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Autore: Dors    26/09/2005    3 recensioni
Una ragazza Italiana, che non crede alla magia finirà in una scuola molto particolare...
Genere: Avventura, Comico, Demenziale, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Passeggiavo mio malgrado a braccetto con Ginny, per le strade di diagon Alley.Dovevamo incontrare Hermione, poi saremmo andate insieme da
Olivander's.
Incontrammo la ragazza davanti al negozio di animali magici,ci venne incontro come una iena sotto effetto di gas esilarante(ma come mi
piacciono le similitdini).
"Ginny! Che bello vederti di nuovo"
"Oh Hermione"
"Oh Ginny"
"Oh dio"
Hermione si voltò verso di me"Tu devi essere Cassandra"
"Diciamo che si sta tenendo un congresso appunto per risolvere questa questione"feci sarcastica.
Le due ragazze si immersero in una fitta rete di pettegolezzi, io continuai a camminare prudentemente ad una distanza di sicurezza di tre
metri per paura di essere coinvolta.

Notai con mio immenso sollievo l'insegna del negozio di bacchette, richiamai l'attenzione di Hermione e Ginny sul pianeta terra (qualsiasi
fosse la dimensione parallela in cui mi trovavo), entrammo.
Un signore grassottello ci venne incontro reggendo in equilibrio una trentina di scatole."Ah mi avevano informato del vostro arrivo, vieni
ragazza troveremo quello che ti serve"disse sbarcando le scatole su un bancone; mi osservo qualche secondo poi prese una bacchetta di colore
rosa"La agiti".
"Si e che dovrebbe succedere? Apparirà un drago alle mie spalle?"chiesi scettica disegnando un cerchio a mezzaria con la bacchetta.
La bachetta mi volò di mano cominciando a picchiare in testa il povero Olivander"AHHH!!VA BENE VE BENE!!"urlò, la bacchetta si fermò andando ad
infilarsi in uno scaffale dietro a dei libri.
"Credo che il crine di unicorno e mogano non facciano per te, aveva paura."
"Forse se provassimo qualcosa di meno effeminato..."
"Ehm...piume di fenice, salice"
Il risultato fu pressocchè lo stasso con grande gioia di Olivander.
"Prova questa."disse come ultima risorsa"Lacrime di Bashee, ginkgo della cina, 12 pollici"
Quando presi in mano la bacchetta la stanza si illuminò di una luce dorata meravigliosa, una leggera brezza tiepida soffiò facendo volare gli scotrine
a vortice intorno a me, Hermione , Ginny e Olivander ammutolirono...
"Ma quand'è che parte la colonna sonora del Titanic?"
"Come?"
"Lasciamo perdere. Dove che si và ora?"

Pagata la bacchetta cci dirigemmo, a comprare libri, calderone e anche dei vestiti visto che mi ero rotta di portare addosso la felpa di
Harry.
"Ma perchè dobbiamo prendere la piuma d'oca e il calamaio.Gente siamo nel nuovo millennio! Usiamo le penne a sfera!"sbottai."E le pergamene? Voglio dire...
non sono pratiche, perchè non dei quaderni normali??"
"Cassandra?"
"Si?"
"Sta zitta. Ti prego non ti sopporto piùùùù"mi supplicò Ginny sull'orlo di una crisi di nervi.
"Aiutoooo"gridò Hermione sull'orlo di una crisi esistenziale.
"FRATELLI D'ITALIA, L'ITALIA SE DESTA DELL'ELMO DI..."cantai a squarciagola io che ero oltre il limite di entrambe le crisi.

Passo così un'altra memorabile giornata nella dimansione parallella degli sclerati.
Avete idea di cosa voglia dire 24 in compagnia di due pazzoidi di un libro????

In ogni caso la giornata era finalmente conclusa.Quella successiva ci recammo tutti allegramente alla piattaforma 9 e tre quarti.
"Per quale ragione fisica è stato possibile attraversare quel muro ?"chiesi pacatamente, fui deliberatamente ignorata.
Salimmo sull'espresso in extremis, a causa di un co###one che non riusciva a far passare dalla porta la sua valigia.
Hermione, Ginny, Harry , Ron e io occupammo uno scomparto del vagone vuoto.
"Come va Cassie?"chiese Harry amichevolmente.
"Bene"risposi secca: Cassie? come osava chiamarmi per diminutivo?
"Ah ...ok"gli occhi del moro scivolarono sulle mie gambe che la divisa lasciava scoperte, intercettai lo suardo un pò offesa, lui
arrossì e volto la testa a guardare fuori dal finestrino. Guardai gli altri per cercare di capire se si fossero accorti della cosa
ma ognuno era impegnato nelle sue attività: Hermione studiava, Ron mangiava, Ginny rompeva, tutto nella norma.
Solo il moro evitava forzatamente di guardarmi ancora imbarazzato(sta gente non sa campare)
Fu allora che decisi di fare la bastarda: accavallai le gambe con aria indifferente, mentre il povero Harry soffriva in una lenta agonia;
trattenni a stento una risata osservando il moro cambiare continuamente posizione, doveva sentirsi molto a disagio.
"Cassie ma mi stai ascoltando?" se ne uscì in quel momento Ginny, ma perchè, mi stava parlando?
"Si, ma vedi soffro di amnesie temporanee a breve termine e ho rimosso quello che hai appena detto" risposi.
"Davvero? Come mai?" chiese la rossa che nella sua infinita intelligenza non aveva colto la sfumatura sarcastica.
Non mi preoccupai di risponderle, troppo impegnata a mettere a disagio Harry.
Fra una cosa e l'altra (fra Ginny e Harry) a sera arrivammo al castello.
"Primo anno da questa parte"disse qualcuno vicino il lago.
"Devi fare la cerimonia di smistamento, Cassie. Speriamo che ti mattano a grifondoro" disse Hermione spingendomi verso la massa di mocciosi.
Portarono me e quelli che dovevano essere smistati per primi attraverso l'entrata principale, quindi in sala grande, dopo un pò arrivarono
anche gli studenti più anziani.
Quindi parti la classica litania soporifera del cappello parlante che ho magnanimamente deciso di risparmiarvi seguita da un ancora più
soporifero del Preside stracolmo di 'tuttavia'e congiunzioni improbabili che sembrava adorare con il tono soffocato di un moribondo.
Poi fu il momento dell'appello: tutti i mocciosi chiamati andavano a sedersi su uno sgabbello con un cappello puzzolente tipo quello di
gandalf in testa che decideva poi in quale casa dovessero andare.
Chiamarono il mio nome, andai a sedermi come da procedura su quel dannatissimo sgabbello.
"AH! Interessante!!"disse ad alta voce il capello.
"Dove posso metterti?"
"Hawaai, maldive" suggerii sottovoce.
"Forse nella casa dei coraggiosi..."
Sbiancai"nongrifondoro,nongrifondoro"pensai intensamente.
"In effetti è meglio, molto meglio...CORVONERO"
Sospirai di sollievo togliendomi il cappello e andando a sedermi al tavolo dei corvi fra gli applausi generali. "Sorteggio no, eh?" dissi fra me e me.
  
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