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Autore: Kaimy_11    02/08/2010    2 recensioni
[Era la ragazza più antipatica, viziata, odiosa e saputella che avessi mai conosciuto. Mi batteva nei duelli, era più furba di me. Era migliore di me. Tuttavia, quando capiva di non aver speranza, di aver perso, usava l'arma più crudele, eppure più potente, che conosceva: Le sue lacrime. Anche adesso, io sono qui a dirle che me ne devo andare, che sono un assassino e che non posso stare con lei, ma lei piange. Ed io come faccio a dirle che la amo? Come faccio a dirle che non vorrei lasciarla ma che devo, per il suo bene... Mi basta un suo sorriso per capire che non sono altro che un satellite attratto dalla forza di gravita che esercita su di me il pianete che lei è...] Storia già pubblicata ma cancellata durante un momento di follia. Ovviamente revisionata, spero che vi piaccia rivivere i setti anni ad Hogwarts visti da una ragazza che seguirà la vita di…Draco! Se amate questo personaggio e volete vedere come sono stati i suoi anni a scuola e come ha vissuto la battaglia contro Voldemort…leggete!. (la storia segue i Film e i libri)
Genere: Azione, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il binario 9 ¾ era come da copione affollato e colmo di genitori e ragazzini che si preparavano per la partenza

 

5. Anno nuovo, nuovi guai!

 

 

 

 

 

   Il binario 9 ¾ era come da copione affollato e colmo di genitori, e di ragazzini che si preparavano per la partenza. Una graziosa ragazza, con una chioma corvina accuratamente sistemata in due lunghe codine basse e due occhi color dell’oceano, si faceva largo tra la folla. Aveva già caricato i suoi bagagli e la gabbia con il suo gufo su un vagone, e adesso era in cerca, quando…

   “:AREALLLLL!!!:” sentì strillare la ragazzina, quando due ragazze le saltarono al collo strozzandola e strattonandola. La povera ragazza dai capelli neri provò a liberarsi della stratta stritolatrice delle cugine Longus, ma non c’era scampo, quando da lontano una ragazzina molto esile con i capelli ramati, corse da loro unendosi all’abbraccio.

   “:Ragazze! Mi siete mancate!:” trillò Jude, una volta unita a Canni, Emma e la povera Areal che al centro di tutte stava soffocando.

   “:Ok l’affetto, ma se mi stritolate cosa ve ne rimane di me?:” si lamentò Areal fingendosi sconvolta. Le amiche risero.

   “:Come hai passato le vacanze?:” chiese educata Emma a Jude.

   “:Benissimo! Mio padre ha portato me, mia madre e mia sorella in giro per la Francia! È stato magnifico!:”

   “: tu Areal?:” richiese Emma

   “:Sono sopravvissuta!:”

   “:Mi spiegate cosa aspettiamo a salire sul treno! Non voglio rimanere con i bagagli in mano fino a Natale!:” ovviamente, quella battuta sprizzante non poteva che provenire da Canni. Aveva sempre i capelli corti e spettinati color dell’oro, e gli occhi fra il verde e il marrone, ricordando il colore dell’ambra.

   Le amiche salirono sul treno e si posizionarono nel vagone trovato poco prima da Areal, e iniziarono a parlare senza prendere fiato. Poi fu il momento di indossare la loro divisa scolastica, che per loro portava i colori del blu e del bronzo.

   “:Scusatemi, vado un attimo in bagno…:” annunciò Areal, e lasciò il vagone per immettersi nel lungo corridoio. Stava camminando a passo svelto e a testa bassa, il che di per se era un errore, che culminò quando una persona uscì dal proprio vagone. Questa persona fece in tempo a chiudersi alle spalle la porta del vagone, a fare due passi, che si scontrò con Areal che sarebbe caduta se non fosse stata la persona sconosciuta stessa ad afferrarla per un braccio.

   “:Sei sempre la solita, Foreberth!:”

   “:Possibile che finisci sempre fra i miei piedi, Malfoy?:” Areal non aveva certo avuto bisogno di guardarlo in faccia per capire a chi apparteneva quella voce altezzosa.

   Areal si concesse di studiare con lo sguardo il biondo Serpeverde. Il suo viso non era più rotondo con il primo anno, ma si stavano affermando gli zigomi. I capelli chiarissimi erano tirati all’indietro e gli occhi color del ghiaccio abbagliavano nel loro sguardo intenso. Le labbra sottili, ovviamente piegate in una smorfia di sdegno.

   “:Prima o dopo imparerai chi è superiore fra noi due, ragazzina!:” disse minaccioso Draco.

   “:Davvero? Io so già di essere più intelligente. Quando sarai tu a renderti finalmente conto di quanto in basso ti trovi?  Per allora vedi di non farti venire un collasso!:”.

   I due si fissarono seri.

   “:Sta attenta!:” sibilò lui, minaccioso. La salutò con un’alzata di sopraciglia, poi la superò per andarsene, urtandola di proposito. Areal guadò la schiena di Malfoy infuriata.

 

   Ritornare alla tavolata dei Corvonero, nella sala grande, era sicuramente un’emozione che toglieva il respiro. Areal lasciò vagare il suo sguardo per ogni affranto dell’enorme salone. Salutò anche qualche fantasma che le passò al fianco. Nessuno dei ragazzi presenti ai quattro tavoli teneva la bocca chiusa; o mangiava o parlava. L’aria festosa del primo giorno di scuola si respirava a pieno. Tutti erano contenti di tornare ad Hogwarts, soprattutto in quel periodo iniziale lontano dall’ammassamento di compiti e lezioni difficili.

   “:Areal tu cosa ne pensi?:” chiese Jude.

   “:Emm, riguardo a cosa?:” Areal non aveva minimamente seguito i discorsi delle sue tre amiche.

   “:Ci risiamo!:” intervenne Canni “:Siamo appena tornate ad Hogwarts e lei è gai distratta da chissà cosa!:”

   “:Scusate! Dai ditemi, di cosa parlavate?:” Provò Areal con un sorrisino. Da li ripresero i lori discorsi, fin quando finito il banchetto non fu ora di tornare nei loro dormitori. Quest’anno le quattro condividevano nuovamente la stesa camera, che tuttavia era cambiata. Il mobilio interno però era identico, cambiava solo la posizione della finestra e in più c’era una piccola scrivania con una specchiera enorme sopra.

 

   Dopo la prima lezione di Erbologia, in cui la professoressa Sprite aveva insegnato a dissotterrare le Mandracole, adesso tutti erano a pranzare in sala comune.

   “:Saputo la novità?:” chiedeva Emma.

   “:Su cosa?:” chiese Jude.

   “:Guardate qua!:” e la riccia passò loro una copia della “ Gazzetta del profeta “ su cui in prima pagina risaltava l’immagine di una macchina voltante. Areal lesse velocemente fra le righe poi esordì: “:Potter e Weasley sono arrivati a scuola con un macchina volante? Hanno rovinato il platano picchiatore  e rischiato di essere visti?:”

   “:Già, il che è a dir poco vergognoso!:” costatò Jude.

   “:Meglio così! Almeno mezza sala ha qualcosa su cui parlare…:” sbottò Canni, intenta a sminuzzare un povero pezzo di pane innocente.

   Poco dopo iniziarono ad arrivare gufi per qualche alunno, e quando uno andò a schiantarsi contro un piatto al tavolo dei Grifondoro, tutti risero. Il gufo in questione apparteneva al giovane Ron Weasley, ed un ragazzino strillò a tutti che il gufo strampalato aveva portato a Ron una strilettera. Ovviamente, quando l’aprì la lettera animata fece spettacolo mentre strillava contro al povero ragazzo terrorizzato. Tutti sghignazzavano, Areal tornò a parlare con le sue amiche.

 

   Ma ovviamente non poteva mancare il primo pomeriggio nell’aula di difesa contro le arti oscure, che dopo aver perso il precedente insegnante, evidentemente coinvolto in qualcosa di losco, adesso si preparava a presentare agli studenti il nuovo insegnante. Areal sedeva ad un banchetto con Canni, Jude ed Emma erano dietro di loro. Areal osservò tutti gli altri studenti, fin quando non vide Malfoy seduto vicino ad uno dei suoi amici corpulenti. Prima che si accorgesse di essere visto, Areal si mise ad osservare gli altri ragazzi, ma non c’era nulla di interessante.

   “:Lasciate che vi presenti il vostro nuovo insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure… Io!:” ammiccò un uomo biondo che vestiva in oro. Questo era sbucato fuori da una stanzetta dietro la cattedra, ed era ora affacciato ad un piccolo balconcino.

   Areal lo fissava schifata, e Canni non era da meno. Ma il resto dalla classe femminile, comprese Jude ed Emma, lo fissavano sognanti. Era si bello e biondo, ma prima di tutto era un pomposo buono a nulla, e lo aveva stampato sulla fronte!

   “:Gilderoy Allock! Ordine di Merlino, 3° classe. Membro della lega per la difesa contro arti oscure, e cinque volte campione…:” e scendendo le scale con raffinata classe, si gongolò davanti al suo ritratto dietro la cattedra “:…per il sorriso più seducente sul settimanale delle streghe!:” Concluse Allock.

   “:Questo ha sbattuto la testa quando era piccolo, credimi!:” sussurrò Canni all’orecchiò di Areal, che annui solenne. Il nuovo professore si era concesso una battuta a cui solo lui aveva riso, prima di avvicinarsi ad una gabbietta sulla sua scrivani e richiamare l’attenzione con la sua voce seria, mentre parlava di creature spaventose. Poi, con snervante lentezza, tolse il telo che nascondeva la gabbia, e si poté vedere cosa vi era al suo interno.

   “:Folletti della Cornovaglia?:” chiese scettico un ragazzo in prima fila. E tutti risero. La gabbia era piena di creaturine piccole quanto una mano, blu, con occhioni enormi e orecchie elfiche.

  Il professore sconsigliò vivamente di sottovalutare quelle creature infernali, e aprendo la gabbia li sguinzagliò sugli studenti. Non appena uscirono dalla gabbia i folletti crearono scalpore, iniziarono a tirare capelli e mantelli, strappare libri, distruggere pergamene e tutto ciò che trovavano. Tutti gli studenti si ammassarono di corsa fuori dalla porta, e raccolte le loro cose, anche Areal e le sue amiche se la diedero a gambe.

   “:Spiegatemi perché devo vedere i miei libri strappati per quell’imbecille di Allock?:” strillò Canni, mettendo in mostra il suo libro di Difesa da cui mancava mezza copertina.

   “:Non essere crudele, avrà il suo metodo…:” sospirò Emma, che cercava di vedere cosa succedeva dentro l’aula, in cerca del professore dal sorriso facile.

   “:Gli sarà successo qualcosa?:” si preoccupò Jude, ma Areal e Canni se ne andarono via sbuffando.

   Prima di andarsene, Areal dovette assolutamente voltarsi, poiché avvertiva la sgradevole sensazione di essere osservata. Una volta voltato il capo, si trovò contro gli occhi ghiacciati di Malfoy. Questo la fissò con una smorfia per un po’, poi tornò ad osservare in silenzio i suoi compagni Serpeverde discutere.

 

   La prima settimana volò via, fra semplici lezioni di ripasso. Quel giorno tutti gli studenti del secondo anno si trovavano a lezione di Incantesimi con il professor Vitious. Questo, stava spiegando come effettuare un semplicissimo incantesimo di richiamo, su cui Areal era preparatissima. Incantesimi era una delle poche materia in cui eccelleva. Tuttavia, nell’angolo dei Serpeverde, Areal vide chiaramente un ragazzino che infuriava contro la sua piuma, che non si decideva ad obbedire al suo incantesimo. In verità Areal ricordò che quello stesso ragazzo aveva fallito quasi sempre con tutti gli incantesimi. Era bravo in tutte le altre materie, ma di Incantesimi ne capiva pochissimo, e quel ragazzo era Malfoy.

   Quando Areal eseguì brillantemente per la seconda volta una serie di incantesimi per lei elementari, si accorse delle occhiatacce di invidia che le lanciava Malfoy.

 

   A lezione di Pozioni Areal perse tutta l’autostima che aveva guadagnato ad Incantesimi. Come era possibile che le sue pozioni fossero sempre un disastro?

   “:Vi ricordo che prima di Natale avrete gli esami. Se non volete passare dei brutti pomeriggi in quest’aula, vi consiglio vivamente di superale l’esame in questa materia…:” minacciò Piton, ed Areal non poté fare a meno di notare come l’insegnante le avesse indirizzato contro uno sguardo ostile.

   Quando l’ora fu terminata Areal tirò un sospiro di sollievo, e venne trascinata da Canni nella sala grande per studiare.

   “:Dai non abbatterti!:” esordì Canni “:ti aiuterò io…:”.

   Sedute ad un tavolo, con la testa sui libri, Areal e Canni preparavano una relazione di Difesa Contro le Arti Oscure, mentre Areal ascoltava il chiacchiericcio dietro di lei.

   “:Ei capo, hai trovato qualcuno che ti faccia i compiti di Incantesimi?:” borbottava un ragazzo dalla voce profonda.

   “:No!:” ringhiò l’altro, ed Areal sussultò nel riconoscere quella voce “:Non c’e nessuno che ne capisca qualcosa di quella maledetta materia!:” chi altri aveva una voce acuta e perennemente ostile? Chi se non Malfoy?. “:Purtroppo non siamo tutti dei geni come chi so io…:” e a quella seconda frase di Malfoy, Areal si sentì inspiegabilmente degli occhi puntati contro la schiena, quando si voltò, poté vedere Draco Malfoy che la fissava con uno sguardo infuocato dal tavolo dietro il suo. Areal lo ignorò e tornò ai suoi compiti.

   “:Cosa è quello?:” sussurrò Canni, ed Areal la fissò distratta.

   “:Cosa?:”

   Canni indicò un’areoplanino di carta che volteggiava sulla testa di Areal. Quest’ultima lo afferrò, e spiegazzandolo iniziò a leggere quello che c’era stato scritto in una grafia minuta ma disordinata:

 

Ci facciamo notare ad Incantesimi, vero?

Cosa direbbe il prof. Vitious se sapesse che la sua

Prediletta è una frana in pozioni ?! ...

 

Areal avvampò di rabbia, sapeva benissimo a chi doveva rispondere. Strappò un foglietto e scrisse:

 

Che problemi hai, Serpe?

Non hai ancora capito come liberarti dell’invidia?

Sai cosa devi fare?

Impara a stare al mondo come si deve,

e poi forse smetterai di essere tanto scemo!

 

Areal stringeva convulsamente la sua piuma, tanto che di li a poco rischiava di spezzarla. Accartocciò il pezzo di carta, lo incantò per bene, e lo spedì da Malfoy. Dopo pochi minuti si sentì colpire da una pallina di carta, la prese, l’aprì ed iniziò a leggere:

 

Tanto per cominciare modera i termini o sta volta la paghi!

Seconda cosa:  quella incapace in pozioni sei tu!

Magari posso dire a Piton tutte le volte che la biondina con te

ha fatto il lavoro al posto tu …

 

Ma certo! Draco sedeva davanti a loro a Pozioni, doveva avere visto per forza che Canni aveva sempre aiutato Areal, fino a fare il lavoro al posto suo la maggior parte delle volte. Ma come una Corvonero che si rispetti, Areal non si fece ingannare:

 

Cosa vuoi? Spara!

 

Scrisse nel biglietto che rispedì al Serpeverde.

 

Vedo che iniziamo a ragionare, brava!

Voglio superare l’esame di Incantesimi, e tu mi aiuterai!

 

Areal lesse il biglietto che le arrivò, con le sopracciglia alzate, e una risata soppressa. Prese carte e piuma e scrisse:

 

Di la verità, hai subito qualche danno celebrale?!

O una puntura d’insetto tropicale ?!

Mi sono rotta a scrivere, aspetta un po’ e dopo seguimi !.

 

Areal spedì il foglietto, salutò Canni, raccolse le sue cose e si diresse a grandi passi fuori dalla sala grande. Svoltò subito su per le scale, e quando fu in cima si voltò per controllare, vedendo Malfoy che era appena uscito dalla sala e si guardava intorno fin quando la vide. Areal salì ancora, svoltò a destra fino ad appartarsi in un corridoio deserto al secondo piano. Attese Malfoy a braccia incrociate.

   Quando il biondo la raggiunse la guardava furibondo. Non indossava il mantello ma solo il maglione grigio bordato di verde, che scolpiva il suo petto. Areal non si lasciò incantare e ricambiò l’occhiataccia.

   “:Ripetimi cosa vuoi:” gli disse, e Draco ghignò avvicinandosi di un passo.

   “:Voglio la promozione garantita per quella stupida materia che è Incantesimi, e dato che tu sei la più brava, mi aiuterai:”

   “:In caso contrario?:”

   “:In caso contrario dico a Piton che sono due anni che fai solo disastri!:”

   Areal fece un sorrisino diabolico “:E dimmi Draco, pensi che quando andrai da Piton a dirgli che sono un’incapace lui ti ringrazierà? Non pensi che furbo com’è deve avermi scoperto da subito? Quindi cosa concludi andando da lui a spifferare tutto? Secondo me ti metterai solo in ridicolo. Secondo punto: come tu sei il cocco di Piton io sono la cocca di Vitious, giusto? Quindi, se tu dici a Piton qualcosa di brutto su di me io vado da Vitious e gli faccio notare quanto impediti siano quelli del gruppetto di Serpeverde, ed in particolare un certo Malfoy…:”.

   Draco fissò per interminabili secondi il volto di Areal. Era furioso, con un’enorme smorfia di disgusto fra le labbra. Poi, incrociò anche lui le braccia. “:Cosa proponi, genio della lampada?:”

   Areal sorrise maggiormente e si spolverò il mantello, teatrale. “:Dato che tu sei bravo nella materia in cui vado malissimo, ed io lo sono nella materia dove tu sei negato, ti propongo uno scambio!:”

   “:Ti dispiace parlare una lingua che non mi faccia venire su i nervi?:” abbagliò il biondo, sull’orlo di una crisi isterica.

   “:È semplice: tu dai lezioni di pozioni a me, ed io do lezioni di Incantesimi a te! Tutto in modo pulito.:”

   “:Cosa?:” bisbigliò lui, avvicinandosi indignato “:Dovrei sprecare il mio tempo a farti da insegnante? Scordatelo Foreberth!:”

   Areal fece spallucce “:Perfetto! In tal caso preparati a prendere un Troll  in Incantesimi. Per quanto riguarda me in Pozioni, ho sempre Canni che mi darà una mano, e magari riuscirò a raggiungere un Accettabile:”. E tutta trotterellante superò Draco per andarsene. Ma com’era prevedibile, lui la richiamò subito.

   “:Aspetta, dannazione!:”

   Areal si rivoltò verso di lui, con le mani sui fianchi. “:Cosa c’è Malfoy, sei abituato alla gente che ti fa i compiti al tuo primo ordine?:” e detto ciò inizio ad avvicinarsi a lui fin quando non gli fu praticamente di fronte “:Se vuoi il mio aiuto queste sono le condizioni:” poi aiutandosi con la gesticolazione, mostrò prima una mano aperta poi l’altra, come fosse una bilancia, dicendo: “:La tua promozione in Incantesimi al prezzo della mia in Pozioni. Prendere o lasciare?:” e gli tese la mano.

   Draco la guardò in cagnesco per un po’, poi parve iniziare a riflettere. La sua fronte pallida era corrugata e la bocca piegata in un broncio. Alla fine fissò Areal negli occhi “:È mai possibile che con te tutto deve essere così, così… diverso!:”

   “:Io sono diversa!:” sorrise Areal. “:Accetti?:” e rimarcò la sua mano tesa.

   Draco sospirò rabbioso e poi sbuffò “:E va bene, accetto!:” e gli strinse la mano. Draco aveva la mano fredda ma la stretta solida.

   “:Mi sembra di aver stretto un patto con il diavolo…:” brontolò lui, ancora offeso, e con lo sguardo confuso di uno a cui è evidentemente sfuggito qualcosa.

   “:Pensa a me che dovrò dare ripetizioni ad una serpe!:”Cantilenò lei.

   “:Tsk! Ragazzina antipatica!:” e detto ciò Draco si congedò, imprecando lungo la strada.

   Areal osservò per un po’ Draco mentre si allontanava, e si sentiva soddisfatta, fin quando un pensiero le tolse il fiato: Perché lei e Draco finivano sempre sulla stessa strada? …

 

 

 

 

 

 

 

Continua….

 

 

 

Grazie a chi legge ma soprattutto a Books per avere recensito. Un bacio e alla prossima, spero vi sia piaciuto anche questo aggiornamento.

 

 

   
 
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