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Autore: MarcoLionel97    29/07/2010    2 recensioni
NdAmministrazione: secondo il regolamento, l'introduzione deve contenere un accenno alla trama o una citazione significativa ripresa dalla storia. L'autore deve perciò provvedere a modificare questa introduzione (può contemporaneamente cancellare in autonomia questo messaggio)
Rinoa81, assistente amministratrice.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hugo Weasley, James Sirius Potter, Lily Luna Potter | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Dai Al, sbrigati o non troveremo posti»
La voce del fratello fece allontanare Albus dal finestrino. Era rimasto lì immobile con il vento fra i capelli a fissare la stazione sempre più lontana fino a quando non divenne un piccolissimo punto indistinguibile dal resto del panorama. Era il suo primo anno ad Hogwarts e come tutti i nuovi arrivati era molto teso per lo smistamento. Aveva paura di deludere il padre. Le sue parole sui Serpeverde prima della partenza lo avevano rassicurato solo per un po’.
La voce del fratello si fece risentire:
«Sbrigati o vado senza di te!»
«Arrivo» rispose Albus iniziando a camminare verso il fratello e il resto del gruppo. Ad attenderlo c’erano James, Hugo e Teddy. Rose, invece era con lui. Anche lei aveva paura di deludere il padre dopo quello che le aveva detto prima di partire. Le aveva quasi ordinato di battere Scorpius Malfoy e lei aveva paura di deluderlo perché, nonostante tutti i complimenti della gente sulle sue capacità, lei non si sentiva tanto intelligente e brava. La madre aveva avuto sempre il massimo dei voti in tutto e le aveva sempre detto che lei avrebbe fatto ancora meglio. Era la verità? Rose si poneva sempre questa domanda. Chissà se mamma aveva ragione? Chissà se diceva la verità?
«Sbrigati Rose!»
La voce di Albus la riportò al presente. Alzò la testa che aveva tenuto china durante tutta la riflessione e vide i compagni lontani. Stavano entrando in uno scompartimento e fuori erano rimasti solo Albus e Hugo che aspettavano lei.
Rose entrò nello scompartimento per ultima e vide James e Ted discutere animatamente.
«Ted vedi di studiare quest’anno o finirò prima io di te» iniziò James con il suo solito carattere scherzoso e un po’ antipatico.
«Stai zitto tu. Sei solo al secondo anno, non puoi sapere quanto sia difficile il settimo» ribatté Ted che non aveva accettato la battuta.
«Sarà anche difficile ma ormai dovresti saperlo a memoria. Questa è la terza volta che lo ripeti!»
«Non riesco a farlo entrare in testa, è davvero difficile»
«Forse se pensassi di meno a Victoria qualcosina di più la faresti»
A quella battuta Ted perse le staffe e si lanciò addosso a James che però fu salvato dalla porta che si apriva. Era proprio lei, Victoria!
«Parli di Voldemort e spunta la lingua biforcuta!!» esclamò James con aria non tanto riconoscente guardando la persona che gli aveva salvato la vita!
Victoria, ignorando totalmente James, iniziò:
«Ehi Ted, ho trovato un vagone completamente vuoto, vuoi venire?»
«Certo, arrivo subito»
Ted si aggiustò la tunica con lo stemma del Tassorosso già indossata e uscì con la fidanzata mettendole una mano sulla spalla.
«Sono peggio di mamma e papà!» esclamò James risistemandosi il colletto della camicia.
«Si vogliono bene» disse Rose che fino al quel momento era rimasta a guardare in silenzio la scena.
«Però sono troppo sdolcinati e secondo me quest’anno verrà bocciata anche tua cugina Victoria.»
«Perché dici così?»
«Perché quest’anno Ted ha nuovamente i MAGO invece Victoria ha i GUFO che non sono per niente facili. Da quando stanno insieme, Ted è stato sempre bocciato, e quest’anno, secondo me, anche Victoria sarà bocciata se non inizia a studiare da subito invece di pensare sempre a Ted.»
«Ehi chi parla!! L’anno scorso prima delle vacanze di Natale papà è stato chiamato due volte perché non studiavi» intervenne Al con tono rimproveratore.
«Tu sta zitto e attento a non capitare nei Serpeverde!»
«Ehi! Non c’è problema se…»
La porta si aprì interrompendo il discorso. Una signora anzianotta, un po’ grossa si affacciò alla porta. Davanti a lei aveva un carrello pieno di roba da mangiare. «Volete qualcosa dal carrello ragazzi?» chiese la donna fissandoci in attesa di una risposta.
«Si, prendiamo un intero pacco di Cioccorane.» disse James per tutti.
La signora si stupì della risposta e con sguardo interrogativo prese l’intero pacco di Cioccorane e lo diede ai ragazzi.
«Sono 8,60 falci»
«A lei»
«Grazie e arrivederci!»
La donna richiuse la porta dello scompartimento e andò via.
«Ora come le dividiamo?» chiese Rose perplessa «Sono 50 e 50 non è divisibile per 4!»
«Non ti preoccupare, io ho una soluzione!» rispose James con il sorriso di chi la sa lunga stampato sul volto. Poi continuò «Dieci Cioccorane a Hugo, dieci a mio fratello, dieci a te e venti a me!»
«Ehi perché tu venti?!?» esclamarono contemporaneamente Rose e Albus.
«Perché io ho pagato!»
«L’ha fatto anche l’anno scorso» intervenne Hugo «Eravamo io, lui, Ted e Victoria. Ha comprato 50 Cioccorane e lui ne ha mangiate venti solo perché aveva pagato!»
«I soldi sono anche miei» protestò Albus.
«Non c’entra. Io sono più grande e merito di più!» «Sei un ingordo!» gridò Albus. Poi iniziò a scartare la prima Cioccorana. La rana gli saltò in testa e tentò una fuga disperata. Fece un grande salto e finì contro il finestrino chiuso. Albus la raccolse e la mangiò. Poi guardò la figurina e rimase ad ammirarla. Era la figurina di suo padre. Harry Potter.
Dopo quattro ore di viaggio Ted aprì la porta dello scompartimento e avvisò gli amici:
«Siamo quasi arrivati. Vestitevi e preparate le ultime cose.»
Subito dopo chiuse lo scompartimento e andò via.

Il treno si fermò, le porte si aprirono e centinaia di studenti scesero dal treno.
Una voce grossa ma molto calda e familiare gridava:
«Primo anno, primo anno»
Era Hagrid che aspettava gli studenti per fargli fare il giro del lago e farli arrivare in barca al castello che torreggiava su di una collina. Era maestoso. Bellissimo. Albus non aveva parole per descriverlo.
Arrivarono al lago accompagnati da Hagrid che li fece salire sulle barche. Non erano molto grandi, ci entravano massimo quattro persone. Albus e Rose salirono con Hagrid che occupava due posti e iniziarono ad attraversare il lago. Le barche si muovevano da sole. In pochi minuti tutti gli studenti attraversarono il lago ed entrarono nel castello. Lì trovarono un quadro ad aspettarli.
«Benvenuti alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts nuovi studenti!» nel quadro era rappresentata una donna d’età avanzata vestita in verde con i capelli rossi tendenti al castano e due occhi felini che ci scrutavano uno per uno. Dopo una piccola pausa, il quadro continuò a parlare «Io, per chi non mi conoscesse, sono la Professoressa McGrannit, ex alunna, professoressa e preside di questa scuola».
I ragazzi, al nome dell’insegnante, iniziarono a bisbigliare ma una voce molto calda e potente il fece zittire.
«Calmi ragazzi, calmi»
La voce proveniva da un quadro poco più su di quello della professoressa. Un uomo dall’aspetto buono con una lunga bianca barba e vestito con una tunica azzurra e un paio di minuscoli occhiali guardava con aria felice gli studenti.
«Come molto probabilmente sapete» continuò il quadro « io sono…»
«Albus Percival Wulfric Brian Silente» disse con certezza Rose.
«Brava, sei preparata. D’altronde hai nel sangue la sapienza di tua madre, Hermione Granger!»
I ragazzi si girarono tutti verso Rose a fissarla incuriositi e un po’ scioccati.
«Spero che passerà un bell’anno ad Hogwarts, Signorina Weasley.» Detto questo scomparve.
«Ragazzi, avete conosciuto un altro ex preside, il migliore. Ora però seguite queste indicazioni. Lui è il Professor Neville Paciock, professore di Erbologia» una porta si aprì e di lì uscì un professore robusto e non molto alto. Rose ed Albus riconobbero il volto familiare e lo salutarono con la mano. Lui però non rispose e continuò a seguire le indicazioni della Professoressa.
«Da ora in poi sarà il professore a guidarvi nella Sala Grande dove verrete smistati dal Cappello Parlante. Arrivederci ragazzi e buon anno.» Detto questo la professoressa scomparve. Intanto, il Professor Paciock si mise in testa al gruppo facendo cenno ai ragazzi di seguirlo.

Grazie per i bellissimi commenti e per i consigli... scusatemi ma prima non sapevo usare i codici html! Ora come vedete ho imparato ad usarli e li userò sempre:) Ciao, MarcoLionel97
  
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