapporti di affetto con entrambe le parti: Renesmee Cullen diventerà la migliore dell amiche che poteva sperare di trovare; Seth, il giovane Quileute, conquisterà il suo cuore troppo trascurato negli anni precedenti. La nuova vita che gli si è dispiegata davanti, durerà? O succederanno cose che la metteranno in pericolo?
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Slacciammo l’abbraccio con riluttanza e Seth mi prese sottobraccio per poter entrare alla festa. Il giardino era gremito di persone che avevo avuto la possibilità di conoscere durante la mia permanenza lì a Forks. Il branco era presente al gran completo con le rispettive compagne al loro seguito. Potevo vedere anche Billy Black, il padre di Jacob che avevo avuto modo di conoscere durante le riunioni del consiglio degli anziani. Era un uomo molto cordiale e spesso sorridente forse per quanto vedesse felici i suoi figli, con i loro compagni. Un sottofondo musicale particolarmente dolce e delicato si poteva udire provenire direttamente dall’enorme salone che in un angolo poteva vantare l’impianto stereo più grande che avessi mai visto in tutta la mia vita accanto ad un elegante pianoforte.
Alzai gli occhi verso Seth perché mi sembrava tutto così irreale quello che vedevo, che sentivo il bisogno di incontrare il suo sguardo per avere la certezza che fosse tutto vero. Vedere che i suoi occhi non si erano mai scostati da me mi fece arrossire dall’imbarazzo e stringere la stretta attorno al suo braccio per poterci posare la testa. Abbassai lo sguardo verso i nostri piedi e un sorriso mi trafisse il volto senza alcuna possibilità di poterlo togliere da lì.
La famiglia Cullen quasi al completo era sparsa tutta intorno a noi e tutti loro stavano svolgendo un lavoro ben preciso che sicuramente Alice aveva affidato loro. Carlisle ed Esme si occupavano di dare il benvenuto agli ospiti che arrivavano, Emmett e Rosalie erano letteralmente sommersi dai cd di musica che erano stati scelti apposta per la festa e Jasper tentava di fare da assistente ad Alice che continuamente svolazzava da una parte all’altra della sala per controllare che tutto andasse come aveva programmato. Era tutto assolutamente perfetto, la sala, gli addobbi, la musica, le persone care. 
Notai un certo gruppo di individui molto pallidi e dagli occhi di un rosso sfavillante. Sapevo già che ci sarebbero stati dei vampiri, diciamo, tradizionali alla festa ma vederli lì mentre si divertivano sapendo che era possibile grazie al sacrificio di qualcuno mi faceva montare una rabbia addosso che Seth si dovette fermare quando sentì la rigidità del mio abbraccio.
«Stai bene?». Mi chiese facendomi voltare per poter far incontrare i nostri occhi. Sospirai pesantemente chiudendo i miei.
«Si, sto bene. Se ti va, potresti presentarmeli?». Nonostante il rancore che provavo nei loro confronti, era stato il loro intervento a salvare la vita di tutti e così meritavano il mio rispetto.
«Certo. Sei sicura?». Mi chiese cercando di indagare più affondo con i suoi occhi che tentavano di analizzare ogni mio pensiero. Gli accarezzai una guancia con la punta delle dita e gli sorrisi sommessamente per tentare di rassicurarlo.
«Si, sono sicura». Allora mi prese per mano e mi accompagnò verso di loro. 
Fra di loro c’erano anche alcuni vegetariani, che Seth mi presentò come le due sorelle Tanya e Kate assieme al suo Garrett ed un’altra coppia, Eleazar e Carmen, dalla pelle olivastra che costituiva un forte elemento in contrapposizione al colorito pallido dei vampiri, per non parlare degli occhi color miele. Arrivò anche a presentarmi un gruppo di donne provenienti dall’Amazzonia. Zafrina, Senna e Zachiri avevano un aspetto selvaggio anche se decisamente a loro agio. Avevano corpi alti e slanciati e davano la sensazione di stare davanti a dei felini agilissimi e super-scattanti. I loro vestiti avevano dei particolari in pelle che ne marcavano ulteriormente i tratti impressionanti. Gli altri vampiri presenti erano molto particolari, con la loro pelle olivastra e i capelli nero corvino dai sorprendenti riflessi blu. Seth mi informò che erano solo una parte del clan di vampiri provenienti dall’Egitto che avevano dato il loro aiuto. Dopo quell’accaduto, Benjamin e la sua compagnia Tia erano rimasti molto amici di Edward e di tutta la famiglia Cullen ed anche dei lupi che avevano combattuto al loro fianco. Questo gruppo di vampiri, nonostante i loro modi di soddisfare la propria sete, poteva contare sul rispetto di Seth. Potevo capirlo dal modo in cui li presentò e da come gli parlasse.
«Salve a tutti. È un vero piacere potervi rivedere soprattutto in una situazione così piacevole». Si rivolse per prima al clan di Denali ed in seguito anche agli altri parlando in un tono così cordiale da pensare che non fosse lui a parlare.
«È un piacere rivederti anche per noi, Seth. Spero che le cose ti vadano bene. Ma a giudicare dalla tua compagnia direi che sei sulla buona strada». Tanya rispose con tanta calma da sembrare che fossero vecchi amici. Le sue parole mi misero leggermente in imbarazzo e sentì Seth sorriderle in risposta e parlare nuovamente.
«Lei è la mia compagna, Jasmine». Disse lanciandomi uno sguardo tra il fiero, il dolce ed il preoccupato. Sapeva che la loro presenza mi aveva sorpresa ed infastidita all’inizio, ma avevo provato comunque in tutti i modi di convincerlo che dopo averne sentito parlare così bene da tutti, non ne avevo più motivo.
«Salve, è un vero piacere conoscervi. Speravo tanto di poter incontrare coloro che hanno contribuito alla salvezza di Renesmee». Parlai adottando un tono più conciliante di quanto pensassi.
«È un vero piacere conoscerti anche per noi, io sono Garrett. Renesmee ci ha tanto parlato di te, è così felice di poter essere tua amica. Ci ha detto anche che sei particolarmente dotata, sarebbe divertente se un giorno di questi potremmo mettere a confronto le nostre abilità. Sempre se per te non sia un problema». Forse sarebbe stato divertente, anche se Seth non trovava la proposta così allettante. Gli rivolsi uno sguardo velocemente prima di rispondere.
«Diciamo che non sarebbe un problema per me, ma più che altro per Seth. Si preoccupa sempre troppo per me». Risposi facendo affiorare un mezzo sorriso sulle mie labbra. Garrett e le altre non poterono evitare di ridacchiare dell’espressione un po’ incupita che Seth assunse subito dopo le mie affermazioni. Solo uno di loro rimase completamente immobile spalancando gli occhi mentre guardava verso di me. Era Eleazar che sembrava completamente pietrificato sul posto, senza neanche essere in grado di riprendere fiato. Quando guardai anch’io verso la sua direzione, si rese conto che lo stavamo osservando tutti.
«Eleazar, mi amor, va tutto bene?». Gli chiese la sua compagna Carmen visibilmente preoccupata, sfiorandogli il viso con la mano. Fu come se lo avessero distratto da qualcosa di importante.
«Tutto a posto, non preoccuparti». Le rispose deglutendo rumorosamente anche se era un gesto inusuale per qualcuno che neanche avrebbe bisogno di respirare. Mi rivolse un ultimo sguardo indecifrabile prima di distoglierlo completamente. Una delle amazzoni si fece avanti per potersi far vedere meglio dai presenti. 
«Ciao, cara. Io sono Zafrina. È bello poterti conoscere dopo aver sentito tanto parlare di te dalla piccola Renesmee». Mi disse porgendomi una mano per potergliela stringere. Ero un po’ esitante, lo dovevo ammettere, mi faceva paura. Il suo aspetto imperioso mi metteva in soggezione, il che era inusuale visto che avevo a che fare con i vampiri ormai da tempo. Mi feci coraggio e gliela strinsi.
«Renesmee mi ha parlato tanto di te. Mi ha detto che hai l’abilità di creare delle illusioni capaci di oscurare completamente la vista di chi guarda. È stupefacente, non avevo mai incontrato nessuno capace di farlo». Dissi ricordando le parole entusiaste che Renesmee aveva usato per descrivere le belle sensazioni gli aveva dato poter vedere i paesaggi che Zafrina le mostrava.
«Se vuoi posso mostrartelo». Mi disse allungando le carnose labbra in un sorriso.
«Per favore fa attenzione». Mi sussurrò Seth all’orecchio. E da quel momento in poi vidi un enorme foresta attorno a me, un enorme fiume alle spalle tanto da sentirne lo scroscio nelle orecchie, sentivo anche l’umidità sulla pelle e la notte scura sopra di me con la unica luce della luna e delle stelle. Ma ero ben consapevole che era un’illusione. Mi bastò un briciolo di concentrazione per riconoscere la forza vitale di Seth accanto a me ed allungai la mano per vedere se potevo almeno sentirlo. Ne sfiorai delicatamente il viso con il dorso delle dita. Appoggiò la sua guancia morbida ad esse.
«Te l’avevo detto che non c’era alcun bisogno di allarmarsi». Dissi sorridendo mentre percepivo la tensione dei suoi muscoli che si allentava sotto le dita. Guardai nella direzione verso un leggero flusso di energia che finiva per attraversarmi la mente. «Questo cielo è magnifico. Lo hai visto davvero o lo hai inventato?».
La visione si interruppe all’improvviso e finalmente potei rivedere la realtà e soprattutto il viso di Seth decisamente più rilassato. «Le tue abilità sono stupefacenti» mi disse Zafrina con in viso un espressione altrettanto sorpresa.
«È molto facile per me individuare la presenza di Seth perché sono abituata a percepirla di continuo, mentre la tua era facile da trovare perché stavi usando il tuo potere su di me così ho potuto seguire la tua scia. Gli altri erano così confusi tra loro perché non vi conosco molto bene». Cercai di spiegare in fretta, senza riuscire a distogliere lo sguardo da Seth. Non mi ero resa conto fino a che punto lo conoscessi. Nella completa cecità, lui era stato la prima e l’unica cosa che ero stata capace di distinguere. Non mi ero dovuta neanche sforzare, mi era venuto naturale e spontaneo.
«Direi che colei che può farvi un rapporto quasi completo è Renesmee stessa. Ha voluto provare a volare e sono state in grado di superare il povero Jacob in velocità». Continuò Seth come per tessere le mie lodi dandomi la possibilità di ammirare il suo sorriso.
«È stato troppo divertente. Jacob era appena arrivato quando io e Renesmee eravamo già sedute e non facevamo altro che sbellicarci dalle risate». Dissi spostando lo sguardo sui nostri interlocutori. 
Tutto si fermò, compresa la musica e i vari gruppi di discussione che si erano creati. Cercai di capire cosa stava succedendo volgendo uno sguardo interrogativo a Seth che mi stava accanto.
«Renesmee, Edward e Bella stanno arrivando». Mi disse all’orecchio. Si voltò in direzione della casetta nella foresta, come tutti quanti, aspettando il loro arrivo. Mi voltai anch’io e allacciai un braccio ai suoi fianchi appoggiando delicatamente la testa sul suo petto. Seth fece lo stesso col suo braccio, baciandomi delicatamente sulla fronte. Spuntarono in breve tempo al limite della vegetazione mentre si tenevano per mano, con in volto delle espressioni così felici da fare commozione. Saltarono insieme il fiume, per poter raggiungere la sponda opposta e unirsi a noi. Un mega applauso partì con fischi e urli di incoraggiamento appena Jacob si mosse verso Renesmee per poterle fare gli auguri e baciarle dolcemente le labbra. Potei capire la sua reazione, lo abbracciò forte affondando il viso nell’incavo della sua spalla ad occhi chiusi per qualche istante, con il sottofondo incessante degli applausi. Renesmee, accompagnata dai genitori e naturalmente dal suo Jacob passarono a salutare tutti e a raccogliere i tanti auguri dagli altrettanti amici desiderosi di festeggiarla. 
Quando arrivò il nostro turno, a pochi passi da noi, le corsi incontro con in volto il più fulminante dei sorrisi. «Tanti auguri, dolcissima! Ti voglio tanto bene!». Le dissi, avvolgendola in un abbraccio affettuoso. Strinse ancora più forte la stretta allacciandosi ai miei fianchi.
«Grazie Jaz. Ti voglio tanto bene anch’io». Mi rispose con l’eccitazione nella voce. Le schioccai un bacio sulla guancia, che lei ricambiò, e sciogliemmo l’abbraccio.
«Tanti auguri Nessie!». Le disse Seth che oltre ai ringraziamenti ricevette un bacio sulla guancia. Vidi che gli sussurrò qualcosa all’orecchio prima di allontanarsi per andare dal clan di Denali a salutarli.
«Mi diresti cosa ti ha detto?». Chiesi molto curiosa, cercando di nasconderlo almeno un po’.
«Mi ha solo ricordato quanto sono fortunato. Anche se non ce n’è bisogno». Mi rispose con un sorriso tanto dolce da farmi sciogliere. Mi attirò a se e fece toccare le nostre labbra in maniera così profonda e sorprendente da farmi completamente dimenticare del resto. Non ricordavo neanche dove ci trovavamo, come se il tempo e lo spazio fossero concetti senza senso. Quando si allontanò da me, non riuscì a formulare pensieri coerenti per qualche secondo. Avevo gli occhi incollati ai suoi. 
«Allora non hai neanche bisogno che ti dica che ti amo?». Tentai di fare dello spirito.
«Dimmelo spesso, ti prego». Mi strinse forte facendomi appoggiare la guancia sul suo petto. Mi staccai momentaneamente da quell’abbraccio per sfiorare delicatamente quelle labbra che potevo considerare solo nostre, per sempre.
Dopo aver salutato tutti gli invitati, Renesmee si diresse al tavolo dei regali dove i pacchetti non potevano neanche essere contati. Non sapendo se poteva farlo, cercò il consenso da parte dell’organizzatrice dell’intera serata: Alice. Aveva uno sguardo così implorante che Alice non poté fare altro che acconsentire anche se con molta probabilità non era ancora in programma lo scarto dei regali. L’entusiasmo che irradiò era così travolgente che potevo sentirne la presenza anche dalla decina di metri che mi distanziavano da lei. Su ogni regalo era scritto il nome di chi lo aveva portato, così per Renesmee non fu difficile sapere chi glielo aveva confezionato e poteva anche ringraziare personalmente chiunque fosse. 
Speravo tanto che il nostro regalo potesse piacerle. Quando andammo all’agenzia di viaggi, non eravamo sicuri di cosa stessimo seriamente cercando. Ho pensato che negli ultimi tempi, Renesmee e Jacob non avevano potuto vivere serenamente la loro intimità così volevamo potergli regalare dei giorni di pace da tutto e da tutti. Suggerì una località estiva magari incontaminata dove avrebbero potuto rilassarsi insieme senza doversi preoccupare di come comportarsi davanti a troppa gente, così dopo qualche ricerca riuscimmo a trovare il posto giusto per loro. Palm Island era una delle moltitudini di isole appartenenti all’arcipelago delle Grenadines ai Caraibi. Anche Seth ne rimase affascinato e fu subito d’accordo con me. L’unica piccola difficoltà che avevo incontrato sul cammino, era il motivo per il quale non mi ero potuta permettere di pagare tutto il vestito che stavo indossando in quel preciso momento. Per non parlare del fatto che Seth voleva contribuire assolutamente. Chiesi a Seth se poteva fare una commissione per me mentre stavamo ancora parlando con la promoter. Così con una scusa potei restare sola con la gentile impiegata che fu molto disponibile nei miei confronti. Avrei coperto i tre quarti della quota ed in seguito avrei detto a Seth che avremmo fatto metà e metà. In un certo senso quando Renesmee mi aveva aiutato a comprare quelle cose per la festa, capì di aver fatto un errore con Seth non dicendogli la verità. E forse glielo avrei detto un giorno. Mi sentivo decisamente in colpa per come avevo gestito la cosa, ma ne avrei discusso con Seth quando saremmo stati soli.
Quando chiamò i nostri nomi avevo l’agitazione stampata sul volto e speravo tanto che Edward e Bella non le avrebbero impedito di sfruttare i biglietti. Li avevamo regalati con tanto affetto che sarebbe stato un peccato farli scadere. Attraversammo la folla mano nella mano, stringendola sempre di più ad ogni passo. Appena potei posare gli occhi su Renesmee, sia i miei che i suoi si illuminarono mentre ci sorridevamo a vicenda. Aveva la busta con i buoni fra le mani e cercava in tutti i modi di capire cosa fossero prima di averla effettivamente aperta. La aprì con fare sicuro e quando posò lo sguardo sulla dicitura della destinazione, erano in completa sorpresa. Vide che i buoni erano validi per due biglietti e quando alzò lo sguardo verso di noi credevo volesse ringraziarci fino alla nausea.
«O mio Dio! Ma questi sono per dei biglietti aerei! Non so come ringraziarvi, siete grandi! Grazie!». Disse, anzi urlò, venendo ad abbracciarci. Prima Seth e poi me. Quando toccò la mia pelle mi fece una domanda a qui probabilmente aveva già dato una risposta. “È per questo che non potevi permetterti di pagare l’intero vestito?”. Mi chiese con la mente.
Mi bastò fare un semplice sorriso di noncuranza per farle capire che non era davvero importante per me quello stupido vestito, ma farla felice. «Grazie ed ancora grazie! Jacob sarà contento di poter trascorrere un po’ di tempo solo con me».
«Lo sai che sono sempre felice quando posso farti contenta». Le sussurrai all’orecchio.
«Ti voglio bene». Mi disse ancora strette in un abbraccio.
«Ti voglio bene anch’io». Quando ci allontanammo l’una dall’altra avevamo entrambe gli occhi lucidi con i lucciconi pronti a debordare ma che prontamente riuscimmo a far tornare indietro.
«Guarda Jake! Sono due! Potremmo andare insieme!». Disse rivolgendosi al suo dolce compagno con ancora la voce un po’ tremante.
«Seth, Jaz sul serio. Grazie infinite». Ci disse Jacob con in viso l’espressione più affettuosa che avessi mai visto sul suo volto.
«È stato un piacere, fratello». Rispose Seth che gli strinse amichevolmente la mano. «Godetevi la vacanza. Ve lo meritate». Venne ad abbracciare anche me con una gentilezza che non pensavo potesse riservarmi.
«Grazie Jaz».
«Siamo contenti di avervi fatto questo regalo. Vi serviva un po’ di tempo per voi». Risposi, spiazzata da quell’affetto che non pensavo Jacob potesse sentire per me. 
Il nostro regalo era stato scartato e la festeggiata e l’indiretto interessato ci avevano ringraziato, così ci allontanammo da lì restando sempre nelle prime file. Renesmee aveva ricevuto dei regali stupendi che forse non avrebbe potuto utilizzare tutti se l’immortalità non fosse fra le sue opzioni. Alla fine dell’enorme pila di regali ricevuti però, mancava quello forse più importante per lei. Quello di Jacob. Era rimasto in un angolo per tutta la durata della fase scartamento doni e si era avvicinato a Renesmee solo per poterci ringraziare. Quando lo vidi, potevo scorgere a malapena il suo viso così agitato da sembrare che tremasse di rabbia. Si era avvicinato a Renesmee senza distogliere lo sguardo dai suoi occhi.
«Scusate! Potrei avere l’attenzione di tutti per favore! Non vi ruberò molto tempo». Era così nervoso che non sapeva di preciso come continuare. Si mise di fronte a Renesmee e continuò il suo discorso. «Per me sei la cosa più importante che esista al mondo ed affronterei qualunque tempesta solo per te. Ti amo da sempre e lo farò per il resto delle nostre esistenze. Ed è per questo che qui e adesso, davanti a tutti i nostri amici, ti chiedo di rendere la cosa ufficiale al mondo intero. Renesmee, amore mio, vuoi sposarmi?». 
La sorpresa che le attraversò il viso, le mozzò il respiro e per qualche secondo sembrava non lo facesse affatto. L’attesa della risposta stava cominciando a far precipitare il povero Jacob in una spirale di dubbio da fargli rischiare il collasso, mentre ancora tutti noi navigavamo nello shock della domanda. Ai suoi maglifici occhi marroni spuntarono delle lacrime tanto chiare da poter risplendere della luce riflessa dalle lampade.
«Si! Voglio assolutamente sposarti, Jake!». Con queste quattro paroline magiche, Renesmee era riuscita a far cambiare radicalmente lo stato d’animo di tutti i presenti. Ma soprattutto quello di Jacob. In pochi istanti le si avventò sulle labbra senza preoccuparsi troppo delle persone che stavano assistendo alla scena. Non sapevo gli altri, ma io dovetti distogliere lo sguardo perché sentivo che era un momento troppo intimo. 
Non ero mai stata così contenta per qualcuno in tutta la vita. Loro erano in grado di ispirare quell’amore così forte e duraturo da dover essere festeggiato. Sin da quando la prima volta li avevo visti insieme sapevo che erano compagni di vita. Anche nella foresta, quando avevo incontrato Jacob sapevo che doveva essere fortemente legato alla vampira che ci aveva seguito. Ne sentivo le vibrazioni che sprigionavano l’uno per l’altra senza possibilità di nasconderle. Chiunque con un po’ di intuito e spirito di osservazione avrebbe potuto rendersene conto. E non era solo a livello emozionale che potevo notarlo. Anche quando dovevo percepire le loro energie, spesso mi capitava di sentirle come se fossero una sola. Avevo invidiato questo loro rapporto, perché pensavo che a me non sarebbe mai potuto capitare. Un tale grado di coinvolgimento da travolgere, sconvolgere e rivoluzionare tutto il tuo mondo per come lo avevi vissuto fino a quel fatidico momento.
A questa semplice costatazione non potei fare altro che stringere fra le braccia la prova che queste cose potevano succedere se si è davvero fortunati. Ed io lo ero stata. E tanto. Ormai le nostre vite erano legate insieme e niente avrebbe potuto cambiare quel dato di fatto. Era per questo che per me era stato così facile trovare Seth nell’oscurità senza alcuno sforzo. Lui era una parte di me, come un braccio o una gamba, e non era stato difficile sapere con assoluta certezza dove fosse quando mi ero trovata al buio. Il nostro legame ci univa in maniera irreversibile e sapere di poter dividere la grande avventura che è la vita con qualcuno che sarebbe stato sempre lì per me, riempiva il mio povero cuore di calore.
Mi spinsi sulle punte dei piedi per poter raggiungere le labbra di Seth per un piccolo istante, come per ricordarmi che forma avessero. Ci abbracciammo forte mentre osservavamo i nostri migliori amici festeggiare il loro amore. Volevo che mi abbracciasse per il resto delle nostre vite.
Edward e Bella furono i primi a congratularsi con i loro figli, perché presto lo sarebbero stati entrambi. E poi tutti riuscimmo a poter fare loro i nostri migliori auguri.
L’intera giornata era stata a dir poco unica e piena di sorprese per molti. Tutte le novità che si erano presentate davanti a noi prospettavano a molti un futuro raggiante da farle sembrare irreali, non tangibili. L’atmosfera della festa stava cominciando a rilassarsi e così vidi Rosalie dirigersi verso l’enorme stereo per poter cambiare il sottofondo musicale con qualcosa di più ballabile ma restando sempre sul classico. Niente di scialbo tipo quella musica insopportabile che mettono alle solite feste, tanto per far calare il livello di cellule cerebrali nella mente dei ragazzi. Molti si diressero fuori in giardino per poter aprire le danze. Fra i primi c’erano anche Renesmee e Jacob con in viso le espressioni più raggianti mai viste.
Seth mi prese di sorpresa quando mi chiese di ballare.
«Vorresti ballare con me?». Mi trafisse con lo sguardo più dolce che mi avesse rivolto mai e ci sprofondai dentro, per cui ci misi un po’ prima di rispondere.
«Non so se ne sono capace». Risposi dopo aver lanciato un’occhiata intimorita alle coppie che volteggiavano così elegantemente sulla pista, come se neanche sfiorassero il pavimento.
«Non ti preoccupare. Ti guido io». Mi rispose prendendomi per mano e dirigendosi all’esterno della cerchia di coppie che ballavano su una musica lenta. Non ero molto pratica di queste cose e avevo il presentimento che avrei fatto una cattiva figura coi fiocchi davanti a Seth, senza contare almeno i tre quarti dei presenti che potevano fare affidamento su doti naturali di grande portamento. «Non essere nervosa. Lo sai che non ti lascerei mai cadere, vero?». Non potei evitare di sorridergli, si ricordava quello che gli avevo detto la prima volta che avevamo volato insieme. Dopodiché si posizionò di fronte a me, mettendomi un braccio sotto le scapole, facendomi avvicinare a lui. Mi prese la mano destra facendomi posare l’altra sulla sua spalla. Cominciammo piano perché vedeva l’insicurezza nei miei occhi. Ci muovevamo lentamente di lato, quando vide che ci avevo preso gusto mi strinse più forte cominciando a volteggiare quasi come gli altri. Le emozioni che mi dava poter ballare con lui facevano crescere in me quella sensazione di calore che portavo sempre nel cuore. Sembrava che facessimo parte del vento, come se venissimo trasportati via da una folata improvvisa. Riuscimmo a prendere il ritmo che la canzone successiva ci suggeriva e continuammo senza fermarci.
Quando la musica finì e ci fu una piccola pausa prima che ricominciasse, e così smettemmo di volteggiare. Non potei smettere di sorridergli perché era riuscito a darmi sensazioni che non credevo si potessero provare solo per un semplice ballo.

«Te l’ho già detto che non riuscirò mai ad abituarmi, vero?». Sospirai prima di parlare.
«Si, me lo avevi già accennato». Mi rispose tentando di trattenersi dal ridacchiare.
Fu davvero una magnifica festa. Tutti si erano divertiti e soprattutto Renesmee ne era uscita molto più che contenta. Era ormai notte fonda quando i primi cominciarono a lasciare la festa. E a poco a poco, tutti coloro che avevano bisogno di dormire salutarono Renesmee e la ringraziarono per la sorprendente serata.
«Andiamo anche noi? Che ne dici?». Chiesi a Seth perché volevo stare da sola con lui. Mi era apparso tutto d’un tratto, quel desiderio irrefrenabile di poter stare con lui e nessun altro che pensai che potesse essere l’influsso di Jasper che mi stava condizionando. Ma non potevo percepire nessuna energia che si stesse abbattendo su di me. Sentivo solo quell’istinto e non vedevo l’ora di poterlo soddisfare.
«Va bene. Salutiamo tutti e poi andiamo». Seth rispose visibilmente colto di sorpresa. Andammo da Renesmee e Jacob per potergli fare nuovamente le congratulazioni per il fidanzamento e ringraziammo tutti i Cullen per l’ospitalità. Forse avrebbe fatto delle domande sul motivo della nostra partenza dalla festa anche se non ero proprio sicura nemmeno io del perché. Per tornare all’albergo mi prese in braccio perché non voleva che potessi prendere troppo freddo con il vestito. Senza guardarmi in volto mi strinse la testa alla sua spalla. 
«Pensavo volessi restare di più». Affermò così all’improvviso. Forse si era allontanato per poter avere un po’ di privacy. «Cos’è successo?».
«Voglio restare sola con te». Dissi senza guardarlo negli occhi. Non rispose, ma accelerò il passo. Sentivo il vento sfiorarci e il leggero sibilo degli alberi che oltrepassavamo. Notai che i suoi muscoli erano tesi, come irrigiditi, mentre arrivavamo vicino alla finestra della camera. Posati i piedi sul pavimento non volevo che mi lasciasse andare così affondai il viso all’interno della giacca e sganciando l’unico bottone riuscì anche a poterlo stringere alla vita. Si sedette sul letto ancora con me in braccio e sembrava quasi preoccupato, quando mi fece alzare il viso per poter incontrare il mio sguardo. Non potei resistere, così sfiorai le sue labbra con foga perché ne avevo assolutamente bisogno. Le sue labbra morbide e calde muoversi con le mie, gustare il suo respiro sulla lingua, le sue mani su di me. Sapevo cosa volevo ed avrei provato ad ottenerlo. Quella stessa notte, perché mi sentivo pronta e speravo che anche lui lo fosse.
«Ti amo così tanto. Voglio stare con te». Lo guardai in volto e vidi che i suoi occhi tremavano di stupore ed impazienza. Ero sicura che avesse capito a cosa mi riferissi, sapeva cosa volevo anche se non lo avevo detto esplicitamente. Ero troppo nervosa per poterlo fare.
«Sei sicura di voler fare questo passo adesso?». Mi chiese per essere certo di poter andare oltre. Pensai ad una maniera più efficace delle parole per poterlo convincere. Gli attaccai con violenza le labbra spingendo la sua nuca verso di me con entrambe le mani, diminuendo il più possibile le distanze tra noi. La sua pelle bruciava più del solito a contatto con la mia. Sentì i suoi movimenti mentre spostava le mani dai miei fianchi per potersi togliere la giacca. Slacciai la mano destra da dietro al suo collo facendola scendere fino al primo bottone della camicia, cominciando a sganciarlo molto delicatamente. Sotto i polpastrelli potevo sentire la sua pelle di fuoco accapponarsi al mio passaggio. A quel punto mi sembrò di sentire un lieve gemito provenire dalle labbra socchiuse di Seth, vicine alle mie. Un suono bellissimo, che mi colpì nel profondo. E volevo sentirlo ancora. Arrivata in fondo cercai di togliere la camicia da dentro i pantaloni e con l’aiuto di Seth, ci riuscì. Potevo toccare la sua pelle finalmente ma non era abbastanza, volevo di più. Alzai prima una gamba e poi l’altra per poter sfilar via le scarpe. Così Seth ne approfittò per potersi slacciare la cintura dei pantaloni e farli scorrere via assieme alle sue scarpe. 
Sentivo che stava arrivando il momento per il quale avevo aspettato e avevo addosso quel senso di agitazione dall’importanza di quel preciso istante che mi fermai per un secondo. Avevo paura ma mi bastò un suo sguardo per capire che non ne avevo alcun motivo. Sfilai il vestito delicatamente per essere sicura di non rovinarlo e lo spinsi verso il divano non troppo lontano dal letto. Potei notare come il vento l’aveva gonfiato nel tragitto. Volevo che mi vedesse, che potesse guardarmi, volevo essere sua fino in fondo. Passai le braccia dietro la schiena e sganciai i gancetti del reggiseno, facendo scivolare le spalline lentamente sulle spalle. Seth sembrava non volermi mettere in imbarazzo così diede una breve occhiata che fece tremare i suoi occhi per un attimo. Quando vidi che anche lui stava per togliersi i boxer, mi sfilai le mutandine. La bellezza del suo corpo era stupefacente, nonostante ne avessi avuto una piccola anteprima riuscì ancora ad emozionarmi. Gli sfiorai il viso con la mano e ripresi a baciarlo con intensità, e poco a poco lo attiravo sopra di me e così, le fiamme ci inghiottirono.

 

Spero vi sia piaciuto questo capitolooooooooooooo xD

Aspetto con ansia le vostre recensioni!!! e se vi è piaciuto fate pubblicità con chi pensate possano apprezzare i miei scarabocchi u.u

La fine di questo capitolo è dove in pratica si ricongiunge la scena HOT cioè la prima volta di Jasmine e Seth.... DIVERTITEVI RAGAZZI ANCHE DA PARTE MIA ;)

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: francyrm21