_SLEET_

.Whispers in the Dark.

La mattina seguente …

Un timido raggio di luce, pallido e tiepido, filtra dalla finestra e illumina il letto dal piumone blu dove sono ancora stesi i due ragazzi.

Axel con il viso rivolto verso la parete con la porta-finestra si sveglia lentamente, stropicciandosi gli occhi e stirandosi come un gatto pigro.

Si siede ricordandosi solo in un secondo momento della presenza dell’ospite.

Decide su due piedi di andare a farsi una doccia per scaldarsi, così esce dalla stanza e va in bagno.

Una manciata di minuti dopo Mattew si ridesta dal suo sonno e sedendosi si concede il tempo di esaminare la stanza prima di indagare sull’assenza del rosso.

Sotto i piedi sente la consistenza di un tappeto. Il pavimento è di legno chiaro e di fronte a se si trova una vetrata coperta da tende rosse.

Sulla sinistra di quella vetrata un impianto stereo, la scrivania e contro la parete più piccola un armadio bianco e azzurro. Ai piedi del letto sta una cassapanca dal contenuto ignoto e più in là un comò con specchio.

Si alza ed esce dalla porta, situata a destra dell’armadio.

Appena fuori sulla destra c’è la stanza della signora Wolfe, quella subito dopo è il bagno.

Vi entra sicuro di trovare Axel.

E in effetti lo trova… appena uscito dalla doccia.

Avvampa e si volta di scatto << scusascusascusa!! Non ho visto niente! >>

Axel sfregandosi i capelli con un asciugamano bianco ride << suvvia, per così poco! >>

<< Ti ho detto che non ho visto niente >>

<< Si e io mi chiamo Giuseppina >>

<< Ok forse mi è cascato l’occhio >>

<< Mmm? >>

<< Ok, ok, si c’ho guardato >>

<< A-ha! Beccato >> dice con aria solenne.

<< Copriti così almeno posso guardarti in faccia >>

Il rosso si avvolge l’asciugamano in vita << puoi voltarti >>

<< Oh >> sospira e si gira.

<< Buongiorno >> l’altro gli schiocca un bacio in fronte.

<< Buongiorno a lei >> risponde con uno sguardo accigliato che viene abbattuto da un sorriso del rosso.

<< Allora, oggi che si fa? >> chiede Axel.

<< In effetti stavo per chiederti la stessa cosa.. immagino che prima o poi dovrò tornare a casa >>

<< Già >> avverte un pizzico di dispiacere a quelle parole << se vuoi possiamo andare a fare un giro in centro, ho visto che ci sono già i banchetti di Natale >>

<< Buona idea! Allora io mi vestirei… quando hai finito >>

Un po’ incerto pronuncia quella frase per colpa dell’altro che senza vergogna si sveste e riveste davanti ai suoi occhi.

<< Ta-dan, tutto per lei >> così dicendo esce dal bagno.

Il moro si fa una doccia veloce e si riveste.

“ Certo che Axel con me è davvero carino .. mi fa divertire. È come se stesse guarendo le mie ferite nella metà del tempo che avrei impiegato da solo.. “

Esce e scende al piano terra. Entra in cucina e trova l’altro indaffarato con una padella a cui rivolge insulti.

<< Che c’è? >>

<< Non riesco a girare la crepe per colpa di questa stupida padella >>

<< Giri le crepe facendole saltare? >>

<< Si, infatti di solito si rompono, ma sta volta nemmeno si stacca >>

<< Dà, faccio io >>

Si accosta al rosso e lo spinge un poco di lato, gli prende il manico della padella di mano e con un gesto secco della mano riesce a girare la colazione, senza nemmeno romperla.

<< Visto? >> rimane a guardare la crepe soddisfatto e sorridente.

Axel in tutta questa scenetta si è portato alle spalle dell’altro e fissa imbambolato il suo collo niveo, in un punto dove i capelli corvini sono scivolati in avanti.

Dentro di lui monta una strana sensazione di pizzicore alle mani, brividi lungo la schiena e un fuoco implacabile nel petto, che brucia di desiderio.

Il suo profumo dolce e delicato gli sale alle narici misto a quello della crepe, lo inspira piano, senza far rumore.

Sente chiaramente la presenza dell’altro davanti a se, palpabile e concreto ma fragile ed esile.

Nelle orecchie gli risuonano le sue parole lontane.

<< Ehi sei diventato di cera? >>

Socchiude le palpebre posandogli le iridi grigie sulla nuca, provocandogli una strana inquietudine col suo silenzio.

<< Axel? >>

Si lecca le labbra appena secche e si piega all’avanti, sulla parte del collo scoperta, stringendogli le spalle con le braccia.

Posa un bacio nel punto prescelto. Matt lo percepisce come una scossa e si volta di scatto.

<< Axel che sta..?! >>

La frase viene stroncata dalla bocca del rosso che si impossessa delle labbra dell’altro.

Il moro mugola rilassando le spalle, però nella sua testa scatta un allarme.

“Cosa sto facendo!? Sono appena stato mollato da Will e sto già baciando qualcun altro? “

Gli posa le mani sul petto e lo spinge via.

<< Scusa. Io non so… credo di essere confuso…>>

Non alza lo sguardo, prende la giacca, si infila le scarpe ed esce da casa Wolfe lasciando l’altro sul pianerottolo con una mano tesa e una supplica sulle labbra che corre sul vento alla ricerca delle orecchie ormai troppo lontane per ascoltarla.

<< Merda! >> il rosso tira un calcio alla neve, bagnandosi le calze.

~ fine prima parte

Scusaaaaaate l'immenso ritardo ma ho un sacco di roba da fare, sempre xD

Siccome non riesco mai a copiare tutto in una volta intanto vi metto la prima parte... prego per avere la vostra pazienza infinita *O*

...Ne approfitto per lasciarvi sulle spine... xD

Per__xX: si è un insulto u.u° mi sto anche auto-insultando.. ti avvertirò, prima o poi xD

L_Desu: Ah, Pupillo adorato se non ci fossi tu ** Tanto lo so che ti ho convertita perciò taci xD che te ne pare? **

Alletta96: nuova *O* grazie di tutti quei complimenti *ne vedo di più di quelli reali xD* spero continuerai a seguire ^^