Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Zayko    02/08/2010    1 recensioni
Come può una biglia di vetro contenere l'anima di un uomo?
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO PRIMO

Ossigeno... I parchi cittadini per quello dovrebbero esser fatti, in teoria, e non per fungere da rifugio ai fumatori che vogliono uccidersi in pace, lontani dallo stress e dalla cappa di smog che gravano sulla città; non sono forse i punti di raduno degli emo ad esistere per quello scopo? Ma una cosa è certa : Nick, di questo, non si era mai interessato. Beveva di continuo da una bottiglietta d'acqua comprata all'alimentari sotto il distretto dei vigili del fuoco e tirava nervosamente fumo nei polmoni, più di quanto un aspirapolvere possa risucchiare se qualcuno ha la malsana idea di accenderlo in spiaggia.

A chi gli diceva che se avesse continuato a fumare decine di sigarette al giorno poteva anche dire addio ai polmoni, rispondeva che stava semplicemente allenando il sistema immunitario, per non rischiare di morir soffocato con "l'immondizia vomitata da qualche tubo di scappamento", anche se la maggior parte della gente che frequentava oramai ci aveva fatto il naso e non proferiva più parola in merito; figurarsi se quel bastardo si faceva uccidere da un po' di catrame dopo che mezzo mondo aveva provato a farlo fuori con risultati di cui certo non si poteva andar fieri.

L'uomo attraversò per intero il viale alberato che dal cuore del parco conduceva verso l'uscita, altalenando la sua presenza tra l'ombra del cappello smeraldino che lo sovrastava ed i pochi fasci di luce che riuscivano a filtrare. Ad un angolo dello spiazzo in cemento che precedeva il grande cancello di ferro battuto da cui ci si poteva immettere nella strada, Asuma Tonnelli scriveva chissacchè su un qualcosa di molto simile ad un preistorico telefonino; non distolse lo sguardo dall'apparecchio neanche per un secondo, ma già solamente il fatto che si trovasse in quel luogo stava a significare che il messaggio era autentico.

< L'hanno fatto fuori >

Nick rimase muto, a contemplare la figura piazzata dell'altro, il giubbetto smanicato dell'organizzazione, d'un verde che gli ricordava ogni volta i piselli congelati, gli occhiali che, dello stesso colore, spiccavano sulla pelle chiara. I muscoli facciali plasmarono il suo volto in una maschera interrogativa.

< Cristo Nick, hanno fatto fuori Gonzàlo, il messicano. Certe volte mi chiedo davvero dove cazzo vivi.. >

La scarpa dell'uomo acciaccò la cicca di sigaretta che l'istante prima aveva lasciato cadere allentando la presa di indice e medio; la mattonella in cotto si sfumò di un grigio cinereo. Ne cacciò fuori subito un'altra, stringendo le labbra per non lasciarla cadere mentre l'accendeva.

< Sapeva i rischi che avrebbe corso mettendosi in contatto con i Salici... E poi, mi pare che la famiglia abbia ricevuto un lauto risarcimento >

< Non è questo il punto, maledizione! È stato vuotato... completamente >

Dagli occhi castani, spalancati, e dalla bocca di Nicholas, che si schiuse appena, trapelò per qualche istante tutto lo stupore che si era impossessato di lui.

< Ma.. Hai appena detto che l'hanno ucciso.. >
Asuma scosse lentamente il capo.

< Quando si è trovato alle strette ed ha capito che non poteva fare più niente, si è iniettato il sigillante nel corpo, eppure... >

Piegò il collo volgendo lo sguardo al cielo, oscurato in buona parte dalle zazzere degli alberi.

< In qualche modo, il Salice che l'ha attaccato è riuscito ad aggirare il sigillo e vuotarlo comunque >

< Questo è un bel problema... >

Nick si sfilò la sigaretta dalle labbra, sputando a distanza di pochi centimetri dai suoi stessi piedi.

< ...Sono più bravi di quanto potessi immaginare >

< E questo ci impedisce di mandare un membro dell'organizzazione. Se lo prendono, siamo fottuti.>

< Cosa sapeva? >

Lo sguardo di Asuma si abbassò lentamente in maniera da annettere l'altro nella propria visuale.

< Poco, per nostra fortuna. Ma sarebbe preferibile recuperare anche quel poco che hanno preso.. >

Sorrise flebilmente, mostrando parte di una dentatura estremamente curata.

< ..E qui, entri in gioco tu >

Nick non sembrava meravigliato di quelle parole; con la sigaretta tra le labbra, portò la bottiglia d'acqua verso il volto, mentre con la mano sinistra la stappava. Lasciò precipitare per un breve tratto la sigaretta, di cui era rimasta una buona metà, e con un movimento repentino dell'avambraccio spostò la bottiglia in modo da far centro; poi la richiuse, comprimendo la parte restante della cicca verso i pochi centilitri d'acqua rimasti.

< Se è bravo come dici, vi costerà parec... >

< Tre milioni. Venticinque prima, settantacinque dopo >

Lo interruppe Asuma. Vi furono attimi di un silenzio carico di tensione.

< Sali a quattro ed è fatto >

Nick lasciò cadere la bottiglia, ridotta ormai ad un cartoccio, sul terreno pavimentato.

< So già chi chiamare per il supporto.. >

Un sorriso appena accennato fregiò il volto dell'uomo d'una vena vagamente ironica; l'altro non disse più una parola. Passarono alcuni minuti prima che Tonnelli si congedasse, imboccando il cancello che sfociava in Churchill Avenue.

Nicholas Rost calciò la bottiglia ai suoi piedi, osservando quell'acqua morbosamente pallida turbinare per cinque o sei metri davanti a se, contemplando il mozzicone di sigaretta dimenarsi avviluppato nel suo stesso squallore. Poi, si decise a muoversi anch'egli in direzione dell'uscita; il sorriso, sul suo volto, non era ancora sparito.

< Sento che mi divertirò... >

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Zayko