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Autore: Power    30/07/2010    2 recensioni
Payson è una ragazza di 16 anni il cui mondo è già stato scosso nelle fondamenta con qualcosa di irreale. Ma lei è forte, cade e impara a rialzarsi, ancora più forte. Ma se dopo uno stupido desiderio quelle fondamenta che avevano tenuto duro una volta crollassero in un mondo di cui lei era solo una lettrice appassionata, ma che ora ne diventerà parte e protagonista? Il suo destino e quello di altre ragazze si mescolerà, fino a quando dovranno decidere che fare del loro futuro... Amore o Dovere??? Incuriositi??? |POV --> Payson, Lara, Leah, Renesmee, Demetri, Molly... e poi si vedrà...|
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Quileute, Sorpresa, Volturi
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Il puzzle prende forma Scusate il ritardo, pensavo di riuscire a postare due volte prima di partire, ma le valigie sono state più esigenti di qnt mi aspettassi..=(
Cmq sia spero ke questo capitolo vi piaccia, spero sempre di riuscire ad aggiornare durante queste tre settimane, ma non ci giuro... cmq sia quando torno avrò un bel pò da recuperare...


IL PUZZLE PRENDE FORMA
POV Renesmee

-Hiedi, non importunarla... lascia che me la veda io con questo... scricciolo-.
Ah, arrivano i rinforzi!! Ogni sua parola è un'emozione. Come posso resistere. Rivolgo lo sguardo ad Heidi che ci scruta e poi, con lo sguardo da superiore e una smorfia che le incurva la bocca, alza i tacchi e in pochi secondi se ne va.
-E' bello averti qui...- mi giro di nuovo a guadarlo. Lui mi scruta per qualche istante, con lo sguardo serio, poi l'angolo sinistro delle sue labbra si incurva di mezzo centimetro in quello che dovrebbe essere un sorriso.
Non è molto, ma per essere un vampiro spietato e assetato di sangue equivale a Jake quando mi fa le feste.
Mi avvicino e gli poso un bacio sulla guancia.
Lo sento irrigidirsi sotto il tocco dell mie labbra. Sono una mezza vampira, ma il mio sangue è comunque una tentazione per lui, soprattuto perchè non ci vediamo spesso.
-Il tuo cuore accelera, sembra un colibrì...- mi dice, cercando di sdrammatizzare il suo contenersi. Cerca di essere sciolto, ma non lo è. Sento che vuole il mio sangue. Sento che cerca di trattenere il veleno dallo sgorgare in gola. Lui non vuole mai andare a caccia quando ci sono io. Sa che non mi piace vedere le persone morire, ne tantomeno sapere che lui le uccide così vicine a me. Ma non mi piace neanche vederlo soffrire. E' come se soffrissi io stessa.
-Allora, ti va di fare un giro a Port Angeles? Hanno aperto un centro commerciale nuovo giusto?- mi chiede, lo sguardo fisso su di me ma assente. Tiene lontana la sete. E scommetto che ha smesso di respirare da un pò.
I suoi occhi si fanno sempre più neri.
-No, non mi va. C'è troppa gente e tu non ce la fai più. Da quand'è che non mangi?- chiedo, preoccupata.
-Da un pò- risponde.
-Da quanto, di preciso?-
-ho mangiato all'aereoporto di Roma, nel parcheggio.-
-Devi mangiare- gli dico, rimproverandolo.
-Lo farò... ma prima usciamo... mi manca uscire con te...-
-no, prima mangi, poi usciamo... mica che ti divori la commessa...- dico, tirandogli un buffetto sulla spalla.
Si rassegna e mi dice di aspettarlo in albergo, che farà il prima possibile.
Ci separiamo e io riprendo a correre alla fermata, ignorando quel pensiero che mi fa ricordare a cosa si riferisce il suo spuntino.

Alcuni giorni dopo...
POV Payson
-Dimmi tutto, Payson.- mi dice Carlisle, con lo sgaurdo di un medico che cerca di infondere fiducia e tranquillità ad un paziente condannato ad una morte certa.
Deglutisco, ormai sono giorni che mi preparo a questa chicchierata.
Mi faccio forza e provo a cordinare le corde vocali alla mente... penso sia così che si costruisce una conversazione.
-cosa... cosa sai delle sirene?- chiedo.
Carlisle sospira poi dice:
-me l'aspettavo questa domanda... Sai, io non c'ero, non ho vissuto le vicende che ti racconterò ora... sono cose che mi sono state raccontate dalla moglie di Caius... Una volta ho soggiornato a Volterra, ed è stato in quel periodo che ho visto le ultime due sirene. Erano due sorelle. E tu le conosci entrambe... stando a quello che dice Ed...-
-Le conosco?- chiedo sorpresa.
-Si, le conosci.-
-Quindi sono ancora vive... Le sirene sono immortali??- chiedo, frastornata.
-Non proprio. Le sirene, fino a quando sono tali e in grado di trasformarsi, non crescono, hanno l'eternità davanti a loro. Quando invece, smettono di trasformarsi, a seconda di quanti anni hanno passato come sirene, gli viene concessa una vita proporzionata a quella vissuta, ma rimangoo comunque giovani e belle... non so se mi sono spiegato...-
-si, credo di aver capito... quindi queste due sirene che conosco hanno un tot di anni da vivere prima di morire?- chiedo. La conversazione si faceva interessante, avevo un mucchio di domanda da fare, il pomeriggio non sarebbe bastato.
-Sai come muore una sirena?- chiede, improvvisamente con uno sguardo quasi divertito.
-Per affogamento?- chiedo, ridendo.
-ahah, buona questa. No, le sirene che muoiono per così dire di vecchiaia, si trasformano in acqua. Tornano ad essere parte della natura, quella stessa natura che le ha create. Poi ci sono sempre quei casi in cui una sirena viena uccisa. In quel caso rimane il corpo e basta, come un' umana.-
-uhm... capisco... chi sono queste due sirene? E come si fa a smettere di trasformarsi? Io non invecchierò mai?- sparo a raffica.
-Calma calma. Una cosa alla volta. Allora, ti stavo dicendo che durante il mio soggiorno a Volterra, conobbi queste due giovani ragazze. Erano spaventate, non sapevano dell'esistenza dei vampiri. Aro era affascinato dal fatto che le sirene fossero ancora vive. Credeva di averle uccise tutte. E ne lui, ne Caius le ricordavano. Marcus, dal canto suo, si tirava da parte. La faccenda delle sirene gli era a noia più di tutte le altre. Però le due ragazze li facevano tenerezza per così dire. Non credo che un vampiro possa provare tenerezza per le loro prede, però lui era più dolce con loro degli altri due a causa di Didyme. Sai chi è?-
-la moglie di Marcus... ma lei non è morta per mano di Aro?-chiedo.
-si, quasi un millennio prima. Ma Marcus la ama ancora, non ha mai smesso di amarla. Non gli importa più di nulla. Non gli è nemmeno importato di vendicarsi. E' il primo e unico vampiro al mondo che non si vendica per la perdita del compagno, o della compagna in questo caso. Nessuno ne sa spiegare le ragioni. Molti credono che in silenzio stia covando una vendetta molto dolorosa nei confronti di Aro, ma sono dei vampiri che ci sperano e basta. Vampiri con conti in sospeso con l'anziano. Sai perchè Aro uccise la sorella?- mi chiede.
Io ci penso su un pò, ma di tutto il repertorio informativo sulla saga, quell'informazione mi manca. O almeno, in parte.
-Potrebbe essere che Marcus era troppo distratto da Didyme e così Aro l'ha uccisa?- chiedo titubante, facendo riferimento a quel poco che sapevo.
-In parte è così. Non era esattamente una distrazione, ma più una scelta. Una scelta ritenuta da Aro sbagliata. Ma finchè era una scelta, Aro era in grado di tenere a bada sia la sorella che Marcus, tenendo quindi unito il clan. All'epoca, i Volturi, o meglio Aro, muoveva guerra contro le sirene. Non aveva ancora una compagna, e aveva ricevuto un rifiuto da una sirena, umilandolo davanti all'intero clan e a quello rumeno. L'umiliazione fu tale che la rabbia prese il posto dell'amore. Si convinse che le sirene erano un pericolo per i vampiri, che li fuorviavano per farli diventare loro schiavi. E fino a qui, anche Didyme era solo contro quest'idea. Ma nessuno agiva ne contro ne pro le sirene. Quando Aro venne a sapere che la sirene che aveva amato per quasi un secolo aveva rivelato il suo segreto e quello dei vapiri ad un umano, ebbe il pretesto giusto per muovere guerra. Didyme era sempre stata simpatizzante di quelle creature. Quando la guerra si trasformò in uno sterminio di innocenti, Didyme intervenne in difesa di quelle poche rimaste, ma senza grandi risultati. In compenso si era attirata in gran parte l'odio di Aro, in quel periodo molto scontroso e suscettibile. Didyme era però stanca di tutta quella guerra, era stanca di tutto quell'odio. Aveva un potere particolare Didyme, forse legato proprio alla sua anima: rendeva chiunque felice, sprigionava una sorta di aura di felicità. Convinse Marcus ad abbandonare i Volturi e ad andare a vivere da soli, solo loro due, felici. Quando Aro lo venne a sapere si finse contento per entrambi, gli diede la sua benedizione per andarsene, ma prima di partire uccise la sorella, e ordinando a Chelsea di legare a se Marcus.- finisce Carlisle, lo sguardo perso nei ricordi di quel racconto.
-Chelsea?- chiedo. So che è nel corpo di guardia, ma mi sfugge il suo potere.
-E' una vampira graziosa, riesce a creare o a spezzare i legami. E' molto utile ad Aro. Quando vuole qualche nuovo pezzo nella sua collezione fa rompere i legami dell'interessato con chiunque, in modo da fargli accettare la proposta. Ho anche il dubbio che molti nel corpo di guardia dei Volturi siano li solo perchè incantati dal potere di Chelsea. Credo che lei leghi i nuovi arrivati ad Aro, in modo da rimanergli fedele in qualsiasi circostanza.-
-Perchè credi questo?-
-Perchè è possibile che tutti quei vampiri si lascino sfruttare da Aro e Caius senza battere ciglio? Molti di quei vampiri li conoscevo prima che si unissero ai Volturi, ed erano orgogliosi, abituati a fare di testa loro. Non si facevano comandare da nessuno. Alcuni di loro sono morti durante le missioni, ma alcuni ci sono ancora, e ancora sono fedeli agli anziani.- mi spiega.
-quindi tutto questo tu l'hai appreso al tuo soggiorno... e sono cose successe molto tempo fa. Ma chi erano le due sirene?- chiedo.
-Le ha trovate Hiedi. Stava facendo " la spesa"- dice, mimando le virgolette. -le ha portate ad Aro. Come ti ho già detto Aro era rimasto affascinato...-
-aspetta... non era infuriato, ma affascinato?- chiedo, confusa.
-Si, ormai erano passati tanti secoli dallo sterminio delle sirene. Aveva già la sua compagna, Sulpicia. Solo si chiedeva come loro due fossero riuscite a sfuggire al suo attacco. Se in quel momento era sorpreso, prova ad immaginare come si è sentito dopo aver saputo che quelle due sirene avevano meno di seicento anni.- mi fa un mezzo sorriso.
-Gliel'hanno detto loro?- chiedo.
-No, secondo te è possibile tenere nascosto qualcosa ad Aro?- mi chiede.
-Giusto! Il suo potere...- mi picchio la mano sulla testa. Me ne ero proprio dimenticata.
-Infatti. Le due sorelle furono analizzate a fondo. Aro in quel periodo era abbastanza allegro e di buon umore, e difficile da credere, Caius sembrava esserlo altrettanto. Quindi per me e MArcus non fu un problema richiedere la loro incolumità. Aro però scese a patto sia con noi che con le due, onde evitare ritorsioni spiacevoli dato che le due sirene erano venute a conoscenza del massacro delle loro simili. Aro tutt'ora teme le sirene: è una sorta di fobia che ha mantenuto nei secoli. Chiese alle due sirene di rinunciare ai loro poteri. Le due, pur di aver salva la vita, come dissero all'udienza, si sarebbero sbarazzate dei loro poteri. Ma a quanto pare aro non sapeva molto su come funzionasse la rinuncia.- dice, prenetandomi con gli occhi.
-Ah no? -chiedo, interessata.
-no, ed è qui che entri in gioco tu. Pensa a come sei diventata una sirena... e pensa anche che non sei l'unica ad essere stata catapultata in questo nuovo mondo.-
Io ripenso, scavo nei miei ricordi. Ma non ricordo nessuno presente alla mia trasformazione. Anche perchè era un sogno. Mi sono trasformata durante un sogno.
-Non è stato un sogno.- interviene una voce alle mie spalle. Edward era appena entrato dalla porta finestra che dava sul giardino.
-Come no?- chiedo.
-Non si può modificare il proprio codice genetico attraverso un sogno, ti pare?- chiede, quasi a prendermi in giro.
-Tecnicamente non si modificherebbe neanche nella realtà, tantomeno per diventare una sirena.- ribatto, con la voce di chi sta per fare una linguaccia.
-Giusto anche questo...- dice, trattenendosi dal ridere. - comunque sia, le due sorelle ti hanno prelevato durante la tua sbronza, non eri cosciente, e il sonnifero che ti hanno somministrato era abbastanza forte. Sono riuscite a portarti alle grotte di La Push. E' li che è avvenuta la tua trasformazione. Le sirene possono rinunciare ai loro poteri, ma il potere non scompare magicamente, rimane improgionato in loro, anche se non si manifesta più. L'unica azione che può fare una sirena è conservarlo. Poi è una sua scelta: se vuole farlo morire con lei, non lo cede a nessuno, se vuole farne un dono a una ragazza maritevole, lo fa.- dice, e mi indica con un cenno.
Sono troppo frastornata. Ho ricevuto, rielaborato e immagazzinato troppe informazioni.
-Scusa, ma le sirene erano due. Il potere l'ho ricevuto da entrmbe?- chiedo, tralasciando le domande meno importanti e chiarendo solo quelle principali.
-no, una delle due, la più giovane, è ancora in possesso del suo potere. Ha una mezza idea a chi darlo, ma se lo fa la ribalto...- dice.
- ok, poi mi spieghi questa cosa...- dice Carlisle.
-io invece vorrei tanto sapere chi sono le due sorelle diaboliche e perchè mi hanno ceduto il loro potere....- dico, sarcastica.
-Molly e Lara.-
-Cosa??????????- urlo.
-Molly e Lara.- ripete Edward.
-Quello l'avevo sentito... ma insomma, come... cosa... ohhh... insomma, perchè?- chiedo, il mio tono di voce parecchie ottave sopra il normale.
-Semplice, Molly e Lara vogliono vendicarsi di Aro, come lui aveva giustamente previsto. Solo che lui no aveva previsto che avrebbero creato altre sirene. Molly ha scelto te perchè ti ritiene abbastanza forte e coraggiosa per affrontare Aro. Anche perchè lo avresti affrontato lo stesso per... non importa, lo avresti fatto comunque.- dice, fermandosi sul più bello.
-Per cosa?- chiedo, leggermente irritata.
-Non posso dirti nulla. Si tratta del tuo futuro, e non posso stravolgerlo ne condizionarti. Quando arriverà il momento lo capirai.. è inutile che fai quella faccia... - mi risponde. Io continuo a guardarlo con cipiglio, ma so già che non cederà.
-E Lara?- chiedo.
-Lara ha ancora il suo potere e vuole cederlo a... a... insomma, crede che Nessie sarebbe perfetta, anche perchè è una mezza vampira e questo la renderebbe potente anche sulla terra...- dice, con una smorfia.
-Nessie?- chiede Carlisle, sbalordito.
-Fantastico!- mi ritrovo a esclamare io.
-Perchè? Non odi la tua natura?- chiede Ed, sempre con la stessa smorfia sul viso.
-Non ho detto che odio la mia natura. Odio il fatto che ero l'unica al mondo ad essere così. E comunque, scusa la domanda, ma Felix e Demetri non hanno riconosciuto Lara?- chiedo, dubbiosa.
-Si, l'hanno riconosciuta. Infatti mentre tu eri a casa di Emily con Demetri io e Lara abbiamo spiegato la situazione a Felix, senza dirgli però che tu sei stata creata da Molly, ma semplicemente da madre natura. Felix lo avrà detto anche a Demetri. Comunque sia non hanno intenzione di svelare nulla ad Aro, e grazie a Lara, Aro non riuscirà a trovare i loro pensieri riguardo a questa faccenda.-
-in che senso?-
-quando una sirena tiene dentro di se il suo potere, mantiene anche i suoi poteri sugli altri e sugli elementi.- questa volta era stata Lara a parlare, entrando dalla porta, alle spalle di Carlisle. - purtroppo non sono più molto potenti e la metamorfosi è esclusa.-
-Dammi dieci buoni motivi per non staccarti la testa ora...- dico, a denti stretti.
-Perchè? Che ho fatto?- chiede -Non sarà per il potere che ti ha passato Molly?-
-no, non è per quello. Per altri tre motivi. Uno, sapevi tutto e non mi hai detto nulla. Secondo tua sorella è un'emerita stronza per avermi abbandonata. Terzo, hai addosso la mia maglietta e l'hai macchiata di cioccolato...- dico, ringhiando.
-Ops... tranquilla, la laverò e sarà come nuova...- dice.
-lo spero per te... comunque sia credo che per oggi basti... le cose più importanti le ho volute sapere...- dico, scartando per l'ennesima volta la domanda che mi frullava per la testa da un bel pò.
-Vuole sapere se Demetri è sotto l'effetto di Chelsea...- dice Edward a Carlisle.
Mi sento avvampare. Lara trattiene le risa, emettendo un suono strano per contenersi.
-Ma un pò di privacy??- chiedo, rossa come un pomodoro.
-Benvenuta nel mio mondo...- commenta una voce alle mie spalle.
Renesmee era appena entrata, era vestita casual, ma comunque elegante e bellissima.
-Sto uscendo, vado da un'amica a Port Angeles...- dice. Stampa un bacio sulla guancia a suo padre e uno a Carlisle. Con un cenno di saluto a noi se ne va.
-Sta ancora frequentando Alec?- chiede Carlisle.
-Si, e più aspetta a dirmelo più mi fa saltare i nervi...- risponde Edward, scrocchiandosi le dita.
Credo che d'ora in poi le cose si faranno più semplici sul mio piano di "allarme rosso: c'è una sirena tra noi", ma per quanto riguarda questa famiglia... è peggio di Beautiful!


Ci vediamo alla prossima... spero il prima pox... =)
Grazie a chi segue questa storia...
Per le recensioni l'unica che ancora mi recensisce è Mitika81... ti adoro! Le altre credo che siano in vacanza...xD
Mi mancano i vostri commenti raga, mi davano tanti spunti interessanti!!
Mi mancherete tutti queste tre settimane... bacio =*

@ Mitika81 = weeee!! hai visto? finalmente arriva Alec... ma va via Dem... x questo capitolo l'ho tenuto alla larga, ma ho già una mezza idea di come farlo tornare in scena... Alice è                                     sempre mitika, è la migliore.... kiss kiss... ps: le storie posso seguirle cn il cell, ma nn posso pubblicare snz un computer... qnd nn vedo l'ora che posti, probabilmente lo                               leggerò in nave il tuo cappy... bacione!! <3
   
 
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