5. Anno
nuovo, nuovi guai!
Il binario 9 ¾ era come da copione affollato
e colmo di genitori, e di ragazzini che si preparavano per la partenza. Una
graziosa ragazza, con una chioma corvina accuratamente sistemata in due lunghe
codine basse e due occhi color dell’oceano, si faceva largo tra la folla. Aveva
già caricato i suoi bagagli e la gabbia con il suo gufo su un vagone, e adesso
era in cerca, quando…
“:AREALLLLL!!!:” sentì strillare la
ragazzina, quando due ragazze le saltarono al collo strozzandola e strattonandola.
La povera ragazza dai capelli neri provò a liberarsi della stratta
stritolatrice delle cugine Longus, ma non c’era scampo, quando da lontano una
ragazzina molto esile con i capelli ramati, corse da loro unendosi
all’abbraccio.
“:Ragazze!
Mi siete mancate!:” trillò Jude, una volta unita a Canni, Emma e la povera
Areal che al centro di tutte stava soffocando.
“:Ok l’affetto, ma se mi stritolate cosa ve
ne rimane di me?:” si lamentò Areal fingendosi sconvolta. Le amiche risero.
“:Come hai passato le vacanze?:” chiese
educata Emma a Jude.
“:Benissimo! Mio padre ha portato me, mia
madre e mia sorella in giro per la Francia! È stato magnifico!:”
“: tu Areal?:” richiese Emma
“:Sono sopravvissuta!:”
“:Mi spiegate cosa aspettiamo a salire sul
treno! Non voglio rimanere con i bagagli in mano fino a Natale!:” ovviamente,
quella battuta sprizzante non poteva che provenire da Canni. Aveva sempre i
capelli corti e spettinati color dell’oro, e gli occhi fra il verde e il marrone,
ricordando il colore dell’ambra.
Le amiche salirono sul treno e si
posizionarono nel vagone trovato poco prima da Areal, e iniziarono a parlare
senza prendere fiato. Poi fu il momento di indossare la loro divisa scolastica,
che per loro portava i colori del blu e del bronzo.
“:Scusatemi, vado un attimo in bagno…:”
annunciò Areal, e lasciò il vagone per immettersi nel lungo corridoio. Stava
camminando a passo svelto e a testa bassa, il che di per se era un errore, che
culminò quando una persona uscì dal proprio vagone. Questa persona fece in
tempo a chiudersi alle spalle la porta del vagone, a fare due passi, che si
scontrò con Areal che sarebbe caduta se non fosse stata la persona sconosciuta stessa
ad afferrarla per un braccio.
“:Sei sempre la solita, Foreberth!:”
“:Possibile che finisci sempre fra i miei
piedi, Malfoy?:” Areal non aveva certo avuto bisogno di guardarlo in faccia per
capire a chi apparteneva quella voce altezzosa.
Areal si concesse di studiare con lo sguardo
il biondo Serpeverde. Il suo viso non era più rotondo con il primo anno, ma si
stavano affermando gli zigomi. I capelli chiarissimi erano tirati all’indietro
e gli occhi color del ghiaccio abbagliavano nel loro sguardo intenso. Le labbra
sottili, ovviamente piegate in una smorfia di sdegno.
“:Prima o dopo imparerai chi è superiore fra
noi due, ragazzina!:” disse minaccioso Draco.
“:Davvero? Io so già di essere più
intelligente. Quando sarai tu a renderti finalmente conto di quanto in basso ti
trovi? Per allora vedi di non farti
venire un collasso!:”.
I due si fissarono seri.
“:Sta attenta!:” sibilò lui, minaccioso. La
salutò con un’alzata di sopraciglia, poi la superò per andarsene, urtandola di
proposito. Areal guadò la schiena di Malfoy infuriata.
Ritornare alla tavolata dei Corvonero, nella
sala grande, era sicuramente un’emozione che toglieva il respiro. Areal lasciò
vagare il suo sguardo per ogni affranto dell’enorme salone. Salutò anche
qualche fantasma che le passò al fianco. Nessuno dei ragazzi presenti ai quattro
tavoli teneva la bocca chiusa; o mangiava o parlava. L’aria festosa del primo
giorno di scuola si respirava a pieno. Tutti erano contenti di tornare ad
Hogwarts, soprattutto in quel periodo iniziale lontano dall’ammassamento di
compiti e lezioni difficili.
“:Areal tu cosa ne pensi?:” chiese Jude.
“:Emm, riguardo a cosa?:” Areal non aveva minimamente seguito
i discorsi delle sue tre amiche.
“:Ci risiamo!:” intervenne Canni “:Siamo
appena tornate ad Hogwarts e lei è gai distratta da chissà cosa!:”
“:Scusate! Dai ditemi, di cosa parlavate?:”
Provò Areal con un sorrisino. Da li ripresero i lori discorsi, fin quando
finito il banchetto non fu ora di tornare nei loro dormitori. Quest’anno le
quattro condividevano nuovamente la stesa camera, che tuttavia era cambiata. Il
mobilio interno però era identico, cambiava solo la posizione della finestra e
in più c’era una piccola scrivania con una specchiera enorme sopra.
Dopo la prima lezione di Erbologia,
in cui la professoressa Sprite aveva insegnato a dissotterrare le Mandracole, adesso tutti erano a pranzare in sala comune.
“:Saputo la novità?:” chiedeva Emma.
“:Su cosa?:” chiese Jude.
“:Guardate qua!:” e la riccia passò loro una
copia della “ Gazzetta del profeta “
su cui in prima pagina risaltava l’immagine di una macchina voltante. Areal
lesse velocemente fra le righe poi esordì: “:Potter e Weasley
sono arrivati a scuola con un macchina volante? Hanno rovinato il platano
picchiatore e rischiato di essere visti?:”
“:Già, il che è a dir poco vergognoso!:”
costatò Jude.
“:Meglio così! Almeno mezza sala ha qualcosa
su cui parlare…:” sbottò Canni, intenta a sminuzzare un povero pezzo di pane
innocente.
Poco dopo iniziarono ad arrivare gufi per
qualche alunno, e quando uno andò a schiantarsi contro un piatto al tavolo dei
Grifondoro, tutti risero. Il gufo in questione apparteneva al giovane Ron
Weasley, ed un ragazzino strillò a tutti che il gufo strampalato aveva portato
a Ron una strilettera. Ovviamente, quando l’aprì la
lettera animata fece spettacolo mentre strillava contro al povero ragazzo
terrorizzato. Tutti sghignazzavano, Areal tornò a parlare con le sue amiche.
Ma ovviamente non poteva mancare il primo
pomeriggio nell’aula di difesa contro le arti oscure, che dopo aver perso il
precedente insegnante, evidentemente coinvolto in qualcosa di losco, adesso si
preparava a presentare agli studenti il nuovo insegnante. Areal sedeva ad un
banchetto con Canni, Jude ed Emma erano dietro di loro. Areal osservò tutti gli
altri studenti, fin quando non vide Malfoy seduto vicino ad uno dei suoi amici
corpulenti. Prima che si accorgesse di essere visto, Areal si mise ad osservare
gli altri ragazzi, ma non c’era nulla di interessante.
“:Lasciate che vi presenti il vostro nuovo
insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure… Io!:” ammiccò un uomo biondo che
vestiva in oro. Questo era sbucato fuori da una stanzetta dietro la cattedra,
ed era ora affacciato ad un piccolo balconcino.
Areal lo fissava schifata, e Canni non era da
meno. Ma il resto dalla classe femminile, comprese Jude ed Emma, lo fissavano
sognanti. Era si bello e biondo, ma prima di tutto era un pomposo buono a
nulla, e lo aveva stampato sulla fronte!
“:Gilderoy Allock! Ordine di
Merlino, 3° classe. Membro della lega per la difesa contro arti oscure, e cinque
volte campione…:” e scendendo le scale con raffinata classe, si gongolò davanti
al suo ritratto dietro la cattedra “:…per il sorriso più seducente sul settimanale
delle streghe!:” Concluse Allock.
“:Questo ha sbattuto la testa quando era
piccolo, credimi!:” sussurrò Canni all’orecchiò di Areal, che annui solenne. Il
nuovo professore si era concesso una battuta a cui solo lui aveva riso, prima
di avvicinarsi ad una gabbietta sulla sua scrivani e richiamare l’attenzione
con la sua voce seria, mentre parlava di creature spaventose. Poi, con
snervante lentezza, tolse il telo che nascondeva la gabbia, e si poté vedere
cosa vi era al suo interno.
“:Folletti della Cornovaglia?:” chiese
scettico un ragazzo in prima fila. E tutti risero. La gabbia era piena di creaturine piccole quanto una mano, blu, con occhioni enormi e orecchie elfiche.
Il professore sconsigliò vivamente di
sottovalutare quelle creature infernali, e aprendo la gabbia li sguinzagliò
sugli studenti. Non appena uscirono dalla gabbia i folletti crearono scalpore,
iniziarono a tirare capelli e mantelli, strappare libri, distruggere pergamene
e tutto ciò che trovavano. Tutti gli studenti si ammassarono di corsa fuori
dalla porta, e raccolte le loro cose, anche Areal e le sue amiche se la diedero
a gambe.
“:Spiegatemi perché devo vedere i miei libri
strappati per quell’imbecille di Allock?:” strillò
Canni, mettendo in mostra il suo libro di Difesa da cui mancava mezza
copertina.
“:Non essere crudele, avrà il suo metodo…:”
sospirò Emma, che cercava di vedere cosa succedeva dentro l’aula, in cerca del
professore dal sorriso facile.
“:Gli
sarà successo qualcosa?:” si preoccupò Jude, ma Areal e Canni se ne andarono
via sbuffando.
Prima di andarsene, Areal dovette
assolutamente voltarsi, poiché avvertiva la sgradevole sensazione di essere
osservata. Una volta voltato il capo, si trovò contro gli occhi ghiacciati di
Malfoy. Questo la fissò con una smorfia per un po’, poi tornò ad osservare in silenzio
i suoi compagni Serpeverde discutere.
La prima settimana volò via, fra semplici
lezioni di ripasso. Quel giorno tutti gli studenti del secondo anno si
trovavano a lezione di Incantesimi con il professor Vitious. Questo, stava
spiegando come effettuare un semplicissimo incantesimo di richiamo, su cui
Areal era preparatissima. Incantesimi era una delle poche materia in cui
eccelleva. Tuttavia, nell’angolo dei Serpeverde, Areal vide chiaramente un
ragazzino che infuriava contro la sua piuma, che non si decideva ad obbedire al
suo incantesimo. In verità Areal ricordò che quello stesso ragazzo aveva
fallito quasi sempre con tutti gli incantesimi. Era bravo in tutte le altre
materie, ma di Incantesimi ne capiva pochissimo, e quel ragazzo era Malfoy.
Quando Areal eseguì brillantemente per la
seconda volta una serie di incantesimi per lei elementari, si accorse delle
occhiatacce di invidia che le lanciava Malfoy.
A lezione di Pozioni Areal perse tutta
l’autostima che aveva guadagnato ad Incantesimi. Come era possibile che le sue
pozioni fossero sempre un disastro?
“:Vi ricordo che prima di Natale avrete gli
esami. Se non volete passare dei brutti pomeriggi in quest’aula, vi consiglio
vivamente di superale l’esame in questa materia…:” minacciò Piton, ed Areal non
poté fare a meno di notare come l’insegnante le avesse indirizzato contro uno
sguardo ostile.
Quando l’ora fu terminata Areal tirò un
sospiro di sollievo, e venne trascinata da Canni nella sala grande per
studiare.
“:Dai non abbatterti!:” esordì Canni “:ti
aiuterò io…:”.
Sedute ad un tavolo, con la testa sui libri,
Areal e Canni preparavano una relazione di Difesa Contro le Arti Oscure, mentre
Areal ascoltava il chiacchiericcio dietro di lei.
“:Ei capo, hai trovato qualcuno che ti
faccia i compiti di Incantesimi?:” borbottava un ragazzo dalla voce profonda.
“:No!:” ringhiò l’altro, ed Areal sussultò
nel riconoscere quella voce “:Non c’e nessuno che ne capisca qualcosa di quella
maledetta materia!:” chi altri aveva una voce acuta e perennemente ostile? Chi
se non Malfoy?. “:Purtroppo non siamo tutti dei geni come chi so io…:” e a
quella seconda frase di Malfoy, Areal si sentì inspiegabilmente degli occhi
puntati contro la schiena, quando si voltò, poté vedere Draco Malfoy che la
fissava con uno sguardo infuocato dal tavolo dietro il suo. Areal lo ignorò e
tornò ai suoi compiti.
“:Cosa è quello?:” sussurrò Canni, ed Areal
la fissò distratta.
“:Cosa?:”
Canni indicò un’areoplanino
di carta che volteggiava sulla testa di Areal. Quest’ultima lo afferrò, e
spiegazzandolo iniziò a leggere quello che c’era stato scritto in una grafia
minuta ma disordinata:
Ci facciamo notare ad
Incantesimi, vero?
Cosa direbbe il prof. Vitious se sapesse che la sua
Prediletta è una frana in pozioni
?! ...
Areal avvampò di rabbia, sapeva benissimo a chi
doveva rispondere. Strappò un foglietto e scrisse:
Che
problemi hai, Serpe?
Non
hai ancora capito come liberarti dell’invidia?
Sai
cosa devi fare?
Impara
a stare al mondo come si deve,
e
poi forse smetterai di essere tanto scemo!
Areal
stringeva convulsamente la sua piuma, tanto che di li a poco rischiava di
spezzarla. Accartocciò il pezzo di carta, lo incantò per bene, e lo spedì da
Malfoy. Dopo pochi minuti si sentì colpire da una pallina di carta, la prese,
l’aprì ed iniziò a leggere:
Tanto
per cominciare modera i termini o sta volta la paghi!
Seconda
cosa: quella incapace in pozioni sei tu!
Magari
posso dire a Piton tutte le volte che la biondina con
te
ha
fatto il lavoro al posto tu …
Ma
certo! Draco sedeva davanti a loro a Pozioni, doveva avere visto per forza che
Canni aveva sempre aiutato Areal, fino a fare il lavoro al posto suo la maggior
parte delle volte. Ma come una Corvonero che si rispetti, Areal non si fece
ingannare:
Cosa vuoi? Spara!
Scrisse
nel biglietto che rispedì al Serpeverde.
Vedo che iniziamo a ragionare,
brava!
Voglio superare l’esame di
Incantesimi, e tu mi aiuterai!
Areal
lesse il biglietto che le arrivò, con le sopracciglia alzate, e una risata
soppressa. Prese carte e piuma e scrisse:
Di la verità, hai subito qualche
danno celebrale?!
O una puntura d’insetto
tropicale ?!
Mi sono rotta a scrivere,
aspetta un po’ e dopo seguimi !.
Areal
spedì il foglietto, salutò Canni, raccolse le sue cose e si diresse a grandi
passi fuori dalla sala grande. Svoltò subito su per le scale, e quando fu in
cima si voltò per controllare, vedendo Malfoy che era appena uscito dalla sala
e si guardava intorno fin quando la vide. Areal salì ancora, svoltò a destra
fino ad appartarsi in un corridoio deserto al secondo piano. Attese Malfoy a
braccia incrociate.
Quando il biondo la raggiunse la guardava
furibondo. Non indossava il mantello ma solo il maglione grigio bordato di
verde, che scolpiva il suo petto. Areal non si lasciò incantare e ricambiò
l’occhiataccia.
“:Ripetimi cosa vuoi:” gli disse, e Draco
ghignò avvicinandosi di un passo.
“:Voglio la promozione garantita per quella
stupida materia che è Incantesimi, e dato che tu sei la più brava, mi aiuterai:”
“:In caso contrario?:”
“:In caso contrario dico a Piton che sono
due anni che fai solo disastri!:”
Areal fece un sorrisino diabolico “:E dimmi
Draco, pensi che quando andrai da Piton a dirgli che sono un’incapace lui ti
ringrazierà? Non pensi che furbo com’è deve avermi scoperto da subito? Quindi cosa
concludi andando da lui a spifferare tutto? Secondo me ti metterai solo in
ridicolo. Secondo punto: come tu sei il cocco di Piton io sono la cocca di
Vitious, giusto? Quindi, se tu dici a Piton qualcosa di brutto su di me io vado
da Vitious e gli faccio notare quanto impediti siano quelli del gruppetto di
Serpeverde, ed in particolare un certo Malfoy…:”.
Draco fissò per interminabili secondi il
volto di Areal. Era furioso, con un’enorme smorfia di disgusto fra le labbra.
Poi, incrociò anche lui le braccia. “:Cosa proponi, genio della lampada?:”
Areal sorrise maggiormente e si spolverò il
mantello, teatrale. “:Dato che tu sei bravo nella materia in cui vado
malissimo, ed io lo sono nella materia dove tu sei negato, ti propongo uno
scambio!:”
“:Ti dispiace parlare una lingua che non mi
faccia venire su i nervi?:” abbagliò il biondo, sull’orlo di una crisi
isterica.
“:È semplice: tu dai lezioni di pozioni a
me, ed io do lezioni di Incantesimi a te! Tutto in modo pulito.:”
“:Cosa?:” bisbigliò lui, avvicinandosi
indignato “:Dovrei sprecare il mio tempo a farti da insegnante? Scordatelo
Foreberth!:”
Areal fece spallucce “:Perfetto! In tal caso
preparati a prendere un Troll in Incantesimi. Per quanto riguarda me in
Pozioni, ho sempre Canni che mi darà una mano, e magari riuscirò a raggiungere
un Accettabile:”. E tutta
trotterellante superò Draco per andarsene. Ma com’era prevedibile, lui la
richiamò subito.
“:Aspetta, dannazione!:”
Areal si rivoltò verso di lui, con le mani
sui fianchi. “:Cosa c’è Malfoy, sei abituato alla gente che ti fa i compiti al
tuo primo ordine?:” e detto ciò inizio ad avvicinarsi a lui fin quando non gli
fu praticamente di fronte “:Se vuoi il mio aiuto queste sono le condizioni:” poi
aiutandosi con la gesticolazione, mostrò prima una mano aperta poi l’altra,
come fosse una bilancia, dicendo: “:La tua promozione in Incantesimi al prezzo
della mia in Pozioni. Prendere o lasciare?:” e gli tese la mano.
Draco la guardò in cagnesco per un po’, poi
parve iniziare a riflettere. La sua fronte pallida era corrugata e la bocca
piegata in un broncio. Alla fine fissò Areal negli occhi “:È mai possibile che
con te tutto deve essere così, così… diverso!:”
“:Io sono diversa!:” sorrise Areal. “:Accetti?:”
e rimarcò la sua mano tesa.
Draco sospirò rabbioso e poi sbuffò “:E va
bene, accetto!:” e gli strinse la mano. Draco aveva la mano fredda ma la
stretta solida.
“:Mi sembra di aver stretto un patto con il
diavolo…:” brontolò lui, ancora offeso, e con lo sguardo confuso di uno a cui è
evidentemente sfuggito qualcosa.
“:Pensa a me che dovrò dare ripetizioni ad
una serpe!:”Cantilenò lei.
“:Tsk! Ragazzina
antipatica!:” e detto ciò Draco si congedò, imprecando lungo la strada.
Areal osservò per un po’ Draco mentre si
allontanava, e si sentiva soddisfatta, fin quando un pensiero le tolse il
fiato: Perché lei e Draco finivano sempre sulla stessa strada? …
Continua….
Grazie a chi legge ma soprattutto a Books per avere
recensito. Un bacio e alla prossima, spero vi sia piaciuto anche questo
aggiornamento.