Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Ayumi    02/08/2010    3 recensioni
Sono passati alcuni anni dalla sconfitta di Voldemort. Harry, Ron, Ginny, Hermione sono ormai adulti, alle prese con le piccole difficoltà quotidiane, ma non solo: segreti, amori, avvenimenti misteriosi, e forse nuovi pericoli da affrontare.
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 1

Dell'amicizia

Chiunque può simpatizzare col dolore di un amico,
ma solo chi ha un animo nobile riesce a simpatizzare col successo di un amico.
[ O. Wilde]
 

        

Organizzare un matrimonio era qualcosa che andava veramente oltre le sue possibilità.

         Passare il suo tempo libero a sfogliare riviste a tema, essere trascinata in negozi di abiti, bomboniere e affini era qualcosa che riusciva a tollerare ben poco.

         Ma quando Ginny, con quello suo sguardo implorante – e soprattutto con le sue più che convincenti minacce – le aveva chiesto di darle una mano con i preparativi del suo, non aveva avuto possibilità di rifiutare.

Spesso sorprendeva Harry che la fissava con uno sguardo dispiaciuto, comprensivo (visto che era succube delle stesse torture), ma più che altro esasperato.

 Quello che sperava era solo che dicembre arrivasse al più presto, e che la luna di miele portasse quei due lontani per molto, molto tempo. Ma intanto era ottobre, e Merlino solo sapeva se sarebbe sopravvissuta a quella tortura.

 

- Hermione, sabato sei libera, vero?

La voce di Ginny, colei che fino a poco tempo prima considerava la sua migliore amica, riusciva ormai soltanto ad irritarla all’inverosimile. Contò fino a dieci… venti… cento. E poi vestendosi di uno smagliante sorriso, si decise a risponderle.

 -         Solo il pomeriggio Ginny. Abbiamo dei lavori extra da terminare in ufficio.

La futura sposa si accigliò per un attimo, per poi ritornare raggiante. 

-         Andiamo da Strega & Sposa, sono sicura che lì troverò l’abito dei miei sogni! Ti prego, ti prego!

 Hermione sospirò.

E si vide costretta ad accettare, anche per questa volta.
Perché aveva imparato sulla sua pelle che mai, per nessuna ragione al modo, si deve contraddire una futura sposa.

Anche se l’aveva già trascinata in tutti i negozi – magici e babbani – di Londra e dintorni, anche se aveva ammirato e provato un numero di abiti imbarazzante.

Anche per questa volta annuì fingendosi entusiasta. E ancora si sarebbe trovata a destreggiarsi in un turbinio di tulle e raso, di veli, di calze di seta, di scarpine da fare invidia a Cenerentola.

 Accettò di nuovo.

 Perché per nessuna ragione al mondo si deve contraddire una futura sposa.

 

***

 

         Era la metà di ottobre, e l’aria cominciava a farsi fresca e frizzante.

Hermione e Ginny passeggiavano chiacchierando tra le vetrine dei negozi, dove l’arancione delle decorazioni per l’imminente festa di Halloween era il colore predominante.

 Raggiunsero l’entrata di Strega & Sposa, la cui piccola vetrina esponeva degli abiti davvero raffinati.

 “Forse questa è la volta buona” pensò Hermione sorridendo fra sé.

          Non appena entrarono nel negozio, una splendida commessa le accolse e le fece accomodare su uno dei tanti divanetti circolari che si trovavano nell’ala destra della boutique. Raffinato velluto blu notte ne ricopriva l’imbottitura. Le due ragazze si sedettero guardandosi attorno incuriosite. Sugli altri divanetti erano sedute future spose accompagnate da amiche, mamme, sorelle che sfogliavano enormi cataloghi e si scambiavano sguardi estasiati accompagnati – almeno per Hermione - da agghiaccianti risatine.

         La commessa che le aveva accolte le raggiunse dopo poco, e si sedette a fianco di Hermione.

 -         Allora ragazze che delle due è la futura sposa?

 Ginny rispose con uno squittio, facendo rabbrividire l’amica.

Dopo una serie di domande a raffica, di cui Hermione comprese solo “dove ti sposi e quando”, la gentilissima e sorridentissima commessa fece apparire due pesantissimi cataloghi, e li appoggiò vicino a Ginny, insieme ad una pergamena, una penna e calamaio:

 -         Puoi provare fino a cinque abiti, segna qui i codici. Quello è il tuo camerino – e le indicò una porta interamente a specchio di fronte a loro – Ci rivediamo più tardi.

E si allontanò con un andatura talmente leggiadra da far impallidire una Veela.

 

         La scelta fu veramente ardua.

         Quando si spostarono nel grande camerino a loro disposizione, la commessa – Veela le stava già aspettando, e con lei i cinque abiti scelti da Ginny.

 Hermione si mise di lato, mentre la rossa rimase in intimo e fu fatta accomodare su un piccolo piedistallo al centro della stanza.

         Indossò il primo vestito scelto, ma decisamente quella tonalità di rosa faceva a pugni con la sua carnagione. Il secondo fece la stessa fine: nonostante il suo fisico minuto, riusciva a farla sembrare un parallelepipedo.

Il terzo le stava d’incanto: un corpetto bianco, senza spalline, con una fascia di tulle rosato all’altezza del seno, e la gonna lunga e bianca come il corpetto, liscia e con una coda appena accennata.

         Ma fu indossando il quarto che capì che era quello l’abito dei suoi sogni: un corpetto color avorio, con applicati dei piccolissimi fiori color pesco e dei nastri sempre di questo colore intrecciati sui lati. La gonna ampia, da vera principessa, riprendeva in alcuni punti i motivi floreali del corpetto, e la coda era composta da tre lunghe fasce in tulle, due color pesco e una bianca.

 Ginny, visibilmente emozionata si voltò a guardare Hermione.

 -         Tesoro… sei bellissima… - le disse, commossa – Sembra fatto per te!

 La commessa la osservò annuendo.

 -         Se non sei riuscita a trattenere la lacrimuccia, la tua amica ha davvero ragione mia cara! – esclamò, facendo evanescere gli altri abiti – Scommetto che l’ultimo non lo vuoi nemmeno provare!

 

         Ginny rimase in uno stato di estasi per il resto del pomeriggio: sembrava camminare su una nuvola.

         Hermione la osservava, contenta per lei, ma anche un po’ invidiosa. Perché lei non pensava minimamente a sposare Ron, non pensava al vestito, alla cerimonia, al viaggio di nozze. E non perché in generale non lo volesse. Era solo che le poche volte in cui le capitava di fantasticare sul giorno del suo matrimonio, lo sposo non aveva mai il volto del suo ragazzo. Non aveva mai alcun volto, in verità.

          Le sembravano così lontani i tempi di Hogwarts, dove tutto era così chiaro, così netto. Aveva amato Ron da… beh, praticamente da sempre. Però poi la vita insieme non era stata così come aveva creduto, e non perché lei avesse tutte queste grandi aspettative. L’amore che provava per lui si era sciolto pian piano, come una candela consumata lentamente dalla sua fiammella. E ora quello che restava di quel sentimento era un grandissimo affetto.

         Per questo vedere Ginny così sicura dei suoi sentimenti verso Harry dopo tutto questo tempo, le provocava un po’ di invidia. Vederli insieme, così innamorati come ai tempi della scuola le dava da una parte tanta speranza, ma dall’altra la faceva sentire immensamente in colpa nei confronti di Ron, e di tutta la sua famiglia. Avrebbe dato qualsiasi cosa purché le cose tornassero come prima, avrebbe dato qualsiasi cosa pur di smetterla con quella continua recita che era diventata la sua vita.

         Sospirò, forse troppo rumorosamente, ma Ginny era talmente assorta dai suoi pensieri che neppure se ne accorse.

 

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Ayumi