Anime & Manga > Naruto
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Autore: Zayko    02/08/2010    2 recensioni
Naruto Uzumaki ce l'ha fatta... Ha sconfitto Madara Uchiha, ma... A quale prezzo?
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Hinata/Naruto
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Note dell'autore : Ho notato con piacere che a nemmeno due giorni dalla prima pubblicazione la mia storia è stata letta, ed ho ricevuto un paio di commenti positivi gli autori dei quali ringrazio infinitamente. Sono soddisfatto, e ho cercato di darmi da fare con il capitolo successivo. E' un capitolo di transizione, mediante cui non si entrerà ancora nel vivo della storia, ma spero comunque sarà apprezzato. Buona Lettura : erotua'lled etoN

 

Un Triste Risveglio

 

< Dove... Mi... dove mi trovo... >

Finalmente Naruto aprì gli occhi e le candide pareti della stanza che riflettevano una fortissima luce biancastra non fecero altro che rafforzare la sua convinzione di essere in un qualche mondo ultraterreno.

“ Forse... Questo... è...”
Si morse la lingua, come per verificare una cosa di cui era già certo, ma il dolore lancinante ed inaspettato lo colse di sorpresa, facendolo trasalire.

< Arghhhhhhhhhhh!!!!!!!!!!! >

L'urlo scosse l'intero ospedale; due infermieri giunsero dopo pochi istanti, la vecchia Tsunade si precipitò nella stanza trascinandosi dietro, con la forza, tutto ciò che aveva intralciato il suo cammino; alla vista del giovane, ancora shoccato, i lineamenti delle persone che lo osservavano dall'alto verso il basso si cominciarono a far netti solamente dopo alcuni minuti, minuti in cui l'intero edificio sembrava esser calato in un silenzio di tomba.

La prima persona che Naruto riconobbe fu proprio l'Hokage, che con scarsi risultati tentava di sopprimere le lacrime, che lambivano copiose le lisce guance della vecchia, sgusciando via, verso il basso, sin lungo il mento.

< Naruto... >

La voce del capo-medico era corrotta dal pianto e continui singhiozzi sconvolgevano il corpo dell'anziana. Si gettò verso il lettino abbracciando il ragazzo e premendo il volto bagnato sul suo petto, ormai il petto di un uomo adulto, ed in quel momento forse neanche lei riusciva a capire se quelle lacrime fossero di gioia o di disperazione.

Lo sguardo del ragazzo si perse nel vuoto biancore del soffitto; rimase immobile, senza dire una parola, con gli occhi spalancati ed il battito irregolare. Tsunade si discostò un poco cercando di riacquistare un po' di contegno, mentre con la manica della maglia tamponava le guance umide.

< Loro... >

Le prima parola che i presenti ebbero modo di sentir uscire dalle labbra del giovane eroe di Konoha fu da lui proferita con l'atonia di un automa.

< Loro... >

Non disse più nulla, e dopo alcuni minuti di quiete assoluta, l'Hokage sospirò profondamente; era un sospiro carico di rammarico. Fece cenno agli infermieri di andare, li osservò scomparire nel corridoio e quando anche il rintoccare confusionario dei loro passi viveva ormai solamente nella sua memoria, si mosse anch'ella verso l'uscita della stanza, richiudendo la porta alle sue spalle, senza proferir parola.

 

Naruto era sdraiato di schiena sul lettino e si trovava nell'esatta posizione in cui si era svegliato da svariate decine di minuti, le braccia distese lungo i fianchi, la canottiera ancora bagnata delle lacrime dell'Hokage.

Si sentì abbrancare da un malore, un tormento imponderabile che gli assalì dapprima lo stomaco, espandendosi, rapidamente, e dilagando come un'inarrestabile infezione che lo soverchiò in breve, del tutto; senza nemmeno rendersene conto, aveva ricominciato a tremare.

< non ci sono più >

Gli occhi tornarono ad arrossarsi, lievemente, mentre il volto si rigava della sua disperazione. Prese a singhiozzare senza controllo, tentando di sfogare quel singulto che aveva scosso il più profondo della sua anima in uno sconfitto abbandonarsi allo sconforto; un'inquietante angoscia attanagliava il suo cuore.

< Perché... >

La voce lacera del giovane graffiava le pareti della stanza senza ricevere risposta, dissolvendosi nel suo rifrangersi in esse.

< Perché non io... >

Sentì che ogni muscolo del suo corpo si era irrigidito; era come se, d'improvviso, ogni singola parte di lui fosse diventata un peso di piombo, una zavorra troppo pesante da sostenere.

< Amore... >

Si mosse in preda ad un fremito balzano.

< Perchéééééé!!!! >
Gridò con quanta forza aveva dentro, senza opporsi ad una violenta convulsione che gli fece ruotare il busto, scattosamente, su un lato; Scaricò un pugno violentissimo contro il lettino che cedette lasciandolo cadere a terra.

< Dovevo essere io... al posto loro... >
Senza essersene realmente reso conto Naruto era in piedi, ansimante, di fronte ai resti branda ospedaliera, completamente distrutta. La sua fronte era imperlata di sudore.

< Dovevo essere... >
Le forze, gli vennero meno, ancora una volta; non si era ancora ripreso dallo scontro con Madara ed uno sforzo del genere era bastato perché il suo corpo cedesse, affinché le gambe si afflosciassero lasciandolo cadere giù, sul pavimento della sua camera d'ospedale.

Si fece tutto nero per lui, di nuovo.

   
 
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