Videogiochi > Final Fantasy VII
Segui la storia  |       
Autore: Mankind17_13    31/07/2010    4 recensioni
Il Pianeta è un sistema perfetto. Nascita, vita e morte appartengono ad un ciclo indissolubile ed ordinato. Oppure no? Tre uomini senza volto, un trio di reietti rinnegati dal pianeta stesso hanno iniziato a cercare Vincent Valentine. Perchè hanno bisogno di lui? E perchè vogliono uccidere una bambina?
Genere: Generale, Commedia, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Vincent Valentine
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quello che Vincent Valentine non poteva proprio sopportare della sua coinquilina era la sua straordinaria illogicità

 

Solo Dio può disporre della vita. Quindi io scrivo, per creare mondi in cui possa essere l' unico e solo Dio.

Mankind17_13

 

 

 

Quello che Vincent Valentine non poteva proprio sopportare della sua coinquilina era la sua straordinaria capacità di sovvertire qualunque regola logica lui desse per scontata. Insomma, lui era Chaos, diamine, un mostro rabbioso potente quasi quanto un dio. Geneticamente parlando era un’accozzaglia di DNA messi a caso, certo, ma si era dimostrato resistente a veleni, mostri, invecchiamento e malattie. Probabilmente nemmeno una bomba H avrebbe avuto un effetto considerevole su di lui. Eppure, Yuffie era stata in grado di preparare una pietanza talmente letale che avrebbe steso persino Gon, che era una pistola.

Quel giorno nefasto, subito dopo aver preso possesso della sua nuova arma, era tornato a casa di “buon” umore, che nel mondo di Vincent aveva lo stesso significato che una persona normale darebbe ad una leggera malinconia.

Entrato in casa -un appartamento talmente brutto che, solo a descriverlo, farebbe pensare anche al lettore che vive in una baracca di lamiere di essere la persona più fortunata dell’ universo - era stato accolto sulla soglia da una Yuffie in modalità “espressione trionfante”, col mento leggermente alzato e le mani sui fianchi, postura che ricordò a Vincent un celebre dittatore che aveva studiato a scuola da piccolo.

In quel momento seppe di non avere scampo.

Come di consueto, Vincent controllò le scorte di antidoti presenti in casa, più qualche coda di fenice per le emergenze gravi.

Assicuratosi di essere relativamente al sicuro contro eventuali morti premature, si sedette a tavola, studiando almeno cento strategie diverse per poter scappare al momento opportuno, e notando, suo malgrado, di avere da tempo esaurito le menzogne credibili su impegni di lavoro, chiamate dalla WRO o salvataggi del mondo.

Con un sorriso spaventosamente soddisfatto, Yuffie servì in tavola quello che a Vincent sembrò una frittata a base di tutto ciò che non dovrebbe essere presente in una frittata, compreso del cioccolato ed un possibile frammento di tessuto alieno rimediato chissà dove.

 

Yuffie”, disse Vincent, scuro in volto, “che cos’ è questo piatto?”

 

“Ti piace? È una mia nuova ricetta, si tratta di-“ rispose Yuffie.

 

“No! Non dire niente, preferisco rimanere nella mia beata ignoranza culinaria. Piuttosto, l’ hai per caso assaggiato mentre lo preparavi?”

 

“Certo che no! Non ce n’ era bisogno. Sono sicura che è buonissimo”.

 

“Ah..” concluse Vincent, con un tono più o meno simile al rantolo di un soldato semplice, appena finito sopra una mina anti uomo.

 

Come risultato, Vincent passò il resto della giornata a letto a sopportare i crampi allo stomaco, annotando mentalmente di alzare l’ affitto di Yuffie del 200%, giusto per iniziare.

Sentì una rauca risata nella sua testa.

 

Ahr ahr ahr. Bocconcino, sei stato steso da una femmina, mi deludi.

 

“Taci” pensò Vincent. “Se tu avessi una bocca ed uno stomaco non saresti lì a deridermi”

 

Tutte scuse, un vero uomo non si lascia sconfiggere così da una femmina. Mi sembri il tipo che si massacra il cervello pensando alla stessa donna per trent’ anni.

 

“Io non.. ok, se la metti così, scommetto che tra le antiche ricette di Wutai esiste persino uno speciale unguento per lucidare le armi. Vogliamo provare?”

 

È una minaccia?

 

“Più reale di quanto possa apparire”

 

Lasciò perdere la sua arma, tornando a concentrarsi sul motivo per cui aveva avuto bisogno di comprarla: potere. Era innegabile che per avere la minima possibilità di sconfiggere quei mostri avrebbe avuto bisogno di una forza superiore, perché era certo che, in confronto ad i suoi nuovi nemici, gli avversari finora affrontati non fossero che degli insetti.

Lasciò cadere lo sguardo sul suo comodino, un grosso cubo nero alto un metro, e contemplò una foto che ritraeva tutto il gruppo dei salvatori del mondo. Non gli erano mai piaciute le foto ed anche in quell’ occasione aveva abbassato lo sguardo, mentre quella ninja rompiscatole gli stava praticamente appesa al collo.

Sì, in fondo era una presenza divertente, era riuscita a bilanciare l’ oscurità presente in quella casa e nel suo animo. Una sorellina stressante ma divertente.

Tuttavia le avrebbe comunque aumentato l’ affitto, per punizione.

 

In un bar a qualche isolato di distanza, Wincent era intento a contemplare la stessa fotografia, appesa ad un muro dietro il bancone.

Sapeva fin dall’ inizio che la ragazza con cui si era scontrato aveva avuto qualche rapporto con il suo originale, ma non avrebbe mai creduto che quel rapporto fosse così tranquillamente di pubblico dominio. Si era infatti convinto che per trovare Vincent avrebbe dovuto scalare montagne, cacciare mostri, squartare vampiri vegetariani dalla dubbia natura luccicante ed infine vedersela con qualche organizzazione segreta di strani figuri in accappatoio nero a nuvolette rosse.

Invece, come nel più classico dei western, le informazioni migliori le aveva trovate in un Saloon, per giunta gestito da un gran bel pezzo di ragazza. Per essere nato il giorno prima, la sua vita stava prendendo una gran bella piega.

Sfortunatamente avrebbe dovuto farla fuori, non poteva permettersi che il suo bersaglio si avvantaggiasse nei suoi confronti con qualche aiuto da parte di terzi. Doveva essere cauto, anche uno scontro diretto uno contro uno sarebbe risultato rischioso per lui: dopotutto  aveva una carenza di Chaos nel corpo, fatto che di certo non l’ avrebbe aiutato nel caso lo scontro si fosse fatto veramente impegnativo.

Sentì un cigolio, poi Tifa emerse dalla porta posta dietro al banco con un’ enorme borsa del ghiaccio, grande abbastanza per conservare al fresco un pesce di circa sessanta centimetri.

 

“Ecco qui, spero che il dolore si affievolisca un poco” disse lei, non nascondendo una nota ironica nella voce.

 

“Non ti sopravvalutare, ragazza” ribatté Wincent. “Sarò vestito in maniera eccentrica, ma non sono solo uno sbruffone. Ho la pellaccia dura, sebbene sia bianca come un muro appena riverniciato.

 

In effetti me lo stavo chiedendo. Come mai la tua pelle ed i tuoi capelli sono così.. bianchi?”

 

“Totale mancanza di melanina in corpo. A causa degli esperimenti, sai, e delle canzoni di Avril Lavigne.. quelle ti fanno sbiancare orribilmente.”

 

“Avril Chi?”

 

“Una strimpellatrice delle mie parti”.

 

“Ah, capisco. In effetti anche i gruppi che hai citato prima mi erano sconosciuti”.

 

“E i Beatles?”

 

“Beh, quelli li conoscono tutti.”

 

“Giustamente. Chiunque, in qualsiasi dimensione, conosce i Beatles”.

 

Tifa lo guardò attentamente per qualche istante, riflettendo sulla somiglianza che il suo bizzarro ospite aveva con qualcuno di sua conoscenza. Doveva ammettere che nonostante lo strano gusto nei vestiti era un uomo affascinante, e lei era ormai stanca di rodersi il fegato cercando di farsi notare da un tizio che la considerava semplicemente un’ amica. Era davvero frustrata.

 

“Senti..”, propose  Tifa. “Ti va una birra? Oggi è domenica, giorno di chiusura, e non verrà nessuno. Mi faresti compagnia?”

 

Oho!”  fece Wincent. “Colgo un’ implicita proposta sessuale”.

 

“Ti piacerebbe. Non sono così disperata da andare dietro al primo pazzo con gli occhiali a stella”.

 

“Ehi, stavo scherzando. Sei troppo tesa ragazza mia. Ci credo che hai il cazzotto facile”.

 

Tifa sospirò appoggiando la fronte sul bancone. Poi con uno sforzo di volontà andò a prendere due grandi boccali in cui versò della birra chiara, molto schiumosa. Wincent l’ accettò con entusiasmo.

Bevettero assieme, brindando sarcasticamente al loro incontro. Fu allora che il clone decise di porre la domanda che da qualche tempo lo assillava.

 

“Dimmi Tifa…”, iniziò. “Conosci per caso un certo Vincent Valentine?”

 

Molto lontano da Edge, ma comunque ancora nei limiti del pianeta, un uomo sulla trentina vestito di scuro, un uomo qualunque, stava pacificamente a fumare una pregiata pipa seduto ad un grande tavolo Ottagonale di ebano.

L’ uomo stava leggendo con ghigno divertito dei documenti appena ricevuti dal suo corpo di spionaggio, notizie riguardanti una parte fondamentale per il suo piano.

Intorno al tavolo, molteplici figure nascoste nella penombra di quella stanza male illuminata attendevano con impazienza il prossimo ordine del loro signore, frementi.

L’ uomo comune prese la parola schiarendosi la voce, per poi recitare:

 

“Gentiluomini e nobildonne, finalmente l’ ora è giunta! Noi, che abbiamo oltrepassato i limiti dell’ umana stirpe, noi che siamo l’ anello mancante tra l’ uomo ed il divino! Ascoltate queste mie parole: il tempo che abbiamo passato ad attendere affinché la nostra arma si sviluppasse adeguatamente è infine terminato. Voi tutti, che detestate gli uomini e le bestie, la natura e l’ artificiale. A tutti voi che sognate di bruciare questo mondo inadatto alla nostra potenza, preparatevi! Presto si scatenerà una guerra di proporzioni mai viste. La parola d’ ordine è: Harmful Carnival

 

Uno scrosciante applauso rimbombò nella stanza oscura. Un nuovo nemico stava per fare il suo ingresso, una nuova pedina sarebbe stata condotta verso il nulla eterno.

 

Come sempre i ringraziamenti a quelle due gatte che commentano TOWA e Wicked Soul.

Sono frustrato, poche letture e pochissimi commenti. Penso che non ci si possa far niente, giusto? Dopotutto se non si hanno degli effetti personali le bambole voodoo non funzionano.. ehm.. ma veniamo ai commenti di questo nuovo capitolo!

La relazione Yuffie e Vincent è come al solito la tipica relazione cane e gatto, ma non aspettatevi nulla di più (si, dico proprio a voi che leggete nella speranza di una yuffientine) Al massimo si instaurerà un rapporto di reciproca fiducia ed amicizia, questi concetti sconosciuti e dispersi in un mare di yaoi.

Tifa e Wincent sinceramente li vedrei bene assieme ma vabè, dopotutto Wincent è un folle che sente le voci, non saprei proprio se sviluppare una loro relazione. Farò come tutti i grandi scrittori attenti e scrupolosi: tirerò una moneta, vada come vada.

L’ organizzazione Harmful Carnival, letteralmente Carnevale nocivo. Mi piacciono le organizzazioni.

Riferimenti a vampiri vegetariani sbrilluccicanti e tizi in accappatoio nero a nuvole rosse sono riferimenti puramente casuali. Non ci credete? Pazienza!

 

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Final Fantasy VII / Vai alla pagina dell'autore: Mankind17_13