Legenda
Le frasi tra – sono dialoghi
Le frasi tra “ e ” sono i pensieri di Ginny grande
RINGRAZIAMENTI
Ringrazio dal
profondo del cuore tutti coloro che sono stati
contenti del ritorno di questa storia. Soprattutto ringrazio chi mi ha voluto
lasciare una recensione, per comunicarmi il proprio sostegno.
Frankie91
– Sono contenta che l’adoravi, e spero continuerai a
seguirmi tutt’ora. Appena mi rimetto al passo con la
vecchia versione, pubblicherò capitoli con le nuove avventure
^_-
emy'91 –
_Eleanor_ – Ohhh mi ricordo di te, ho ricevuto parecchie tue recensioni per questa ficcy, se non sbaglio. Beh, pero continuerai a seguirmi con lo stesso entusiasmo di sempre, lettori come te mi spronano a continuarla e a migliorarla ogni volta di più :)
…allora questa è
Ginny, e questo è Draco…
Capitolo
2 – …Se marito è mio Draco… no, cioè… Se Draco è mio marito…
Guardai, o meglio, la
Ginny di quattro anni, guardò
dritto negli occhi del biondo prefetto serpeverde del sesto anno, e sorrise.
Non potei fare a meno di
pensare cose poco carine sulla piccola mocciosa, anche se la
mocciosa in questione era me. “Dannata!!!
SMETTILA! E’ il mio corpo questo, stupida marmocchietta
senza cervello… Oddio, ma senti, ora me lo dico da
sola che sono senza cervello!”
- Senti…- disse lei, con
le MIE labbra -… tu quanti anni hai?
Malfoy la guardò un
attimino confuso.
-
Err… ne ho sedici… piuttosto tu quanti ne hai?
Ne dovresti avere quindici, ma ora come ora non ne sono
così sicuro…
- Io ne ho quattro…
senti ma quanti anni ci sono tra quattro e sedici?-
disse, cioè dissi... Ohhh avete capito!
- Dodici anni. – rispose
lui, senza aggiungere altro.
-
Ahhh… ma allora sono pochi… possiamo stare insieme. Allora
siamo d’accordo, tu sei mio marito!
Se solo
avessi potuto, avrei voluto schiaffarmi una mano in
fronte, incrociare le dita, sperando che tutto fosse solo un sogno, avrei voluto
dire a Malfoy “Cucù, pesce d’Aprile, anche se siamo ad Ottobre!”, avrei voluto…
ma non potevo, perché al momento ero incastrata nel corpo di me stessa da
piccola, e ci stavo anche abbastanza stretta, perdiana!
Guardai il volto di
Malfoy contorcersi in un ghigno maleficamente divertito.
- Bella battuta Weasley…
ci si vede eh…- detto questo fece per andarsene, ma il mio corpo si mosse
velocemente verso di lui, e si aggrappò con le manine paffutelle di bimba ad un
lembo del suo mantello, strozzandolo per farlo tornare indietro.
- DANNATA MOCCIOSA!
Vuoi uccidermi, forse?- urlò girandosi verso di me.
I miei occhietti si
riempirono di lacrime.
“NO! CHE FAI STUPIDA?!
ORA PIANGI ANCHE? CI MANCAVA, PIANGERE DAVANTI A MALFOY… ORA
POSSO ANCHE SCAVARE UN FOSSO E BUTTARMICI DENTRO DI PESO!” pensai
afflitta.
Però
qualcosa scattò in me. Forse…
La faccia di Malfoy si
deformò in una buffissima espressione preoccupata. ODDIO,
tutt’ora pagherei
oro per vedere ancora una volta questa faccia. “Vai così, bimba, che
vai forte!! Forse, non tutto il male viene per
nuocere, eh?!” mi dissi divertita, osservando
estasiata l’espressione contorta e inorridita del ragazzo.
- Oh… no… non… non
piangere ora, che se arriva Silente e mi becca che ti ho fatta piangere,
quanto meno mi mette in punizione per tutti i giorni
che mi rimangono da vivere ad Hogwarts… - si fece un veloce conto mentalmente e
il suo tono cambiò da preoccupato e incazzato -…
ossia 17 mesi, per cui vedi di smetterla, o ti cavo gli occhi, stupida!
Le urla, le MIE (ed ero
fiera fossero mie) urla, si espansero per tutto il sotterraneo dall’aula di
pozioni, al dormitorio serpeverde.
Urla stridenti, di una
bimba a cui si era rotto il giocattolo.
Pianti isterici, di una
bimba a cui era stato tolto il lecca-lecca.
Malfoy si tappò le
orecchie, ma mi guardava con un’espressione omicida.
“Ahhh…
sono queste le soddisfazioni della vita!”
- CHE
STA SUCCEDENDO QUI?- era la voce del professor Piton, appena rientrato e seguito
a ruota da Silente, dalla McGranitt e da Madama
Chips.
Era la bimba che c’era in
me… no… cioè… la bimba in cui ero, che prese parola.
- MARITO E’ CATTIVO! MI
HA CHIAMATA STUPIDA E MOCCIOSA… E DICE CHE NON DEVO
PIANGERE PERCHE’ ALTRIMENTI LO METTETE IN PUNIZIONE
PER 17 MESI!
Vidi Silente sorridere.
Si avvicinò a me e mi prese in braccio.
- Eh… credo proprio che
Malfoy abbia ragione… ma 17 mesi sono troppi, non
trovi, piccolina?- disse agitando un po’ la mano, in cui apparve un grandissimo
lecca-lecca a cioccolata e vaniglia, forse più grande della mia faccia. Le mie
braccia si allungarono verso la caramella, che il buon preside mi diede,
sorridendomi dolcemente.
-…
shi… sono troppi…- dissi tra una leccata e l’altra.
-
Dunque… - Silente tornò serio, posandomi sulla scrivania. Io, o meglio,
la bambina, continuava a leccare il lecca-lecca senza troppi complimenti,
dondolando le gambe avanti e indietro. Dal canto mio, invece, drizzai le
orecchie. – Professori, se non sbaglio l’antidoto per una pozione
ringiovanente è pronto in tanti mesi, quanti gli anni
che si torna indietro, giusto?
- Esatto.
Provvedo a prepararla subito… ma… chi lo dirà ai
genitori della ragazza? Sono pur sempre 11 mesi…- disse il
professor unticcio. Era più simpatico ora che
ero piccola… forse perché non poteva darmi una T.
- Minerva, puoi
occupartene tu? Sei la direttrice della sua casa…
- Non c’è
problema, preside, li convoco subito.
- Certo… e, per favore,
cerca di non spaventarli troppo.
Piton uscì per andare a
prendere degli ingredienti, mentre la McGranitt
“corse” in guferia per spedire una missiva ai miei
genitori. Intanto mi accorsi di aver finito il lecca-lecca.
- Vecchietto…- dissi
improvvisamente.
“VECCHIETTO? OH NO!
CHE QUALCUNO FICCHI UN TAPPO IN BOCCA A QUESTA
DISGRAZIATA!”
Ma,
fortunatamente, Silente si girò verso di me senza la minima traccia di collera.
-
Cosa c’è, piccola?
- … senti nonnino…-
“Eh sì
va, chiamalo pure Matusalemme, tanto ormai…”
-… senti nonnino, Draco
mi ha sgridata, puniscilo!
- OH, già, dimenticavo…
Malfoy, torna qui, dove cerchi di scappare?- disse il
cordiale preside, girandosi verso un Malfoy messo a terra, a gattoni, che stava
tentando di fuggire senza farsi vedere.
Lo guardai schizzare in
aria…
“Santo cielo, quando lo
racconterò ad Harry, Ron, Hermione e gli altri,
rideranno per un anno. Già, ma quando lo racconterò
a loro? Fra undici mesi? Dovrò essere una mocciosa per undici mesi? No, ci
deve essere una soluzione… DEVE ESSERCI!” pensai
distraendomi temporaneamente dalla discussione tra Silente e Malfoy.
- Malfoy, scherzavo
comunque, non ti darò alcuna punizione... però mi
faresti un favore? Puoi riaccompagnare questa bella signorina alla sua sala
comune e spiegare tutto a suo fratello?
“Uh
uh uh,
questa scena non voglio perdermela!! Ah già, NON POSSO perdermela, siccome
riguarda me, che idiota! Vabbé…”
Con
un salto scesi dalla scrivania e tirai il mantello di Silente.
E
ora cosa voleva fare quella mocciosa? Non potevo fare a meno di chiedermelo,
seriamente angosciata.
- Nonno, io vado a nanna,
mi dai il bacino della buonanotte?
“Ok! Prego, sotterratemi
pure… è giunta la mia fine davvero, stavolta. Sto facendo tante di quelle figure
di cacca, che quando tornerò normale sarò sotterrata dal letame”
L’anziano preside si
curvò su di me, sorridendo, e mi diede un bacio sulla fronte, sussurrandomi un
dolce “Buonanotte, piccolina”.
Com’era dolce Silente.
Sapevo che mamma e papà
non sarebbero stati altrettanto dolci con me, quando mi avrebbero vista in
quello stato. Probabilmente mi avrebbero uccisa direttamente.
Sentii le mie gambe
muoversi di nuovo, in direzione del serpeverde.
-Andiamo marito!
“UHHHH! Vi prego, datemi
un pizzicotto e fatemi scoprire che è tutto un orribile incubo!”
La mia manina paffuta e
calda si alzò verso quella grande e fredda del biondo.
“Visto da qui, dovevo
ammettere che è proprio un bel pezzo di—GINNY
RIPRENDITI, DEFICIENTE! Che questa mocciosa che eri
da piccola ti abbia trasmesso i germi della stupidità? Probabile.”
Uscimmo insieme dai
sotterranei, e potei guardare sul suo volto un’espressione esasperata, che ora
pagherei milioni di galeoni per rivederla ancora,
all’infinito.
Quella era la mia
vendetta. La mia dolce e gustosa vendetta per tutto ciò che lui e i suoi stupidi
compari serpeverde facevano passare a noi Grifondoro.
- Che ci fai qui
Malfoy?- sapevo che era la voce di mio fratello, di certo, ma non potevo
guardarlo, perché quella st… ehm… simpaticissima
bimba, stava giocherellando con il mantello di Malfoy, divertendosi ad
attorcigliarselo attorno ad un dito.
“Che
ci troverà di divertente? Mamma mia, ero proprio deficiente da piccola!
Dai, stupida, guarda verso tuo fratello… oh, sei
proprio lenta!”
Finalmente, il suo
sguardo, il MIO sguardo, si alzò verso Ron, e il mio
corpo si mosse velocemente verso di lui, abbracciandogli una gamba.
- Chi è questa pulce?-
chiese mio fratello, molto gentilmente.
E
i miei occhi si riempiono ancora una volta di lacrime.
- MARITO! PICCHIA
FRATELLONE! NON SI RICORDA DI ME!!!
Malfoy osservò qualche
secondo la bimba, poi si massaggiò i pugni, e con un ghigno divertito avanzò
verso mio fratello Ronald…
- Ma
sicuro, piccina, lo picchio volentieri!
Hermione, che era davanti
al quadro della signora grassa per entrare in sala comune, accorse, seguita a
ruota da Harry, e si mise tra il biondo e mio
fratello.
- Vediamo di fare le
persone civili… - poi abbassò lo sguardo verso di me. Mi sorrise dolcemente e
si inginocchiò, per essere alla mia altezza.
-
Ciao piccolina, come ti chiami?
“HERMIONEEE! RICONOSCIMI
ALMENO TU! Quel demente di mio fratello non mi ha
riconosciuta, almeno tu, ti prego… chissà perché sono sempre più convinta
che Malfoy non voglia dirvelo e farvi credere che io sia dispersa!!” pensai,
mentre la bimba in cui ero intrappolata, scrutava Hermione con curiosità.
- Chi
sei, zietta?
“Zietta?
ZIETTA? ZIETTAAAAAAAAAA??? Hermione ha 16 anni,
piccola peste dannata. Accidenti a te, Hermione mi odierà
quando tornerò grande.”
Guardai il volto di
Hermione, impietrito. Probabilmente, se fossimo stati in un cartone animato,
avrei potuto distinguere chiaramente una venuzza
pulsante di rabbia su una tempia della mia amica.
- Malfoy, ho
l’impressione che questa pulce sia tua parente,
perché?- sentii dire da mio fratello. Che baccalà che
era… dire a Malfoy che sua sorella era sua parente…
“Evviva i prosciutti
davanti agli occhi!”
- Perché sei un emerito
babbeo?!- risponde il biondo serpeverde, con un
sorrisetto di scherno.
“BRRRRAVVVOOO!! BISSS!
*CLAP *CLAP*, per una volta anche tu dici cose
intelligenti, Malfoy. Credo che andremo più d’accordo del previsto”
La bimba intanto era
salita in braccio ad Hermione e ora stava
giocherellando con una ciocca dei suoi capelli, attorcigliandoseli intorno ad un
dito.
“E’ vero, mi ero
dimenticata che da piccola avevo il vizio di attorcigliare tutto
l’attorcigliabile, intorno al mio indice destro.”
- Senti,
zietta, questi due sono due
cretini… lasciamoli soli, che ne dici di giocare un po’ con me? Io uso
Barbie e tu Ken!
Vidi il volto di Malfoy
contorcersi in una smorfia di paura.
“Ahhh…
che bello, mi sembra quasi che il mio compleanno sia arrivato in anticipo. Brava
bimba… su rifai la scenetta di poco prima, quella con i
bambolotti, così Malfoy fa una bella figura di cacca davanti a Ron, Harry
ed Hermione”
Ok, l’avrei fatta anche
io, ma tanto ormai navigavo nella cacca da quando mi
ero trasformata, figura in più, figura in meno, che volete che fosse per me,
un’inezia… anche perché che io facessi una cosa stupida a quattro anni davanti
ai miei amici era un conto, mentre, che la figura la facesse Draco Malfoy, a
sedici anni, davanti al, come li prendeva in giro lui, “Magico Trio”, era un
altro paio di maniche.
- Bada, non rifare quella
cosa di prima con quelle due bambole, o ti stacco la testa!!!-
sentii dire da Malfoy, ma la me piccola continuò a tenergli le spalle, con fare
noncurante.
- Zitto Marito!- ordinò,
ripescando le bambole dallo zainetto. Fortuna che le serviva una borsa dove
posarle ed aveva trovato la mia nell’aula di pozioni, altrimenti sarebbe rimasta
nell’aula di Piton, e non era proprio un luogo sicuro, soprattutto perché
all’interno era custodito il mio diario!!
Hermione sembrò non
fare caso all’esclamazione della bimba, mentre Ron ed
Harry guardarono Malfoy sbalorditi.
- Marito?-, chiese Harry,
facendosi sfuggire una risatina divertita.
- Cuciti la bocca,
Potter, non è giornata… questa mocciosa si è
azzeccata a me, non so perché, e non la sopporto più, Silente mi ha detto di
accompagnarla da voi, ed ora che l’ho fatto posso andarmene…- si voltò per
andarsene, ma impallidì, se possibile, ancora più della sua carnagione lattea.
Mi concentrai sulla voce di Ginny, piccola, e capii il perché. La bimba stava
spiegando QUELLA cosa ad Hermione.
- … allora questa è
Ginny, e questo è Draco… tutto chiaro?
“Ok, brava pulce,
continua così che stai mettendo Malfoy nei guai, fino al collo.”
Che
bella, la vendetta! Finalmente, dopo cinque anni di prese in giro da parte sua,
quella era la mia riscossa.
- Ehm… ok, questo è
Draco… ma non ho ben capito il nome di lei…- fece
Ron, accigliato, che forse, seppur tardo di cervello, stava cominciando a
capire. Mi girai verso Harry ed Hermione, e scoprii
volentieri che loro avevano già capito tutto.
- MALFOY, COSA HAI FATTO
A GINNY?- tuonò improvvisamente Dean.
“Dean?!
UN MOMENTO CHE CI FA DEAN, QUI? AAAHHH NOOOO, NON LUIIII, NON QUIII! Bimba
idiota dai, scendi da Hermione e corri verso il mio
fidanzato, quello tanto carino, con i capelli, la pelle e gli occhi scuri, vai,
vai, quello lì, simpatico, con un viso gentile…” anche se in quel momento, che
stava per sferrare un pugno a Malfoy, non aveva proprio un’espressione pacifica.
- LASCIA STARE MARITO,
COSO BRUTTO, O TI PRENDO A BAMBOLATE IN TESTA!!!-
gridò frignando la bimba, agitando le bambole in aria, e dandone anche una per
sbaglio in testa alla povera Hermione.
- coso… brutto… coso
brutto?! COSO BRUTTO?!?!
MA GINNY, TI HA FATTO UN INCANTESIMO, FACENDOTI TORNARE PICCOLA, E DOPO QUESTO
TU CHIAMI ME, IL TUO RAGAZZO, COSO BRUTTO E LUI, UN EMERITO IDIOTA SCONOSCIUTO,
MARITO!?!?-, mi guardava letteralmente infuriato.
Accidenti, non credevo che Dean arrabbiato fosse
così. Lo facevo un tipo tranquillo, che pensava anche nei momenti di panico ed
agitazione… "Eh no, così non andiamo proprio d’accordo,
Dean!
- Tu il mio fidanzato?-
disse la bimba agitandosi tra le braccia di Hermione, che la fece scendere a
terra. Lei si avvicinò al ragazzo e gli diede un calcio. Poi fece dietrofront
e si avvicinò a Malfoy, tendendo le braccia in alto, verso di lui,
sorridendogli.
Malfoy, e qui mi stavo
sciogliendo, mi sorrise e mi prese in braccio. Io (e
quindi la bimba) mi girai verso Dean, con una faccia
furbetta.
- Tu non puoi essere il
mio fidanzato, perché marito è mio draco… cioè… no…
Draco è mio marito… si dice così?! Sì… quindi, cocco, smamma, perché io voglio
bene solo a Marito!
“Oddio, bimba stupida,
non dire queste cose! Ok, non vuoi che Dean sia il
tuo ragazzo, va bene, fai quello che vuoi… MA STACCATI DA MALFOY!!!”
Improvvisamente sentii
Malfoy stringere di più il mio corpo minuto di bimba, e mi
diede un bacio sulla guancia. Poi si girò con un sorrisino verso i miei
amici, e li fulminò con la stessa espressione compiaciuta della bimba, che ora
stava sfregando affettuosamente la guancia contro quella
del biondo serpeverde come una gattina che fa le fusa.
- Sì,
Thomas, non credo che la signorina voglia stare con
te, siccome vuole bene a me… eh… mi spiace!
- NOOOO!!!
LASSAAAMIIII!!!- sentii urlare improvvisamente dalla bambina, che si girò verso
chi la stava tirando dalle braccia di Malfoy. Era Hermione.
- Dai
piccolina, lo vedi domani … “tuo marito”. Ora devi venire a dormire.
- NO!! NOOOOOO!!!
LASSSIAAMIII IO VOGLIO RIMANERE CON MARITOOOOO!!! LA NOTTE E’ ANCORA GIOVANE!
“Oddio, chi gliele ha
insegnate certe cavolate a questa creatura? Staccati
da Malfoy, SCIAGURATA!”
Vidi Ron avvicinarsi, in
volto un’espressione lugubre, la voce stridula e leggermente oscillante.
- Ginny vai con Hermione,
io ed Harry dobbiamo parlare con … Malfoy…- una lieve
nota di disgusto impregnava la sua voce..
La bimba si stropicciò
gli occhi, asciugando due lacrimucce, ed ancora ad
occhi chiusi allungò le braccia verso Hermione.
La mia amica mi
prese in braccio e senza nemmeno un cenno di saluto al
serpeverde, si girò verso i tre grifondoro. Diede un bacio sulla guancia
a Ron…
- Vedi di non fare
sciocchezze… Harry, Dean, state vicino a questo
scapestrato, non vorrei si facesse male o facesse
male a quell’arrogante, anche se… se lo meriterebbe…- si raccomandò lei, mentre
la bimba salutava con la manina Malfoy.
- ‘tao
‘tao marito…- disse, aggrappandosi ad Hermione ed appoggiando il viso sulla sua
spalla, guardando verso il prefetto serpeverde.
Credo che in quel
momento, Malfoy avesse avuto un dissidio interiore.
Cominciava ad affezionarsi a me… o meglio, alla bambina. Mi
guardò un paio di secondi, indeciso sul da farsi, poi mi
fece un piccolo sorriso.
Ma
non era uno dei suoi soliti ghigni malefici. No, era un sorriso normale, che
qualunque persona sarebbe stata in grado di fare.
…
eppure…
…sul suo volto non era
come quello di una persona qualsiasi.
Era il sorriso più bello
che io avessi mai visto in tutta la mia vita…
Mi allontanai in braccio
ad Hermione. La bimba aveva sonno, stava per
appisolarsi, quando delle urla la destarono.
-
NON-INVENTARE-SCUSE-VISCIDO-SERPENTE! CHE HAI FATTO A
MIA SORELLA? PERCHé GINNY
è TORNATA PICCOLA?
Ron aveva preso il
colletto della camicia di Draco, pronto a sferrargli un pugno. Poco più
indietro, Harry stava trattenendo Dean, per evitare
che ammazzasse Malfoy.
- FAMMI SCENDERE!
- Come?!
- MI HAI
SENTITA ZIETTA! FAMMI SCENDEREEEE!
- Non
poss.. AHI! PICCOLA
PESTE, MI HAI TIRATO I CAPELLI!
- Vedi di farmi scendere,
o ti mordo!
- Scordatelo, tu vieni in
dormitor… AHIA!!! Mi hai
morso…- Hermione si girò verso Calì e Lavanda, che
erano appena arrivate,-… MI HA MORSO!!! - disse con le lacrime agli occhi per il
dolore, facendomi scendere.
Corsi, sbatacchiando un
paio di volte a terra, e mi attaccai alla gamba di
Ron, mordendogliela.
-AHIA! E’ CANNIBALE
QUESTA PULCE!!!!- disse tentando di scollarla dalla
sua gamba, senza molti risultati.
Malfoy cominciò a ridere,
beccandosi un pugno sul naso da Dean, che aveva
steso Harry e si era avventato sul biondino. Hermione, Calì
e Lavanda tentavano di dividere i due, mentre Ron
continuava ad agitare inutilmente la gamba. Più si muoveva,
e più io affondavo “le zanne” nel pantalone.
- Dannazione… fermatevi,
sta arrivando Silente!!!- era la voce di Neville, che
ci aveva avvisati, e ora stava tentando di svegliare Harry con un paio di
buffetti sulle guance.
- Ora basta, ragazzi!-
disse il preside agitando un po’ la bacchetta. Ci bloccammo tutti con il
Pietrificus corpus.
La bimba, l’unica a non
essere stata bloccata, corse verso Silente e lo
abbracciò.
- Ciao, nonnino
vecchietto!
Gli occhi di Hermione si
spalancarono, e credo che se avesse potuto muovere le labbra, queste si
sarebbero allargate così tanto da toccare terra.
- Ciao, bimba birichina.
Lo sai che stai creando un sacco di guai?
Gli occhi di me piccola
si riempirono ancora una volta di lacrime. Era strabiliante, vedere quanto poco
tempo ci mettessero per bagnarsi.
Che fosse una brava attrice? Beh, se lo ero io (e credetemi, lo ero, mi
credevano sempre quando raccontavo qualche balla) lo
era anche lei.
- Ma
nonnino… mio fratello scemo voleva picchiare mio marito!
L’anziano preside mi
sorrise, si curvò verso di me, prendendomi in braccio.
- Senti piccolina,
tua mamma ci ha mandato un gufo… verranno domani, ma
tu intanto devi rimanere con i Grifondoro.
- NO! NO, NO, NO, NO E
ANCORA NO, IO VOGLIO STARE CON MARITINO!
- Lo vedi domani…
La bimba stava per
piangere, ma improvvisamente si sentirono dei tonfi. Si girò, o meglio, ci
girammo, e vedemmo tutti quanti spalmati a terra.
Finito l’incantesimo, avevano perso l’equilibrio, schiacciando il naso a terra.
Il primo a rialzarsi fu
Malfoy.
- Malfoy, la signorina
Weasley vuole rimanere con te…
- Ma
non se ne parla neanche! Sono occupato…
Hermione prese parola,
sussurrando al biondino senza farsi sentire da Silente.
- Sì, a scoparti quella cagna di
Pansy Parkinson,
alternandola a varie ed eventuali come Cho
Chang o Millicent
Bullstrode.
- Sta zitta, mezzosangue
zannuta… comunque, preside, non ho intenzione di
tenere quella zecca pulciosa con me.
Ed
eccola (ed eccomi) piangere di nuovo.
-
Presideee… io non voglio stare in Grifondorooo!
Un inquietante luccichio
attraversò lo sguardo azzurrino di Albus Silente, che
mi sorrise, asciugandomi le lacrime con una mano.
- Va bene…direi
che uno strappo alla regola si può fare. Non si è tenuti a rimanere in una casa,
se non si vuole. Da oggi sarai Serpeverde, va bene?
Il volto
le si illuminò e sorrise raggiante, ma appena si girò
verso il gruppetto, potemmo notare che era l’unica a sorridere. I grifondoro
erano impalliditi, mentre Malfoy era così scioccato che mi dispiacque molto non
potergli fare una foto, perché era sempre così difficile beccare il perfetto,
impeccabile e nobile Draco Malfoy con una faccia da stoccafisso.
…continua…