La guerra imperversava da molti anni. L'Europa era ormai ridotta ad un cumulo di macerie ed io mi ero arruolato nella Raf, spinto dall'utopia di poter apportare un minimo contributo alla tragica situazione del mio paese.
Un giorno, mentre mi trovavo in camerata, mi arrivò una lettera in cui mi veniva ordinato di partire subito per l'Italia. Destinazione: Roma.
E' proprio il caso di dirlo: feci armi e bagagli e partii per quella che mi fu detta essere una missione di affiancamento e liberazione assieme alle truppe americane. Quello che non sapevo, era che avrei vissuto, di li a poco, l'esperienza più strana della mia giovane vita.