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Autore: Vale11    29/07/2010    6 recensioni
La caposcuola Hermione Jane Granger aveva molto ascendente sugli studenti di Hogwarts, soprattutto da quando era finita la guerra. E Draco Lucius Malfoy stava cercando di sopravvivere al suo settimo anno. Non è mai stato da lui prenderle e non ridarle, non è mai stato da lui non reagire, non è mai stato da lui starsene buono e subire. Lo vide voltarsi un momento verso di lei, prima di affrontare le scale che portavano alla torre di astronomia. Lo vide reggersi al corrimano per costringere le gambe ad affrontare gli scalini, il braccio sinistro attaccato al petto. Non lo vide mai abbassare gli occhi.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Hermione Granger, Il trio protagonista | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’aveva lasciato addormentarsi, l’aveva guardato dormire, aveva aspettato che Blaise tornasse dalla ronda, li aveva salutati.

Blaise a voce alta, Draco no.

Non voleva svegliarlo.

Sarebbe stato un peccato.

E poi, lui era sparito. Erano quattro giorni che non si faceva vedere.

Da nessuno.

 

Si dice che ricevere una lettera faccia piacere.

Puttanate.

Si dice che scaldi dentro.

Più o meno quanto un termosifone spento.

E pare anche che Draco Malfoy sia un mostro senza cuore.

Oh, ma per favore.

Uno che preferisce la solitudine alla compagnia.

Ok, questo ci può anche stare.

Uno che…

Taci cervello, cazzo!

 

Aveva provato a cercarlo in giro, dopo quella sera in cui le era praticamente crollato davanti, come un puzzle messo in verticale. Un crollo lento, ma inesorabile. Blaise diceva che lo vedeva solo quando aveva lezione, e quando tornava la mattina per cambiarsi e mettersi un’uniforme pulita, che non dormiva quasi più in camera. Che non dormiva in generale. Che mangiava ancora meno. Che spariva.

Ma io lo so dove vai, quando sparisci.

Guardò le nuvole.

Pomeriggio di bufera.

Sbuffò.

 

Si rigirava in mano quella lettera da quattro giorni, era diventata carta straccia.

Come avrebbe dovuto essere fin dall’inizio.

Quando l’aveva ricevuta era stato felice, ora gli veniva da ridere a pensarci. Pensava che ci fossero dentro buone notizie. Qualcosa di positivo.

Oh, si. L’ilarità abbonda.

Quando aveva finito di leggerla aveva stretto i denti così tanto che gli era sembrato di sentirli scricchiolare.

Gettò un’occhiata al cielo, dall’alto della torre. Pomeriggio di bufera.

Ecchissenefrega.

Faceva freddo.

Cos’è, la fiera delle ovvietà?

Aveva sonno.

Spense il cervello, tanto avrebbe dormito lassù comunque.

 

La soddisfazione degli studenti di Hogwarts era palpabile: neve. Aspettavano la neve dall’inizio di novembre. Anzi, da metà ottobre. La cosa migliore dell’inverno, la neve.

Hermione Jane Granger era uscita in cortile con Harry, Ginny e Ron, e si era goduta la sensazione di quei piccoli cosi bianchi che le bagnavano i capelli. Per un pomeriggio si era dimenticata di tutto, e si era semplicemente divertita.

Divertirsi: diritto e dovere dell’essere umano.

Sorrise ad Harry, seduto di fronte a lei a cena. Gettò un’occhiata al tavolo dei Serpeverde.

 

Blaise Zabini si guardava intorno preoccupato: nessuna traccia di Draco, nemmeno quella sera. Se solo fosse riuscito a capire dove andava a rintanarsi tutte le volte, l’avrebbe preso di peso e trascinato a tavola.

Non gli piaceva vedere come spariva sotto i suoi occhi, stava diventando trasparente.

Così trasparente che non lo vedo da ieri!

Alzò gli occhi verso i Grifondoro. Hermione Granger lo fissava.

Terrorizzata.

 

Nevica. Nevica. Nevica.

Dio, fa che non sia stato così stupido.

Almeno a questo giro, almeno ora, solo adesso.

Però fallo, d’accordo?

Si lanciò verso la torre di astronomia, mollando la cena a metà. Ron quasi si strozzò quando la vide correre via così.

 

Era freddo. Freddo.

Sognava la neve, e sentiva sempre più freddo.

Poi smise pure di sognare.

E si sentì prendere a schiaffi.

 

“Malfoy, pezzo di cretino!”

Si, era stato così stupido.

L’aveva trovato addormentato in cima alla torre, col solito mantello arrotolato sotto la testa, appoggiato contro il solito muretto, nella solita posizione. Talmente immobile che era coperto di neve, bagnato fradicio, dalla testa ai piedi.

“Svegliati, razza d’imbecille!”

 

Ci sono, ci sono, ci sono.

Si sentì sprofondare di nuovo, nuotò per tornare a galla.

 

“Svegliati!”

La voce di Hermione stava raggiungendo un tono notevolmente isterico, ma sapeva di avere altro a cui pensare. Lassù si congelava, e quel cretino di Malfoy si era addormentato beatamente sotto una maledetta tempesta di neve.

“La prossima volta che vuoi ammazzarti fallo quando mi sentirò meno responsabile!”

Gli mollò un altro ceffone in pieno viso, lo vide aprire gli occhi.

Dio, finalmente.

 

“Gran…ger?”

Era freddo. Era così freddo che non riusciva ad alzarsi. Sentì qualcosa tremare, li per li pensò che ci fosse un terremoto, si guardò intorno spaventato.

Poi si rese conto che era lui a tremare.

Il terremoto era lui.

“Malfoy, mi senti?”

Annuì, schiacciandosi la frangia sulla fronte.

“Riesci ad alzarti?”

Sentiva gli addominali talmente contratti dal freddo che avrebbero potuto spaccarsi, se avesse provato a muoversi.

Annuì. Figurarsi.

Si alzò, abbracciandosi istintivamente. Barcollò.

Solo un po’.

Hermione lo trascinò all’interno.

E lui ancora non ci aveva capito niente, ma aveva la lettera in tasca.

 

Hermione cominciò a guidarlo verso il bagno dei prefetti, gli passò un braccio dietro la schiena quando si rese conto che le sue gambe non erano esattamente quello che si sarebbe potuto definire

Stabile. Sentì Draco ritrarsi quando gli afferrò un braccio per portarselo sulle spalle.

“Non fare il cretino, non ti reggi in piedi”

Si voltò verso di lui, non aveva ancora smesso di tremare, e non aveva ancora spiccicato parola.

Quando raggiunse la porta del bagno borbottò un frescopino quasi sottovoce, e lo aiutò ad entrare.

 

Draco si lasciò scivolare a sedere contro il muro guardando Hermione armeggiare per un po’ con i rubinetti, riempire la vasca di acqua calda, voltarsi verso di lui.

“Volevi ammazzarti, Malfoy?”

“Io…”

Maledisse il freddo che gli impediva di parlare come avrebbe voluto.

“Ti rendi conto che avresti potuto rimanerci?”

“N…”

“Ci hai pensato almeno?”

“Gran..ger…”

“No che non ci hai pensato! Ti sei addormentato sotto la neve! Potevi morire! Razza di cretino!”

“Non…”

“Lo vedi? Sei fradicio, Malfoy! Sei congelato!”

Hermione si avvicinò, lo aiutò a liberarsi dalla giacca e dalla camicia. Non ebbe il coraggio di togliergli i pantaloni.

Draco si sentiva ancora gli addominali contratti, respirava con un certo sforzo e non aveva ancora capito se erano brividi di freddo quelli che gli passavano lungo la schiena, o brividi e basta.

Non ci stava capendo più niente, ad essere sincero.

“Potevi morire! Potevi…”

“Granger!”

La vide guardarlo a bocca aperta, gli strappò quasi un sorriso.

“Non…non volevo…morire, Granger. Cercavo solo di…dormire

Hermione gli passò un asciugamano sui capelli bagnati, frizionando leggermente. La lasciò fare, ma la fermò quando stava per raggiungere la fronte. Lei non si scompose.

“Dormire”

“Esattamente”

“In cima alla torre”

“Così pare”

“Sotto una tempesta di neve!

“Ti sembro un…metereologo, Granger? Come facevo a sapere…che sarebbe…nevicato?”

“Sai, quando il cielo è pieno di nuvole bianche e si congela, di solito vuol dire che…”

Troncò il discorso, scuotendo la testa. Non era quello di cui lui avrebbe avuto bisogno, adesso, una lezione di meteorologia. Non era ciò di cui Draco aveva bisogno. Gli passò nuovamente un braccio sulla schiena per farlo alzare.

Si sentì quasi bruciare quando Hermione lo aiutò ad entrare nella vasca, si tolse i pantaloni appena in tempo per non far bagnare la lettera.

 

----

 

ALLORA! Com'è? tutto bene? Ferie? Vacanze? Eh? Eh? Eh?

Ok. Buono così. Avviso ai naviganti: il prossimo capitolo sarà anche l'ultimo! E sia.

 

Leryn: Grazie mille! Draco è duro come il muro, ci sono voluti 9 capitoli perchè ci arrivasse. Un po' come Renzo e Lucia che per sposarsi, di capitoli, ne usano 38. Roba da chiodi! :D

Padroncina: Ti ringrazio assai, spero di essere stata all'altezza delle tue aspettative!

Lady_Rose: E domani avremo l'ultimo! Cosa accadrà? Chissà? -io lo so. buahahahah!- Lo posto domani, anchè perchè domani sera parto - e dovrei farvi attendere ben 2 settimane. ed è una cosa che non si fa. eh no!-

Seven: I dialoghi fra Draco ed Hermione sono la cosa più divertente da scrivere, praticamente escono da soli! E' come se me li vedessi litigare a 2 centimetri dal naso. Chebbbbbellacosa :D Suonare davanti alla gente? ARGH! Non me ne parlare. La cosa positiva è che di solito il pubblico è al buio, quindi non si vede :D Tu suoni?

 

  
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