8.
A Sorrow boy in a bad day
Draco
ora aveva smesso di piangere ma il respiro era ancora irregolare, poggiava la
testa sulla spalla di Harry il quale non aveva smesso un momento di fargli
dolci carezze.
-Draco…-il
ragazzo non rispondeva -Draco…? - si accorse che era addormentato dolcemente
come fa
un bambino cullato tra le braccia della propria madre.
Al
suo risveglio pensò di aver dormito per un tempo di durata interminabile da
quanto si sentiva bene ora. Si guardò intorno, non era più nell’aula di
Trasfigurazione, no, era nella sua stanza, tra le soffici coperte del suo
letto, e ora che ci pensava poteva essere stato solo Harry a portarcelo, a meno
che fosse stato un professore, la McGranitt? Naaa…non
era il tipo di professore benché volesse un bene dell’anima a tutti gli
studenti indipendente,ente dalla propria provenienza.
Continuò a pensare, si sentiva davvero bene ora, almeno meglio di poche ore
prima, era da giorni che non faceva un sonno degno di essere chiamato così.
L’atmosfera era lieve, piacevole, come dire, quasi serale. Forse lo era
davvero, chissà per quanto aveva dormito, ore? Giorni? Poco importava,
ora si sentiva meglio. Gia, gli venne in mente quella…cosa, non riusciva
a dargli un nome, quelle parole che sentì dire da Harry che sciolsero praticamente! Oh si, l’avevano
sciolto quelle parole. Parole non più dette con astio dal proprio nemico numero uno, da colui che odiavi, colui che ogni tre per due,
riusciva a suonartele e riusciva a prenderle ogni volta. Ma al contrario,
melodiose come se venissero detto ad un amico, e
soprattutto come se venissero detto ad una persona! Cosa che spesso aveva
dubitato di essere…Draco
che ne diresti per cominciare di diventare mio amico? Sarebbe più facile così,
e poi non ti vergognare mi mostrare i tuoi sentimenti, perché piangere è una
delle qualità umane e tu sei un ragazzo che per motivi a
e sconosciuti sta soffrendo le pene dell’inferno e forse anche di più quindi
sfogati pure, io sono qui… non ci credeva ancora, gli aveva chiesto davvero
di essere suo amico? Lo aveva fatto veramente? Dopo cinque anni di lotta
avevano davvero smesso di darsi dello sfregiato e della serpe? Sarebbe davvero
tutto finito? Forse Harry aveva ragione…si disse
il biondo, forse era davvero cambiato così radicalmente da non riuscire nemmeno
a riconoscersi lui stesso. Evidentemente si.
Vide
la porta del bagno adiacente alla stanza aprirsi. Blaise si disse ovviamente.
Invece no, chi ne esce? Harry.
Non
avrebbe mai pensato alla remota possibilità di trovarlo
ancora li, no, correggiamoci, non avrebbe mai pensato di potercelo
trovare e basta! Insomma lui è un Grifondoro, è come
una preda nella tana del lupo. Si fermò ad osservarlo, il moretto non fece caso
a gli occhi di Draco che lo fissavano, pensava
dormisse ancora, infondo aveva bisogno di riposare no?
-dormito
bene?- gli domandò Harry vedendo che Draco era sveglio, cosa che non aveva
notato appena uscito dal bagno.
-era…era
da giorni che non dormivo così- cercò di dire sedendosi e poggiando la schiena
contro la spalliera del letto.
-mi
sono permesso di riportarti nella tua stanza, dormivi così bene che non ho
voluto svegliarti, e poi, ne avevi bisogno- spiegò il
Grifondoro con un sorriso.
-
immagino che la McGranitt sia di umore nero ora...-
cominciò il biondo all’udendo al fatto che si era praticamente addormentato
lasciando Harry con una lezione incompiuta e le prediche della professoressa di
Trasfigurazione.
-nero?
Non sembrava…- Harry aveva capito in pieno il punto che voleva centrare il
ragazzo ma preferì non capire, volendo vedere fin dove si sarebbe spinto il
Serpeverde.
-
beh…avrà visto me nel mondo dei sogni e te lì con quella specie di ricerca non
terminata, non credo sia stata raggiante nel vederlo- constatò.
-ha detto solo che avresti bisogno di dormire-
tentò Harry poggiandosi con entrambe le mani alla
sponda ai piedi del letto - e per la lezione, non ti preoccupare, l’ho
terminata io-
-grazie
mille Potter così mi fai sentire un perfetto idiota-
scoccò al moro che constato la comparsa del vecchio e bastardo Malfoy, quello
che ricordava.
-tu
non sei affatto idiota Draco, o almeno questo Draco che ho
avuto il piacere di conoscere non è affatto idiota- Malfoy sorrise tre sé ma in
realtà dentro urlava. Davvero Potter pensava questo di lui?è
stata una grande scoperta.
-oh…prima
che mi dimentichi- gli disse Harry andando verso lo scrittoio dove stava un
foglio di pergamena sigillato con un timbro di cera rossa –è arrivata questa
poco fa- glie la porse.
Draco
guardò il foglio con un lieve terrore in viso. Il suo primo pensiero fu rivolto
a sua madre. Rimase ad osservare la carta per qualche secondo.
-senti…ehm…io
me ne andrei ora, così tu, puoi leggere in pace- si
congedò Harry dirigendosi verso la porta.
-rimani!-
il moro si bloccò sulla soglia rivolgendo il suo
sguardo al biondo che continuò –ti prego-
Harry quasi si sorprese –sei davvero cambiato Malfoy, veramente- fece
dirigendosi verso il camino acceso che scoppiettava.
-Harry…verresti
qui con me?- Harry notò quel espressione che aveva in
volto. Arrivò persino a definirlo dolce, dolcemente dolce. E dire che fino a
poche settimane prima erano lì a pestarsi di botte ad ogni angolo che si incontravano.
-sai,
sei proprio cambiato Draco- disse involontariamente, o meglio espresse a voce alta quello che continuava a pensare da un
po’ ormai.
-ecco,
io non so più chi sono in realtà, se questo sono davvero io oppure se il mio
vero io fosse quello che ero prima- questo era diretto
più a se stesso che a Harry il quale rispose alla sua domanda con un'altra,
forse –a questo dovrai dare tu una risposta- il biondo assentì. Aprì la
lettera.
-mamma…-
Caro Draco,
come stai tesoro, dalla tua ultima lettera non sembravi star
bene, spero non sia io la causa poiché come ti ho sempre detto non devi
preoccupartene, dato che io sto bene. Chi non sta bene è proprio tuo padre, non
sa darsi pace dopo quello che gli hai rivelato, o
meglio dopo quello che è riuscito a capire oltre al fatto di averlo messo
davanti alla realtà che cruda o meno che sia è la realtà, è quello che hai
scelto ed è quello che volevi. Non temere presto le cose si sistemeranno.
L’importante per me è che tu stia bene.
Ti amerò sempre.
Tua madre.
-di……ma……e……la……mia…-
on riusciva a parlare, gli mancava la voce, gli mancavano le parole. Gli
mancava. Harry vedendolo in quello stato si avvicinò gli disse ad un orecchio – Draco, no sei debole, lascia che le emozioni ti invadano, ti
sentirai meglio- Draco pianse molto. Abbracciato ad
Harry, in una morsa che sapeva di tutto. Lacrime significative,
singhiozzi che si portavano dietro vari motivi, varie parole e soprattutto vario
dolore.
Harry
da parte sua capiva sempre meno cosa potesse aver
causato una tale lacerazione nel profondo bel biondino.
Ciao bellezze mie!! Come
state? Ecco un nuovo cappy anche se penultimo… i conti stanno per concludersi eheh..^_^ intanto ringrazo tutti per i commenti che mi avete fatto fino
adesso VI VOGLIO UN KASINO DI BENE TESORI MIEI!!!!!
Scusate non ho tempo
per ringraziarvi uno alla volta ma nell’ultimo cappy
lo farò promesso!!!!!!
Bacioni The