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Autore: emychan    04/08/2010    8 recensioni
AU,Reincarnation!Arthur.Merlin ha atteso quasi duecento anni, lo ha fatto perchè lo ha promesso come ogni volta, ma Arthur non sembra interessato a ricordare, nè a stare con lui. Che il loro destino sia finito, spezzato dal tempo?(merthur!)
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Merlino, Principe Artù
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Emrys'
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Note: Cominciamo col dire che questa storia sarà probabilmente un cliché clamoroso, lo so, ma non ho resistito.
Negli ultimi mesi sono stata ossessionata dal telefilm di Merlin, ho visto le puntate fino a saperle a memoria, ho cercato furiosamente spoilers sulla nuova serie e ovviamente ho letto tutte le fics che riuscivo a trovare ( e ancora ne sto leggendo!)
Ammetto che all'inizio trovavo stupida l'idea della storia con Merlin e Arthur reincarnati e l'amore che torna ecc, ecc, ma poi ne ho letto una e... cavoli, mi piacciono troppo!
Ma visto che a mio modesto parere nel fandom italiano non ce ne sono abbastanza, eccola qui! Una AU Reincarnation!Merthur in piena regola!
Spero che le diate un'occasione di piacervi esattamente come ho fatto io con le altre, al massimo avrete perso qualche minuto del vostro tempo e potrete insultarmi nei commenti!!

Vorrei inoltre sottolineare che il linguaggio di Arthur in questa storia non vuole offendere nessuno, ma credo sarà chiaro!:P

Disclaimers: I personaggi appartengono alla BBC e agli aventi diritto, se fossero miei il merthur sarebbe canon!:P

Mille grazie alla meravigliosa crazyapple per essersi offerta come beta della storia!

Ripetizioni d'amore.

Prologo

‭«‬Mi chiamo Merlin,‭ ‬piacere.‭»
L'idea era stata decisamente assurda.
Anzi,‭ ‬stupida.
L'idea‭ ‬più stupida‭ ‬e imbarazzante che potesse venirgli in mente.
A sua difesa poteva dire di aver aspettato troppo a lungo per pensare lucidamente,‭ ‬quasi duecento anni,‭ ‬centonovantotto anni sei mesi e sette giorni per la precisione,‭ ‬era un tempo lunghissimo...‭ ‬infinito e per tutto quel tempo lui aveva atteso e sperato.
La solitudine,‭ ‬la disperazione erano state compagne infelici in quel periodo.
Aveva quasi temuto di non farcela,‭ ‬di impazzire.
A tratti aveva‭ ‬davvero creduto di essere diventato matto.
Tutti i ricordi,‭ ‬le battaglie,‭ ‬le morti,‭ ‬erano cose tanto assurde.
Se solo l'avesse raccontato a‭ ‬qualcuno,‭ ‬sarebbe finito come minimo in manicomio.
Per questo quando lo aveva visto non aveva resistito.
Sapeva che era solo questione di tempo,‭ ‬sapeva che doveva essere vicino e negli ultimi giorni non aveva fatto altro che sperare e sognare.
Aveva sognato i suoi occhi azzurri come il cielo,‭ ‬i suoi capelli dorati e la sua risata.
Amava la sua risata e‭ ‬più‭ ‬di tutto,‭ ‬amava la sua voce.
‭«‬Sparisci checca.‭»
Forse non sempre.
Merlin rimase pietrificato dalla sorpresa...‭ ‬aveva‭ ‬davvero...‭?
Per un attimo pensò‭ ‬a uno scherzo,‭ ‬a un gioco.
In fondo era sempre stato un arrogante babbeo dal pessimo senso dell'umorismo,‭ ‬che cosa gli importava se era Merlin a vederlo morire volta dopo volta‭? ‬Se era Merlin a dover aspettare secoli solo per poterlo avere al suo fianco‭ ‬una cinquantina d'anni per poi dirgli addio e ricominciare da capo.‭ ‬Perché avrebbe dovuto importare a quel reale asino se ogni volta era Merlin che doveva cercarlo,‭ ‬conoscerlo e trovare un modo per fargli ricordare ogni cosa‭?
Purtroppo il suo sfogo rimase‭ ‬prigioniero della sua mente,‭ ‬con un‭'‬ultima occhiata malevola il ragazzo sparì con il treno che era appena ripartito dal binario,‭ ‬treno su cui anche Merlin sarebbe dovuto salire...‭ ‬treno che non sarebbe ripassato per altre due ore pensò subito dopo...
‭«‬Quel...‭ ‬babbeo‭!»
Inutile dire che l'umore del povero ragazzo il mattino dopo non era dei‭ ‬più felici.
Rifiutato in modo poco galante dal suo destino,‭ ‬non sapeva nemmeno se e quando l'avrebbe rivisto.
In momenti di tale sconforto l'unica consolazione possibile era sfogarsi con gli amici,‭ ‬certo nascondendo qualche piccolo dettaglio...‭ ‬come la storia della reincarnazione,‭ ‬del destino o il fatto che Merlin avesse qualche anno in‭ ‬più rispetto ai sedici che dichiarava.
Sfortunatamente per lui,‭ ‬Gwen quella mattina era decisamente meno comprensiva del solito e nel sentire la sua storia strappalacrime invece di abbracciarlo e permettergli di piangere sulla sua spalla come avrebbe dovuto in quanto migliore amica,‭ ‬scoppiò a ridergli in faccia.
‭«‬Non posso crederci‭! ‬Ci hai provato‭ ‬così‭? ‬Alla stazione‭? ‬Da quando sei‭ ‬così audace Merlin‭?»
«Non ci ho provato,‭ ‬volevo solo essere gentile,‭ ‬far passare il tempo mentre aspettavamo il treno...‭ ‬tutto qui.‭»‬ la scusa che balbettò a mezza voce era talmente poco convincente che perfino lui ne‭ ‬dubitò e dovette convincere Gwen ancora meno,‭ ‬la ragazza non lo degnò nemmeno di una risposta limitandosi ad alzare un sopracciglio con aria scettica.
Aveva incontrato Gwen solo un mese prima,‭ ‬all'inizio dell'anno scolastico.
Non sapeva nemmeno lui perché‭ ‬avesse deciso di cambiare città o iscriversi‭ ‬a‭ ‬un liceo,‭ ‬probabilmente era stato l'ultimo disperato tentativo di non impazzire del tutto,‭ ‬di avere una specie di vita oltre la continua attesa a cui si sottoponeva continuamente.
Era stata una scelta fortunata.
Durante uno dei suoi vagabondaggi alla ricerca dell'aula di francese,‭ ‬Gwen era spuntata come da un sogno e col sorriso di sempre si era offerta di accompagnarlo‭ ‬poiché andavano alla stessa lezione.
Erano diventati subito ottimi amici,‭ ‬ma in fondo era sempre impossibile non andare d'accordo con Gwen,‭ ‬dolce‭ ‬e affidabile...‭ ‬quando non lo derideva e calpestava i suoi sentimenti.
L'incontro con la ragazza però aveva svelato ben altre sorprese.
‭«‬Di cosa parlate con quell'aria divertita‭? ‬Voglio partecipare anche io‭!»
Morgana era la sua migliore amica.
All'asilo aveva salvato Gwen da alcuni bambini che la prendevano in giro,‭ ‬quando aveva finito con loro piangevano disperati...‭ ‬o almeno‭ ‬così gli aveva raccontato minacciandolo di comportarsi bene con l'amica.
Per qualche strano motivo in ogni vita Morgana si convinceva che Merlin amasse Gwen.
Era una cosa che il ragazzo proprio non riusciva a spiegarsi,‭ ‬ma il modo in cui lo minacciava ogni volta era molto dolce...‭ ‬e divertente.
Era sempre molto felice di vederle assieme,‭ ‬libere di essere chi erano,‭ ‬di amare chi volevano.‭ ‬Senza sogni premonitori o magia a minacciarle.
A entrambe donavano certamente‭ ‬più quelle vite che Camelot.
‭«‬Di Merlin e il suo ultimo attacco di deficienza mentale.‭»‬ rise Gwen voltandosi verso‭ ‬Morgana.
Questa guardò Merlin in attesa di una spiegazione che il ragazzo si rifiutava di dare‭ «‬Un altro‭? ‬Merlin,‭ ‬Merlin...‭ ‬così inizierò‭ ‬davvero a preoccuparmi per te,‭ ‬cosa hai fatto stavolta‭?»‬ chiese con tono canzonatorio.
In tutta risposta il ragazzo sbuffò indignato.
Se non lo avesse considerato un comportamento estremamente inadatto‭ ‬per una‭ ‬ragazza,‭ ‬le avrebbe alzato il dito medio.
Beh poteva sempre farlo nella propria mente...
Lo scherzo della deficienza mentale poi era‭ ‬così superato ormai,‭ ‬non era certo il caso continuare a tirarlo in ballo ogni volta.
Era tutto dovuto al Professor Philips e la sua stupida lezione di educazione fisica.
Durante il riscaldamento Merlin era scivolato inciampando in uno degli ostacoli sistemati‭ ‬per la corsa che avrebbero dovuto affrontare subito dopo.
Purtroppo questo aveva provocato una reazione a catena su tutti gli ostacoli,‭ ‬l'insegnante aveva dato di matto chiedendogli davanti a tutti se soffriva di qualche deficienza mentale di cui non aveva parlato e cacciandolo nello spogliatoio con un bel zero...‭ ‬il primo di una lunga e triste fila...‭ ‬le attività fisiche non erano mai state il suo forte.
‭«‬Il nostro audace ragazzone ha cercato di abbordare un altro bel ragazzone alla stazione‭»‬ se ne uscì Gwen ridacchiando.
Merlin sbuffò seccato e decise di dileguarsi verso il suo armadietto,‭ ‬sperando che l'imbarazzante conversazione terminasse prima del suo ritorno.
La fortuna quel giorno sembrava però averlo abbandonato del tutto.
Proprio davanti al suo armadietto,‭ ‬infatti,‭ ‬trovò una coppia intenta a pomiciare selvaggiamente.
Guardandoli Merlin‭ ‬sentì‭ ‬il desiderio di tornarsene a casa e seppellirsi sotto una calda coperta per il resto del giorno.
Indeciso sul da farsi,‭ ‬rimase a fissarli per un po‭' ‬sperando che‭ ‬si decidessero ad andarsene.
Il ragazzo era‭ ‬poco‭ ‬più alto di lui e aveva capelli biondi,‭ ‬proprio dello stesso colore dei capelli di...
Merlin si bloccò.
Sparisci checca
A‭ ‬un tratto odiava quella stupida schiena‭ ‬con i suoi stupidi capelli biondi e la sua‭ ‬stupida ragazza che non aveva di meglio da fare che starsene appollaiata sul suo armadietto‭!
Con decisione provò prima a schiarirsi la voce e poi,‭ ‬non avendo sortito alcun effetto,‭ ‬a picchiettare‭ ‬più‭ ‬volte la spalla del ragazzo.
‭«‬Che cavolo vuoi‭?»‬ ringhiò‭ ‬lui all'ennesimo tentativo di attrarne l'attenzione.
No,‭ ‬non è possibile...
Il ragazzo si voltò con l'aria decisamente seccata.
Occhi azzurri come il cielo,‭ ‬le pupille lievemente dilatate dalla passione,‭ ‬labbra dolcemente‭ ‬imbronciate ma rosse e gonfie di‭ ‬baci.
Quante volte lo aveva guardato‭ ‬così dopo averlo ricoperto di baci‭?
Quante volte gli aveva sussurrato all'orecchio di amarlo con voce bassa e roca e quella stessa espressione negli occhi...‭ ‬solo che non era‭ ‬più in quel mondo...
...non era‭ ‬più per lui‭ ‬quella bocca...
‭«‬Sei la checca di ieri‭!»
Per l'ennesima volta Merlin‭ ‬maledì la sua sfortuna e già che c'era‭ ‬maledì‭ ‬anche quel reale asino di Arthur...
 
Tbc...





   
 
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