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Autore: Yoney    04/08/2010    6 recensioni
Immaginate che Sana si sia trasferita prima della fine della sesta elementare, prima di scoprire la verità sulla famiglia di Akito, prima di riuscire a cambiarlo. Ed immaginate la stessa Sana che ritorna a Tokyo per frequentare il secondo superiore, ed incontra Fuka con il suo ragazzo, quello conosciuto da tutti come un demonio: Akito Hayama.
Fanfic a quattro mani!
"Davanti ai suoi occhi, ora, si trovava la versione ingrandita di quel bambino con cui lei aveva litigato tante di quelle volte da perdere il conto, e che ora era diventato un ragazzo che sì, non si poteva dire che non fosse bello, ma aveva uno sguardo che sembrava passarti attraverso senza nemmeno vederti, totalmente privo di emozioni."
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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- Secondo capitolo -

A Martina, ci somigliamo così tanto..
Abbiamo lo stesso grande sogno.
Un giorno lo realizzeremo entrambe.
E, finalmente, ce ne andremo.

Akito Hayama tirò un sonoro pugno al muro.
-Signor Hayama, sta bene? Ha una faccia…-
Il “signor Hayama” guardò lo sfortunato di turno con uno sguardo di ghiaccio
-Non ho niente.-
Il poveretto si allontanò mortificato ed Hayama continuò i suoi pensieri.
*Sbam* Un altro pugno al muro.
Ma era possibile? Insomma, di tutte le sante scuole che c’erano a Tokyo!
Se la ricordava, oh, eccome se la ricordava. Quella piccola ed assurda ragazzina dai capelli rossi gli aveva rovinato gran parte del divertimento, in sesta.
“Non devi fare questo” qui, “non devi fare quello” lì. “Hayama sei un ragazzino!” “Hayama te la farò pagare!”. Era così irritante. Così maledettamente impicciona.
E così maledettamente forte.
Si, Sana Kurata era forte, era l’unica capace di tenergli testa.
Era l’unica contro la quale non poteva vincere.
Ed ora, cosa era successo? Se l’era ritrovata davanti come niente fosse, tranquilla, allegra e come amica della sua ragazza.
Quella maledetta Fuka… Di tutte le ragazze della scuola proprio Sana Kurata si doveva fare amica! Sicuramente, se lei non glie l’avesse presentata, non si sarebbero nemmeno incontrati.
“Akito, oggi volevamo uscire insieme ad Aya e Tsuyoshi, ti unisci a noi?”
Si, certo, come no.
Al diavolo Fuka. A te e a quella attricetta da quattro soldi di Sana Kurata.
Però sarebbe andato, eccome.
Non perché amava alla follia la sua ragazza e non poteva stare senza di lei, no, Akito Hayama non era tipo da certe cose. Non era così follemente innamorato di Fuka per arrivare a questo, gli bastava benissimo vederla a scuola ed uscirci ogni tanto. Qualche pomiciata, ogni tanto una scopata e via, la mandava a casa. E poi ogni giorno lei tornava a cercarlo, perché gli voleva bene.
Ma Akito Hayama non sapeva che farsene del suo “bene”.
Ad Akito Hayama il “bene” di una donna non serviva.
Non ancora…
Ecco, ci sarebbe andato, eccome.
Quella Sana Kurata non avrebbe avuto vita facile con lui attorno, doveva anche solo azzardarsi a mettergli i bastoni tra le ruote e si sarebbe fatta male, molto male.
Perché Akito Hayama era un tipo vendicativo.
E Sana Kurata ne sarebbe stata schiacciata.

La campanella squillò ed Hayama si alzò da terra dove si era poggiato per pensare.
Fece un cenno ai suoi compagni e si diresse in classe, con noncuranza.
Camminava lento, annoiato come al solito, ed al suo passaggio il corridoio si apriva per lasciarlo passare.
Lui passava, tranquillo, creando dietro di se i soliti commenti delle persone, che lui, come sempre, ignorava.
C’era odio, ammirazione, disprezzo, eccitazione…
Akito Hayama era un mistero per gli studenti di quella scuola.
Era al secondo anno, ed era lo studente più attraente in assoluto, ma anche il più freddo, il più antipatico, il più violento ed il più silenzioso di tutti.
Se non vogliamo aggiungere il più precoce, avendo fatto sesso con una ragazza più grande di lui solo in terza media. Con una ragazza che, tra l’altro, si era trasferita pochi giorni dopo in una città straniera. Si diceva in una clinica…
Essendo stato con quasi tutto il corpo studentesco femminile della scuola e, probabilmente, anche con gran parte delle professoresse.
Ed avendo dato il suo primo bacio all’asilo, alla sua ragazza attuale.
Ragazza che, rincontrandolo, lo aveva odiato per parecchio tempo, ricordando quel bacio.
L’aveva odiato, sì. Per poi innamorarsene perdutamente…
Insomma, Akito Hayama era un mostro. Per non dire…
-Ecco, è lui quello di cui parlavano, è Akito Hayama. È un vero demonio!-
Hayama si bloccò, si girò verso il corridoio e guardò truce tutti gli studenti.
Errato.
Akito Hayama non era un demonio. Akito Hayama era il capo.
E questo era chiaro.
Il biondo svoltò per entrare in classe, un attimo prima si voltò e guardò fuori dalla finestra, ammirando un cartellone pubblicitario, appeso in strada, che raffigurava una bellissima attrice. Roscia, giovane e con un grandissimo sorriso.
Il demonio ghignò.
Non era niente male, quella Sana Kurata.

Finite le lezioni, Hayama liquidò i suoi amici/seguaci/scagnozzi e si diresse verso il cortile.
-Akiiiiito!-
Si girò sorridente (o, meglio, ghignante) verso un’affannata dalla corsa Fuka
-Sì, dimmi.-
-Beh, ti ricordi per oggi, sì?! Ci vediamo alle 5 davanti alla stazione. Va bene?-
-Ok.- le diede un leggero bacio e si allontanò, disinvolto.
Di solito non era mai andato agli appuntamenti di gruppo proposti da Fuka, ma quella volta lo interessava. Voleva conoscere meglio quella Sana Kurata che, a quanto pare, non aveva detto niente a Fuka delle elementari. Perché?
Bah, di certo non sarebbe stato lui a dirglielo.
Dopo un po’ arrivò a casa, tirò fuori le chiavi ed aprì la porta.
-Cosa ci fai tu qui?-
Natsumi lo guardò, truce.
-Calmati fratellino. Sono venuta solo a prendere un paio di cose che mi ero dimenticata.-
Akito si stava alterando -Esci subito.-
La sorella ghignò -Guarda che questa, in teoria, è ancora casa mia.-
Akito spalancò la porta -In teoria! Tornatene dal tuo bel fidanzato e non farti più vedere.-
Natsumi attraversò il corridoio e sorrise
-Certo, certo.-
Poi, arrivata sulla porta, si voltò.
-Ah, se ti interessa, papà sta molto male. Mi raccomando, non passarlo a trovare. Potrebbe peggiorare..-
E se ne andò chiudendo la porta.
Akito si appoggiò alla parete.
Tutto era sempre andato storto nella sua vita. Sana Kurata, alle elementari, aveva provato disperatamente a fermarlo ma non aveva ottenuto niente.
Quella ragazza non sapeva, non aveva idea del perché lui si comportasse così.
Ma a lui serviva, serviva a non pensare alla vita di inferno che aveva a casa con la sorella, con il padre che non c’era mai.
Poi Akito era peggiorato. Era diventato sempre più nervoso e violento. Natsumi era andata a vivere con il ragazzo ed il padre aveva lasciato ad Akito la casa, pensando che avesse bisogno di spazio. Si era acquistato un monolocale e viveva lì, senza andarlo mai a trovare.
Akito non ne era dispiaciuto, stava meglio solo.
E così Akito Hayama era cresciuto, era diventato terribile, un vero e proprio “demonio” che comandava non solo una classe, ma tutta la scuola.
Le ragazze gli morivano letteralmente dietro e si diceva in giro che con loro aveva già fatto, ancora prima dei 13 anni, tutto ciò che si doveva fare…
Akito Hayama non aveva una buona fama in quei quartieri.

*****

ANGOLO AUTRICE:
Heilà a tutti! xP
Prima di tutto mi scuso, per il dannato ritardo, ma, come avevo scritto nell'annuncio, prima c'è stato il problema della connessione e poi siamo partite, quindi..
Tra parentesi, il viaggio in Spagna è stato un dei più belli che io abbia mai fatto.
In secondo luogo, perdonatemi, io odio vedere gli annunci nelle ff ma non riusciamo a cancellarlo, e quindi resterà lì..
Un paio di cose prima di andare e lasciarvi in pace.
Come dice Midao, siate brutali! Devo migliorare così tanto, ed i pensieri di Akito sono così dannatamente difficili!
Seconda cosa, non sapevamo bene come fare per rispondere ai commenti.. All'inizio pensavamo di non rispondere e basta, ma entrambe ci teniamo.
Poi pensavamo di rispondere ai commenti dell'altra, ma non sarebbe giusto..
Quindi faremo un po' un casino. Risponderemo ai nostri commenti quando riaggiorneremo. In pratica, lei risponderà ai commenti del capitolo 1 al capitolo 3, e poi a quelli del capitolo 3 al 5, etc. Ed io a quelli di questo capitolo al 4 e poi a quelli del 4 al sei... Insomma, Midao scriverà ai capitoli dispari ed io a quelli pari.
Senza contare quel dannato annuncio che dobbiamo assolutamente cancellare! Se qualcuno sa come fare, lo prego di farsi avanti. Perché a Midao, che ha inserito la storia, non glie lo fa cancellare perché non l'ha messo lei, ed io, che non l'ho inserita, non ho "Ci ritroveremo" in "gestisci"
Vabbene, vi lascio, miei cari.
un bacio enorme.

Ellena <3
   
 
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