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Autore: Vahly    26/09/2005    2 recensioni
Quando non c’eri, era come se mancasse l’aria, e mi sentivo soffocare… Ti cercavo incessantemente, tu non te ne sei mai reso conto, ma la tua sola presenza mi illuminava… Ti amavo così tanto da sembrarmi quasi impossibile… Anche se da fuori potevo sembrare il solito ragazzino viziato e prepotente, dentro soffrivo tantissimo, tanto che più di una volta ho desiderato morire per porre fine a questa tortura. Ma quando vedevo il tuo viso, tutto il dolore spariva, lasciando posto solo a questo sentimento così forte che provo per te…
Genere: Romantico, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Ginny Weasley, Nuovo personaggio, Tom Riddle/Voldermort | Coppie: Draco/Harry, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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15 - Un sogno e molte verità

Solo tu nei miei pensieri

Capitolo 15 – Un sogno e molte verità

 

 

 

 

Solo tu nei miei pensieri

Capitolo 15 – Il sogno  

Vahly

 

 

 

Madama Chips era a dir poco sconvolta.

‘ E così Draco Malfoy

Piton annuì.

_ Esatto. Verrà sacrificato per la causa dei mangiamorte. _

Ma suo padre… sua madre… non possono fare una cosa del genere! Non possono volerlo sul serio! ’

Piton capiva benissimo quello che la donna provava. I genitori del loro giovane studente avrebbero lasciato che Voldemort si servisse di lui. questo non l’avrebbe ucciso, ma Draco ne avrebbe sicuramente gravi danni a livello sia fisico che mentale.

Ma perché Draco? E che cos’è realmente quell’affare? ’

Chiese nervosamente la donna facendo un cenno al fiore posato sul tavolo, all’interno di un contenitore di cristallo.

_ Beh, questa è la cosa che mi ha sorpreso di più. Non è un fiore… anzi, se vogliamo andare a vedere non ha neanche una sua propria forma a quanto ne sappiamo. Silente è sicuro che Draco era esattamente il suo obiettivo, e questo lo dimostra. Infatti ha preso esattamente la forma di ciò che Draco cercava. _

Madama Chips lo guardò interrogativa

‘ E così il fiore non è un fiore…

_ Esattamente. Presente i mollicci? Il principio è più o meno lo stesso. Ti leggono nella mente: i mollicci riflettono le tue paure, e questi… affari, i tuoi desideri, ciò che stai cercando. Questo in particolare, non è un coso comune nei cosi della sua famiglia _

Madama Chips lo interruppe

Ma perché continua a chiamarli cosi? ’

_ Perché il loro scopritore, un tale che credeva di aver trovato tanto oro da poter campare di rendita per tutta la sua vita ed anche oltre, quando scoprì di essere stato preso per i fondelli si arrabbiò tanto e gli diede un nome lunghissimo, che tempo che l’hai detto per intero si è fatto notte. I colleghi in genere lo chiamano pseudomolliccio. _

‘ Capisco ’

_ Comunque dicevo… questo… pseudomolliccio non è un comune pseudomolliccio. Ma è un tramite. Infatti migliaia di anni fa esisteva un mago potentissimo, che alla sua morte sigillò i suoi immensi poteri in quest’affare e fece in modo che vivesse finché non avesse trovato l’eletto a cui cederli. Capisce che lo pseudomolliccio non aveva molta voglia di morire, per cui non si avvicinava mai a nessuno: se qualcuno degno dei poteri si avvicinava a lui, lui semplicemente si trasformava in qualcosa che gli serviva ma non che desiderava troppo profondamente, infatti il mago lo aveva costretto con un incantesimo ad attirare i potenziali successori ma se non si trasformava in qualcosa di estremamente irresistibile, spesso non veniva quasi notato. Così passarono anni, secoli, e i poteri rimasero racchiusi in lui. finché Il Lord oscuro non lo scoprì, e cercò di farlo trovare per impossessarsi dei suoi poteri. Ma senza successo. Poi uno dei suoi mangiamorte venne a sapere che si trovava nella foresta proibita… e così quando grazie alle spie ad Hogwarts seppe della punizione di Draco, qualcuno fece in modo che Draco lo trovasse. _

Ma perché Draco? Perché Voldtu-sai-chi non se n’è impossessato lui stesso?! ’

_ Già. Perchè? Me lo sono chiesto anch’io… e finalmente sono arrivato ad una conclusione: il Lord non può impossessarsene per un semplice motivo: è un mezzosangue. _

Quindi? ’

_ E quindi il mago che ha creato l’incantesimo era un conservatore, calcola che è vissuto migliaia di anni fa… e ha fatto sì che solo un purosangue potesse impossessarsi dei suoi poteri. _

‘ Quindi Draco serve solo a far sì che tu-sai-chi

_ Sì. Draco è solo il tramite. Ora non ha ancora ricevuto tutti i suoi poteri… ma sono sicuro che c’è qualcuno che lo tiene d’occhio qui ad Hogwarts. E appena li avrà ricevuti tutti… Il Lord Oscuro verrà a reclamare ciò che ritiene essere suo di diritto _ 

 

 

 

********Dormitorio Grifondoro, quella notte********

 

 

 

Il lord oscuro si avvicinò lentamente a Draco. Sfiorò le sue labbra con le proprie dita fredde, per poi chinarsi e baciarlo delicatamente. Quando si risollevò, un ghigno era già apparso sul suo volto.

Il biondino si agitò per tentare di liberarsi da quelle catene che lo tenevano imprigionato al muro di pietra, ma fu totalmente inutile. 

# È inutile agitarsi, Malfoy… è inutile… #

Draco continuò a muoversi. Non rispondeva, ma cercava solo di liberarsi.

# Ahahahahahahahahahahahaha!!! È davvero divertente ammirarti ora, giovane Malfoy… sei bello, sai… quasi quanto tuo padre… è un vero peccato doverti uccidere… un vero peccato… #

 

Harry si alzò dal letto di scatto.

Era stato solo un sogno… solo un brutto sogno…

O no?

E se quelle visioni… no, non potevano accadere in quel momento, Draco era ad Hogwarts

E se fosse stato Voldemort a mandargliele?

Doveva fare qualcosa… eppure era proprio ciò che Voldemort voleva…

Cosa doveva fare?

COSA?

Una sola cosa era certa: non avrebbe lasciato che Draco finisse nelle mani di Voldemort, a qualunque costo.

 

 

 

********La mattina dopo…********

 

  

Nonostante tutto quella mattinata non fu peggiore della precedente.

Piton non c’era, ed al suo posto gli studenti avevano avuto un’ora di supplenza con Hagrid.

Il mezzogigante non sapeva ancora nulla di ciò che era successo fra lui e Draco in quell’ultimo periodo, e quando chiese innocentemente al moretto in che modo andassero le cose fra loro, quest’ultimo colse l’occasione per aggiornarlo e chiedergli un consiglio.

L’omone non sapeva come fare per aiutarlo, ciononostante parlare con lui si rivelò piuttosto liberatorio per Harry.

Più tardi il moretto aveva raccontato tutto a Ron ed Hermione, e le loro reazioni erano state piuttosto prevedibili.

Ron si era spaventato ed Hermione gli aveva consigliato di Parlarne con Silente.

Lo avrebbe fatto, si disse.

Ma prima voleva vedere Draco… era dal giorno prima che non lo vedeva e non si sentiva tranquillo.

Lo cercò per mezza Hogwarts, voleva provare anche a parlargli, eppure non c’era…

Cavoli, dove poteva essersi cacciato?

Possibile che quello che aveva visto la sera prima fosse accaduto veramente?

No, non doveva essere impulsivo…

Eppure il dubbio lo stava dilaniando, e nella sua testa si faceva largo l’ipotesi che Draco potesse veramente essere stato preso da Voldemort

Finché ad un tratto non lo vide.

Era tranquillo, almeno all’apparenza, e stava parlando ad alta voce con Zabini ed un altro paio di serpeverde ancora non meglio identificati.

Il suo cuore sembrò cessare di battere per un istante, per poi riprendere ancora più veloce di prima.

“ Ora basta… ”

Pensò, avvicinandosi a lui.

Non ce la faceva più ad andare avanti così… dovevano parlare. Doveva capire se lo amava ancora, come credeva. E in quel caso avrebbe dovuto convincerlo che qualunque cosa lo turbasse, insieme ce l’avrebbero fatta.

Si avvicinò ulteriormente, abbastanza da poterlo toccare con la mano, se solo avesse allungato un po’ il braccio.

Non andò oltre: rischiava di non riuscire a controllare le emozioni ed i sentimenti repressi, lo sapeva.

< Che vuoi Potter? >

= Devo parlarti. =

Draco non riuscì molto bene a nascondere un’ondata di puro terrore.

Aveva già rischiato di perdere il controllo una volta, non poteva rischiare che accadesse di nuovo.

< Avanti allora. >

Harry inspirò, poi stringendo i pugni e cercando di apparire tranquillo, gli disse serio.

= Non qui. Ci possiamo vedere più tardi… in biblioteca? =

Draco guardò di sottecchi i suoi compagni di casa, cercando di capire che cosa si aspettassero da lui. Non vide nulla.

Inspirò a sua volta.

< Tra un’ora. Puntuale, non ho tempo da perdere con te, Potter. >

Il cognome del suo ex-ragazzo pronunciato con quello che voleva sembrare disprezzo e disgusto, ma risultò solo fremere di tensione e aspettative.

Harry sorrise.

= Sarò puntualissimo, Malfoy =

Andandosene, Harry sfiorò il braccio di Draco con il suo.

Fu un tocco lieve e appena accennato, ma Harry percepì chiaramente un fremito del biondo.

Non si voltò a guardarlo, ma sapeva che se lo avesse fatto avrebbe potuto notare tutto il suo nervosismo, tanto evidente da essere quasi palpabile.

E sul suo volto non poté impedirsi di sbocciare un sorriso vagamente ebete… fra meno di un’ora, pensò, meno di un’ora… …

 

 

***continua***

 

 

Oddio, questa storia sta prendendo una piega sempre più assurda ad ogni capitolo…

Vabè, spero che apprezziate lo sforzo: lo so che posto poo, ma adesso ho la scuola e sto anche maaaaleee!!! (37.1 di febbre… mah, non rischierò di morire per una temperatura così alta?)

Comunque… che ne pensate?

Scusate se – tanto per cambiare – non rispondo ai vostri commenti…

Un bax a tutti!

Siau!

- Vahly -

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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