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Autore: Hima    01/08/2010    5 recensioni
-Non ci stiamo mica trasferendo, Sora-
Aveva commentato un divertito Axel, notando le innumerevoli valige che il ragazzo trasportava.
-Lo so, ma Roxas mi ha fatto portare anche le sue, dopo che lunedì gli ho accidentalmente, bruciato la relazione che doveva portare ieri!-
Disse assumendo un’aria imbronciata, alla quale il gruppo scoppiò a ridere.
-Ma dai! E’ talmente dolce e carino, che non me lo sarei aspettato così vendicativo!-
Aveva detto -senza neppure rendersene conto- Axel tra una risata e l’altra.
E al commento tutto il gruppo aveva smesso all’istante di ridere per fermarsi a fissarlo seri.
-Cioè, tu lo trovi...dolce e...carino?-
Aveva azzardato Demyx. Alla domanda Axel sbiancò.
-N-no io...intendevo, che...cioè...-
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Axel, Riku, Roxas, Sora
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Show Time!

 

L’irritante scricchiolio dei pop-corn sotto i denti riempiva la sala, provocando non poca irritazione.

-Xigbar!!-

Urlò di scatto Xemnas voltandosi alla sua destra.

-Staremmo tentando di se-gui-re.-

Disse scandendo l’ultima parola come se stesse rimproverando un bambino di quattro anni. Xigbar, dal canto suo, non aveva notato l’atmosfera di tensione che si era creata nella sala.

-Ma non è la stessa cosa senza pop-corn!-

Rispose con faccia innocente e tono offeso.

-Certo, non è la stessa cosa, ma nei momenti cruciali come quello…-

Si intromise Xaldin indicando lo schermo enorme, unica fonte di luce della stanza buia.

-…è un crimine! Voglio dire, dovrebbero rinchiuderti in galera!-

Xemnas sospirò e si riaccomodò sul lungo divano rosso che ospitava tutti i professori.

-Io non ho capito…cosa ha detto Axel a Roxas prima di abbracciarlo?-

Domandò tornando a guardare lo schermo.

-Che “andava tutto bene”-

Rispose Marluxia, stringendo il fazzoletto di stoffa fra le dita ed emettendo qualche sospiro innamorato.

-Sono così dolci!-

Commentò asciugandosi qualche lacrima di commozione.

-Xemnas, in trent’anni di insegnamento, questa è la prima volta che hai un’idea così geniale. Anzi, meglio dire che in trent’anni di insegnamento questa è la prima volta che hai un’idea.-

Lo sfotté sorridente Luxord, ghignando malvagio, e guadagnando un’occhiata omicida da parte del preside.

Larxene si intromise pimpante:

-Oh, no, Luxord ha ragione! Finanziare la scuola vendendo i diritti di un  reality show su degli alunni che ignari dovranno passare un mese su un isola deserta a stretto contatto col loro peggior nemico, facendogli credere che l’isola è infestata dai fantasmi…è geniale! Avresti dovuto fare il regista…voglio dire, è solo la prima puntata ma la casa televisiva continua a chiamarci e ringraziarci! E’ uno dei programmi più seguiti!-

 

Si rigirò nel letto per la terza volta in tre minuti. Continuando così, pensò, le doghe avrebbero ceduto. Però non riusciva a togliersi quell’immagine dalla testa. Lui, stretto ad Axel, quelle parole rassicuranti, quelle mani calde sulla sua schiena… era come un bel sogno. Sentiva ancora lo stomaco pieno di farfalle, i brividi lungo la schiena e il cuore gli sussultava al solo ricordo. Era stato così bello, che non avrebbe più voluto staccarsi. Non sapeva, cosa significava, perché si sentiva in quel modo, cosa rappresentasse Axel per lui…ma dopo che gli aveva placato la paura con un sussurro così dolce, lo sentiva indispensabile. Si girò ancora una volta nelle coperte.

CRASH!

Con un suono sordo le doghe del letto si spezzarono in due, facendo cadere il corpo delicato del povero ragazzo, per terra.

-Mmh?-

Axel si svegliò dal suo sonno beato e lentamente si portò a sedere. Dopo essersi stiracchiato e con un enorme sbadiglio osservò Roxas a terra e il letto distrutto. Ci vollero alcuni secondi prima che riuscisse a connettere.

-Ma che è successo?!-

Domandò allarmato.

-Il letto...ha ceduto…-

Rispose Roxas ancora frastornato dall’accaduto.  E ora come avrebbe dormito? Affranto spostò il lenzuolo e il cuscino, e si accomodò affianco al legno spezzato.

-Che stai facendo?-

Domandò Axel confuso.

-B-bhè…mi preparo per la notte?-

Rispose Roxas, decisamente incerto, e forse anche più confuso di Axel, tanto da porre la risposta sottoforma di domanda, come per cercare una conferma.

Axel sospirò, mettendosi di lato e scostando le coperte.

-Su vieni.-

Disse pacato, battendo la mano due volte sul materasso affianco a lui.

-Come?-

Roxas era a dir poco allibito.

-Vieni qui, dormi con me. Non puoi certo dormire sul pavimento freddo e lercio di questa baracca!-

Si giustificò Axel facendogli capire l’ovvio.

Roxas in risposta, rimase immobile, scrutando Axel come se si aspettasse che da un momento all’altro uscisse un uomo da sotto al letto gridando “Congratulazioni sei su scherzi a parte!”

-Ti devo pregare, per avere l’onore di dormire con te?-

Chiese, ironico Axel con un sorriso di rassegnazione. Roxas si alzò.

-Davvero posso?-

Domandò sussurrando incerto.

Axel in risposta si limitò a sospirare, e afferrare il polso del ragazzino più piccolo, attirandolo vero di sé. Roxas cadde sul materasso, e vide Axel rimettersi tornare a stendersi. Lentamente si coricò su un fianco, osservando il letto rotto in terra. Sentì un braccio di Axel cingergli la vita, e in breve la sua testa era attaccata la petto del rosso.

-Così non cadiamo…-

Gli sussurrò malizioso ad un orecchio il ragazzo più grande.

Roxas arrossì, ringraziando il fatto che la stanza fosse troppo buia perché Axel lo vedesse. Eppure era quasi sicuro di essere talmente fosforescente in quel momento da essere risaltare anche nel buio. Cullato dal respiro rilassato dell’altro, e dai battiti decisi del suo cuore, lentamente si assopì.

 

Dalla piccola finestra di fronte ai due letti, non filtrava ancora neanche un raggio di sole. Eppure Riku di era svegliato, infastidito da qualcosa. Dal canto degli uccellini, forse? No, a quello era abituato, abitava vicino a un parco. Dal freddo, magari? Eppure la coperta era ancora lì, e lo avvolgeva morbida e soffocante. Allora da qualche malore? Sembrava essere ancora tutto intero. Lui sapeva cosa l’aveva svegliato, o meglio cosa gli aveva impedito di dormire più di quindici minuti di fila durante tutta la notte. Sora. Quell’incosciente, infantile, idiota, ed ingenuo ragazzo che in quel momento –dopo avergli assestato qualche calcio ben congegnato sulle gambe- dormiva con una gamba poggiata pesantemente sul suo stomaco, quasi mozzandogli il respiro. Con due grosse occhiaie -che sembravano tre strati di matita nera sotto gli occhi- rivolse all’ignaro ragazzino un occhiata omicida, decidendo di lasciar perdere ancora. Ma, infine, non contento, Sora fece l’ultima mossa azzardata che gli sarebbe stata permessa nella sua vita: tirò via la coperta. E Riku, rannicchiato nel suo materasso, con l’irritante sospirare-russare del coinquilino, la botta di freddo improvvisa, il mal di testa dato dall’assenza di sonno, e il piede di Sora che gli premeva sulla schiena, non ci vide più. Si voltò, e spinse il povero ragazzino facendolo rotolare lontano da lui, finché non cadde a terra con un tonfo pazzesco.

Sora si svegliò di colpo spaventato.

-Ma che…?-

Non riusciva in alcun modo a capire cosa fosse successo. Finché non vide Riku seduto sul letto, con due grosse occhiaie e uno sguardo omicida.

-Riku, ma quanta matita ti metti?-

Domandò stranito il moretto.

Riku si alzò dal letto avvicinandosi a Sora.

-Tu!-

Lo indicò con un dito accusatorio, urlando con tono incazzato.

-Tu sei un animale! Ma come fai a dormire in questo modo?! Pance che balla il tango con una scimmia farebbe meno casino!!-

Grosse vene pulsavano sulla sua fronte.

Dal canto suo, Sora, un po’ confuso ma ugualmente offeso, mise su un tenero broncio.

-Non è colpa mia! Sono incosciente mentre dormo!-

Si giustificò con un tono lagnoso.

-Sia il tuo conscio che il tuo subconscio sono dei veri casinisti.-

Sospirò affranto Riku, con l’arrabbiatura di poco prima scemata all’improvviso, nell’esatto momento in cui Sora aveva assunto quel broncio tremendamente tenro. Sedendosi di nuovo sul letto, si lasciò sfuggire un altro sospiro rassegnato.

Sora voltò il viso di lato, chiudendo gli occhi, offeso. Una luce penetrò fra le sue palpebre chiuse. Quando si accorse, che fuori dalla finestra il sole aveva appena iniziato a svegliarsi, sorrise. Un sorriso sincero, felice, naturale, ingenuo, euforico. Come un bambino che vede per la prima volta il cielo infinito. Riku sentì il cuore tremare a quella vista.

-E’ l’alba!-

Esclamò Sora entusiasta.

-Andiamo a vederla, ne, Riku?-

Si voltò con tono implorante verso l’albino che poté solo sospirare dolcemente e alzarsi, per avvicinarsi alla porta. Sora lo seguì silenziosamente e felice.

Quando uscirono, si sedettero sul tronco della radura con le spalle rivolte verso i rifugi. Il sole saliva lentamente sovrastando la fitta boscaglia, fondendo il giallo del giorno col blu della notte. Gli alberi, gli alloggi, i fiori, il prato perfino i loro volti, si tinsero di rame fuso. Sora vide la chioma dell’albino acquistare colore, e sorrise fra sé e sé.

-Riku, coi capelli biondi saresti ridicolo.-

Constatò sghignazzando. A quell’affermazione il ragazzo sollevò un sopracciglio infastidito.

-E adesso che c’entra?-

Grugnì in risposta.

-Niente, pensavo solo che mi piaci così!-

Sorrise ingenuamente, per poi accorgersi di quella pseudo dichiarazione ed arrossire imbarazzato.

-N-nel senso che…coi è u-un bel colore e…c-cioè, se lo cambiassi non saresti più tu!-

Si affrettò a giustificarsi.

Riku che dapprima era rima sorpreso e spiazzato sorrise maliziosamente, tornando a guardare l’alba, seguito subito dopo dal moretto.

 

7:30 del mattino. Un coro di assordanti sveglie penetra le pareti dei rifugi, espandendosi nella radura. Un gruppo di quattordici alunni esce, assonnato e confuso, dai propri bungalow.

-Dove siamo? Chi siete? Chi sono?-

Domandò assonnata Rikku con gli occhi ancora semichiusi.

-Rikku, sveglia? Ricordi? Gita, professori, woki toki, diviosene delle camere…-

La prese in giro Yuna sventolandogli una mano davanti agli occhi.

-Vorrei tanto essere al suo posto e dimenticare questo incubo-

Sospirò affranto Hayner.

-Non so come fai ad avere il coraggio di lamentarti a prima mattina Hayner. Io, in questo momento ho solo tanta fame.-

Disse Pance mettendosi una mano sulla pancia nel momento esatto in cui questa aveva iniziato a lamentarsi. In quel momento Riku si alzò dal tronco raggiungendo il gruppo, seguito poco dopo da Sora.

-Bene, allora, direi di iniziare a cercare qualcosa da mangiare.-

Decretò assumendo quell’aria responsabile che lo caratterizzava tanto.

-Credo che la cosa più ragionevole sia cercare frutta nella foresta, e magari qualcuno potrebbe pescare, o cacc-

Venne interrotto improvvisamente dagli sguardi truci delle ragazze.

-Non dirlo nemmeno!-

Iniziò Kairi.

-Non cacceremo, cucineremo, e tantomeno mangeremo un povero animaletto indifeso!-

Ulrlacchiò Selphie. Naminè, Rikku, Paine, Olette, Yuna e Yuffie sembravano sull’orlo della disperazione al solo pensiero.

-Cosa? Ma non siete mica vegetariane! Perché dovrebbe darvi fastidio?-

Domandò shockato Tidus.

-Ma non è la stessa cosa! Un povero coniglietto, dal muso tenero e dolce…riuscireste mai ad ucciderlo?!-

Domandò agitata Yuffie a nome di tutte le ragazze. La restante parte del gruppo composta da componenti maschili, distolse lo sguardo imbarazzata iniziando a canticchiare con nonchalance.

-Waaah! Mostri! Siete senza cuore!!-

Li sgridò Olette con le lacrime agli occhi.

Riku sospirò rassegnato, tentando di riprendere il mano la situazione.

-Dividiamoci secondo le coppie prestabilite. Le ragazze andranno a cercare frutta in zone differenti della foresta restando però unite, non si sa mai, i ragazzi andranno in varie zone della spiaggia a pesare.-

Disse con tono serio che incuteva soggezione.

Mezz’ora dopo, tutti pronti ed euforici si apprestarono a partire.

-Secondo voi, chi ce la faranno mai?-

Domandò Paine scostando qualche ramo per passare.

-Uh?-

Fu la risposta del gruppo, confuso da quella domanda senza soggetto.

-Si,bhè… Sora e Riku, e Axel e Roxas.-

Annuì convinta. Kairi si illuminò di colpo.

-Oh, allora non era solo una mia fantasia!-

Gridò entusiasta.

-Certo che no, è così palese!-

Ammiccò Yuna.

-Non li trovate dolcissimi?-

Sospirò Naminè saltando qualche pozzanghera di fango.

-Però sono così tonti…passerà un secolo prima che si accorgano dei loro sentimenti!-

Ridacchiò Olette.

-Impossibile…io ancora non ci credo che quattro ragazzi, così maledettamente sexy, siano gay. Oh. Banane.-

 

-Waah! Che bello, ne, Riku?-

Sora sorrideva osservando l’acqua del mare brillare sotto i raggi del sole. I duo dei ragazzi erano sparpagliati per la lunghissima spiaggia, uno lontano dall’altro.

Riku grugnì in risposta, cercando con lo sguardo qualche bastone per improvvisare una canna da pesca.

Sora incuriosito da un oggetto anomalo vicino alla riva si allontanò silenziosamente.

-Aiutami a cercare un bastone appuntito, Sora.-

Nessuno rispose.

-…Sora?-

Riku sollevò lo sguardo, notando infastidito che il compagno di sventure l’aveva ignorato lasciandolo a parlare da solo come un idiota. Si avvicinò anche lui alla riva.

-Riku! Guarda!! Questo scatolone è pieni di roba da mangiare!-

Esclamò il moretto entusiasta, come se un pacco colmo di prelibatezze, sulla riva di un’isola deserta, fosse la cosa più normale del mondo. Riku guardò la scatola di legno sospettoso, per poi notare un foglietto nascosto.

 

Non siamo irresponsabili.

Non sempre.

Bhè, si, diciamo la maggior parte delle volte.

Eccovi qualcosa per sopravvivere. Ne arriverà una cassa ogni tre giorni, fatene buon uso.

 

con tanto tanto tanto affetto,

Il corpo docente <3

 

 

Per quanto avrebbe voluto spaccare la faccia Xemnas in quel momento, poteva permettersi solo di essergli grato.

-Richiama gli altri, ed aiutatemi a trasportarla fino ai rifugi.-

 

-Cooosa? E noi avremmo girato mezza foresta, caricandoci di banane mentre voi eravate comodamente seduti qui ad aspettare?!-

Yuffie era a dir poco furiosa.

-Lascia perdere Yuffie.-

Disse mogiamente Yuna accomodandosi di fronte ai ragazzi.

-Cosa c’è dentro?-

Domandò ormai esausta dalla scarpinata e decisamente affamata.

-Tramezzino?-

Domandò Hayner a bocca piena, porgendoli una piccola bustina triangolare.

Forse era stata l’unica mossa decente da parte dei professori in tutta quella faccenda.

 

-Ci odiano.-

Constatò sconsolata Larxene.

-Tanto ci odiavano anche prima.-

Rispose convinto Marluxia, mentre gli altri annuivano.

Xigbar, folgorato da un’idea geniale, si alzò in piedi euforico.

-Apriamo un giro di scommesse! Chi si dichiarerà prima?-


Note di una latitante autrice:

Che dire…dovrei prostrarmi in ginocchio per questo non ritardo, perché più che un ritardo è un abbandono vero e proprio! E mi dispiace, davvero! çAç Non mi piace molto trovare scuse, infatti queste le definirei più che altro motivazioni: all’inizio non avevo neanche un briciolo di ispirazione…così rimandavo di giorno in giorno finché non mi sono dimenticata dell’esistenza della fic. Poi con la scuola le cose sono diventate più complicate, avevo anche gli esami –e scusatemi se è poco- e sono arrivata addirittura a cancellare la fic dalla mia cartella! (per sbaglio ovviamente). Me ne sono ricordata stanotte, e così ho pensato di aggiornarla, o meglio di riprenderla! Perciò adesso uccidetemi pure, lo trovo più che giusto ùwù

Ora, però passiamo a un po’ di note personali >w< Come potete vedere questo capitolo e leggermente più lungo degli altri, e, nonostante tutto, non serve a niente =_= Cioè, sul serio, non si conclude nulla! çAç Spero di portare a termine qualcosa nel prossimo!

Ho tante cose da dire, eppure non mi sono appena dimenticata tutto. Ho azzerato completamente, così sono sicura che quando avrò postato il capitolo mi tornerà tutto il mente e mi darò dell’idiota per essermene dimenticata. Oh, l’unica cosa è che senza accorgermene scrivo di Marluxia parlando al femminile (ma dico, vi sembra normale? =____=) Perciò addirittura, se mi è capitato in qualche punto mi scuso per non essermene accorta!, e so che vi state chiedendo, ma no. Non troverò mai un titolo decente!

 

Rubrica: “Facciamoci un po’ di fatti miei”

Leggersi anche: Se la notte dormissi sono sicuro che le guerre nel mondo cesserebbero.

 

Rubrica inutile.

Mi sono data ancora una volta ai giochi di ruolo. Ho appena finito di postare una ruolata, e ogni volta cerco titoli in inglese, che fa più figo. La prima volta era una citazione sul tempo (ebbene si, pioveva ù_ù), invece stavolta me ne sono uscita con un

Welcome Home!" The destiny grinned like a cheshire cat, citazione originale di cui vado molto fiera, e che, povera, la ragazza che ruola con me deve sopportare ogni volta XDDD Che poi non che centri molto ò-o cioè, il mio personaggio è stato appena adottato e ora sono arrivati a casa >_> Hey, però vi sfido a dire che non è un titolo figo! (solo per questa storia non trovo nulla di decente! çAAç) Io farei una statua a quella santa che mi sopporta in queste uscite di ispirazione! Fa pg meravigliosi, cos play meravigliosi, e addirittura fic meravigliose! Per non parlare dei disegni! °A° E’ una grande ùwù Mi ha fatto leggere una bozza per una fanfic (originale, yaoi) che è qualcosa di incredibile o_o Originale, e molto intrigante! Passando ad un altro argomento, sono sicura non vi fregherà nulla che gli esami li ho passati, con un voto decente. In ogni caso sono ancora traumatizzata dal sorriso sadico del mio professore di Religione il penultimo giorno degli orali *rabbrividisce* Ieri sono andata in una località balneare “vicina” (per modo di dire =_= E’ a un ora da casa mia se si fa la strada interna, altrimenti tre ore e mezza con la litoranea) ed il mare era agitato. Niente bagno. Ma porca paletta è__é E…notiziona…Ho un nuovo computer!! Si, è stupendo con windows 7 e tutto il resto ma…non c’è front page >_> Ora mi toccherà riscaricarlo in qualche modo, altrimenti addio fic *sospiro affranto*

Post scriptum: AAA Cercasi persona particolarmente insistente e ostinata da rompermi le scatole finché non avrò completato il capitolo!  XDDDD

 

 

 

 

Axellina: Incomincio col dire che per scrivere l’ultimo capitolo mi sono praticamente dovuta rileggere tutta la storia, e sono caduta dalla sedia una paio di volte…voglio dire, mi sono messa a ridere anche se non ho capito il perché, sarà che la notte mi fa scemare? Comunque sia, ho anche riletto le recensioni, e adesso mi vergogno come un cane. Mi si stringe lo stomaco a pensare che sono sparita, dopo che mi hai lasciato una recensione così dolce! Posso solo dire grazie e…scusami! Davvero sono un idiota…mi sento male. Mi hai fatto dei complimenti gentilissimi, e leggendoli mi sembra quasi di sentire il tono di voce, la sincerità di quelle parole, l’espressività e ciò che volevi trasmettere quando li hai scritti. Niente da fare, mi sento un verme…no, sono un verme çAç

 

 Silly_Lawliet : Che dire…hai recensito un capitolo che sembrava non avere seguito. Ho intenzione di riprendere a postare regolarmente! Spero di riuscirci, e se non ci riesco troverò qualche addetto che rompa le scatole finché esasperata non scriverò un altro capitolo! Grazie, davvero, per quei complimenti. Non sai quanto faccia piacere sentirsi dire cose del genere. E davvero, spero tu possa continuarmi a seguire…a meno che ora non mi odi a morte –molto probabile- in questo caso sei liberissima di uccidermi *annuisce convinta* (Ps. Bel nome! >w< Anch’io adora L! XDD)

 

Fexy: Continuo con queste scuse infinite, ho intenzione di prostrarmi di fronte ad ogni utente che segue la fic implorando perdono. Se non fosse stato per le vostre recensioni non avrei mai trovato il coraggio di continuare. Invece eccomi qui, di nuovo con la penna –metaforicamente- in mano. Mio Dio, quasi mi commuovo a pensare a tutti i tuoi complimenti, e al fatto che ho abbandonato tutto così! Spero che anche questo capitolo sia stato accettabile. E grazie, grazie davvero.

 

Dark Roku: Dio, come mi sono mancate le tue recenzioni çAAAç Cioè, soprattutto “l’altra te”, che mi fa tanto crepare XDDDD E come vedi credo tu ora non abbia più problemi a starmi al passo, perché sono una cretina completa =__= Anche a te chiedo umilmente scusa, e se mai potrai perdonarmi ti farei santa! Sai che alla fine, in qualche modo sono finita con l’amare gli horror? O_O Cielo, è successo da un giorno all’altro. Mi diverte vederli XDDD In un certo senso mentre li guardo penso ad una parodia…o alle cose assurde che fanno! XDD E così, un altro capitolo è andato, non è granché me ne rendo conto…ho sfruttato molto delle frasi, rendendole forzatamente ad “effetto”. Sai, quei punti in cui uno parla, con un affermazione e poi subito dopo si cambia scena…era per dare enfasi alla frase, ma dubito sia andata bene XDDD Dunque mi inchino, ringrazianti e sperando di incontrare ancora L’altra Te! çwwç

 

 Esmeralda La Fenice Assassina: CaraH! Grazie per questa recenzione e… purtroppo non esiste luogo nel mondo in cui internet sia decente =_= Sai, anch’io chiamavo i miei gestori di internet al loro Call Center molto, molto, moooolto spesso. Perché qui la rete già va lenta, poi capita addirittura che non c’è, e io senza non sopravvivo. Fatto sta, che gli ho rotto talmente le scatole che hanno chiuso il Call Center!! çAAAç Mi inginocchio a te, per questo ritardo disumano, quando mi avevi addirittura detto che attendevi il quarto capitolo…scusa, scusa, scusa! E grazie mille!

 

Yuuki90: Ahhh *sospiro affranto* rispondo anche alla recensione della mia sorellina, che probabilmente non tornerà mai su queste pagine, e non saprà mai che ho aggiornato! Ma va bene così, non l’avvertirò neanche sotto tortura che sono tornata all’opera. Yuu-chan Arigatou, e non ho altro da aggiungere perché sei il supporto morale più moraloso che conosca! >www<

 

 LittleKairi14: E così, grazie. Davvero! Mi riempie il cuore sapere che ti sia piaciuta. Non sembra, ma tutti in queste situazioni sono fondamentali, importanti. Perché forse, se non fosse stato per te non avrei mai aggiornato. Diciamo che è un po’ opera di tutti! Perciò mi scuso, sinceramente dispiaciuta. Sei stata così gentile! <3 E’ la prima volta che rispondo alle recensioni in una maniera così seria. Però sono dispiaciuta oltre ogni immaginazione! Perciò grazie, grazie, grazie.


 

Ja ne <3

 

Hima



 

  
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