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Autore: Purelove    01/08/2010    5 recensioni
La vita di Edward Cullen è piena di segreti per quanto riguarda il suo passato, le sue memorie più signifcative lo portano all'ultimo anno della sua vita da umano dove non incontra solo Carlisle ma anche una ragazza che terrà in una parte delle sue memorie per sempre. Dopo di lei, Edward è stato incapace di amare per 89 anni fino a quando non incontra Bella Swan e la sua vita viene stravolta nuovamente dall'amore ma questa volta non sbaglierà. Non lascerà che la storia si ripeta. [Ogni storia ha un inizio. La storia segreta di Edward Masen... prima di Bella Swan.. prima di Edward Cullen. Un amore perduto dilaniato per l'eternità] Sappiamo così poco della vita di Edward Cullen prima della sua trasformazione che ho ipotizzato un ipotetico passato. Questa è un AU. Quindi se non vi piace questo genere è megio che saltate ad un'altra storia.
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Carlisle Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Precedente alla saga, Eclipse
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PRIGIONIERA

Every story has a beginning.


The untold story
of Edward Masen...
before Edward Cullen...

A lost love torn apart for Eternity



The Twilight Saga's

Celestial

Mi rigiro nel letto non riuscendo a trovare nemmeno un attimo di pace. Il peso nello stomaco e nel petto mi opprime. Di notte mi sveglio per mancanza d'aria e flotti di sangue escono dalla mia bocca come un fiume in piena.
Barcollo per la stanza sostenendomi per la parete. Ho bisogno di un bicchiere d'acqua. «Beth, devo portarti in ospedale.»
La voce di Carlisle arriva come una frustata. Mi lascio andare sul pavimento del corridoio in modo da poter sentire comodamente la conversazione che si sta svolgendo al piano inferiore.
«E anche lui sta morendo.» aggiunge in un sussurro che quasi faccio fatico a sentire. Se fossi più forte andrei di sotto e gli darei un pugno sulla guancia.
Perchè deve far soffrire così mia mamma? La sento tossire ed il mio sguardo vaga nel corridoio dove mio padre probabilmente sta ancora dormendo del tutto ignaro che Cullen si trova a casa sua praticamente in piena notte.
«Ricordati la promessa...»
Cullen rimane in silenzio sospirando, «Solo quando sarà il momento.»
«Grazie.» balbetta mamma per poi iniziare a tossire.
«Sei sicura Elizabeth?» Il tono di Cullen è duro e smanioso di ottenere una risposta.
«Sapere che mio figlio vivrà...questo mi permetterà di andarmene seneramente.»
E' l'ultima cosa che riesco a sentire prima di perdere i sensi.



Le palpebre sono troppo pesanti per aprire gli occhi.
Accendo la mente e tutti i sensi per cercare di capire dove sono, muovo leggermente le dita allungandole per tastare il pavimento ma è troppo morbido per essere il parquet di casa. Mi devono aver raccolto e portato in camera.
Inizio ad ascoltare i rumori notando che c'è troppo rumore, fin troppo.
Preso dal panico i miei occhi si aprono di scatto rivelando una stanza bianca che non è la mia e delle coperte ruvide che non sono le mie.
Cerco di alzarmi per permettermi una visuale migliore ma il peso allo stomaco m'impedisce di farlo lasciandomi ricadere a peso morto su quel letto.
Sono all'ospedale maledizione!
Mi metto ad urlare per non so quanto fino a quando non arriva un'infermiera con una siringa in mano.

Mi guarda con gli occhi di fuori prima di inniettarmi qualcosa direttamente nel tubicino che finisce dritto nelle mie vene.
Lentamente il peso diminuisce e gli occhi tornano ad essere pesanti, troppo pesanti.




Qualcuno mi sta sfiorando la fronte.
Sollevo le palpebre trovando Carlisle proprio di fronte a me. «Ti è salita la febbre. Ho dovuto portarti qui, sei peggiorato più velocemente di quanto mi aspettassi.» spiega ma la mia gola è troppo arsa per pronunciare anche solo una parola.
«Andrà tutto bene Edward...»
Innietta nuovamente qualcosa in endovena ed io perdo i sensi scivolando nel buio più totale da cui difficilmente riuscirò ad uscire.

 

Nella 17A non sono solo.
Accanto a me altri malati che giorno dopo giorno vedo sparire fino a quando non sento l'ultimo respiro dell'uomo accanto a me.
Arriviano le infermiere e lo portano via. Ora sono veramente solo.
Io e il mio respiro, il mio dolore.
Pian piano il mio cervello inizia a delirare. Rivedo i miei genitori che mi accolgono a braccia aperte e mi dicono che andrà tutto bene, rivedo la sera del debutto di Eve.
Rivedo Robert e Kristen sorridenti.
Il volto di mia madre spensierato e giocoso.
Una porta si apre e un rumore di passi si avvicina, vengo riportato alla realtà bruscamente perchè io, nel delirio, ero vivo. Qui sono morto.
Vedo Carlisle. Il dottor Cullen si siede sulla sedia accanto al mio letto che è stata usata solo da una suora che ha avuto l'ardire di avvicinarsi così tanto a noi malati da pregare per la nostra anima. Il peso sullo stomaco che sento è una conferma di non aver sognato tutto.
Una bibbia è stata appoggiata sul mio corpo.
Avrei voluto leggerla per una volta ma il mio corpo è fortemente debilitato dalla malattia. Immagino di suonare il piano, il mio sfogo...le mie dita si muovono lentamente intonando una melodia nella mia testa.
La melodia della mia morte.
Improvvisamente sento una pressione sulla mia mano, sollevo le palpebre capendo che mi ha semplicemente afferrato la mano. Non riesco a decifrare il suo volto.
È turbato, agitato.
Si sporge verso di me tenendomi sempre per mano, «Ho fatto una promessa a tua madre...» sussurra accanto al mio orecchio. «Intendo onorarla.» aggiunge accarezzandomi il volto fino a scostare leggermente il colletto della camicia.
«Ti faccio dono di un'altra vita. Sarai mio figlio...»
Non faccio nemmeno in tempo ad elaborare le sue parole che sento zampillare il sangue fuori dalla mia gola, sento il sangue fluire fuori dalle mie vene ma nello stesso tempo un fuoco prende il suo posto.
Un rumore assordante riempie la camera, capisco di star gridando solo dopo svariati minuti. Il mio corpo si contrae in posizioni innaturali.
Non ho mai pensato all'inferno o al paradiso ma adesso, ancora prima che il mio cuore cessi totalmente di battere, so che l'inferno mi sta reclamando a gran voce.

   
 
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