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Autore: TheElektra    26/09/2005    3 recensioni
Mother looking at me
Tell me what do you see?
Yes, I've lost my mind

Ecco cosa ti ho detto madre.
Inutile che sbraiti e ti agiti.
Guardami!
si ho perso la testa!
l'ho persa si!!
pensavo che almeno tu madre mi capissi.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Draco ora aveva smesso di piangere ma il respiro era ancora irregolare, poggiava la testa sulla spalla di Harry il quale non a

 

8. A Sorrow boy in a bad day

Draco ora aveva smesso di piangere ma il respiro era ancora irregolare, poggiava la testa sulla spalla di Harry il quale non aveva smesso un momento di fargli dolci carezze.

-Draco…-il ragazzo non rispondeva -Draco…? - si accorse che era addormentato dolcemente come fa

un bambino cullato tra le braccia della propria madre.

 

Al suo risveglio pensò di aver dormito per un tempo di durata interminabile da quanto si sentiva bene ora. Si guardò intorno, non era più nell’aula di Trasfigurazione, no, era nella sua stanza, tra le soffici coperte del suo letto, e ora che ci pensava poteva essere stato solo Harry a portarcelo, a meno che fosse stato un professore, la McGranitt? Naaa…non era il tipo di professore benché volesse un bene dell’anima a tutti gli studenti indipendente,ente dalla propria provenienza. Continuò a pensare, si sentiva davvero bene ora, almeno meglio di poche ore prima, era da giorni che non faceva un sonno degno di essere chiamato così. L’atmosfera era lieve, piacevole, come dire, quasi serale. Forse lo era davvero, chissà per quanto aveva dormito, ore? Giorni? Poco importava, ora si sentiva meglio. Gia, gli venne in mente quella…cosa, non riusciva a dargli un nome, quelle parole che sentì dire da Harry che sciolsero praticamente! Oh si, l’avevano sciolto quelle parole. Parole non più dette con astio dal proprio nemico numero uno, da colui che odiavi, colui che ogni tre per due, riusciva a suonartele e riusciva a prenderle ogni volta. Ma al contrario, melodiose come se venissero detto ad un amico, e soprattutto come se venissero detto ad una persona! Cosa che spesso aveva dubitato di essere…Draco che ne diresti per cominciare di diventare mio amico? Sarebbe più facile così, e poi non ti vergognare mi mostrare i tuoi sentimenti, perché piangere è una delle qualità umane e tu sei un ragazzo che per motivi a e sconosciuti sta soffrendo le pene dell’inferno e forse anche di più quindi sfogati pure, io sono qui… non ci credeva ancora, gli aveva chiesto davvero di essere suo amico? Lo aveva fatto veramente? Dopo cinque anni di lotta avevano davvero smesso di darsi dello sfregiato e della serpe? Sarebbe davvero tutto finito? Forse Harry aveva ragione…si disse il biondo, forse era davvero cambiato così radicalmente da non riuscire nemmeno a riconoscersi lui stesso. Evidentemente si.

Vide la porta del bagno adiacente alla stanza aprirsi. Blaise si disse ovviamente. Invece no, chi ne esce? Harry.

Non avrebbe mai pensato alla remota possibilità di trovarlo ancora li, no, correggiamoci, non avrebbe mai pensato di potercelo trovare e basta! Insomma lui è un Grifondoro, è come una preda nella tana del lupo. Si fermò ad osservarlo, il moretto non fece caso a gli occhi di Draco che lo fissavano, pensava dormisse ancora, infondo aveva bisogno di riposare no?

-dormito bene?- gli domandò Harry vedendo che Draco era sveglio, cosa che non aveva notato appena uscito dal bagno.

-era…era da giorni che non dormivo così- cercò di dire sedendosi e poggiando la schiena contro la spalliera del letto.

-mi sono permesso di riportarti nella tua stanza, dormivi così bene che non ho voluto svegliarti, e poi, ne avevi bisogno- spiegò il Grifondoro con un sorriso.

- immagino che la McGranitt sia di umore nero ora...- cominciò il biondo all’udendo al fatto che si era praticamente addormentato lasciando Harry con una lezione incompiuta e le prediche della professoressa di Trasfigurazione.

-nero? Non sembrava…- Harry aveva capito in pieno il punto che voleva centrare il ragazzo ma preferì non capire, volendo vedere fin dove si sarebbe spinto il Serpeverde.

- beh…avrà visto me nel mondo dei sogni e te lì con quella specie di ricerca non terminata, non credo sia stata raggiante nel vederlo- constatò.

 -ha detto solo che avresti bisogno di dormire- tentò Harry poggiandosi con entrambe le mani alla sponda ai piedi del letto - e per la lezione, non ti preoccupare, l’ho terminata io-

-grazie mille Potter così mi fai sentire un perfetto idiota- scoccò al moro che constato la comparsa del vecchio e bastardo Malfoy, quello che ricordava.

-tu non sei affatto idiota Draco, o almeno questo Draco che ho avuto il piacere di conoscere non è affatto idiota- Malfoy sorrise tre sé ma in realtà dentro urlava. Davvero Potter pensava questo di lui?è stata una grande scoperta.

-oh…prima che mi dimentichi- gli disse Harry andando verso lo scrittoio dove stava un foglio di pergamena sigillato con un timbro di cera rossa –è arrivata questa poco fa- glie la porse.

Draco guardò il foglio con un lieve terrore in viso. Il suo primo pensiero fu rivolto a sua madre. Rimase ad osservare la carta per qualche secondo.

-senti…ehm…io me ne andrei ora, così tu, puoi leggere in pace- si congedò Harry dirigendosi verso la porta.

-rimani!- il moro si bloccò sulla soglia rivolgendo il suo sguardo al biondo che continuò –ti prego-  Harry quasi si sorprese –sei davvero cambiato Malfoy, veramente- fece dirigendosi verso il camino acceso che scoppiettava.

-Harry…verresti qui con me?- Harry notò quel espressione che aveva in volto. Arrivò persino a definirlo dolce, dolcemente dolce. E dire che fino a poche settimane prima erano lì a pestarsi di botte ad ogni angolo che si incontravano.

-sai, sei proprio cambiato Draco- disse involontariamente, o meglio espresse a voce alta quello che continuava a pensare da un po’ ormai.

-ecco, io non so più chi sono in realtà, se questo sono davvero io oppure se il mio vero io fosse quello che ero prima- questo era diretto più a se stesso che a Harry il quale rispose alla sua domanda con un'altra, forse –a questo dovrai dare tu una risposta- il biondo assentì. Aprì la lettera.

-mamma…-

 

Caro Draco,

come stai tesoro, dalla tua ultima lettera non sembravi star bene, spero non sia io la causa poiché come ti ho sempre detto non devi preoccupartene, dato che io sto bene. Chi non sta bene è proprio tuo padre, non sa darsi pace dopo quello che gli hai rivelato, o meglio dopo quello che è riuscito a capire oltre al fatto di averlo messo davanti alla realtà che cruda o meno che sia è la realtà, è quello che hai scelto ed è quello che volevi. Non temere presto le cose si sistemeranno. L’importante per me è che tu stia bene.

Ti amerò sempre.

Tua madre.

 

-di……ma……e……la……mia…- on riusciva a parlare, gli mancava la voce, gli mancavano le parole. Gli mancava. Harry vedendolo in quello stato si avvicinò  gli disse ad un orecchio – Draco, no sei debole, lascia che le emozioni ti invadano, ti sentirai meglio- Draco pianse molto. Abbracciato ad Harry, in una morsa che sapeva di tutto. Lacrime significative, singhiozzi che si portavano dietro vari motivi, varie parole e soprattutto vario dolore.

Harry da parte sua capiva sempre meno cosa potesse aver causato una tale lacerazione nel profondo bel biondino.

 

 

 

 

 

 

 

 

Ciao bellezze mie!! Come state? Ecco un nuovo cappy anche se penultimo… i conti stanno per concludersi eheh..^_^ intanto ringrazo tutti per i commenti che mi avete fatto fino adesso VI VOGLIO UN KASINO DI BENE TESORI MIEI!!!!!       

Scusate non ho tempo per ringraziarvi uno alla volta ma nell’ultimo cappy lo farò promesso!!!!!!

Bacioni The

   
 
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