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Autore: RachelDickinson    28/09/2005    12 recensioni
A GRANDE RICHIESTA TORNANO LE AVVENTURE DELLA PICCOLA GINNY, IN UNA VERSIONE RIVEDUTA, CORRETTA E PIù DIVERTENTE CHE MAI
Cinque calderoni fusi in cinque giorni, ripetizioni serali di pozioni e disperazione a livello massimo. E se in una punizione serale con Severus Piton, Ginny fondesse l'ennesimo calderone, commettendo l'irreparabile? - R&R please!
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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…allora questa è Ginny, e questo è Draco…

…allora questa è Ginny, e questo è Draco…

 

Capitolo 1 – Record di calderoni fusi in cinque giorni: Sei

 

- Signorina Weasley, devo forse ricordarle che è la quinta volta, in cinque giorni, che fonde il suo calderone?- disse il professor Piton, con la sua voce strascicata ed oleaginosa. Non riuscivo più a sopportarlo. Lo odiavo, e tanto. Lo odiavo dal profondo del mio cuore.

Ok, era la quinta volta che fondevo il calderone… e allora?! A tutti capita di sbagliare. Gli avrei volentieri gridato in faccia qualche epiteto poco carino, ma dovetti mordermi la lingua e ingoiare tutto il mio veleno. Non era il caso che si arrabbiasse ancora di più e mi abbassasse ancora il voto in Pozioni. Avevo già ‘D’ (Desolante), se gli avessi risposto come meritava, la mia ‘D’ sarebbe passata ad una ‘T’ tutta giri e ghirigori, quelle che solo lui sapeva fare.

 

***

 

- Come sarebbe a dire, che hai fuso di nuovo il calderone?- mi chiese Hermione, quasi risputando il succo di zucca nel calice da cui stava bevendo.

Rotai gli occhi esasperata: mai possibile che le si dovesse ripetere sempre tutto due volte, quando qualcosa non le andava a genio?

- Sarebbe a dire che il mio calderone si è liquefatto, quando ho aggiunto una goccia di sangue di schiopodo, per terminare l’antidoto al Gas Strozzante!- puntualizzai io, imitando la sua aria da saputella.

- Questo l’avevo capito…- mi fece notare lei – Quello che non ho capito è quel “di nuovo”!

- Oh… ma nulla di che… è solo la quinta volta da Lunedì… - dissi con aria innocente, prendendo un’altra manciata di carne arrosto dal vassoio di fronte a mio fratello Ron, che mi guardò stralunato.

- Ginny… ti rendi conto che nemmeno io ho mai fuso il calderone più di due volte a settimana?- fu Neville a parlare, con un leggero tremolio nella voce.

- Oh… beh… sì… capita…- risposi, concentrandomi sulle patate al forno che mi aveva passato Dean.

Non facevo altro che chiedermi cosa avessero tutti. Un calderone fuso in più, un calderone fuso in meno… che differenza faceva? Tanto più che con l’incantesimo Reparo, tornava come nuovo.

- Fammi ben capire… non è la prima volta che capita? Ma dove ce l’hai la testa?! Se mamma lo viene a sapere…- cominciò Ron. Buttai la forchetta nel piatto, furibonda, e guardai mio fratello.

- Se mamma viene a saperlo, mi pare non siano comunque affari tuoi. Odio pozioni, ancor di più odio Piton, e quest’anno il G.U.F.O in quell’odiosa materia non lo passo, quindi questo è l’ultimo anno che la studio, chi se ne frega del resto!- dissi secca. Cacciai in bocca l’ultimo pezzo di carne, poi, borsa in spalla, mi alzai dalla panca, diedi un bacio sulla guancia a Dean, e me ne andai.

 

***

 

Come potevo immaginare che Piton stesse vicino al tavolo Grifondoro, quando urlai di odiarlo?

E così, eccomi li, a fare recupero serale in quella maleodorante aula sotterranea.

Stavo preparando la pozione Ringiovanente, con quell’abominevole professore di fronte a me, seduto alla cattedra, con i suoi occhi cattivi pronti a catturare la minima imperfezione. Sembrava divertito, il cretino… Oh, lo farei divertire io in un altro modo: a suon di calci dove non batte il sole!

E quella roba nel mio calderone, che dovrebbe essere un liquido rosa confetto, sembrava tutto fuorché quello. Aveva l’aria di una zappetta giallognola, molto simile a vomito… insomma, procedeva tutto ‘a meraviglia’!

- Weasley!-, lo sentii dire.

- Sìììì?!-, risposi con un sorrisino cordiale e angelico, che probabilmente tutto sembrava, fuorché un sorriso.

- Mi dica, signorina Weasley… perché la sua pozione assomiglia vagamente a feci liquide di schiopodo?

CHE SCHIFO! Non si parla così davanti ad una signora, professore demente! Come osava dire certe cose nauseanti di fronte ad una creatura angelica come me?

- Per… perché… eh beh… non ne ho la più pallida idea!

- WEASLEY!

- Sìììì, professore?!

- Credo che una sola sera a settimana non basti, ma io ho altro da fare, che pensare a lei, per cui, credo proprio che qualche ripassatina con il mio miglior allievo le farà bene!-, disse lui con un sorrisetto perfido stampato in volto.

Senza pensarci due volte, il mio pensiero volò ad Hermione. Ero convinta, sicura, certa al 100% che stesse parlando di Hermione. Non potevo mica immaginare che non era lei “il suo migliore allievo”.

- Va bene.- dissi contenta. Evviva, non avrei dovuto vederlo tutte le sere. Il mio pensiero in quel momento era “Ohohoho! Tiè, Piton!”.

- Bene, allora lo vado a chiamare, aspetti qui!

Rivolsi un sorriso raggiante al prof, che mi guardò come se davanti agli occhi avesse un extraterrestre. Giustamente, era la prima volta in vita mia che gli rivolgevo un sorriso.

Mentre lui andò fuori, io cercai di recuperare il recuperabile di quella pazione..

- Accidenti, sei difficile… oh, ma che faccio, mi metto a parlare con un calderone ora?

Ridacchiai tra me e me. Presi una manciata di piume di struzzo, e ne buttai tre nella pozione, che assunse un colorito rosa shocking.

- Oh… forse ho capito!

Presi altre due piume e le gettai dentro. Quando la prima toccò la superficie del liquido, questo assunse un colorito rosa perlaceo, quasi simile al rosa confetto che avrebbe dovuto essere. Ne feci scivolare lentamente un’altra, la pozione diventò del colore che volevo. Saltellai allegramente di qua e di là per la stanza, quando improvvisamente urtai un barattolo, e un paio di vermicoli caddero nella pozione.

- Oh-ho… mi sa di aver combinato un guaio.- dissi decisamente spaventata. Quella era la mia fine. Il calderone si sarebbe fuso. O forse sarebbe scoppiato e io sarei morta, o sarei stata ricoverata al San Mungo nella sezione di scottature e ustioni magiche. Insomma già pensavo al peggio, ma non mi resi conto che il peggio non era quello, bensì era ciò che mi sarebbe capitato di lì a pochi secondi.

Il beverone cominciò a ribollire, in modo sinistro.

- Non mi piace… non mi piace affatto

- Weasley, cos’è questa puzza nauseante di uova marce?-  domandò Piton, rientrando in aula, seguito da non so chi, e non ebbi nemmeno il tempo di vedere chi fosse. Dopo pochi secondi, il calderone si fuse(ovviamente), per la sesta volta in cinque giorni, e il liquido mi colò sui piedi. Inorridii, chiedendomi cosa mi sarebbe successo.

Sentii il sangue gorgogliare nelle vene, tutta la mia epidermide, diventare improvvisamente troppo grande per il mio corpo. Venni avvolta da un nuvolone di fumo, e quando riaprì gli occhi, mi guardai intorno e mi sembrò tutto più grande del solito.

Volevo parlare, dire qualcosa, ma non riuscivo a controllare il mio corpo.

- Ciao… chi siete?-, sentii dire da una voce che inconfondibilmente apparteneva ad una bambina. Mi guardai in giro, ma non vidi nessuno. Alzai lo sguardo verso l’allievo accanto a Piton. Era quell’odioso, arrogante, antipatico di un prefetto serpeverde, Draco Malfoy. Ma non era troppo alto?! Ok, ricordavo mi sovrastasse di parecchi centimetri, ma così era esagerato, mi sembrava quasi di essere una … bambina di qualche anno?!

“ COSA CAVOLO STA SUCCEDENDO?!”, pensai guardandomi in giro. La sedia era troppo alta per me, non sarei mai riuscita a salirci da sola. Guardai le mie scarpe, ed improvvisamente mi sembrarono più piccole di almeno 7 o 8 numeri.

- Come ti chiami?-, ancora quella voce di bambina, e in quel momento realizzai di essere io, e di essermi rivolta a Malfoy. Quella era proprio la mia voce da bambina.

- Ehm… Draco Malfoy…- rispose e mi guardò come se davanti agli occhi avesse un fantasma, per di più parecchio buffo.

- Ahh…- uscirono di nuovo parole dalla mia bocca, senza che io potessi fermarle. – Ok… Sei molto carino.

Sentii il mio cuore saltare un battito. Cosa stava dicendo quella piccola stupida? Dire a Draco Malfoy che era molto carino? Bene, mi conveniva non tornare mia più a grandezza naturale, perché a quel punto avrei solo dovuto seppellirmi viva.

Le mie manine da bimba presero la bacchetta e con due o tre movimenti in aria apparirono due bambolotti, molto simili a Barbie e Ken, delle bambole babbane che mi aveva regalato mio padre da piccola.

La bimba in cui ero rinchiusa, prese le due bambole e le guardò un po’, con fare curiosamente meditabondo.

- Ok… Draco, giusto?1- disse ancora la mia voce da mocciosa di tre o quattro anni. Vidi Malfoy annuire con il capo, perplesso. Piton intanto era corso fuori dall’aula, probabilmente era andato a chiamare Silente.

Le mie labbra si mossero ancora, contro il mio permesso.

- Va bene… allora questa è Ginny, e questo è Draco… ciao Ginny, ciao Draco…smack smack!- vidi le facce delle due bambole avvicinarsi come in un bacio. Se il corpo in quel momento fosse stato mio, sarei già impallidita e svenuta. CHE DIAVOLO GLI PRENDEVA A QUELLA MOCCIOSA PETULANTE?

NO! PERCHé DOVEVA SUCCEDERE PROPRIO A ME?! Nella mia mente il pensiero sovrastante era “ADDIO MONDO CRUDELE! Proprio davanti a Malfoy, che vergogna!”

 

…continua…

  
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