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Autore: rette_mich    03/08/2010    1 recensioni
[sequel di: "Angeli & Musica"].La riposto (anche questa xD)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Trilogia del Cuore Infranto;'
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Non Voltarti

Infilo le chiavi nella toppa della porta, ho ancora il fiatone, Margaret, la babysitter, mi ha chiamato mentre ero in riunione, avvertendomi che Rose aveva la febbre. Salgo le scale a tre a tre, fino a quando raggiungo la camera di Rose,l’ultima porta in fondo al corridoio. Entro e vedo Margaret che le misura la febbre e lei che piange.

“Puoi andare,ci penso io”Dico a Margaret, porgendole la paga della giornata. Lei annuisce, prende i soldi e se ne va. Prendo in braccio Rose, che continua a piangere.

“shh”le sussurro “tranquilla, adesso c’è la mamma”E la cullo, sta diventando pesante. Tra qualche mese non ce la farò più a prenderla in braccio. Sorrido, mi sembra ieri che è nata, e invece sono già passati quattro anni. Quattro anni da quando ho lasciato Bill,Tom e mamma. Inutile dire che mi manca da morire la mia ex-famiglia. Ma adesso io ho la mia, anche se per i miei figli, non sono riuscita ad ottenere quello che volevo. Eh già! Questa non è la vita che volevo per loro. Ma del resto partorire quando non si hanno ancora sedici anni è difficoltoso, senza contare che tre mesi dopo la nascita di Edward e Rosalie, siamo diventate famose.

Sorrido al ricordo  di Lia che mi salta al collo dicendomi:”Hoffman è venuto a casa mia per proporci un contratto!” Se avesse potuto, si sarebbe strappata i capelli dalla felicità! Peccato che lei adora i suoi capelli…

Rimetto Rosalie nel suo lettino con le sbarre e vado in camera di Edward. Dorme, succhiandosi il pollice. Lui mi somiglia davvero tanto, Rose somiglia di più a Tom. Socchiudo la porta cercando di fare meno rumore possibile. Scendo in salotto e chiamo Lia.

*Lia, che hanno detto?*

*Ehm, Liz… hanno detto che…*

*Hanno detto che?*

*Che faremo una collaborazione con i Tokio Hotel,un Album intero questo vuol dire stare a stretto contatto con loro per un anno, forse di più..*

*Ah* Non ci posso credere! Più che cerchi di farli uscire dalla tua vita, più che loro ci si infilano dentro. Sospiro.

*Liz, tutto bene?*

*No, Rose ha la febbre, domattina prima di venire in studio devo portarla dal dottore. Non so che ore farò, quindi… Parli tu con Beck?*

*Certo, non preoccuparti* Lia riatta riattacca. Appoggio il cellulare sul tavolo e mi dirigo verso la vetrata che dà sul giardino. E’ maggio, le rose sono tutte fiorite. Adesso abitiamo a Siegen, un paesino (che poi tanto piccolo non è)  dove la gente si fa gli affari suoi, le case hanno i tetti spioventi e d’inverno arriviamo fino ai quaranta centimetri di neve. Sembra uscito da una cartolina di Natale.

Mi piace la mia vita. Si alterna tra lavoro e famiglia, e tenere il ritmo è difficile quasi quanto imparare il giro di SOL con la chitarra. Tra tour, interviste, registrazioni, partecipazioni varie e party, il tempo per Rosalie e Edward è veramente poco.

Il cellulare vibra e, velocemente, vado a rispondere.

*Liz*

*Ehi, Beck!* Beck è la nostra manager. Una donna molto bella, sulla trentina, occhi verdi, bionda naturale e un fisico da urlo. Anch’io vorrei arrivare a trentaquattro anni così, ma c’è tempo. In fondo ho solo diciannove anni, no?

*Ho parlato con Lia, domani alle sedici dovete essere a Berlino per un’intervista, come sta Rose?*
*Male, ha la febbre alta. Prima non riuscivo a farla addormentare, ma ora dorme. Comunque, domattina non so se faccio in tempo per la riunione, farò il possibile*

*Ci conto Liz*

*Ok, Beck, a domani*

Quattro anni fa, non avrei mai pensato di diventare famosa. Ma adesso, sono felice.

Sì, sono felice di riuscire a trovare la forza per andare avanti.

Sono felice perché ho due figli meravigliosi, delle amiche che mi vogliono un bene dell’anima,soldi,fama,popolarità.

Insomma, cosa potrei volere di più dalla vita?

La risposta è semplice…

L’amore.

 

  
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