La Prossima Fermata.

Lo sento.

Il mio treno è arrivato al capolinea. Niente potrà fermare l'arrivo di questo vecchio treno nell'ultima stazione prima della sua rottamazione. Come dicono i giochi di mio nipote quando perdi: Game Over.

Passo la palla a qualcun'altro. Non sarò più un giocatore, non idosserò quella preziosa maglia. So che la butterò in un cestino che già altri hanno usato prima di me. Mio padre, mio nonno, il mio migliore amico. So già che s'incazzeranno di brutto. Io ho messo il freno alla storia sul più bello. Una brusca frenata poco prima del momento più significativo, ho gettato la spugna in fretta. In fondo ho perso la mia partita tempo fa.

E' stato difficile dire a tutti che, sì, nonostante tutto ero felice così. Me ne stavo andando ed allora? Persino il mio medico mi ha guardato con gli occhi lucidi e si è scusato per non essere intervenuti subito. Credevo fossero abituati a dare brutte notizie.

Ma andiamo! Stiamo scherzando, vero?

Io ho vissuto la mia, seppur anagraficamente breve, vita al massimo. Ho sempre biaggiato a duecento all'ora, inventandomi nuove tappe sulla mia autostrada, conquistando nuove vette, raggiungendo nuovi luoghi e superando ogni mio limite.

Ho conquistato il mondo.

Ho viaggiato per i cinque continenti. Ho visto tornadi. Ho visto vulcani eruttare di tutto.

Ho visto il mondo.

Ho visto mille tramonti sull'oceano ed altrettante albe. Ho assaporato la velocità degli arei e delle moto, il vento sulle cime delle montagne, le correnti marine miglie sotto i fondi delle barche.

Ho visto tutto.

Ho visto i mille sorrisi di mille etnie, ho dato e ricevuto abbracci. Ho amici in tutto il globo. Sono saltata giù da ponti, da aerei, da barche e grattacieli.

Diamine, ho persino insegnato!

Semplicemente ho vissuto al mille per cento.

Ed anche se mia madre non è d'accordo, perchè accanto a me non c'è un uomo con la fede pronto a consolarmi. Anche se il mio ventre non si è gonfiato, regalandomi la possibilità di sentire la vita crescere in me.

So di essere stata moglie di molte persone.

Madre di molti figli.

Amica di tanti.

Figlia di tutti colori che mi hanno insegnato qualcosa.

E non m'importa se non potrò ancora respirare l'aria inquinata di New York, prendere il sole in California o divertirmi a Las Vegas. Le mie occasioni le ho avuto e le ho sfruttate.

Ora passo la palla a qualcun'altro.

Libero il posto sull'autobus e mi preparo a scendere.

La prossima, è la mia fermata.